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Valvolare Pedalini e Volumi … domanda…

di gabbahey [user #23550] - pubblicato il 14 ottobre 2021 ore 00:01
Ciao ... pour parler ... ho letto diversi post a tal proposito ma ancora non ho trovato una risposta. Su un amplificatore valvolare e' meglio saturare le valvole alzando il volume  e poi aggiungere il suono del pedalino o viceversa alzare al massimo il pedalino e di conseguenza adeguare il volume dell'ampli? Passerebbe così in secondo piano il ruolo del valvolare rispetto al transistor? O passerebbero viceversa in secondo piano pedalini boutique dal prezzo altissimo? Chiedo solo per sapere se esiste una " regola " di utilizzo sulle apparecchiature che utilizzo. Se qualcuno risponde "fai delle prove e solo tu puoi decidere quale suono è meglio per te" giuro che partono delle offese....grazie 

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di alexus77 [user #3871]
commento del 14/10/2021 ore 01:13:57
No, non esiste una regola, ergo "fai delle prove e solo tu puoi decidere quale suono è meglio per te" e' l'unica risposta realmente valida
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 14/10/2021 ore 06:46:15
Ah ah ah … maledetto
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 14/10/2021 ore 20:24:09
Eh, ma e' cosi' 😉

Ti posso dire quello che piace a me. Ampli con finali sufficientemente tirate, un pelo di saturazione con il gain del pre, e poi pedali overdrive con poco gain e volume su per boostare il suono in ingresso, ottenendo un gain maggiore... un paio di pedalini "stacked" per ottenere 3 suoni, in aggiunta a quelli dell'ampli quando uso un multi canale, o anche da soli per emulare un ampli a 3 canali quando uso qualcosa come un Deluxe Reverb.

Ma se vuoi fare, che so, tipo un suono radiolina, allora va anche bene un pedalino con i bassi a zero, gain sparato e poco volume... dipende dal suono che cerchi, e il mio puo' non essere quello che vuoi tu, ergo la risposta iniziale e' l'unica omnicomprensiva
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 14/10/2021 ore 07:21:13
Mettiamola così: se tu non vuoi un suono del tutto pulito, da qualche parte devi inserire qualcosa che faccia andare in clipping il sistema.
Allo stesso modo, se mandi in clipping tutti gli stadi di gain, è probabile che il suono alla fine sia poco gestibile.
Di conseguenza, devi scegliere dove avviene il clipping (pedali, preamp, finali) e regolare il tutto di conseguenza. Chiaramente puoi anche fare una combinazione di tutti questi stadi (che è in realtà quelli che avviene spesso) ma comunque avrai la pasta sonora che deriva da dove decidi di mettere l’enfasi. Se ti piace la distorsione di un pedale, massimizzerai quella e userai un ampli abbastanza pulito, oppure viceversa.
Certo, se usi un ampli pulito e una quantità di pedali a palla, avrai un suono che farà sentire di più il carattere dei pedali che dell’ampli, ma non è detto che sia un male, se ad esempio l’ampli ti piace per il pulito più che per il distorto.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/10/2021 ore 08:38:36
tutto corretto quello scritto da Alexus e MTB70, aggiungo un paio di considerazioni.
Innanzitutto la seconda che hai detto è l'unica cosa da non fare, cioè tenere l'ampli basso ed i pedali al massimo, considera che i pedali servono per "colorare" il suono che vien fatto di base con l'ampli, quindi quest'ultimo andrebbe regolato per suonare bene, altrimenti puoi aggiungere quel che vuoi ma sempre un risultato non eccellente avrai.
Fai un prova prova lo stesso pedale, basta un comunissimo TS su un ampli a basso volume e poi con il volume più alto, ti accorgerai che il pedale suona in maniera diversa, è tutta una questione di "sweet spot".
Poi dipende da quello che suoni la strumentazione che hai e quali sono le tue esigenze, ma di base la regola è sempre la stessa, prima fai il suono chitarra + ampli e poi aggiungi.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 14/10/2021 ore 15:08:28
😘👍👍
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 14/10/2021 ore 08:55:50
Portare in saturazione l'ampli e' l'unico modo per avere un crunch valvolare vero (ovvio!!) con tutti i problemi di volume connessi (altrettanto ovvio) ma se non si hanno parecchi ampli, come nel caso di musicisti non di professione, si suonerebbe sempre con la stessa pasta sonora. In effetti i chitarristi iconici del passato suonavano con ampli tirati in crunch e ci aggiungevano dei boost ho un OD (tipo il rangemaster, ts9 ecc.) perche' quello era il proprio suono e lo variavano solo per delle sfumature in alcuni brani. Noi poveri mortali, che spaziamo fra vari generi ed esecutori, se vogliamo simulare un ampli marshall con un fender dobbiamo usare un pedale. Altro tema, anche su ampli tirati a palla ci sono OD che ne esaltano le caratteristiche, tipo il klon ad esempio o il Jan Ray o l'honey bee.
Concludendo anche se e' opinione comune che la miglior distorsione sia quella di un ampli tirato, personalmente ritengo che alcuni pedali non facciano altro che migliorare la pasta sonora. Alcuni, non tutti, e fra questi, purtroppo, molti sono quelli piu' costosi che si esaltano, appunto, ad alti volumi. Mio personale parere he.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/10/2021 ore 09:00:42
concordo su tutto
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 14/10/2021 ore 09:38:24
Non esiste una risposta sempre giusta.
Posso dirti che regola seguo io...
Ampli sul filo del crunch (che posso far tornare pulito con il volume della chitarra), un OD neutro (Tumnus ossia un Klon) quasi sempre acceso con gain basso, Boss OD3 un pò più spinto per quando serve.
In pratica comanda l'ampli che cerco di far lavorare nel suo sweet spot.
Ritengo sia la soluzione che da il suono finale migliore.

Però tutto dipende dal genere, dal proprio suono etc... io sto sempre in zona crunch leggero e mi regolo con il volume della chitarra. Ma è un pò old-style come scelta... :)
Per generi più spinti ovviamente non è la scelta più indicata...
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 14/10/2021 ore 09:41:39
L'ampli è sempre il mezzo migliore per fare il suono, quindi farlo cantare a piena voce è l'ideale, ma non sempre si può usare adeguatamente: se hai un Laney Ironheart 120 in casa puoi tranquillamente lasciarlo spento ed il volume sarà già eccessivo; puoi usarlo in sala prove se questa misura almeno 30 mq. Ovviamente un buon ampli che lavora nel suo sweet spot esalterà qualsiasi pedale gli metta davanti.
Ciao
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 14/10/2021 ore 09:55:30
Dipende tutto dal suono che cerchi o DAI SUONI che cerchi.
Se te ne servono molti e diversi tra loro è ovvio che non puoi tirare l'ampli e il suono te lo devi fare con i pedali. Porti l'ampli fino al suo sweet spot, dove inizia a "cantare" e poi ci aggiungi i colori.
Ma la resa migliore di un buon valvolare ce l'hai quando suona da solo, tirato quanto serve. L'altra faccia della medaglia è che hai UN suono, con le sole sfumature che si possono ottenere con il tocco, il volume o l'aggiunta di un po' di gain (ma fino a un certo punto).

Da questo punto di vista sono esplicativi molti video di Phil X che si trovano su Youtube, dove spiega che l'ampli non si "usa", si SUONA. E' uno strumento come e probabilmente più della chitarra.

Interessantissimo, anche se lungo, questo video. E che suoni....
vai al link

E comunque... fai delle prove e solo tu puoi decidere quale suono è meglio per te :)))
Rispondi
di oscar1965 [user #19484]
commento del 14/10/2021 ore 13:49:50
stiamo parlando di ampli senza Master Volume separato, giusto?Altrimenti, sara' una precisazione pedante e pignola, ma con tutti i valvolari che hanno sia MasterVolume sia Gain, e' il Gain che permette di aumentare il segnale che arriva alle valvole finali e farle lavorare al di fuori dell' intervallo di linearita', causando distorsione (come i recenti articoli di TidalRace spiegano benissimo), se tengo Gain al minimo e aumento il Master Volume al massimo, le distorsioni che ottengo sono quelle in genere causate dalle non linearita' dei trasformatori di uscita per es, in genere modeste .
Se invece c'e' un solo potenziometro, ok, aumento contemporaneamente volume e distorsione: ed in questi casi, tipicamente, un pedalino o un preamp esterno e' utile per tenere separata la gestione del volume rispetto alla gestione della distorsione.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/10/2021 ore 14:08:32
negli ampli dotati di master quando agisci sul gain sono le valvole di pre a dare la distorsione, fossero le finali rimarrebbe il problema del volume.
Rispondi
di oscar1965 [user #19484]
commento del 15/10/2021 ore 22:23:00
si, c’e’ anche la distorsione del preamp, io non la uso, non mi piace, mi dimentico che esiste; porto il Gain circa a meta’, di modo che il preamp non distorce, in modo da avere ancora dinamica (se sfioro le corde il suono e’ pulito, se picchio piu’ forte il suono e’ distorto), niente compressione ne sustain: secondo me quella distorsione e’ quella delle finali, come nei primi ampli che avevano solo la sfasatrice come preamp; viceversa, se aumento troppo il gain, anche il preamp distorce come dici tu, ma quel suono “cremoso” a me non piace: zero dinamica, super compresso, molto sustain, diffuso negli anni 70 (per es. Santana e Zappa), quando sono comparsi i primi ampli con 2-3 valvole 12AX7 (i primi Mesa Boogie per es.); ho due preamp a pedali e in entrambi ho sostituito le 12AX7 con altre con guadagno inferiore proprio per esser sicuro che anche con Gain al massimo le valvole di pre non distorcono troppo. Tornando alla domanda originale, cmq ho avuto tre ampli con Gain/MasterVolume, e in tutti e tre, una volta scelto un certo Gain, ruotando il Volume da minimo a massimo non introduceva altra distorsione (cambiava equalizzazione, cambiava reattivita’, ma la distorsione si incrementava di poco).
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 14/10/2021 ore 15:13:0
Fino a un certo punto. Se tieni basso il guadagno ma pompi il cono comunque avrai ulteriori due stadi di distorsione: innanzitutto la distorsione del cono che non è cosa da poco; inoltre potresti anche avere una percepibile distorsione delle finali. Dipende.
Rispondi
di Alex95SG [user #30733]
commento del 14/10/2021 ore 19:40:10
No, il gain è un controllo posto nel preamp, e porta un segnale sempre maggiore ad impattare le valvole del pre, portando sempre più distorsione. Il master è dopo il pre e prima della sfasatrice, più alto è e maggiore sarà il segnale che entra nelle finali e quindi maggiore sarà la saturazione delle stesse.
Rispondi
di oscar1965 [user #19484]
commento del 15/10/2021 ore 22:25:1
ho avuto tre ampli con Gain/MasterVolume, e in tutti e tre, una volta scelto un certo Gain, ruotando il Volume da minimo a massimo non introduceva molta altra distorsione (cambiava equalizzazione, cambiava reattivita’, ma la distorsione aumentava di poco)
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 14/10/2021 ore 14:03:00
Molte risposte valide, più che una sola giusta. Qualche errore di inesperienza da evitare.
In genere i due scenari più comuni sono:
A) tanti suoni per esigenze di versatilità (facciamo finta di una coverband da YMCA ai Foo Fighters); allora è più facile che ti trovi meglio con un ampli settato abbastanza pulito e pedali vari in base alle esigenze. Qui la cosa più utile da fare, prima di aver scelto se preferisci tenere le modulazioni (tutte o alcune) prima o dopo i pedali gain, front/SR, è scegliere lo stack dei pedali, in genere si va da quelli più leggeri ai più cattivi ma non è obbligatorio, molto utile invece non tenere a palla il gain su tutti, ma agire "cum grano salis", sceglierne uno di riferimento e andarci piano con gli altri QB, per preservare dinamica ed espressione. Chiaro che se abbiamo un repertorio vasto e non siamo Massimo Varini con una banca suoni sconfinata, e più è grande la distanza tra i mondi sonori del repertorio, più ci dovremo accontentare di un buon compromesso. In genere per esigenze di questo tipo una Helix e compagne di modeling sono molto più "ready to go" di un sistema analogico classico, valvolone/pedalini.
B) voglio il suono che ho bene in testa e non me ne frega niente di sembrare qualcun altro. Qui la regola che non c'è una regola è ancor più vera che sopra, ma qualche postulato generale fa sentire molto la sua importanza. Per esempio, più che ragionare in modo sommativo, aggiungendo pedali a pedali, occorre partire molto più alla radice del suono ragionando sul binomio chitarra-amplificatore innanzitutto. Certamente questo è vero anche per il caso precedente ma il grado di attenzione al dettaglio qui è ancora più significativo. Lo sweet spot, scoprirai cos'è e come trovarlo guardando vari tutorial su YouTube, ma l'esperienza davanti l'ampli è un fatto sonoro fisico che sarebbe meglio provare con qualcuno accanto che ti mostri davanti all'amplificatore cosa cercare, in modo che tu faccia un'esperienza fisica delle frequenze e delle vibrazioni sonore in gioco, della risposta dell'amplificatore sotto le dita, quelle sfumature di dinamica dove la risposta dell'ampli invece di migliorare peggiora. Farlo per tentativi richiede molto più tempo oggi che la musica si fa soprattutto online e in cameretta, che non anni fa dove la comunità dei musicisti si trovava nei locali e poteva fare un'esperienza fisica diretta di queste cose con la guida dei più esperti davanti all'oggetto reale, non solo attraverso lo schermo. Comunque, le informazioni sono lì e sono molte quindi con un po' di pazienza e buona volontà ci si arriva, il consiglio che ti do è di cercare un amico che ti mostri almeno una volta come fare. L'esperienza fisica davanti a un ampli ben tarato, magari su un due coni sono certo che stupirebbe ancora molti giovani chitarristi. Tarato bene l'ampli introduci gli altri pedali. In genere tieni a mente che l'ultimo pedale imprime più il suo marchio sonoro dei precedenti quindi questo ti può far propendere per mettere un tubescreamer prima o dopo un muff (grande classico che porta a faide terribili tra gilmouriani). Insomma più che regole da seguire qui bisogna farsi guidare dalla cosa che suona meglio e da quanto ispira il tuo modo di suonare.
In definitiva costruirsi un buon suono è come saper cucinare bene; per preparare un buon arrosto non basta conoscere la ricetta, occorre saper scegliere gli ingredienti migliori tra tanti omologhi e conoscere il segreto di cuocere la carne in maniera succulenta*.

(*Mi scuso con tutti i vegetariani e vegani per questo crudele esempio, garantisco che nessun animale è stato coinvolto nella scrittura di questo post).
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 14/10/2021 ore 15:06:47
Ti risponde uno che ha posseduto o cmq provato tutte le marche più o meno blasonate di amplificatori e qualcosa di pedalame.
Risposta secca: un bel valvolare esalta il pedalino, anche un pedale economico prende "aria". Un cattivo valvolare (o peggio ancora un cattivo transistor) offuscano anche un buon pedale.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 14/10/2021 ore 19:40:5
Ciao Gabbahey, non ci sono regole, tant'è che chi fa ampli normalmente non fa pedali (ma Fender da un po' di anni fa anche pedali) e chi fa pedali non fa ampli (vabbé gli ampli di Boss erano i Roland, ma da un po' di anni ci sono anche marchiati Boss). Ci sono però due procedure radicate, la prima, per chi fa cover di tanti, soprattutto a livello professionale, 1 pedalino giusto (o una pedaliera col set giusto) ed un buon ampli "pedal platform", un ampli cioè di qualità, con un pulito estremamente lineare e trasparente, sia a valvole (per es. Twin) che a transistor (per es. JC120), in modo che l'unica variabile sia il pedale. La seconda, per chi vuol essere riconosciuto per il prorio suono (o suoni, 2/3) da costruirsi con un ampli pedal platform + 1 o più pedali, oppure un solo ampli distorsivo, oppure un ampli distorsivo più qualunque cosa che saturi / fuzzy / distorca. Se parlerai con 10 chitarristi sentirai 10 pareri diversi (un po' come l'italiano al bar quando ordina l'espresso). Rimane purtroppo vero, come diceva Catalano: "meglio una moglie bella giovane e ricca che una brutta vecchia e povera", ma non è sempre vero che sommando oggetti di qualità, come sostiene Pelgas, e magari senza metodo, si ottenga sempre il meglio della vita, da questo punto di vista, dovendo scegliere, è sicuramente meglio avere esperienza nella costruzione della catena del suono e solo componenti normali che avere componenti boutique accoppiati alla boia. Ciao, Paul.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 15/10/2021 ore 09:17:17
Solo per amor di precisione: in realtà la grande maggioranza di chi fa ampli, produce anche effetti a pedale. Fender non li fa da poco, ma da quando è nata; se parliamo solo di effetti di dinamica da un po' dopo, ma già nel '68 aveva prodotto un fuzz wah ed un distorsore. E questo vale praticamente per tutti i produttori: puoi trovare pedali di Vox, Marshall, Mesa Boogie, Laney, Blackstar, Diezel, Bogner, Orange ecc.. Come d'altra parte, al netto di Boss/Roland, anche molti pedalatori hanno i propri ampli; sono di meno solo per questioni economiche: produrre effetti a pedale costa decisamente meno che produrre e commercializzare ampli.
Ciao
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 15/10/2021 ore 09:41:36
altra precisazione, "Se parlerai con 10 chitarristi sentirai 10 pareri diversi (un po' come l'italiano al bar quando ordina l'espresso)", anche no, leggendo i commenti a questo post vedo che le risposte sono state tutte coerenti e sulla stessa linea.
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 14/10/2021 ore 22:15:29
Bene. Grazie a tutti. Ho capito tutto. Tendenzialmente mi sembra abbiate detto tutti cose diverse ma allo stesso tempo simili e giuste e condivisibili. Queste discussioni mi arricchiscono sempre un po. Io sono messo cosi: faccio cover r’n’r tendenzialmente anni 50 (rockabilly) ma anche 60 e 70 (hendrix, stones) fino ad ora ho cercato un suono bello cristallino poi ho aggiunto i pedali (potrei diventare endorser jhs da tanti ne ho e ne ho avuti) e devo dire che le cose sono andate bene. Però mi rendo conto che il suono lo cerco a casa in camera e quindi l’ampli anche se valvolare suona a livelli bassissimi ed alzo al bisogno i pedali. Però non va mi rendo conto che così non va. I pedalini ed i suoni sono ottimi intendiamoci ma non è certo comparativo di quando si suona live. Quindi vi dico cosa penso di fare: amo il suono di stevie ray vaughan quindi andrò alle prove sempre col mio ampli , alzerò il volume delle valvole per ottenere un leggerissimissimo crunch ( ho un ampli valvolare con solo il volume, no gain) e da lì inizierò ad attivare i pedali singolarmente prima il più trasparente poi il medio tube screamer style ed il più cattivo per avere almeno tre suoni distinti , in questo modo dovrei soddisfare le esigenze dei vari generi. Ad occhio l’unica cosa che sacrificherei in questo modo sono i suoni puliti che puliti veramente non saranno più. I vari tutorial su youtube sono stati in questo senso un ottimo aiuto. Penso che partire da una base buona sia sempre cosa buona e giusta, come nel mangiare sono importanti gli ingredienti di base poi sta al cuoco fare il resto, qualcuno l’ha giustamente scritto , come avete giustamente detto che dipende dal genere che si suona… ovvio. Se proprio volessi togliermi tutti i dubbi, ma è solo a titolo informativo, vi chiederei se a questo punto (mettendo che non interessino i suoni crunch valvolari) sia importante o meno l’utilizzo delle valvole. Mah.. a me piacciono e le uso poi vedo che l’argomento è dibattuto da anni forse proprio perché….. fai delle e prove e solo tu puoi decidere …….. ecc…. Ecc…. Ecc…ecc…. Senza fine ah ah ah
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 14/10/2021 ore 22:39:09
Non è detto che tu debba sacrificare i puliti- con un buon valvolare puoi sempre prendere il primo dei tuoi tre suoni, abbassare il volume della chitarra e suonare con un tocco più leggero, e vedere quanto riesco a ripulire il suono.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 14/10/2021 ore 22:40:19
Riesci, non riesco - il correttore per ogni errore che evita ne introduce due…
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 14/10/2021 ore 22:44:10
Interessante… molto interessante…tra l’altro il Morning Glory JHS ha la peculiarità di essere sensibile al tocco e alla pennata… molto interessante….
Rispondi
di oscar1965 [user #19484]
commento del 15/10/2021 ore 22:30:58
tieni anche presente che l’orecchio umano, ai bassi volumi, sente molto meno le basse frequenze (quelle dal mi basso al mi un ottava sopra, circa) e un po’ meno le alte frequenze (quelle dal mi cantino al 12 tasto in su, per es); dunque ad ogni diverso volume bisognerebbe leggermente modificare l’equalizzazione per compensare
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 15/10/2021 ore 21:57:00
La risposta giusta è un amplificatore con master volume. Così puoi fare tutto quello che vuoi. Puoi alzare il volume e tenere il gain al minimo per avere il calore delle valvole del finale belle colorate senza sporcare il suono col preamp, e poi arricchire il suono con il pedale di clip che più ti piace (un boost, un overdrive, un diffusore, un fuzz, ecc...). Oppure, come preferisco io, scegliere il livello di gain del preamp che più ti aggrada, magari raggiungere il breakup, cioè il punto in cui se plettri piano suoni pulito e se zappi forte esce un crunch. Se poi hai un ampli due canali, puoi sfoderare tutti i cavalli del canale distorto e tieni presente che nessun pedale suona bene come un bel valvolare saturo
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 17/10/2021 ore 14:38:16
Dopo aver fatto tutte le prove del caso direi di aver trovato la quadra ma non sono d’accordo che dopo aver raggiunto il breakup delle valvole abbassando il volume dalla chitarra il suono si pulisce , abbassando il volume si chiama appunto volume perche’ il suono si abbassa per cui nonostante il crunch stupendo ottenuto col selettore delle valvole al minimo (ho un brunetti single man con selettore delle valvole rispettivamente a 2 , 8 e 35 watt) ho dovuto optare per il selettore al centro proprio per poter avere senza pedalini anche un suono quasi pulito. Partire dalla base valvolare di breakup e aggiungendo poi il suono dei pedalini si ottengono sonorita’ impressionanti in questo senso avevate ragione a consigliarlo. Se non avessi l’esigenza di suonare pezzi “puliti” potrei certamente togliere il pedalino col suono “overdrive trasparente” ed usare il suono delle valvole che e’ molto piu bello e corposo. Ci sarebbe comunque un altro inconveniente da non sottovalutare quando si suona live senza spie o microfoni e cioe’ che utilizzando le valvole al settaggio minimo si teglie al suono delll’headroom importante risultando in quel modo piu’ “chiuso” cosa che con un ampli a 2 o 4 coni , anziche’ ad 1, probabilmente, non si verificherebbe
Rispondi
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