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Il cofanetto Precision Bass di Dee Dee Ramone
Il Precision Bass di Dee Dee Ramone arriva in un'edizione speciale per collezionisti e fanatici del punk rock, ma con un prezzo per tutte le tasche. Il basso rappresenta un vero e proprio cofanetto per i fan dei Ramones completo di memorabilia e contenuti speciali. Continua...
di redazione [user #116]
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Precision Bass: storia del basso elettrico originale
Il Precision ha attraversato le epoche evolvendosi e adattandosi ai trend, ma senza abbandonare mai il suo spirito originale. Vi proponiamo la storia del primo basso elettrico commerciale con un estratto dal libro "Fender" di Maurizio Piccoli. Continua...
di Maurizio Piccoli [user #26523]
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Fender Custom Shop: collezione 2014
I master builder Fender si rivolgono al passato con le Closet e le Heavy Relic, al futuro con le Proto e al lusso con le Custom Deluxe. Nove modelli tra Stratocaster, Telecaster, Jazzmaster e Precision Bass costituiscono l'offerta del Custom Shop per il 2014. Continua...
di redazione [user #116]
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Mike Dirnt torna al lavoro con Fender e Squier
Musicista simbolo dei marchi Fender e Squier nel panorama punk rock, Mike Dirnt si è messo all'opera con i liutai californiani per sfornare due nuovi modelli signature. Il bassista dei Green Day conta ora su due Precision Bass profondamente diversi tra loro e adatti a tutte le tasche. Continua...
di redazione [user #116]
0
Collezione 2013 dal Fender Custom Shop
Fender fa i suoi auguri ai fan con un rinnovamento completo del catalogo Custom Shop per il 2013. I dieci strumenti, divisi in otto chitarre e due bassi, offrono tutti caratteristiche differenti e peculiari della produzione custom pescando a tratti dalla propria tradizione e sperimentando in più frangenti. Continua...
di redazione [user #116]
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Fender presenta i bassi Blacktop
Elettronica potente e misure moderne per dare alla luce i due bassi considerati tra i più aggressivi nella storia di Fender. Anche il Precision e il Jazz Bass si danno a un restyling completo per entrare a far parte della serie Blacktop. Continua...
di redazione [user #116]
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Precision Bass 60th contro Standard
Dopo anni di Jazz Bass ho deciso di levarmi un piccolo sfizio ovvero prendere un Precision che era un mio vecchio desiderio già da parecchi anni. La scelta, per motivi economici, è caduta sul modello Standard e in negozio vi era solo un Olympic White per cui, l'ho provato frettolosamente, e l'ho portato a casa. Continua...
di Alenfabius [user #28352]
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Fender Telecaster e Precision Bass 60th anniversary
Nel 2011 si festeggiano due compleanni importanti in casa Fender. Compiono sessant'anni i due capostipiti del basso elettrico e della chitarra solid body: il Precision Bass e la Telecaster. Fender celebra le due nascite più importanti nella storia dell'azienda con una speciale edizione commemorativa ispirata alle origini dei marchi ma con l'aggiunta di caratteristiche di concezione moderna. Continua...
di redazione [user #116]
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Fender presenta il Roger Waters Precision Bass
Un esclusivo basso va ad aggiungersi alla serie Artist prodotta da Fender, è una replica del Precision Bass utilizzato da Roger Waters, amato compositore e venerato bassista dei Pink Floyd sul cui manico hanno preso forma storici riff e armonie che da sempre affollano il cuore di musicisti di tutte le età. Continua...
di redazione [user #116]
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Precision vs Sting Ray
PBass71 scrive "Ciao a tutti! Ma secondo voi è meglio avere accanto un Precision o un Music Man Sting Ray? Sentite qua.. Nel 1998 acquisto (usato, ma come nuovo) un bellissimo Sting Ray 4 corde, sfumato, tastiera palissandro meravigliosa e manico in acero occhiellato. Una BOMBA. Prezzo: 2.500.000 di lire (ahh, le vecchie lire). Un vero affare, al tempo costava sopra i 3 milioni. Lo uso, suono, etc etc. Un giorno trovo un tipo che in un negozio vende un Precision del 1978 tutto originale, nero maple neck..." Continua...
di PBass71 [user #1119]
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'54 Precision Bass Sting signature
Non cercatelo sul sito Fender.com, o in quello di Bauer, non lo trovereste. Sfogliando il listino Bauer, per vedere il costo dell'Urge Bass II, ho visto evidenziati con 'new' due PBass artist series: uno dedicato a Steve Harris degli I.Maiden, l'altro a Sting con la dicitura '54 PBass Sting signature. Allettato dal costo giapponese dello Sting e dal fatto che un PBass 2serie v. '54pb, mancava nella collezione, ho deciso, non senza qualche timore, di acquistarlo a scatola chiusa. Bisogna tener presente, che all' epoca il PBass non aveva praticamente concorrenti e non erano richieste timbriche particolari, quindi disponeva di un suono solo, seppur magnifico ed elegante. Ma sempre uno solo. Solo nel '57 Papà Leo, dotandolo dello split-s.coil lo avrebbe reso camaleontico ed insuperato nel suo genere, come ben sanno gli amici fenderisti . Quindi ho fatto il conto della serva: per male che vada, ho in mano un giapponese, sempre venduto. in Usa siamo sfavoriti col cambio, trovi modelli belli perché restaurati e con pickup Seymour Duncan (come il Japan) e suono quasi simile, oppure con roba che ha fatto la guerra, anche se con parti originali, con prezzi corretti ma cari, .... risorse da rivolgere a qualche strumento più recente, magari fine '60s. Tanto valeva allora optare per questa replica, anche perché il ricavato va a finanziare il "Fondo per la tutela della foresta pluviale e dei suoi abitatori". A questo progetto partecipa pure la CFMartin, dove Sting ha firmato una chitarra (SWC) ed un basso (SWB) acoustic-electr., fatti con legni alternativi per circa il 70%, ma dal costo tuttaltro che alternativo (3900 e 3200 $ in Usa). Ma veniamo al '54 PBass Sting. Arrivato in una modesta scatola di cartone, avvolto in una coperta di plastica, con allegati documenti e garanzia, viene fornita una busta con il CD Rom "Behind the scene- the story of technology behind Sting's 'Brand New Day' tour", con filmati e interviste a Sting. Spacchettato, si presenta nello splendore delle venature del frassino, e del 2 tone sunburst dell'epoca. Avendolo acquistato a scatola chiusa, l' occhio va alla ricerca dei particolari sui quali ero dubbioso. Paura fugata. La paletta è in stile Tele con Spaghetti logo leggermente obliquo, come nell'originale (la replica del '93 del '51 PBass lo aveva parallelo alle corde). Le Keys sono Kluson replica, rivettate, con reverse action, ma con la filettatura fine tipica delle repliche. Manico e tastiera sono in unico pezzo in acero "Maple oval shape C neck", scala 34"; sul retro striscia in noce dove viene inserito il trussrod regolabile alla base, avvitato con 4 viti. Il Body, come gia' accennato, è in frassino in 2 tone sunburst. P.up a 4 poli come nell'originale, Pickguard in plastica monostrato bianca, sul quale manca il foro dell'appoggiadita. Mancano i copri-p.up e bridge cromati (e chi se li ricorda più?) . Il ponte viene così descritto: "vintage two saddle string-thru-body bridge". Questa combinazione delle corde che attraversano il body, dà un sustain insospettato allo strumento. Comunque non avendo la versatilità dei suoi successori, quello che dà è il massimo per una replica. E non è poco. Ma il sigillo di Sting, la Sting signature, dov'è? Al dodicesimo tasto invece dei due dots in plastica nera, è collocato un block inlay in pearloid, con serigrafata la firma di Sting perché rimanga intatta nel tempo. Stavo dimenticando che il body ha il contour come la coetanea Strato del '54, molto più reale dei Vintage Usa un dettaglio in più che certo non disturba. Continua...
di Aldo Ghidetti [user #64]
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