Solo qualche segno d’usura sul retro, i classici graffi da cintura e un pickup riavvolto in tempi non sospetti. Una delle Telecaster più antiche della storia se la passa decisamente bene nel 2021 ed è finita ora tra le mani di Norman Harris.
Istituzione nel campo del vintage e degli strumenti da collezione, Harris è il titolare di e, nel suo negozio, sono passati migliaia di veri e propri tesori a sei corde.
Quella mostrata in un nuovo video pubblicato da All Guitar Network potrebbe essere uno dei più preziosi: nel clip, Norman illustra una Fender Telecaster del 1951 con un numero di serie a dir poco primordiale.
L’esemplare risale al periodo immediatamente successivo a quello delle chitarre conosciute come Nocaster. In un primo momento, Leo Fender aveva battezzato la sua solid body “Broadcaster” ma, a seguito di un caso di omonimia con una batteria Gretsch, ha dovuto rinominare il suo strumento. In fretta e furia, ha dapprima tagliato il nome del modello dalla decal sulla paletta, lasciando solo l’indicazione “Fender”. Solo più tardi è arrivato il titolo di Telecaster: era il 1951.
Si stima che Fender abbia prodotto circa un migliaio di chitarre senza modello sulla paletta. All’epoca il codice identificativo dei pezzi non procedeva necessariamente di pari passo con l’effettiva finalizzazione dello strumento: le chitarre venivano assemblate prendendo pezzi già costruiti precedentemente, quindi va preventivato un piccolo margine d’errore tra l’indicazione sui componenti e l’effettiva data di completamento, ma il serial inferiore alle quattro cifre riportato dalla Telecaster del video lascia immaginare che si tratti di una delle primissime, probabilmente la prima serie dall'introduzione del nuovo nome.
Nel video compaiono anche altre rarità non meno affascinanti. Norman mostra una Epiphone Coronet del 1959, una Epiphone Professional con relativo amplificatore e una singolare Gibson ES345 del 1964.
A proposito di pezzi unici dal valore storico non quantificabile, su Accordo vi abbiamo raccontato e mostrato a lasciare gli stabilimenti Gibson: sua maestà la Burst.
Se invece volete approfondire la storia Fender, dagli albori fino alle ultime edizioni del nuovo millennio, vi consigliamo la lettura di , ora in edizione aggiornata e ampliata. Il libro può essere acquistato anche , la prima raccolta dello storico magazine progenitore di Accordo.it. |