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Continua il travaglio: Ovation diventa tedesca
Continua il travaglio: Ovation diventa tedesca
di [user #3] - pubblicato il

Lo storico marchio fondato da Charlie Kaman negli anni '60 cambia di mano per l'ennesima volta: La cessione da DW Drums all'importatore europeo GEWA sarà effettiva da gennaio.
Le chitarre Ovation, uniche nella storia delle sei corde, nascono quasi per dispetto. Charlie Kaman, titolare di un'azienda specializzata nella produzione di elicotteri, è appassionato di musica country e chitarre. Ha voglia di levarsi uno sfizio e propone a Chris Martin III di acquistare la sua azienda, ma quello non cede, nonostante all'epoca le cose non andassero benissimo. E così nel 1964 Charlie decide che le chitarre se le costruisce da solo nello stabilimento di New Hartford, Michigan.

Non lesina risorse economiche e tecnologiche, mettendo al lavoro un team di liutai e ingegneri aerospaziali. La sua fissazione è superare i limiti intrinseci del legno, per ottenere costanza nella risposta in frequenza. Gli studi acustici individuano ambiti di intervento in tutte le componenti della chitarra acustica: cassa, top e manico.

Dopo lunghi studi e vari prototipi, la prima chitarra di Kaman compare nel 1966 al collo di Josh White. È uno strumento stupefacente per l'epoca, con il corpo arrotondato in fibra di vetro lucida, un manico più stretto della norma e una paletta dalla forma immediatamente riconoscibile. Si chiama Ovation Balladeer, in onore di un gruppo locale, i Balladeer, talmente popolari da ricevere una "standing ovation" alla fine di ogni esibizione.

Con la morte di Josh White a fine anni '60 serve un nuovo endorser. L'occhio di Kaman cade su un giovane di enorme talento, Glen Campbell, che all'epoca ha raccolto un po' di popolarità con la cover di Gentle Of My Mind di John Hartford. Vero virtuoso, Campbell si unisce indissolubilmente alle chitarre Ovation, fornendo anche tecnica.



È l'inizio di un percorso di costante innovazione, che porterà Ovation a essere la chitarra acustica più utilizzata sui palchi di tutto il mondo grazie all'affidabilità, alla costanza nella resa sonora, all'amplificazione efficientissima che elimina qualunque feedback sul palco. A Charlie Kaman si affianca il figlio Bill, che ha cominciato come apprendista in laboratorio. Bill conduce l'azienda nell'epoca del maggior successo fino al 2002, quando lascia anche a causa delle pressioni del management del gruppo, per i quali il settore musicale è un accessorio di poca importanza.

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È l'inizio di un declino che nel 2008 porta il marchio Ovation a essere ceduto a FMI (il gruppo Fender), in pieno rally di acquisizione di marchi per sbaragliare la concorrenza in vista del progetto (poi abbandonato) di quotarsi in borsa. La nuova proprietà non ha alcun interesse a tenere in vita il marchio Ovation: comincia un inarrestabile declino che porta alla chiusura della storica fabbrica di New Hartford, al licenziamento dei liutai e allo spostamento di tutta la residua produzione in Oriente.

Sembra che la fine sia una certezza per il glorioso brand quando nel 2016 arriva la notizia che FMI ha stretto un accordo con l'americana DW Drums per la cessione di Ovation. A metà anno arriva anche la notizia della riapertura di un piccolo custom shop a New Hartford, che produrrà strumenti di alta gamma in numero limitato. Gli appassionati gioiscono, nonostante alcuni tentativi di cambiamento di design e aspetti tecnici che fanno storcere qualche naso. Ma sembra un buon inizio e tutto sembra andare bene fino al novembre 2020 (ieri mentre scrivo queste note), quando Al Pepiak, titolare di Lost Art Vintage (forse il più vecchio venditore di Ovation al mondo) annuncia sul gruppo Facebook Ovation Fan Club che DW Drums ha ceduto il brand alla tedesca GEWA, che ha distribuito Ovation in Europa dal 2016. La vendita sarà effettiva da gennaio 2021.

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Non c'è granché da aggiungere, se non che in un mercato competitivo e sotto pressione come quello degli strumenti musicali i costanti cambiamenti di proprietà non possono che essere controproducenti. Di questi tempi servono le strategie efficaci e la continuità che a Ovation mancano da dodici anni. Sarà in grado GEWA di rilanciare il brand? La gestione della distribuzione in Europa dal 2016 a oggi non incoraggia, ma resta sempre la speranza che l'acquisizione di un brand in stallo sia accompagnata dalla volontà di rilanciarlo. L'augurio a GEWA e agli appassionati delle "roundback" (che nel mondo sono ancora tanti) è che questa speranza sia realistica, che la nuova proprietà comprenda la necessità di rispettare caratteristiche e tradizione delle chitarre Ovation, affinché il marchio torni a occupare il posto che merita nel panorama musicale mondiale. 
bill kaman charlie kaman chitarre acustiche dw d gewa ovation
Link utili
Il sito Ovation Guitars
2016: DW Drums acquisisce il marchio Ovation da Fender
2016: riprende la produzione USA delle Ovation
Intervista a Bill Kaman
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di coldshot [user #15902]
commento del 11/11/2020 ore 18:56:56
Poteva andare peggio, tendenzialmente i tedeschi ci sanno fare col business.......
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 11/11/2020 ore 19:15:52
Chitarre davvero meritevoli di stima! Ne ho provate nel tempo 2, una più bella dell’altra. Il mio maestro usava spesso una Ovation, le ho riscoperte sempre più qui su Accordo grazie ad Alberto! Però nonostante i prezzi siano buoni non mi sono mai deciso a comprarne una per timore reverenziale! La Ovation per me è lo strumento del maestro, l’importante è che il marchio rimanga sempre vivo e rinomato. Grazie Alberto
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 12/11/2020 ore 05:23:35
Colgo l'occasione oer fare una domanda all'autore...

Esiste un'Ovation che più di altre é rappresentativa del marchio?
Intendo come modello, annata etc...
Tipo Les Paul 58-59-60, Stratocaster pre CBS...
Questo perché sono sempre stato affascinato dal marchio, vivo negli States e da qualche tempo sono orientato a prendere una Ovation. Ho letto moltissimo, ne ho provate alcune (bellissime) da amici qui in California,mi son fatto alcune idee, ma chi meglio di te?
La userei per alternarla nei live all'elettrica...noi suonamo prevalentemente Grateful Dead, e in molti brani c'e l"acustica.
Ecco, mi piacerebbe prendere uno strumento ben suonante, iconico e magari interessante dal punto di vista dell'investimento.
Grazie
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/11/2020 ore 09:19:55
Ciao, provo a darti una risposta sulla base di un po' di cose che so. Sono stato proprietario di una ovation legend acquistata da sam ash nel 1988. Finora la mia chitarra "acustica" preferita sul palco per suonabilità. L'ho permutata anni fa per una les paul custom. Ancora oggi me ne pento. L'iconica delle ovation la spendi su due modelli: la custom legend (soprattutto il modello al di meola) e la Adamas che potresti pensare un po' come, reciprocamente in rapporto alla les paul standard e les paul custom. Non c'è un meglio o peggio sono due strumenti diversi, personalmente sceglierei la custom legend al di meola.
Attenzione alle ovation usate, le uniche autentiche sono le "pre cbs" anche se parlano bene dei modelli custom shop attuali, ma hanno prezzi da custom shop appunto. Quelle migliori sono quelle intorno agli anni 80 primi 90 poi si entra in una terra sconsacrata che eviterei di attraversare se non sei un buon conoscitore di questi strumenti. Le ovation con top in legno, anche quelle dei tempi buoni, si portano dietro un peccato originale che non molti conoscono, ma i liutai molto bene. Il top e la cassa in lyracord possono entrare in conflitto di dilatazione a causa delle condizioni ambientali, soprattutto se in abbinamento alla catenatura a ventaglio inventata da ovation, e negli anni questo provoca delle fessure longitudinali sulla cassa in chitarre che non sono state riposte in condizioni controllate di umidità, cioè quasi tutte, perché la ovation si portava dietro la fama di chitarra indistruttibile. Lo era per i musicisti da palco, ma questo è un problema legato alla prova degli anni che non ha a che fare con la robustezza dello strumento. In pratica queste fessure tendono ad allargarsi sempre più fino a vere e proprie spaccature terribili. Se guardi attentamente molte fotografie di usato originale (non i modelli asiatici) noterai delle linee scure longitudinali lungo il top, a volte con avvallamenti, spesso i negozianti dicono che si tratta di normale screpolatura della vernice nitro, sono balle. Se pensi di acquistare uno strumento usato, che apparentemente da fuori sembra okay, devi fare una ispezione profonda del top, soprattutto se possibile, dentro la buca con uno specchio o la telecamera di un telefonino per verificare che non ci siano queste fessure che all'inizio del processo da dentro si vedono ma non ancora da fuori. Se lo strumento è stato conservato correttamente non devono essercene, vorrà dire che il legno ha mantenuto il giusto grado di umidità ed elasticità in grado di sopportare le tensioni e le sollecitazioni per il differenziale di dilatazione tra la cassa in materiale sintetico e il topo in legno. È chiaro che più lo strumento è anziano più è esposto al problema, e che chiunque lo acquisterà dovrà porre molta attenzione alla sua conservazione. Va da sé che i top con catenatura a X (le balladeer per esempio) sono un po' meno soggetti a questo problema di quelli con catenatura a ventaglio longitudinale; le ultime custom shop dicono aver risolto il problema. Va anche da sé che i modelli Adamas con top in sintetico/carbonio non ne soffrono. Ammetto però che personalmente non amo il loro suono, preferisco i modelli a buca tonda e top in massello. Non ti ho parlato di elettronica ma nei modelli di fascia alta è sempre molto buona.
Spero di essere stato utile.
Ciao 👋
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 12/11/2020 ore 12:40:03
Che problemi ci sono con queste rotture del legno a parte estetica? Sono da sistemare o si puo accettare di tenerle cosi? Chiedo perche ne ho trovata una con questo problema ad un ottimo prezzo (modello 1613 a 450e) stereo ma conciata
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/11/2020 ore 18:37:00
Ciao Jo, così su due piedi ti direi di lasciar perdere, le fessure tendono ad aprirsi sempre più nel tempo; poi la tavola armonica è come il cono di un altoparlante, se è rotto suona male; si trovano buone legend integre a quel prezzo. Inoltre la 1613 ha le corde in nylon che stressano molto meno la tavola di quelle in acciaio, vuol dire che la chitarra ha sofferto. Comunque so che si possono riparare ma è un signor lavoro da liutaio, una roba grossa, inoltre ci sono diversi livelli di gravità, per esempio se il danno arriva fin sul bordo è molto più grave. Comunque so che i liutai americani si sono impratichiti su queste riparazioni, i nostri non saprei. Io avevo il dubbio se far riparare una custom legend di seconda mano ma il mio liutaio (Matteo Rufini) mi ha sconsigliato e poi comunque avresti uno strumento zoppo, fosse una martin ci penserei ma per una ovation andrei su uno strumento senza problemi.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 12/11/2020 ore 19:25:08
Cavolo, grazie! Stavo per fare una fesseria per fortuna ho aspettato. Ti devo una birrona
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/11/2020 ore 23:26:1
Quando vuoi😄❤️ Felice di essere stato utile😃
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/11/2020 ore 08:54:1
Grazie mille.....sei stato utilissimo. Ho iniziato la ricerca su Reverb ma non é molto semplice...
Soprattutto perché qui, date le distanze, non si può dire "faccio un salto a provarla e a vederla"...
Grazie ancora
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 13/11/2020 ore 16:37:37
Figurati, mi fa piacere. Anche io sono stato spesso da quelle parti ma solo costa est purtroppo. Comunque di ovation ne trovi lì, molti negli anni settanta/80 la prendevano perché aveva la nomea di resistere bene agli sbalzi di temperatura e col caldo che fa da laggiù un sacco di gente ce l'ha in casa magari del nonno o del padre e non la usa. Dipende da quanto vuoi spenderci e dal pallino che hai sullo strumento, ma dai un occhio anche alle legend, rispetto alla custom legend ha solo i fronzoli estetici in meno, il resto è pressoché uguale. La di meola invece ha un preamplificatore più sofisticato. Le balladeer fine anni settanta sono molto interessanti. Se trovi una di quelle moderne non dovresti avere i problemi di cui si parlava ma il prezzo anche sull'usato è una bella botta. Considera che le Di Meola tenute a modo le trovi qui da noi intorno alle 1500€. Puoi considerare anche le elite, che sono quelle con i fori sulle spalle e gli intarsi a foglia. All'epoca erano considerate il top prima delle Adamas quelle completamente in sintetico che erano il non plus ultra, ma per me suonano un po' nasali. Le Elite erano molto ambite negli 80/90 per il fascino esotico tant'è che i modelli asiatici sono tutti in quel modo, esteticamente possono piacere più o meno dei modelli a buca tonda il problema è che non si possono ispezionare dentro (i modelli dell'epoca ancora non avevano introdotto il coperchio sul retro). Considera che la catenatura a ventaglio è stata introdotta nei modelli fine anni 80, non ricordo l'anno e fino a legend e balladeer non li montano. Comunque il problema dei top lo trovi in tutte quelle d'epoca, onestamente non saprei per le attuali perché finché non passano una decina di anni è difficile dire se i rimedi hanno funzionato, di certo hanno cambiato lo spessore del top che è un po' più spesso e la catenatura è più solida, questo vuol dire che le vecchie risuonano probabilmente meglio ma non ho mai fatto un confronto diretto. Infine ogni anno la Ovation faceva uscire dei modelli collector che erano delle edizioni speciali di modelli di serie, sono strumenti destinati ai collezionisti dunque con una certa sicurezza sono stati tenuti bene, da quello che so i prezzi sono allineati ai modelli di pregio quindi non sono stratosferici.
Buona ricerca.
Ciao
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/11/2020 ore 04:26:10
Omg mi devo mettere a studiare 😀
No davvero, é un mondo davvero affascinante questo delle Ovation, non mi rendevo conto.
Grazie davvero, perché ogni informazione che mi hai dato é utilissima..
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 13/11/2020 ore 20:18:4
Dai un'occhiata a LostArtVintage.com di Alex Pepiak, è il più vecchio rivenditore di Ovation al mondo e ha un assortimento pazzesco sia nuove sia usate. Lui è una persona deliziosa, lo conosco, gli puoi scrivere e sarà molto disponibile. vai al link
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/11/2020 ore 04:20:28
Grazie mille, gli scrivo domani mattina e citerò la referenza. É davvero importante entrare in contatto con una "guida" quando ci si approccia ad uno strumento che non si conosce...
Grazie ancora
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/11/2020 ore 09:51:04
Io ho da poco venduto una chitarra elettrica e un mio amico mi aveva proposto una permuta con una Ovation Custom Legend 1719, ma l'ha fatta provare e devo dire che sono rimasto molto colpito, stavo per accettare la permuta, poi mi hanno fatto un'offerta per la mia che non ho rifiutato.
A parte l'estetica, che è stupenda con rifiniture in abalone (secondo me è la Ovation per eccelenza, la più iconica), ha un suono molto potente, manico a "V", morbidissima come suonabilità, l'unico "difetto" che gli ho trovato è che manca un po' di acuti brillanti che invece trovi nelle dreadnought di un certo livello.
Ma non credo si possa parlare di difetto, è una sua caratteristica, il suono era comunque molto bello e dolce.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/11/2020 ore 08:16:59
Grazie mille per il consiglio.
Su Reverb ce ne una, molto bella, una chitarra splendida, hai ragione. Neanche farlo apposta é in Italia....ed io vivo in California. Ma la tengo d'occhio, davvero bella.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 12/11/2020 ore 11:41:05
Io comincerei con una Legend, che ha tutto quello che serve e un prezzo più contenuto rispetto alle Custom Legend e Adamas. Quelle classiche con Kaman bar (cioè senza il copri dado del truss rod alla paletta, quello a tre viti delle serie originali) si trovano dai 6-700 euro. Amplificazione fedele ed efficiente, magari evita le serie più vecchie in cui per cambiare la batteria devi allentare le corde e ficcare una mano nel buci, cercane una con lo sportellino sulla cassa accanto al pre.
I manici nel 99% dei casi sono perfetti grazie alla Kaman bar, ma controlla che la tavola non abbia i problemi di crepe segnalate dall'amico qui sopra. Tieni presente che il problema non si pone se la chitarra viene conservata correttamente, ovvero con umidificatore nella stagione fredda in cui l'aria è secca a causa del riscaldamento, che è quello che ti suggerisco di fare se la acquisti. Basta una scatoletta di plastica, fai dei fori con un trapano punta 2-3, ci metti una spugna inumidita e la bagni ogni 15 giorni circa.
Le post-2004 (nuovo manico LX) hanno il coperchietto alla paletta con scritta LX, la regolazione è ancora più efficace. Il preamp OP-Pro che montano è efficiente e versatile. Si trovano da 8-900 euro.
Eviterei le orientali, in genere marchiate AX (confesso di saperne poco su queste, se non c'è scritto dentro Made in New Hartford io ne rimango alla larga).
Rispondi
di ianni70 [user #34497]
commento del 12/11/2020 ore 12:33:20
io suono una orientale da qualche anno (C2078AX) e non ho rogne particolari. OpPro come preamp e tutto quanto in regola. L'unico appunto che posso fare è che la manifattura orientale (almeno nel mio caso) non è precisa come quella ammericana (LX) e un giretto dall'amico liutaio è stato necessaio per sistemare un paio di tasti posati non perfettamente.
Aggiungo che per il resto il suono è rotondo e ben bilanciato su tutte le frequenze... è proprio una delle caratteristiche che mi hanno fatto scegliere il marchio. Forse per alcuni significa "mancanza di carattere" ma io preferisco avere per le mani qualcosa che sia "standard" ed equalizzabile secondo le necessità del momento
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 12/11/2020 ore 19:18:26
...quindi mi sembra di capire che i manici con la Kaman-Bar non hanno bisogno di essere regolati ogni tanto?
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 12/11/2020 ore 20:07:15
No, si regolano meno e il truss rod è più efficiente.
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 13/11/2020 ore 19:31:13
ok ,grazie
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/11/2020 ore 08:22:05
Grazie mille per i tanti consigli, tutti molto utili. Mi metto alla ricerca di una Lx, post 2004....mi sembra che per cominciare ad esplorare questo tipo di chitarra sia un buon compromesso. Grazie
Rispondi
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di 61Ovation [user #31317]
commento del 12/11/2020 ore 18:02:35
Ciao direi Custom Legend 1679 Al di Meola

Secondo me non e' necessariamente quella che suona meglio
Ho una Custom leggend Koa 2079Apx (Made in Korea) splendida che suona da dio,
ma siccome molte persone danno un grandissimo valore al made in USA (secondo me a torto)
e tu hai aggiunto che deve essere un investimento il made in USA ha sempre un mercato.
Te lo dico da possessore di Ovation (il mio nick parla da solo) dal 1986 (una Balladeer)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/11/2020 ore 08:42:24
Grazie mille...ne ho trovata qualcuna su Reverb...é un investimento importante ma la chitarra é molto bella.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/11/2020 ore 08:40:05
Mi piacciono le ovation, mi piace suonarle, hanno un feel molto bello tra le mani, ma non le considero chitarre acustiche, per me esistono le elettriche, le classiche, le acustiche, le semiacustiche e... le ovation.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 12/11/2020 ore 10:05:4
Ho avuto, sul finire dei '70, una Applause (sottomarca Ovation) che era una bomba. Buca centrale, top in abete e credo avesse il manico in alluminio con tastiera in palissandro. Rispetto alle acustiche entry-mid level dell'epoca aveva una suonabilità eccezionale e anche una discreta proiezione sonora. E poi la potevi portare in giro senza troppi patemi...
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 12/11/2020 ore 11:31:24
mi e' sempre piaciuta la praticita' della Ovation ma non sono mai riuscito a tenerne una per piu' di qualche mese vista la sua scomodita' (per me) da suonare sia in piedi che seduto: da seduto mi scappava sempre via a meno che non la suonassi con la tracolla ed in piedi non me la sono mai sentita nella giusta posizione a causa delle nostre pance....la mia e la sua
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/11/2020 ore 18:39:47
Ahahah! E' vero sguscia via come un'anguilla!
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/11/2020 ore 15:36:40
Il problema è che da quando Ovation era un marchio saldo e prospero, sono cambiate molte cose nel mondo. Acustiche in massello (non più multistrato) sono diventate molto più accessibili, e curate per la loro fascia di prezzo. D'altro canto mi pare di vedere un generalizzato interesse per le forme classiche e vintage, anche nell'acustico. In tutto questo non so quanto le future Ovation riusciranno a trovare un pubblico.
Rispondi
di 61Ovation [user #31317]
commento del 12/11/2020 ore 18:15:47
Speriamo sia la volta che questo marchio si possa ritagliare lo spazio che merita e che ha avuto dagli anni 60/70.
La mia prima balladeer era del 1986
l'ultima una Custom Legend 2079 apx KOAB.
Ne ho comprate e vendute 6 ....
Tutte splendide e col loro splendido suono .... made in Usa o Korea
(non me ne vogliano i sostenitori dell'USA... forse e' il mio orecchio)
Manico perfetto ...e suonabilisssime. l'ultima,,, diversa con
il fondo deep contour più' sagomato rimane più addosso.. la senti più comoda e
non "scappa più" suonata da seduto.
In definitiva se amate la chitarra acustica... comprate che volete....
Martin..Larriveé..Taylor..Gibson.....
Ma una buona Ovation va provata e tenuta in braccio.


PS
Forse il mio commento e' un po di parte. :-)))))
Buona Musica a tutti!!

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