Esistono molti tipi di
Vibrato che variano a seconda di molteplici fattori: la loro ampiezza ed escursione, l’ intonazione e l’approccio esecutivo sia dal punto di vista tecnico che di gestione del tempo.
Lavoriamo sul
Vibrato verticale, il più eseguito dai chitarristi elettrici.
In questo approccio al Vibrato, la nota è tirata quasi fosse un Bending.
Ci serviremo di una serie di esempi grafici per capire come eseguire correttamente dei
Vibrati intonati e ben organizzati sul tempo.
Punto 1: il Vibrato deve essere intonato!
Perché lo sia, è necessaria un’escursione regolare. Terminato il vibrato, la nota deve sempre tornare alla corretta intonazione originale: non deve risultare crescente nel caso delle note suonate normalmente; e non deve risultare né calante, né crescente nel caso dei bending.
Punto 2: Il Vibrato deve pulsare sul tempo in maniera organizzata.
Il modo migliore è quello di eseguire il Vibrato a tempo, con una divisione ritmica a scelta e mantenerla in maniera costante, senza perdere il controllo della corda. Qui di seguito un primo grafico su come dovrebbe comportarsi un buon Vibrato: