di Luca Nicolasi [user #49785] - pubblicato il 05 maggio 2022 ore 14:30
Ampeg sbarca nel mercato dei plug-in grazie allo zampino di Line6 e lo fa in grande stile con la sua “SVT Suite”, che unisce un’interfaccia semplice ed intuitiva ad un suono più che convincente. Non ci resta che armarci di mouse, inserire il Jack nella scheda audio e farvi sentire come suona!
Una volta caricato il plug-in all’interno della nostra DAW preferita (non è al momento disponibile una versione stand alone) ci troviamo subito di fronte la sezione AMP, con le sue tre testate selezionabili dal menu a tendina. Heritage 50th Anniversary SVT - Heritage SVT-CL - SVT-4PROsono gli amplificatori presenti, una selezione che da un lato esclude grandi icone del passato, come ad esempio la B15N, ma dall’altro ci mette tra le mani, seppure in versione digitale, le due all-tube più prestigiose del catalogo Ampeg nella versione Heritage.
Particolarmente apprezzata la Heritage SVT 50th Anniversary SVT, che offre ottime soluzioni per scolpire nel dettaglio il proprio suono all’interno di un mix, grazie alla possibilità di mettere in “bridge” e miscelare i due canali. In definitiva abbiamo a disposizione una vastissima varietà sonora, che risulta credibile ed efficace in numerosi contesti dal Funk, Soul al Metal passando ovviamente per il Rock che è decisamente di casa.
Interessante anche la possibilità di agire sui controlli posteriori delle testate per modificare il Bias delle valvole e i parametri di Hum e Ripple che vanno ad aggiungere ulteriori sfumature alla nostra selezione timbrica.
La sezione dedicata ai cabinet è piuttosto completa con ben 8 casse a disposizione Heritage SVT-810AV SVT-610HLF Heritage SVT-410HLF
SVT-15E SVT-210AV SVT-212AV SVT-112AV SVT-810 Squareback
Una selezione di 6 microfoni per il “close miking” Neumann U47 (Condenser 47) Sennheiser MD421 (Dynamic 421) AKG D112 (Dynamic 112)
Coles 4038 (Ribbon 4038) Electro-Voice RE20 (Dynamic 20) Royer R121 (Ribbon 121)
Oltre a 3 microfoni per la “room” Neumann U87 Earthworks M30 AKG 414
Un’interfaccia grafica pulita ed intuitiva ci permette di selezionare e posizionare i microfoni in maniera molto semplice, oltre a regolarne il livello e l’eventuale taglio sulle basse frequenze o sulle alte frequenze, l’accensione o lo spegnimento del secondo cabinet e il caricamento di impulse response di terze parti.
Dulcis in fundo una sezione di effetti a pedali, rigorosamente marchiati Ampeg, tra cui troviamo l’iconico Scrambler, un octaver, un compressore ottico, un chorus ed un phaser. Volume di ingresso, livello di output e la simulazione di una SVT-DI Vacuum Tube completano il plug-in.
L’SVT Suite si dimostra quindi un plug-in completo, molto divertente e semplice da usare, ma allo stesso tempo estremamente ricco e dettagliato, perfetto per scolpire il proprio basso in un mix e ideale per chi voglia avere a disposizione un bel suono di ampli senza compromessi nel proprio computer.
Nel video oltre ad una panoramica delle principali funzionalità del plug-in abbiamo creato qualche esempio musicale per poter testare a pieno l’efficacia in un mix.
Per il suono rock ci siamo affidati all’intramontabile SVT4PRO, switch “ultra HI” e “ultra Lo” per ottenere la tipica equalizzazione a V dall’inconfondibile sapore Ampeg, unito a qualche tocco di eq per andare ad enfatizzare l’attacco del plettro e dare presenza. Nella sezione cabinet un frigo 810AV con un Ribbon 4038 per dare sostegno alle Sub frequenze miscelato ad una 610HLF con 421 che si occupa della parte mediosa e brillante del nostro suono. Abbiamo infine inserito un leggerissimo chorus, quasi impercettibile nel mix, ma che ci aiuta ad amalgamare le alte frequenze.
Sul versante Metal, con un basso accordato in F#, abbiamo affidato la distorsione ad un plug-in esterno e utilizzato SVT Suite come piattaforma pulita per gestire la distorsione. Simulando una tipica catena analogica con il nostro distorsore dentro all’amplificatore. Una scelta di microfoni e cabinet un po’ più chirurgica per avere un suono più fermo e definito ed il compressore attivo nella sezione dei pedali per compattare il tutto.
Un suono più rotondo e morbido con un comparto di medie frequenze più presente è stata la nostra scelta per l’accompagnamento di un brano Funk - RnB. Per ricreare la saturazione valvolare dell’amplificatore abbiamo alzato il livello di ingresso e miscelato i due canali della Heritage SVT.
Anche in questo caso un doppio cabinet, 810AV con RE20 dal suono profondo e ricco di basse accoppiato ad una 212AV con 421 alla quale è stato applicato un Lo cut. In questo modo il secondo cabinet risulterà dedicato all’enfasi della saturazione e della presenza.
Negli esempi suonati nel video, oltre a Luca Nicolasi al basso Enrico Sesselego: chitarra Paolo Caridi: batteria