Dopo l'acquisto dell'ENGL, ero rimasto totalmente a secco, dal punto di vista monetario. Come sapete, la ENGL fa pagare come optional qualsiasi tipo di footswitch. Che sia lo Z3, solo per il cambio canali, o lo Z5, anche per inserire e disinserire riverbero e VLS (una specie di booster ), bisogna comunque sborsare altri eurini. TANTI altri eurini. A me serviva lo Z5, ma il fatto di spendere altri 190 euro, proprio non lo digerivo. Anche perché non avevo 190 euro. Così mi sono fatto coraggio e ho chiesto ad un mio amico, di farmi provare il suo footswitch Z5...

È arrivato Natale. Aria di regali e consumismo. E io, da buon chitarrista, consumista e spendaccione, mi sono voluto fare un regalo grosso e non programmato. Certo, il fatto di aver guadagnato qualcosina con lavoretti qua e la, il fatto che con la mia ragazza ci si è messi d'accordo per uno scambio di regali simbolico, il fatto che ho suonato parecchio in questo periodo, ha avvantaggiato molto questa mia decisione. Ma partiamo da principio. Era un po' di tempo che gironzolavo intorno a quell'Engl Screamer 50 combo nel negozio del mio amico Ciccio. Dicevo tra me e me: " Sarà comodo, avrà un bel suono, ma vuoi mettere il mio JTM 45? Avrà anche un buon rapporto qualità prezzo, ma tanto l'ampli ce l'ho già e mi ci trovo benissimo. Avrà anche il riverbero, ma a me non serve. Ha quattro canali che sostituiscono i miei pedalini, ma ci pensi che tristezza: un misero footswitch non è come una variopinta pedal board! ". L'ho provato quasi un'ora con la mia Strato Storm artigianale e con una Gibson Les Paul Studio, prima di firmare l'assegno e alla fine l'ho comprato.

"UN ALDO QUALUNQUE SUL TRENO MAGICO" è il titolo dell�ultimo album dei TIMORIA. Questo disco nasce come colonna sonora della serie TV di prossima uscita, "UN ALDO QUALUNQUE", ambientato negli ani settanta, in cui lo stesso Pedrini interpreta la parte di un sacerdote.

Quanti di voi hanno bestemmiato più volte in TURCO perchè i pedalini andavano via per conto loro sul palco? Quanti di voi hanno tentato il suicidio perchè prima di un concerto la pila del wha o dell'overdrive era esaurita? Quanti, nel tentativo di mettere i pedalini di ambiente e modulazione nel loop effetti dell'ampli, sono rimasti intrappolati in una ragnatela di Jack e cavetti di alimentazione? Bene signori, la soluzione io l'ho trovata.

Tanto corteggiamento e indecisione, alla fine ho deciso: mi sono fatto costruire una chitarra personalizzata, dalla liuteria STORM . Dopo una analisi accurata, la scelta è ricaduta su un modello stratocaster, con caratteristiche da vintage, ma che allo stesso tempo adottasse particolari tecnici più affidabili e moderni.

In questi ultimi anni, le chitarre IPERTECNICHE con floyd rose, circuitazione attiva e altre diavolerie simili , non hanno goduto della gloria degli anni 80/inizio anni 90. In particolare, i pochi AFICIONADOS e shredders, hanno preferito spendere i propri denari, in blasonati modelli signature.

Inutile dire che Ibanez ha sbancato con le JEM, JS, JP model!

Bisogna ammettere che ciò che ha fatto la fortuna dei SUBSONICA, è stato il fatto di essersi inseriti in un angolino della scena musicale Italiana, che fino ad allora nessuno aveva mai considerato. Aver scelto il connubio ROCK/ELETTRONICA quale trampolino di lancio in un mercato musicale in cui la 'canzonetta' la fa da padrona, è gesto di presunzione, ma anche e soprattutto di gran coraggio.

"You never know what to expect from DREAM THEATER. Their range of musical styles runs the gamut: from the metallic to the melodic to the epic..." Dopo aver letto questo commento, sul retro della custodia della videocassetta "IMAGES AND WORDS, Live in Tokio", dei Dream Theater, non potevo non acquistarla! Tra l’altro, reduce e memore di "Metropolis pt.II", ero molto curioso di vedere (e sentire!) i Dream Theater di 10 anni prima.

"Close your eyes and begin to relax..." Recita così la voce narrante dopo che un ticchettio d'orologio comincia a scandire il tempo di "Regression", prima traccia di "Metropolis pt. II: scenes from a memory", dell?ormai celeberrimo gruppo NIUYORKESE, Dream Theater. Questa volta Petrucci, Portnoy e compagni, ce l?hanno messa proprio tutta per stupirci: un concept album straordinario, che celebra nel modo migliore le fatiche dei cinque di "Yatse Jam".

La chitarra di cui vorrei parlarvi è una Cordova headless modello Steinberger, totalmente costruita ed assemblata a mano. Ho acquistato lo strumento (quasi) direttamente dal Maestro Carlos Roberto Michelutti, fondatore e proprietario della CORDOVA GUITARS, via telefono, dopo averla vista sul sito.

Quante volte avremmo voluto prendere a calci il nostro mega rack perchè mezzora prima di un concerto....non da segni di vita? O peggio....si accende ma non si sente niente!! Allora si comincia col controllare i jack, poi i collegmenti, poi si prova un rack alla volta.....snervante!

Rieccomi a parlarvi di uno degli artisti che più amo dal punto di vista chitarristico. Il suo stile, semplice ma tecnico al tempo stesso, mi ha da sempre affascinato, nonostante la mia filosofia delle "poche note ma buone".....più per esigenza che per scelta!

Cari amici, vicini e lontani, rieccoci per un sano viaggio nel mondo della chitarra e di tutti i suoi “parenti”.

Effettivamente non ho mai avuto molto da spartire coi floyd rose e con le chitarre con la paletta non arrotondata, eppure il fascino che le ibanez serie S hanno da sempre esercitato su di me ha fatto si che , alla prima occasione, diventassi il proprietario di una S540 FM cherry sunburst.

Non ci volevo credere! Tutti mi dicevano, considerando il mio stile, che stavo facendo uno sbaglio, comprando una Steinberger ed io non ci volevo credere... infatti l’ho comprata.

Il colore arancio non mi piace per niente. Eppure uno dei pedalini per chitarra che più amo, è proprio di quel colore!

Ho deciso di “decantare le lodi” del mio amico Ciccio, non per fargli pubblicità, ma per evidenziare quanto, la passione per lo strumento e l’amicizia, a volte venga prima di ogni altro rapporto commerciale. Dalle mie parti (Bari e Matera), i negozi di strumenti musicali scarseggiano e quelli presenti (soprattutto a Bari città) si comportano quasi da monopolisti, applicando prezzi poco distanti da quelli di listino (e non parlo di negozietti con 2 o 3 chitarre) e facendoti pagare pure se gli chiedi un consiglio su come regolare la chitarra. Per non parlare dei lavori di”liuteria” come il montaggio di un pick up... ti fanno aspettare mesi prima di riavere la chitarre e si beccano il 25-30 % di mano d’opera!

Da noi, in Italia, quattro amici possono al massimo incontrarsi al Bar (vedi Gino Paoli) e prendersi un caffè. Nel 1990, in quel di London city, alcuni amici hanno fatto molto di più: hanno registrato un disco. Un bellissimo disco. Erano:

• BRENDAN CROKER chitarra e voce
• MARK KNOPFLER chitarra e voce
• STEVE PHILLIPS chitarra e voce
• GUY FLETCHER pianoforte e voce
• PAUL FRANKLIN pedal steel

Ho davanti due chitarre teoricamnete identiche tra loro, ma con 10 anni di differenza! Sto parlando di due Stratocaster American Standard, una del 1999, l’altra del 1989.

In molti forse avevano ragione: le emulazioni valvolari non sono altro che un “fuoco di paglia”.