Premesso che della prima formazione dei Pooh, formatasi a Bologna nel 1966 ma nati, sempre a Bologna, come Jaguars nel 1962, famoso gruppo musicale poi scioltosi dopo l'ultimo concerto a Casalecchio di Reno il 30 dicembre 2016, già dal 1971 non ne faceva più parte nessuno (nel 1962 il batterista Valerio Negrini e il chitarrista Mauro Bertoli fondarono i Jaguars, a cui si aggiunsero nel 1964 Vittorio Costa, vocalist ma che li lasciò nel 1965 per motivi di studio, Giancarlo Cantelli al basso e Bruno Barraco alla chitarra ritmica e tastiere, poi nel 1965 entrarono Bob Gillot alle tastiere e Mario Goretti alla chitarra ritmica, ma l'anno dopo dovettero cambiare nome e scelsero quello del personaggio della Disney, l'orsacchiotto Winnie The Pooh). Postumi furono a partire dal 1966 gli ingressi di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, prima, poi di Donato Battaglia, detto Dody, ed il successo del 45 giri "In Silenzio/Piccola Katy, ma con il quintetto diventato però un quartetto per l'uscita volontaria di Mauro Bertoli. Nel 1971 Valerio Negrini abbandonò il gruppo, rimanendo però loro paroliere, e venne sostituito da Stefano D'0razio, romano, mentre nel 1973 Red Canzian sostituì Riccardo Fogli che decise di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. Fatta per sommi capi questa loro storia, voglio evidenziare che il ruolo di batterista è stato un po' scalognato, prima con la morte di Valerio Negrini avvenuta il 3 gennaio del 2013 per infarto mentre era in vacanza in Trentino, poi quella di Stefano D'orazio, batteria, voce e flauto traverso dei Pooh dal 1971 al 2009, poi nel periodo 2015-2016 in occasione della "réunion" per i 50 anni del gruppo, deceduto la sera del 6 novembre 2020 all'età di 72 anni dopo una settimana di ricovero in ospedale R.I.P. Ora Negrini poi D'Orazio:
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