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Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
di [user #36147] - pubblicato il

1950, California: Leo Fender presenta al mondo la Broadcaster, uno strumento destinato a ispirare generazioni di musicisti e a rivoluzionare il mondo della chitarra elettrica.
Quando da bambino sfogliavo le fotografie (bellissime) del libro “The Electric Guitar” di Paul Trynka, non avrei mai immaginato né di conoscere l’autore (cosa che è poi successa per davvero) né tantomeno di poter un giorno possedere alcune di quelle incredibili chitarre mostrate e raccontate nel libro.
 
Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
“The Electric Guitar”

 
La “cover girl” di copertina era una pazzesca 1950 Fender Broadcaster, che mi ha fatto sognare fin dal primo istante in cui l’ho vista attraverso quelle splendide fotografie.

Una Broadcaster del 1950 è stata per anni un sogno irraggiungibile, finché non sono riuscito ad acquistare la numero 0742, presente nella Werners List e anche nel libro di A. Duchoissoir “The Fender Telecaster”. Un bellissimo esemplare, con body in tavola unica, di dicembre 1950, che era stato però verniciato al di sopra della vernice originale con un trasparente protettivo, per cui il “vibe” della verniciatura non avrebbe mai più potuto essere quello di un tempo nonostante l’ottimo restauro dei liutai del ToneTeam che hanno rimosso in maniera eccezionale l’overspray di trasparente.
 
Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
Broadcaster 0742 nella custodia originale


Sapevo che un esemplare totalmente originale - numero seriale 0207 - era gelosamente custodito da oltre trent’anni in una importante collezione del nord Italia, ma non avevo mai avuto modo di vederlo dal vivo. Nel 2018 però il proprietario decide di venderla e un amico comune si propone di assisterlo nel trovare un acquirente. Allora non ero nelle condizioni di acquistarla, ma uno dei miei maggiori clienti si disse interessato, e così curai la vendita dello strumento, potendo per la prima volta ammirarlo dal vivo.

È una chitarra scoperta da George Gruhn prima che io nascessi, rimasta nella stessa collezione per oltre 30 anni, totalmente originale in ogni suo minimo dettaglio. Oltre a essere di enorme importanza a livello di collezione, non vi dico come suonava! Un vero e proprio cannone, assolutamente micidiale. La mascella mi finì sul pavimento e non fu proprio semplice vedere lo strumento andare via quando il nuovo proprietario venne a ritirarlo.

Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
La chitarra nel 1987 negli Stati Uniti a un guitar show


D’altra parte uno dei privilegi di questo lavoro è proprio quello di poter vedere, a volte anche solo per poco, strumenti veramente incredibili, e il “segreto” che si impara con l’esperienza è far tesoro di ogni attimo, cercando di imprimere nella mente quante più informazioni e sensazioni possibili.

“Ogni lasciata è persa” dicono e, in effetti, con l’ascesa pazzesca dei prezzi e dell’interesse rispetto al Vintage degli ultimi anni, la “irraggiungibile” Broadcaster del 2018 oggi era ancora più irraggiungibile.

Ma ho sempre creduto che il destino esista e che a volte decida per noi, e così vengo contattato da uno dei più importanti negozi di New York, con cui collaboro ormai da qualche anno, che si dice interessato all’acquisto di alcuni strumenti della mia collezione personale, proponendomi una di quelle offerte assolutamente “da non rifiutare”. Così, cogliendo la palla al balzo, provo a proporre al proprietario la permuta di quegli strumenti (già in parola con il negozio) con la mitica Broadcaster. Con mia sorpresa, decide di accettare.
Le chitarre da sacrificare non erano di quelle che si lasciano andare a cuor leggero, una Stratocaster Fiesta Red del 1965 e una Candy Apple Red del 1966, entrambe in condizioni “near mint”, ma per poter rendere possibile l’impossibile qualche sacrificio importante andava fatto.

E così, in una giornata piovosa di agosto 2021, la Broadcaster del novembre 1950 con numero seriale 0207 è finalmente “uscita dal libro dei sogni”, ed è ora il fiore all’occhiello della collezione.

Ma veniamo ora alla descrizione di questo incredibile strumento. Ha un manico “boatneck” con una V pronunciata, enorme! Ma è comodissimo, con i bordi della tastiera arrotondati in maniera decisa, tasti originali, capotasto originale in osso lavorato a mano, decal perfetta e vernice sottilissima, che sembra seta sotto le dita.

Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
Dettaglio dei bordi tastiera


Le meccaniche sono le Kluson “in line” più antiche che esistano, infatti sono le rarissime “closed shells” con la dicitura “single line” sul retro. Queste furono abbandonate già nel 1951 e sono rarissime, presenti solo negli strumenti del 1950.

Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
Dettaglio delle meccaniche


Il body, in due pezzi di frassino, ha l’inconfondibile finitura Blonde che nel 1950 era di fatto un'unica mano colore con pochissimo trasparente protettivo e pressoché nessun fondo, tale per cui si screpolava con un weather checking intensissimo, fin dai primi mesi di vita. Per Fender questo fu un vero guaio, e già dalla primavera del 1951 cominciò a modificare la procedura di verniciatura, che ci ha poi donato il mitico Butterscotch look del 1951/1952.

La vernice sembra quasi staccarsi dal legno, ma è in realtà molto più stabile di quel che sembra.

Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
Dettaglio della vernice increspata dall’intenso checking.


Lo strumento ha alcune specifiche uniche del 1950, dal battipenna in bachelite nera “No bevel”, ai “tall knobs", fino ad arrivare al circuito che è assolutamente straordinario. Leo Fender concepì un circuito che offrisse quattro suoni distinti. Il primo è il suono del pickup al manico “filtrato” da un condesatore sempre attivo, il secondo è il manico non filtrato, il terzo è il single coil al ponte non filtrato e il quarto, attivando la seconda manopola disponibile oltre a quella del volume, il blend, fa lavorare insieme il pickup al ponte e quello al manico per un suono assolutamente unico.

Non c’è quindi la manopola del tono come la intendiamo oggi, e non verrà introdotta prima del 1952.

A completare il corredo abbiamo il polish cloth e il cavo dell’epoca, un set di corde “MAPES” donatemi da Terry Foster (quelle in uso nei primissimi anni da Fender), una tracolla del 1950, la bellissima “thermometer case” originale e la cover del ponte.
 
Fender Broadcaster #0207 del 1950: alle origini del mito
La Broadcaster del 1950 nella sua custodia originale


La cosa più emozionante di tutte è vedere l’espressione degli amici chitarristi quando la provano: non si capisce se ti porta indietro nel tempo oppure se ti sta proiettando in un’altra dimensione. Credo sia parte della magia di quegli oggetti senza tempo, creati da un timido ometto che riparava radio.
Grazie Leo Fender.
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di Gigibagigi [user #49591]
commento del 10/08/2021 ore 10:53:44
Wao. Non. Ho. Parole.


Ecco, forse una: sono felicemente sorpreso nell'apprendere che un pezzo del genere sia in Italia. Non sono per niente campanilista, direi neppure patriottico, ma sapere che una simile meraviglia è qui vicino a me e non dall'altra parte dell'oceano com'è di solito... boh, mi fa star bene.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:53:07
Grazie mille!!! si sono anche io contento di averla riportata, non senza enormi sacrifici devo dire, qui da noi, alla fine era qui da quando sono nato, ed è davvero bello che qui rimanga. E spero che possa appassionare ancora tanti ragazzi come è stato per me.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/08/2021 ore 11:31:14
Strepitosa, complimenti.
Anche io al posto tuo avrei fatto la stessa permuta, a occhi chiusi.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:54:05
Guarda, la "ragione" dice di si, il cuore meno, pensa che la fiesta red è stata la prima "vera", presa oltre dieci anni fa, e i pickups avevano data 12.20.65, ed io sono nato proprio il 20 dicembre!! però non c'era alternativa, non sarebbe stato possibile altrimenti!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/08/2021 ore 22:05:15
Certo, ovviamente parlavo per me che non sono un grande fan delle Fiesta Red e Candy Apple mentre, come si dice a Roma, so' f****o per le Broadcaster/Nocaster/Telecaster primi anni '50 😁
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 22:13:55
idem!!! la strato è sempre la strato ma questa se la viaggia in un'altra categoria !!!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 10/08/2021 ore 22:33:53
Esatto, insieme alle Les Paul degli anni '50 e 1960 a mio parere sono il non plus ultra che un collezionista possa desiderare (e infatti i prezzi sono lì a testimoniarlo)
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 23:07:32
verissimo, ma non solo per il collezionista, chiunque, anche il più "scettico a priori", che blatera che sarei uno "infatuato" dal "vintage", provando questa si ricrederebbe. Alla fine son partito come tutti da quello che potevo trovare, american vintage, custom shop, tokai, made in japan, etc, non ho mai "schifato" nulla per partito preso, sempre provato e confrontato per capire quali strumenti avessero "quel qualcosa in più". Ed hai detto bene, i "prezzi" non sono frutto del caso, certi strumenti hanno certe cifre perchè sono effettivamente fuori parametro. Se oggi abbiamo "le chitarre elettriche", è merito di questi incredibili strumenti, senza Esquire non avremmo avuto la Broadcaster, e senza di lei non avremmo avuto la stratocaster, la les paul, etc. Quindi mi piace che sia una "chitarra per tutti", e chi ha avuto modo di provarla in questi giorni, chitarristi ed amatori ne sono rimasti rapiti e assolutamente senza parole per il suono!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 11/08/2021 ore 11:48:09
Sottoscrivo pienamente. Chi pensa che il collezionista sia solo un infatuato non coglie il valore di uno strumento originale che, al netto delle sue capacità tecniche e caratteristiche intrinseche, ha il valore di una testimonianza storica che gli strumenti moderni, perfetti e performanti, non hanno. Per quanto possa suonare bene una chitarra degli anni '50 non suonerà mai 10 o 20 volte meglio di una CS, questo è evidente, ma non è quello che interessa al collezionista.
Per questo motivo io non concepisco la spesa di somme molto importanti per una CS, magari super reliccata, quando con la stessa somma riesci a prendere un'originale degli anni 50 o 60.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 11/08/2021 ore 16:06:56
Ti posso assicurare e sottoscrivere, che una chitarra originale pre CBS suona, se originale ed a posto, immensamente meglio di qualsiasi custom shop. E avrei da raccontarne di prove A/B "disperanti", dove proprietario non si capacitava del divario che stava ascoltando. Non c'è proprio storia, la copia ha tutto da dimostrare, l'originale no. Ovviamente deve essere in condizione di suonare! Sono chitarre e non soprammobili! Tolgono più suono i selettori ossidati che tutto il resto. Grazie mille per i tuoi commenti, che condivido in pieno.
Rispondi
di bobbe [user #36282]
commento del 10/08/2021 ore 11:33:17
Spettacolare
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:54:14
Grazie mille!!!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 10/08/2021 ore 11:52:04
Che dire... niente.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:54:40
E' uno strumento che lascia davvero senza fiato
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 10/08/2021 ore 13:22:05
Rcatroia che spettacolo, starebbe bene in spalla a Keef :-)
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:54:57
Grazie!! lui saprebbe inventarci sopra quei suoi magici riff !!!
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 10/08/2021 ore 13:57:59
Spettacolo puro, quanto vorrei farci un giro...
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:55:13
Si può organizzare!!!
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 10/08/2021 ore 15:55:31
Bel racconto e chitarra meravigliosa.
Ce la fai sentire? Giusto qualche nota, tanto per darci l'illusione di poterla "assaggiare" anche noi...
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:56:03
Grazie mille!!! la puoi sentire qui: vai al link
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 10/08/2021 ore 16:25:42
Bellissima e complimenti anche per aver realizzato un sogno che avevi da tempo!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:57:25
Grazie mille!!!!
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 10/08/2021 ore 18:32:14
Chitarra molto bella e di altissimo livello collezionistico. Non credo alle favole che suoni meglio di una qualsiasi telecaster usa fatta ai giorni nostri. Non sono appassionato di chitarre Fender e provai una strato del 65 e non suonava meglio della mia standard forse per il semplice fatto che non credo ai miracoli di 60 anni fa e neanche a quelli di oggi.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 19:57:15
Nessuna favola, oggi la ha provata Alessandro di Gastube, le favole sono quelle che si raccontano quando questi strumenti non li si hanno ascoltati dal vivo, potendo fare confronti A/B con i propri strumenti di riferimento. "provai una strato 65", ma in che contesto? era originale? perfettamente funzionante? Se lo sono non ci sono repliche che tengano.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 10/08/2021 ore 21:17:05
Certo era originale il contesto era una stanza con un amplificatore a valvole Fender blues junior e suonava bene con l attacco che ci si aspetta da una Stratocaster di qualità che puoi trovare anche ai giorni nostri comprando strumenti di qualità…non c’è stato bisogno di alcun rituale e l unica cosa che mi condizionava era che non mi cadesse quindi l ho suonata da seduto
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 22:13:13
Non c'è alcun rituale da fare, semplicemente non puoi giudicare una "favola" se non hai provato lo strumento, dal vivo, ed a confronto con quello che hai di riferimento. Io non mi permetterei mai di farlo, ma la mia esperienza è fatta di confronti veri, e li faccio tutti i giorni. Chi viene qua è libero di farsi la propria idea, ma di "favole" o "Miti" qui non ce ne stanno. Un saluto
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 10/08/2021 ore 23:06:51
Strumento spettacolare, un pezzo di storia. Complimenti e complimenti ancora. Ne avevo vista una, religiosamente tenuta in una teca di vetro ad un Guitar Show anni fa in Italia, mi sembra alla Basilica Palladiana di Vicenza. Che sia questa?
In ogni caso un paio di mesi fa ho provato una Tele 58 su un Bassman Tweed 58....confermo, altro che favole, ste chitarre suonano....eccome.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 23:10:5
Grazie mille! esatto, mi spiace quando si banalizza il tutto considerando persone come il sottoscritto come sempliciotti ingannati dal blasone. Chi mi conosce sa che è tutto l'opposto, sono fieramente partito da semplici american vintage, mexico o Usa, dalle japan vintage anni 80 o dalle tokai che le hanno precedute, la prima custom shop sembrava già qualcosa di grande! Però questi strumenti sono veramente sensazionali, soprattutto per il suono. Purtroppo chi le giudica fuori contesto e senza contestualizzare può cadere in banalizzazioni davvero fuorvianti, per fortuna però basta collegarla ad un ampli come si deve per rimanere senza parole!! Non credo fosse a Vicenza, ne aveva una Esse music ma non è totalmente originale quella, anche se per me sono belle tutte questa 0207 è incredibile perchè ancora come Leo la ha vista nel 1950 !!
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 11/08/2021 ore 08:27:32
Si conosco quella di Essemusic....era esposta in entrata....gran bella chitarra, ma la tua....la tua vale davvero tutti i sacrifici che hai dovuto fare. Io abito in Usa e una chitarra così é rara pure qui. Hai tra le mani qualcosa di davvero speciale.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 11/08/2021 ore 09:02:48
Grazie di cuore, pensa che come l'ho presentata ho avuto diverse richieste importanti proprio dagli States. Ed hai ragione, le ultime vendute da loro erano tutte con "issues" più o meno grandi, da refret a overspray, a pickups riavvolti. E' stupendo davvero poterla avere ancora qui in Italia, e speriamo di poterla portare in esposizione questo inverno a SHG !!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 10/08/2021 ore 23:11:45
Bassman 1958 e tele tantissima roba comunque !!!!
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 11/08/2021 ore 08:32:03
Si l'accoppiata é di un mio cliente che prende tutte chitarre del 58 perché é il suo anno di nascita :-) sembra buffo ma é così, ha una collezione da brividi.
Quando l'ho attaccata dopo due note ho capito tutto....
E considera che sono molto scettico in generale su questi strumenti....ma di fronte ad un suono del genere c'é poco da fare. Queste chitarre sono di un altro livello, punto.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 11/08/2021 ore 09:01:00
Fantastico! ripeto, lo scetticismo intelligente è legittimo, ma passa subito quando hai modo di provare strumenti originali e "a posto". Quelli che raccontano, quella si che è una favola, del "io una volta ho provato "una" vintage e suonava di merda", non sanno che il 90% delle volte è dovuto al selettore, che, ossidandosi, conduce anche la metà del suono, ed uno va a pensare a pickup rotti, pots che non vanno, quando è una banalissima ossidazione dovuta al selettore, di gran lunga la parte più soggetta ad usura di questi vecchi strumenti! Ed hai ragione in pieno, questi strumenti nascevano da criteri costruttivi e di lavorazioni totalmente diversi da quelli di oggi. Oggi si copia la forma, ma non più la sostanza, e inevitabilmente le "copie", ancorchè marchiate Fender, rimangono lontanissime dalle originali!
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 11/08/2021 ore 09:21:30
Meravigliosa
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 11/08/2021 ore 16:03:10
Grazie mille Max !!!
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 11/08/2021 ore 13:58:5
grazie per aver condiviso questa storia e complimenti per l'acquisto di questo gioiello. non farti venire mai dubbi, hai fatto la scelta giusta!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 11/08/2021 ore 16:03:52
Grazie mille!!!
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 12/08/2021 ore 05:15:30
Quella che possiedi è "La Chitarra", per quel che mi riguarda.
Già mi immagino che cannone potrebbe essere attaccata ad un Blackface.
Ti faccio i miei complimenti.
Rispondi
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 12/08/2021 ore 06:54:04
Grazie mille!!! è incredibile sul mio vecchio super reverb !!! vai al link
Rispondi
di Fritz [user #333]
commento del 12/08/2021 ore 11:55:53
Bellissimo strumento.
Ho letto i commenti e mi è venuta qualche domanda: i tasti originali hanno 70 anni, come fanno ad essere ancora suonabili?
Più in generale: sarebbe un sacrilegio effettuare un restauro (opportunamente curato e rispettoso) per dare a uno strumento del genere un aspetto rinnovato? sarebbe possibile mantenere le caratteristiche sonore e riportare l'estetica a quella dello strumento appena uscito di negozio?
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 12/08/2021 ore 12:17:14
Guarda, come sempre tutto va contestualizzato. Queste chitarre uscivano con delle 0.16 di cantino e Sol Avvolto, quindi arrivare a consumare i tasti era una vera impresa =) I primi 5 tasti andrebbero ritastati perchè sono solcati, ma sono riuscito ad ottenere un setup più che buono montando delle 0.12. Ovviamente Se la facessi ritastare lo strumento ne trarrebbe giovamento ma una chitarra del genere, arrivata ancora ad oggi in condizioni di totale originalità non si tocca. Per quanto riguarda la seconda domanda, non esiste proprio "rinnovare" uno strumento che mostra i suoi segni del tempo veri, il restauro lo si fa solo e quando non c'è alternativa, o c'è qualche parte danneggiata. Il mio approccio è sempre "massimo risultato con minimo intervento", e solo quando strettamente necessario.
Rispondi
di Fritz [user #333]
commento del 12/08/2021 ore 12:23:55
mi rendo conto che mettere le mani su un pezzo del genere andrebbe ad alterare le condizioni collezionistiche che sicuramente fanno tanto del suo valore, ma io sento una specie di istinto costante a riportare al nuovo le cose, soprattutto se di grande valore.
Evidentemente non sono fatto per il vintage di alto livello...
Minchia usciva con le 0.16?!? a quei tempi c'avevano proprio le mani da carpentieri!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 12/08/2021 ore 14:28:35
Non alteri solo le "condizioni collezionistiche"; altereresti, senza alcun motivo se non futile estetica, una chitarra totalmente originale. Si restaura e si interviene solo se ci sono problemi strutturali, tali per cui lo strumento non può più rimanere nello stato iniziale. C'è un'etica dietro che deriva dalla Teoria del Restauro, che si applica allo stesso modo ad Edifici, Monumenti, pitture o oggetti d'arte. Si! di certo non immaginavano di dover fare dei bending al secondo tasto !!!
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 13/08/2021 ore 10:39:24
Gentile Francesco (ti chiami così, no?),
Ho letto con grande interesse questa bella storia, dove traspare la grande passione che hai per questi stupendi oggetti che rallegrano la nostra vita.
Le cose belle non ci appartengono completamente, possiamo solo, e dobbiamo, custodirle con cura e tramandarle.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 15:09:15
Grazie mille!! esatto, siamo solo custodi per un po' di tempo, ed è bello così !
Rispondi
di Arch [user #51394]
commento del 13/08/2021 ore 12:19:01
Bellissima! Ed è sempre un piacere leggerti : )
La broadcaster è sempre stata una chitarra per me molto piena di fascino
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 15:10:09
Grazie mille!!! la è, davvero intramontabile!!
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 13/08/2021 ore 19:12:42
Fantastica. Però ora faccela sentire per capire in pieno cosa ci perdiamo!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 15:11:04
ti avrei girato il link ai video su Instagram...ma purtroppo sono stato disattivato senza motivo =(
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 15/08/2021 ore 16:02:38
Aspetto la riattivazione con ansia :)
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 16:13:59
Speriamo...servizio clienti inesistente...e motivazione sarebbe "stai impersonando qualcun altro".....e te lo dicono dopo averti inviato codice univoco sul tuo telefono personale, con pagina legata alla pagina business su Facebook e regolare P. Iva.... assurdo
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 14/08/2021 ore 11:55:16
Mai sentita l'espressione weather checking , che significa parlare del tempo o controllare il tempo non capisco cosa c'entri.
Bel pezzo collezionistico, ma con meccaniche e verniciatura che la fender ha ripudiato dopo pochi mesi, io mi tenevo la strat 65
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 14/08/2021 ore 18:05:2
ah ho trovato, sono i crack della vernice .
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 15/08/2021 ore 00:22:50
ammazza che intenditore eh! ;)
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 16:18:33
Non saprei nemmeno cosa rispondere.... Poi dove starebbe scritto che "la fender" avrebbe "ripudiato" una verniciatura e delle meccaniche ? Misteri dei social network.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 15/08/2021 ore 15:19:5
Lascio la mia piccola esperienza anch'io a beneficio del discorso tra chitarre vintage, pre cbs, ecc, rispetto alle nuove. Anni fa, quando l'attività live era intensissima avevo come liutaio di fiducia Carlos Michelutti di base a Gubbio, prima che si trasferisse a Cremona. Portavo le mie chitarre per il setup stagionale da Cralos almeno un paio di volte l'anno, quella volta mi ero portato la mia jackson kelly custom shop acquistata da Sam Ash New York nel 1986, cioè una chitarra che al prezzo d'oggi starebbe a oltre 4000€, peraltro nel periodo d'oro (una specie di pre cbs) di Jackson quando quelle chitarre erano il desiderio proibito di noi rockettari. Io ero orgogliosissimo della kelly e mentre aspettavo nel laboratorio chiacchierando di chitarre Carlos mi guarda sornione e mi fa: hai visto quella laggiù? Una tele butterscotch credo del 54 non ricordo bene. All'epoca non ero pienamente consapevole di cosa significasse avere davanti una rarità del genere e nella mia beata incoscienza accecata dalla moda superstrat, non ero neanche attratto dal mondo fender. Quella tele stava lí per dei piccoli interventi di restauro e grazie all'amicizia con Carlos (grandi mate e lunghe chiacchierate assieme) lui mi fa: provala all'ampli (un fender twin). Bang! Mai sentita in tutta la mia vita una botta di quella razza. Timbro, potenza e dinamica sotto le dita. Mi sono sentito come uno al poligono abituato a sparare con una beretta che a un certo punto gli fanno provare il bazooka. Non so trovare un paragone più vicino. Ci sono rimasto demmerda! Suonavo per lavoro ormai da qualche anno, avevo un setup aggiornatissimo (e costosissimo) coi famosi frigoriferi dell'epoca convinto di avere un gran suono. Quel giorno ebbi il mio battesimo del fuoco. Non so perché quegli strumenti suonino così tanto meglio ma sta di fatto che la mia jackson kelly custom settatissima, affilatissima e cattivissima si è fatta piccola piccola davanti a nonna Tele. Che dire di più? Qualche tempo dopo mi capitò di permutare una delle mie millemila chitarre per una bellissima telecaster mexico nera con battipenna bianco. Il tempo minimo di capire che avevo fatto una cazzata immane, e l'ho immolata senza la minima remora nel giro di qualche mese assieme a una ovation legend anch'essa presa da sam ash, per portarmi a casa la gibson LP custom ebony, che mi ha accompagnato negli anni successivi, ma questa è un'altra storia...
Ciao e viva zio Leo!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 15:21:59
Bellissima storia!! e Carlos è un grande amico, ottima persona! un piacere leggerti !
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 15/08/2021 ore 15:42:14
Grazie Francesco, ho dimenticato di farti i complimenti per l'articolo. Ci manca Carlos da quando si è trasferito ma sono felice per lui.
Un saluto e buon ferragosto e festa dell'Assunta.
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 15/08/2021 ore 15:43:47
Grazie mille, hai ragione, avercene persone come Carlos!!! Buon ferragosto a te!
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di Azonic [user #34905]
commento del 15/08/2021 ore 21:55:08
Ho letto con interesse l'articolo e avrei un paio di domande per qualcuno come l'autore che chiaramente se ne intende.
Per piacere non copritemi d'insulti, non voglio fare polemica. Semplicemente, non potendo provare di persona, mi affido a chi ha più esperienza per soddisfare la mia curiosità.

1) La Telecaster 0207 pare uno strumento eccellente, ma è possibile che la 0208 (tanto per dire eh, non so se esiste davvero) sia stata normale o mediocre? In altre parole, gli strumenti prodotti allora avevano tutti qualcosa di magico? o solo qualcuno è riuscito particolarmente bene, e nel corso degli anni sono rimasti solo quelli davvero eccezionali? Parlo solo di *suono*, non dell'indubbio fascino di un oggetto storico.

2) Nel 2075 qualcuno farà gli stessi discorsi su qualche chitarra "normale" di oggi? Oppure le chitarre prodotte negli anni 50 e 60 avevano qualcosa di particolare che poi a un certo punto non c'è stato più? E se sì, è possibile identificare questo "qualcosa" che le fa suonare meglio? Ci sono anche oggi delle chitarre così? Mi piacerebbe sentire una spiegazione che non ricorra a termini esoterici come "vibe" o "mojo".

Ripeto: non ho alcun interesse polemico. Anzi, mi affascina questo mondo anche se, come si sarà capito, non mi sono mai neanche avvicinato a chitarre del genere.
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 16/08/2021 ore 11:54:20
Allora, intanto bisogna contestualizzare un punto chiave: Fender all'epoca non realizzava decine di varianti per lo stesso modello, quindi il controllo qualità era uniforme, e nella mia esperienza molto attento. Quando sento dire "una volta ho provato una vintage che non suonava", oppure "non tutte suonavano bene", questo sono frasi fatte, fuori contesto. In realtà se la chitarra d'epoca è originale e in condizioni di suonare, non c'è proprio storia che tenga.

Pertanto, la risposta alla tua prima domanda è: tra una e l'altra può variare la forma del manico, il peso, etc, in quanto ognuna era rifinita manualmente, quindi una potrà piacere più o meno ma la sostanza dello strumento non cambia, e nemmeno il livello qualitativo.

Venendo alla seconda domanda, la risposta è da articolare così, se ti riferisci alle chitarre di oggi che replicano le vintage, la risposta è no, una copia della gioconda sarà sempre tale. Se ti riferisci a chitarre nuove moderne indipendenti da quelle storiche, quelle potrebbero un domani diventare "vintage" infatti il termine non si riferisce a un lasso di tempo trascorso, ma "all'epoca" d'oro di produzione di un determinato oggetto. Per fender e gibson si parla degli anni 50 e 60 del 1900.

Spero di aver chiarito meglio i tuoi dubbi, un saluto !
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di Azonic [user #34905]
commento del 18/08/2021 ore 19:24:17
Per il punto 2 mi riferivo a chitarre "normali" contemporanee, di fascia medio-alta come una qualsiasi Fender American Standard, Gibson Les Paul, Ibanez Prestige o simili... Mi chiedevo se magari ce n'è una su 1000 uscita magicamente bene, che suona "da paura" e che tra cinquant'anni sarà ricercata non solo perché vecchia ma anche perché suona meglio di tutte le altre.
Immagino che invece strumenti già oggi di fascia altissima rimarranno tali anche in futuro.
Grazie a te e a tutti per la risposta, alla prossima.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 17/08/2021 ore 09:13:50
su 1) non mi esprimo dato che ahimè non ho potuto provare abbastanza. sul 2) se non parliamo di valore e collezionabilità, ma qualità intrinseca, penso di si, ma non perchè gli strumenti migliorino negli anni, ma perchè ci sono e ci saranno cambiamenti. Mi spiego. Una PRS di fascia alta, o una chitarra di liuteria di qualità come una Huber sono strumenti di livello e sono costruiti con legni che o sono già introvabili o lo saranno a breve. Si trovano a volte tastiere in palissandro brasiliano ormai con fonte "old stock" o "reclaimed", idem per il mogano, il frassino. Tra 20 anni anche questi fondi di fondi di magazzino saranno esauriti. Gibson 20 anni fa faceva le Les Paul standard con body in un pezzo, oggi è a caso in 2,3. Fender ha smesso di usare il frassino sulle linee standard. Molti hanno dismesso il palissandro. Quando tutti saranno passati a quasi-frassino, quasi-palissandro, quasi-mogano etc si chiuderà secondo me una seconda era, molto lunga, quindi con molti buoni strumenti prodotti. La crema di quest'epoca sarà il vintage del futuro.
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di pelgas [user #50313]
commento del 17/08/2021 ore 23:18:47
Grazie a te. Se questo articolo era lungo dieci volte tanto l'avrei letto e riletto cmq per quanto trasmetti amore per questi strumenti.
Sarebbe bello vederti all'opera nell'aprire ad esempio il vano elettronica, così copiamo qualche idea; oppure le misurazioni di radius action ecc. O infine il suono da spenta e soprattutto attaccata a qualche bel fender valvolare
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 18/08/2021 ore 00:14:18
Allora, per il suono avevo fatto una bella clip su Instagram ma mi hanno disattivato il profilo dopo 6 anni di lavoro a 12000 followers !!! ora lo riposterò e poi girerò il link. Sicuramente vale la pena fare un video dedicato della chitarra, spero a brevissimo. In cantiere c'è un bellissimo progetto che potrò svelare solo prima di Natale, e racconteremo più nello specifico le caratteristiche uniche di questo strumento. Grazie davvero del tuo commento !!
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di Claes [user #29011]
commento del 18/08/2021 ore 16:30:34
"VERNICE INCRESPATA" quadro da mostra d'arte. La farò vedere per amici pittori - senza rivelare che si tratta di una chitarra e non è un lavoro d'arte --- Prima vista: è appena passata mia moglie (siamo co- proprietari di una galleria d'arte a Copenaghen). Il trucco funziona! È piaciuto ed è stata una sorpresa totale per lei, quando le ho detto che è una chitarra elettrica vecchia di 70 anni. Puoi fare esperimenti alterando colori sul computer e lavorare di zoom sulla foto e pure foto extra cambiando l'angolazione della luce.
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 18/08/2021 ore 21:58:26
Concordo, ho sempre ammirato quelle increspature nei vecchi dipinti, donano carattere alle opere pittoriche così come in questo caso. Se facessimo delle foto e poi stampe macro di questi dettagli potrebbe veramente uscirne qualcosa di interessante !!!
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di Claes [user #29011]
commento del 27/08/2021 ore 16:30:4
Possono essere foto in cornice per appendere al muro della stanza o magari dove si prova!
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di XLarge [user #10353]
commento del 29/08/2021 ore 09:17:44
Che bella.
Mi si è staccata la mascella!
Vabbè, io sono poveroh e tornerò alle mie Tokai.
Gran legno, complimenti...
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 29/08/2021 ore 09:38:15
Grazie!! io sono partito proprio dalle Tokai, e suono tutti i giorni una splendida Cat's Eyes del 1979 simil Martin D41 =)
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