Titolo alternativo: "Quando mi arresi al 4 corde". Era la fine del 1968 quando il gruppo musicale di cui all'epoca facevo parte e che provava nel cinema-teatro dell'Oratorio Salesiano di Bellavista-Portici,, molto poco democraticamente mi impose il ruolo di bassista essendo dovuto partire per il servizio militare di leva obbligatorio, Giovanni, quello che l'aveva coperto quel ruolo fin dagli inizi (io però avevo già sostituito, per lo stesso motivo, Peppe, il chitarrista solista). Poi mi rassegnai e quando la famiglia si trasferì di nuovo a Napoli, in Via Duomo proprio difronte alla Cattedrale, un giorno che mi ero recato a comperare dei dischi in un negozio nei pressi di Piazza Mure Greche, dove noleggiavano Juke Box e vendevano 45 giri con le facciate con brani di interpreti diversi, incontrai un gruppo di ragazzi della mia età che avevano già formato un gruppo nella loro zona, cioè Capodimonte Porta Piccola, a cui era venuto a mancare il bassista per dissapori interni. Entrai così a far parte dei "Sauri" di cui ho ancora contatti con il batterista e che avevano un chitarrista più che bravo a nome Romeo che vedi imbracciare per la prima volta una Gibson, una Melody Maker modello SG Pelham Blue... Poi un concorso vinto nelle Ferrovie dello Stato, allora Azienda Autonoma, mi costrinse a trasferirmi a Torino e dovetti lasciare quel gruppo che mi avevano anche fatto modificare le mie prefernze nel ruolo, era l'anno 1972.... Dopo varie vicissitudini e istanze per il trasferimento, mi fu accordato il 1 febbraio 1980 (c'era il vincolo dei 5 anni) e fui assegnato al Deposito Locomotive di Napoli Smistamento, ma il giorno dopo passato all'adiacente Squadra Rialzo dove conobbi Aniello e Gennaro, chitarrista e tastierista, che mi assoldarono detto fatto, facendomi entrare nel gruppo che spesso suonava al DLF di Napoli Campi Flegrei di cui loro facevano parte. Ho suonato poi sempre con loro, alternando periodi in cui ho usato i bassi Ibanez (dallo RS924 al TOP Musician 940 fretless), a quelli poi definitivi in cui suonavo (e suono) esclusivamente Fender (non per niente il basso elettrico, così come lo conosciamo oggi, fu inventato da Leo Fender nel 1951), salvo per il fretless che dal Precision 1978, usato per un decennio, sono passato al Music Man Ernie Ball modello Sterling. Eccoli in ordine i miei fretless compresso il primo tentativo, un Melody Rondò Bass:
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