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BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?
BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?
di [user #116] - pubblicato il

Dispositivi come il Waza Tube Amp Expander consentono di estendere le potenzialità espressive e tecniche di un amplificatore valvolare: attenuatori, IR loader e programmazione MIDI rivelano un volto nuovo della valvola.
Loadbox e Impulse Response sono diventati d’uso comune nel campo dell’home recording che non vuole rinunciare all’alchimia della valvola, ma non intende abbracciare le complicazioni di una microfonazione tradizionale e la necessità di un ambiente sonoro controllato.
Dispositivi da pedaliera, rack e desktop permettono di registrare il suono di un amplificatore valvolare con una certa fedeltà, riproporlo dal vivo in contesti più e meno professionali, offrendo un controllo sul suono notevole. E ogni giorno l’asticella del prezzo si abbassa, svelando dispositivi sempre più alla portata di tutti.
Se una tecnologia diventa più accessibile, però, non vuol dire che prodotti di fascia di prezzo maggiore finiscano fuori mercato: anzi, spesso un budget leggermente superiore dà accesso a usi e funzioni che prima di allora, semplicemente, non esistevano.
È il caso di oggetti come il BOSS Waza Tube Amp Expander, introdotto nel 2019 e tutt’oggi un dispositivo dal potenziale non sempre compreso appieno.
Proprio per questo lo raccontiamo con tutti i risvolti tecnici ed espressivi che offre, condividendo le esperienze di chi lo ha provato in prima persona e lo ha confrontato con la diretta - agguerrita - concorrenza.



Uno degli errori più comuni che gli appassionati compiono quando si trovano di fronte a macchine come il Tube Amp Expander è considerarlo una semplice loadbox.
Una loadbox consente oggi di registrare in diretta un amplificatore valvolare senza avvalersi di un cabinet tradizionale, per poche centinaia di euro è possibile averne una con simulazioni di cassa credibili e persino un IR loader per caricare i propri altoparlanti virtuali preferiti.
Il dispositivo BOSS, però, ingloba molti più aspetti. Si tratta di un loadbox e attenuatore con effetti integrati e provvisto di un finale di potenza analogico da 100 watt a cui collegare in uscita fino a due casse. Completano la dotazione un loop effetti e una connettività avanzata.

BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?

Non solo loadbox
Un oggetto come il Tube Amp Expander non si limita a registrare un amplificatore valvolare senza cassa, bensì permette di ridurre la potenza di un grosso amplificatore e - viceversa - fornire maggiore volume a un piccolo amplificatore, aggiunge caratteristiche moderne ad amplificatori che ne sono sprovvisti come l’integrazione del loop effetti o la programmazione di effetti integrati e cambio canale, tutto da un singolo controller.
La possibilità di uscire via USB e XLR, e di caricare e programmare IR via software, è insomma solo uno degli aspetti funzionali.

Su qualsiasi palco
La presenza di un finale di potenza trasforma il Tube Amp Expander nel solo responsabile della pressione sonora necessaria in quella precisa occasione, senza più dipendere dal comportamento non lineare del valvolare. Collegando un amplificatore, si riceve pieno controllo sul livello sonoro finale inviato al pubblico, esattamente come accadrebbe microfonando la cassa, inviando il segnale al mixer e da qui portarlo alle casse del PA. Solo, tutto in una scatoletta poggiata comodamente sulla testata.
L’amplificatore, piccolo o grande che sia, può essere connesso al BOSS nelle regolazioni che si desidera, cercando lo sweet spot senza preoccuparsi della venue, che sia un appartamento, un piccolo club o un grande palco. Basta concentrarsi sul suono che si vuole ottenere. Da qui, la regolazione del volume avviene semplicemente dal BOSS, con un’escursione lineare e trasparente che di fatto aggiunge un controllo master agli amplificatori che non ne sono provvisti, fornisce maggior potenza a un amplificatore di basso wattaggio e permette - viceversa - di sfruttare anche a basso volume un grosso amplificatore “tirato per il collo” senza i limiti e le idiosincrasie degli attenuatori di potenza tradizionali.

Cabinet virtuali
All’interno del Tube Amp Expander si cela una loadbox con carico reattivo basata su tecnologia Tube Logic, con componenti discreti e architettura analogica. Il circuito è pensato per interagire con l’amplificatore come farebbe un cabinet reale, eliminando artefatti e distorsioni indesiderate che possono sopravvenire con loadbox tradizionali a impedenza fissa.

Il musicista riceve pieno controllo del suono ottenuto e ha modo di modificare la risposta stessa della loadbox a seconda della simulazione in uso. Presence e Resonance giocano un ruolo centrale nella regolazione della risposta, adattando l’impedenza al livello ottimale per ogni amplificatore. 16 modalità d’uso consentono di adattarsi alle più disparate condizioni, facendo sì che l’amplificatore reagisca in modo più fedele a come farebbe se fosse connesso a un preciso tipo di cabinet.

BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?

Connettività
Il Tube Amp Expander è provvisto di due uscite separate per altrettante casse. Ciò permette di ottenere maggiore spazialità sul palco senza richiedere dispositivi esterni, una seconda testata o bi-amplificazione di sorta.
Particolarmente utile quando si ha a che fare con modelli vintage e si intende gestire il cambio dei suoni tramite preset per un approccio del tutto moderno, un loop effetti integrato sopperisce all’eventuale mancanza nell’amplificatore.
Inoltre, la possibilità di uscire via XLR rende qualsiasi setup - anche analogico - pronto al palco quanto alla registrazione, e l’uscita audio con USB regala la possibilità di registrare anche in casa, con un solo cavo, qualsiasi tipo di amplificatore valvolare, contando sempre su una vasta gamma di Impulse Response, con possibilità di caricarne e programmarne di propri.

BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?

Effetti
Una libreria di effetti integrati consente di rifinire i propri suoni con delay, riverberi, compressori e funzioni accessorie utili come la modalità Solo e un equalizzatore aggiuntivo, tutti da richiamare al tocco di uno switch insieme anche a controlli diretti sugli amplificatori fisici connessi al sistema come il cambio canale in remoto.
Tutto è programmabile e controllabile via footswitch per avere la praticità di un multieffetto o di un complesso sistema MIDI, ma con il sound genuino della valvola.

Nel video che segue, Tom Quayle illustra le caratteristiche tecniche principali del Tube Amp Expander e lo fa ascoltare all’opera.



Su YouTube
Nel tempo, il dispositivo BOSS ha incuriosito più di un artista noto. In particolare, alcuni musicisti attivi su YouTube hanno voluto raccontare nel profondo il loro uso del Tube Amp Expander.
Rabea Massaad è uno di questi, con il suo lungo video dimostrativo tra testate valvolari, effetti integrati, controllabilità in remoto.



Ola Englund ha messo alla prova il dispositivo nei terreni heavy più spinti, enfatizzando la capacità del processore BOSS di sfruttare a pieno un valvolare di grande formato e restituire in uscita una pressione sonora contenuta senza sacrificare carattere e comportamento organico dell’amplificatore.



La concorrenza
Il Waza Tube Amp Expander è un prodotto professionale, e avrebbe poco senso confrontarlo con soluzioni entry level. Il suo “nemico naturale”, per fascia di prezzo e tipologia d’uso, può essere l’Universal Audio OX Box.
Andertons li ha messi a confronto diretto in una lunga chiacchierata completa di esempi sonori tra le caratteristiche, punti di forza e deboli dei due sistemi.



Sempre L’OX Box è preso in esame dal canale That Pedal Show, con ben 57 minuti di confronto diretto tra le macchine.
Aspetti come gli effetti nel Tube Amp Expander e la presenza di un amplificatore da 100 watt con manopola del volume anziché il classico attenuatore a più scatti dimostrano un approccio originale, per un dispositivo dalle ampie possibilità d’uso e con una naturale predisposizione per diventare il centro di un rig anche complesso, con programmabilità totale via MIDI, capace di sfruttare qualsiasi valvola in ogni condizione, in studio e dal vivo, in cameretta quanto su un grande palco.



Non è una loadbox né un semplice attenuatore, non è un processore sonoro né un IR loader. L’approccio del Tube Amp Expander è singolare. È un dispositivo difficile da catalogare, ma che fa esattamente quello che il suo nome promette: “espande” le potenzialità di un amplificatore valvolare.
Lo fa con una logica paragonabile a quella di uno studio di registrazione o di un intero impianto audio da palco, dove il suono viene catturato, processato, restituito ad amplificazione maggiorata o attenuata secondo necessità, con il valore aggiunto di effetti e connettività programmabili, per lasciare che la valvola resti al centro del proprio suono, con tutti i suoi pregi e abbattendone un gran numero di limiti.

BOSS Waza tra loadbox e IR: abbiamo solo scalfito la superficie?

È possibile conoscere più a fondo il Waza Tube Amp Expander sul sito ufficiale a questo link.
Mentre scriviamo, il dispositivo BOSS è offerto a prezzo scontato su MusicalStore2005 a questo link.
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Link utili
Waza Tube Amp Expander sul sito BOSS
Waza Tube Amp Expander in offerta su MusicalStore2005
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