I Radiohead remixano Creep per una versione “Very 2021”
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 19 luglio 2021 ore 12:50
Immaginate un momento della vostra canzone preferita che si dilata fino a toccare l’infinito: Thom Yorke trasforma “Creep” nella colonna sonora dei tempi surreali in cui ci troviamo.
Viviamo anni strani. Dall’inizio della Pandemia il tempo ha acquisito nuovi significati e scorre in modo diverso. Si allunga, si appesantisce, forma dei loop dai quali è difficile scorgere una precisa via d’uscita. Sono queste le sensazioni che l’ascolto di “Creep” suscita nella nuova versione remixata da Thom Yorke.
Il cantante dei Radiohead ha da poco pubblicato sul canale YouTube della band uno speciale remix di uno dei brani più noti del gruppo.
Tratto da Pablo Honey, album di esordio dei Radiohead pubblicato nel lontano 1993, il singolo “Creep” è diventato un immediato successo. Brano dalle tinte ora dolci, ora rabbiose, con una nostalgia di fondo che diventerà poi il filo conduttore dell’intera produzione discografica della band inglese, “Creep” esploderà tra le mani degli musicisti e finirà quasi per essere odiata, rinnegata dai suoi stessi autori fino a convincerli a cancellarla dalle scalette dei concerti, salvo poi tornare a rappresentarne un cavallo di battaglia dietro le insistenti richieste dei fan.
Colonna sonora di una generazione intera, torna ora a quasi trent’anni di distanza per posarsi sull’alienante realtà del 2021 come solo il sound dei Radiohead sa fare.
Curiosa è la scelta di accreditare il brano al frontman Thom Yorke da solo, con il featuring dei Radiohead. “Creep” nella versione “Very 2021 Rmx” riprende un’esibizione acustica e la rallenta pesantemente, la impreziosisce con synth e suoni elettronici e finisce col creare un paesaggio sonoro che prende forma in un lento crescendo, dilatandosi fino a raggiungere ben nove minuti di durata.
“Creep (Very 2021 Rmx)” non è certo un brano di facile ascolto. Può suonare strana, forzata, quasi inquietante fino a mettere a disagio l’ascoltatore, complice anche un videoclip capace di amplificare l’effetto.
Insomma, un nuovo classico Radiohead.