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Musicisti e contratti per band inedite come ne siete usciti ?

di maupetrucci [user #16307] - pubblicato il 19 settembre 2022 ore 09:00
Ciao ragazzi. Stavo scrivendo un bel papiro , ma poi il computer sie è spento e ahimè ne farò ora una piccola sintesi su questo argomento.

Dopo innumerevoli esperienze mi sono reso conto che essere chiamati a suonare per far parte di progetti altrui non è tanto un imepgno dal sapore dolce , visto che dopo anni di gavetta tra sala prove ecc.. Ho detto basta ad alcune situazioni.
Mi spiego come tanti di voi , mi sono ritrovato con alcuni progetti di M...A a :
Imparare repertori e scalette anche semi intere, lavorare su nuovi suoni ecc.. con tutto il tempo che ci vuole, spostarsi  per le prove e dovute spese varie ! Per poi ritrovarsi che il classico dopolavorista (che anche se il progetto musicale non va bene se ne frega tanto lo fanno per hobby e lo stipendio lo prendono comunque!) , anche fondatore del gruppo ha mollato la prese nel momento che dopo 5 mesi di prove il tastierista e il bassista se l hanno scappotata  quanto nei primi giorni sembravano molto seri nel continuare .
Ovviamnete prima che entrassi nella formazioni, avevo messo i puntini sulle i ma ovviamente come sapete la Verba volant la fà da padrone in questo settore !

Ora mi trovo in un bivio e chiedo a chi suona per progetti inediti coem avete risolto questi problemi ?
Se avete stipulato un piccol contratto come avete fatto ? Che clausole ?
Non voglio poi entrare nel diritto d' autore e partizione royalties che toccano ad un musicista che al 50% è anche cmpositore nella band. 
Sono stanco di certe situazioni e sinceramente mi fa paurà il troppo far west che gira .

E un argomento delicato lo so ma bisogna parlarne e io voglio fare le cose diversmanete anche sotto questo profilo.
Ps mi sto già docuemntando sul diritto d autore , royalties e Partita iva si o no ecc..
Ma di contratti per essere piu tutelati anche solo come musicista per progetti inediti , penso che al giorno d'oggi sia doveroso muoversi in un certo modo .
Immagino quanti di voi si sono ritrovati a buttare soldi ,tempo e salute per poi ritrovarsi che dopo mesi la band e deceduta senza che prima del vostro arrivo in essa ,avesse già delle fondamente tra il resto dei componenti .
Ecco parliamone e sono super curioso delle vostre esperienze .
Grazie inifnite cari chitarrai e musicisti vari .

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di Ampless [user #60399]
commento del 19/09/2022 ore 10:10:24
Io l'unico contratto che stipulai come musicante, visto che non mi reputo un musicista serio, lo feci 20 anni fa con una agenzia, che si pigliava mi pare il 25% sui nostri compensi per le serate che facevamo, oltretutto si prendeva una percentuale anche per le serate trovate da noi..
Poi visto che erano più le date che trovavamo noi, che le serate che ci trovavano loro, recedemmo dal contratto fatto senza alcun problema, ma sicuramente non è stata un esperienza positivissima.....
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 19/09/2022 ore 11:14:3
Addirittura volevano la percentuale sulle serate che trovavate voi?
Ma che gente c'è in giro...
Rispondi
di Ampless [user #60399]
commento del 19/09/2022 ore 11:21:51
Gli squali..
Ma noi però, più furbi, trovavamo delle serate senza dirgli nulla, col cavolo che gli lasciammo una percentuale se dovevamo sbatterci noi per cercare date
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 19/09/2022 ore 11:29:45
Io l'ho fatto sempre per divertimento negli anni '80 e poi con mio fratello in duo nei piano bar. Anche nel periodo di piano-bar nella prima metà degli anni '90 non era il lavoro principale ma un hobby. Credo che per farlo come lavoro principale, occorre verificare anche che gli altri membri della band siano nelle stesse condizioni, ovvero rivolgersi a professionisti riconosciuti e stimati che vivono di sola musica.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 19/09/2022 ore 13:00:36
Io l'ho fatto solo e sempre per hobby e l'atteggiamento delle band è sempre più complicato (tutti si sentono Led Zeppelin).
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 19/09/2022 ore 13:13:35
mah, contratti preliminari per suonare in gruppi non ancora professionisti mi pare un po' prematuro.

io ho iniziato a suonare il basso con un gruppo ad agosto, abbiamo la prima serata tra un mese, mi sto facendo un culo enorme perché i pezzi sono estremamente faticosi (Thrash-Death, tutti pezzi a 200-220 di metronomo...), mi fa malissimo il polso destro e sento l'affaticamento per le dita della mano sinistra.
loro sono un gruppo semiprofessionale, ma il tutto è fatto in amicizia; mi hanno chiamato, io ho accettato e siamo tutti d'accordo.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/09/2022 ore 16:46:0
Mi sembra un tantino eccessivo. Premesso che fin quando si rimane nell'ambito dilettantistico ognuno è sostanzialmente libero di decidere senza vincoli di sorta se rimanere in un gruppo (con delle persone che possono cambiare atteggiamento, gusti, avere diverse necessità anche sopraggiunte etc... ).

Ciò premesso, credo che il 99 % dei gruppi (o almeno dei musicisti) non firmerebbe mai una scrittura privata del genere, appunto perché in certi ambiti si preferisce avere libertà di movimento; e giustamente, dato che se firmo un contratto che mi obbliga a suonare con te ho un obbligo notevole, stringente, magari dovrò saltare il compleanno di mio figlio, l'anniversario con mia moglie o altro.

Io un contratto del genere non lo firmerei mai, ma sono avvocato e non faccio testo.

Più semplicemente, forse sarebbe il caso di formare un gruppo tuo con le tue regole (magari non esagerare, prendi questo consiglio) invece che stare appresso agli altri.
Stare in un gruppo può essere piuttosto stressante, anche io ne so qualcosa, perchè non succede quasi mai che due o più elementi viaggino alla stessa velocità e purtroppo - e per fortuna - bisogna adattarsi.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 19/09/2022 ore 19:47:30
So che mi attirerò l'odio dei professionisti (giustamente), ma io penso che con la musica dal vivo siamo arrivati ad un punto in cui o si creano degli eventi medio-grandi, in cui il peso dello show (luci, fumo, effetti, spettacolo...) equivale a quello della musica, oppure, se si vuole fare un concerto o un album indipendente, bisogna mettersela via e suonare gratis o quasi (il che, per me, non è affatto una cosa negativa: ho sempre pensato che la musica non sia altro che onde sonore più o meno piacevoli all'udito). Il mio sogno è un mondo in cui ad ogni angolo della strada si trovino musicisti che suonano per passione ciò che gli pare, senza più siae, diritti, manager ecc. La gente eventualmente potrebbe fare un'offerta spontanea, come una sorta di patreon. Forse è un'utopia, ma secondo me è quella la direzione in cui si sta andando, che piaccia o no. Sta tramontando l'epoca dei musicisti sul piedistallo e dei grandi concerti da stadio (peraltro neppure sostenibili dal punto di vista ambientale), la gente normale si sta riappropriando della musica popolare, come è giusto che sia.
Rispondi
di Farloppo [user #27319]
commento del 20/09/2022 ore 09:07:14
Parlando dei contratti tra musicisti della band: mi sembra eccessivo a meno di non essere a livelli già abbastanza avanzati (ma intendo progetti avviati con tour, etichetta discografica e introiti relativamente costanti).
Posso capire la frustrazione di avere a che fare con altri musicisti che, per un motivo o per l'altro, sono meno coinvolti dal progetto o lo rallentino ma da qui a fargli firmare un contratto di impegno ce ne passa.
Contratti con etichette, con la mia vecchia band, stipulammo un "contratto" con una booking/etichetta per registrare/distribuire un EP e organizzare live. Vado a memoria, dovevamo dare il 20% del cachet all'etichetta per le date che ci avrebbe organizzato (senza chiedere l'esclusiva).
La distribuzione invece funzionò facendoci stampare 300 copie dell'EP (700euro di spesa mi pare), metà dei cd andarono a loro e metà a noi per venderli ai concerti. Il cash che guadagnavamo dalle vendite live andava 100% in tasca a noi mentre oer quelli che avrebbero venduto loro (negozi, webzines ecc...) ci sarebbe arrivato 1,25e a copia. Poi alla fine le cose non andarono bene ma è un'altra storia....
Rispondi
di accademico [user #19611]
commento del 20/09/2022 ore 14:55:38
Insomma, il contratto fra i musicisti di una band secondo me è un contratto "secondario" (non so se si usi questo termine in giurisprudenza) , cioè da effettuarsi solo in presenza di un contratto superiore che impegna la band con una casa discografica, un produttore, un tour di date, allora ha un senso. Se ancora non c'è ancora nulla di tutto questo, mi sembra che ci sia poco da pretendere...fermo restando che se uno fa il professionista accetta ingaggi professionali e sa che quando va a suonare con gli hobbysti son cose che possono succedere (hanno un altro mestiere), così come gli hobbysti sanno che se capita un ingaggio più remunerativo il professionista se ne va (e ti credo, lui ci campa...).
Rispondi
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di francesco72 [user #31226]
commento del 20/09/2022 ore 18:13:27
A me pare un po' eccessiva la tua impostazione. Debbo presumere che tu sia un amatore, perchè un turnista non si farebbe tali problemi: c'è una tariffa, chi la paga gode della prestazione, chi la incassa fa la prestazione, siano 52 date di un tour mondiale o due ore alla festa della birra.
Se, quindi, sei un amatore non mi è chiaro cosa metteresti tu per creare il vincolo: paghi, prometti parte degli incassi dei live, altro? D'altra parte le band che suonano professionalmente conoscono i fenomeni delle scissioni o dell'abbandono di membri e pensa da lì viene la loro sopravvivenza, figurati se non può andarsene il bassista che hai conosciuto sei mesi fa, magari gli è nato il primo figlio, magari la ditta per cui lavora lo manda in Cina, magari è stufo di suonare. E qui interviene il lato umano: anche ammettendo che trovi un sistema per vincolare i tuoi musicisti, chissà che spasso alle prove ed ai concerti con uno che ne ha le palle piene, l'altro che spera finisca presto perchè deve uscire con la donna ed il terzo che all'ultimo ti chiama adducendo un malanno perchè magari ha di meglio (nella sua testa) da fare.
Insomma, io la vedo più come una relazione d'amore o di amicizia: se e finchè funziona, bene, quando non funziona più pazienza, cercheremo qualcun altro con cui suonare.
Ciao
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 20/09/2022 ore 18:18:16
Premesso che di solito io sono quello che tira su la band e poi viene abbandonato, non mi sono mai sognato di legare qualcuno, primo perchè non saprei come, ma soprattutto perchè non funzionerebbe: si sciolgono i matrimoni e si risolvono i contratti, quindi o incateni qualcuno all'ampli (o alla batteria) oppure se uno se ne vuole andare se ne va. Puoi anche prevedere una penale, ma a fronte di cosa? Credo non reggerebbe neppure nei telefilm di Matlock.
Permettimi, poi, in chiusura di notare un piccolo paradosso: scrivi per avere consigli su come rendere professionale un rapporto, ma tu per primo non sei professionale: vai da un legale, assumine un parere ed eventualmente una bozza di accordo, quindi pagalo. Così ci si comporta in ambito professionale.
Buona musica
Rispondi
di maupetrucci [user #16307]
commento del 21/09/2022 ore 12:54:51
Io ho solo chiesto un parere da altri che lo fanno in modo professionale o semiprofessionale . Io non sono nato già imparato , le cose che ho imparato o che ho da imparare ancora gli porto rispetto. E dome dire non sei bravo non studiare, ma se non si applica non capirà mai dove può arrivare.
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 21/09/2022 ore 16:32:55
Si, hai solo chiesto, come scrivi, come fare un contratto che è esattamente quello che fanno i professionisti del diritto: redigono contratti. Dunque, ribadisco, pretendi professionalità solo per quello che ti interessa.
Buona musica
Rispondi
di maupetrucci [user #16307]
commento del 21/09/2022 ore 12:56:57
Bene quidni imaparare scalette intere lavorare ai suoni mentre tu lo fai come unico lavoro perchè il fondatore della band cerca un musicista ed essendo un fondatore come altri musicisti tu accetti, e guarda caso salta tutto perdendo tutto il lavoro che hai fatto con loro (che non è certo studiare a casa e crare un repertorio per poi non sfruttarlo a nulla!). O perchè come si scocciano un pò o devono fare più sacrifici per raggiungere un obbiettivo finale mollano perchè comunque lo stipendino a fine mese lo prendono ..
O perchè tutto sommato la musica è solo un gioco! Bene questi tipi che tu elogi e che ti ho descritto sono gli stessi che se tu sai da musicista quando squilla il telefono e rispondi sono i PRIMI e lo sottolineo a pretendere le solite cose tipo Serietà costanza nel fare le prove una volta a settimana ecc.. Sono i primi che pretendono ,ed essendo che non lo fanno per lavoro sono i primi che abbandonano !
Perciò io che mi ci approccio alla musica in modo diverso e sto per laurearmi in conservatorio, noto che c'è molta difficoltà a fare i seri per davvero invece di pretenderlo solo a parole ! Un piccol ocontratto stipulato in una band tra loro con giusti vincoli e pochi (ed il vincolo non è un problema esistenziale) permette di fare scelte giuste in primis , e poi permette di scegliere elementi che hanno lo stesso obbiettivo e testa. Che mi dispiace ma a parole non si può decidere ,perche se fosse ocme dici tu : mi spieghi perchè su tante formazioni l'80% mi ha fatto solo perdere tempo senza sfruttare il lavoro fatto sia in fun che serate e quindi soldi ? E motlo spesso sono stati proprio i fondatori che tanto pretendono all'inizio da te nuovo ingresso nel gruppo, e poi si vede che fine fanno ... Mi dispiace ma non condivido i vostri pareri esperienze. I contratti fatti un certo modo con poche clausole ma giuste non sono vincolo per nessuno anzi sono diritti e doveri ralizzati ovvimanete in modo ponderato ma che valgono per tutti gli elementi e non solo per me , come io firmo per me firmo per gli altri dopo aver valutato! Questo è il mio parere ovvimente non pretendo che vada assolutmanete condiviso , ma sicurmanete c' gente su accordo che dopo tante esperienze ha capito che per uscirne con meno ferite e piu fatti positivi vanno fatte le giuste poche cose che servono!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 21/09/2022 ore 16:49:33
Perdonami, ma fatico molto a capire la tua risposta. Ad ogni modo faccio un paio di note: i contratti (al contrario di quanto scrivi) sono un vincolo, vivaddio servono a quello: creare un vincolo, che abbia poche o molte clausole un contratto è un legame. Inoltre un contratto è valido se firmato in libertà e, come E!, anch'io non firmerei mai una roba del genere. Tu puoi anche non condividere i pareri che non ti piacciono, ma non per questo sono sbagliati. In fondo ogni rapporto deve avere un collante: il divertimento, un traguardo da raggiungere, una fede, i soldi, scegli tu quello che preferisci e che puoi metterci, se qualcuno lo condivide con te bene, altrimenti dovrai prendere quel che ti viene offerto. Ma ripeto: ogni contratto può essere risolto.
Ciao
Rispondi
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