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Lo stack di Tom Morello diventa stompbox
Lo stack di Tom Morello diventa stompbox
di [user #116] - pubblicato il

MXR ricrea il sound distorto di Tom Morello con tecnologia MOSFET per una risposta amp-like da manuale, pannello dei controlli dettagliato e loop effetti incluso.
Il sound graffiante dei RATM è tutto costruito intorno a un preciso setup. Tom Morello è noto per le sue sperimentazioni con gli effetti, ma lo è altrettanto per l’amplificatore Marshall che lo accompagna pressoché dai primi passi in musica e con cui ha inciso la stragrande maggioranza dei riff che hanno spedito i Rage Against The Machine dritti nella storia del rock duro.
Quel timbro inconfondibile è stato oggetto di lunghe sessioni di studio da parte di Jim Dunlop e degli specialisti di MXR, fino a dare vita al Power 50: il sound di Tom Morello in formato stompbox.

Lo stack di Tom Morello diventa stompbox

L’MXR Power 50 intende replicare la risposta e la pasta sonora tipiche di un amplificatore valvolare di stampo britannico come quello usato da Morello, ma va oltre il semplice utilizzo da overdrive, contando su un pannello dei comandi esteso e l’inserimento di un loop effetti interposto tra il tonestack e la regolazione di Presence.

Tom lo descrive così: “Simula l’amplificatore, la testata, la cassa che uso fin dal 1988, con cui ho registrato 21 album. È stato il mio suono distintivo fin dal primo giorno della mia carriera.”

Per raggiungere l’obiettivo, i progettisti si sono affidati a un’architettura a base di MOSFET per replicare lo stadio di preamplificazione dell’ampli usato da Tom.
Anche l’interfaccia è presa in prestito da un amplificatore per chitarra simile a quello adottato da Morello, con gestione di Volume, Gain, equalizzatore a tre bande e controllo di Presence.

Tra i jack d’ingresso e di uscita, sul bordo superiore dello chassis rosso, si trovano le prese di Send e Return utili a inserire effetti esterni a valle della saturazione e del tonestack, ma a monte del controllo di Presence, in modo che quest’ultimo continui ad avere la massima influenza sul suono risultante, che ne uscirà uniforme e sempre gestibile.
Inoltre, il loop effetti è pensato anche per fare del Power 50 il fulcro di un piccolo setup a pedali. Utilizzando il Power 50 come pedale always-on, si può farne la base per il proprio sound a cui sommare altri effetti quando necessario.

Lo stack di Tom Morello diventa stompbox

Non esistono al momento esempi sonori del Power 50, ma i presupposti lasciano immaginare che MXR abbia messo a punto uno stompbox da tenere seriamente d’occhio, per i fan di Morello quanto per qualsiasi altro chitarrista in cerca di una soluzione analogica, compatta e flessibile per scolpire il proprio suono con un carattere che difficilmente può passare inosservato.

Sul sito Jim Dunlop, è possibile approfondire la conoscenza del Power 50 a questo link.
In Italia, i pedali MXR sono distribuiti da Algam Eko.
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Link utili
Power 50 sul sito Jim Dunlop
Sito del distributore Algam Eko
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di francesco72 [user #31226]
commento del 07/12/2021 ore 17:57:46
Quindi, alla fine, è l'ennesimo pedale che promette un Marshall in a box, se non ho capito male.
Ciao
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di Merkava [user #12559]
commento del 08/12/2021 ore 14:03:37
ב"ה
E' comunque interessante il s/r. Essendo un pre, da quello che capisco, con un finale puo' dare belle soddisfazioni con minimo ingombro
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di francesco72 [user #31226]
commento del 09/12/2021 ore 09:08:56
Certo il s/r è utile, quel che volevo sottolineare è che l'articolo enfatizza di parecchio il collegamento con Morello quando in realtà il pedale è (passami il termine) un anonimo Marshall in a box, pedale che decine di costruttori stanno producendo da anni. Capisco il tentativo di differenziarsi richiamando un artista di riferimento, ma in questo caso la cosa non mi pare così qualificante.
Ciao
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di pelgas [user #50313]
commento del 08/12/2021 ore 22:27:29
Tutto molto bello ma poi questi pedali se devono imitare un suono, mi domando, ma davvero esce il suono che imitano? No. Per un semplice motivo, ampli cabinet e cono sono tre fattori fondamentali nella costruzione del timbro.
Ora , certamente sarà un ottimo overdrive, ma a questo punto perché l'azienda non fornisce indicazioni su quale ampli quale cabinet e quale cono usare , sennò che suono ti esce? Quello del maestro Bini? 🤭🤭🤭
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di francesco72 [user #31226]
commento del 09/12/2021 ore 09:10:36
La tua obiezione ha un senso, ma è anche vero che pure se prendi una testata jcm 800 la puoi collegare al cabinet che ti pare ed avere risultati differenti. La possibilità di sperimentare con cabinet differenti può essere un plus che, al momento, offre solo il digitale.
Ciao
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di Aynrand [user #35588]
commento del 09/12/2021 ore 17:07:04
Il revival drive (non a caso, costosissimo) ha una serie di controlli che permettono di adattarlo al rig di riferimento, anche all'utilizzo diretto in un finale. E ho constatato personalmente che funzionano molto bene.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/12/2021 ore 23:37:30
Certamente. Io sono un semplicione. Per me un'attrezzatura minimo-sindacale, una chitarrina accordata, un buon cono, e via.
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