Anche se la mia prima chitarra Fender fu una Esquire pre-CBS del 1963 mentre la seconda fu una Jaguar Fiesta Red Custom del 1966, la mia aspirazione da squattrinato prima studente e poi ferroviere sposato fuori sede, fu da sempre la Stratocaster, anche se ero attratto dalla Telecaster che io reputavo "uno strumento che non perdona" nel senso che, se sbagli anche una sola nota, ti sentono ad un miglio che hai sbagliato; però non me e sono mai fatta mancare almeno una (ho trovato, comperato ed ancora lo posseggo, anche il basso Telecaster prodotto dalla Fender-CBS nel 1968). Però la mia prima Stratocaster fu una Palettona Tabacco Sunburst del 1978, comperata ad inizio 1981 per lire 600 mila; l'ho tenuta almeno per un decenio, cioè fino a quando Gennarino, mio collega ferroviere ed ottimo tastierista del nostro gruppo, me la chiese per il fratello Peppe, chitarra ritmica sempre del nostro gruppo, offrendomi in cambio sia una Fender Mustang del 1975, che aveva subito però un restauro a dir poco os...(meglio che taccia, prima la sostituzione delle meccaniche con altre con le palettine metalliche anziché in plastica color avorio, poi cosa gravissima fatta in un laboratorio di liuteria conosciutissimo a Napoli, l'asportazione di un triangolino di metallo del ponte mobile poichè non si erano accorti di averlo montato al contrario con conseguente appoggiatura del MI canrino sul bordo dello stesso) e di una Fender coreana color black, che io all'epoca non apprezzai, avendo saputo solo molto dopo, cioè quando ne ho acquistata un'altra molto più di recentemente e color Daphnae, che fu l'unico anno, il 1989, che alle Made in Korea by Samick era stato apposto il logo Fender alla paletta poi sostituita, a partire dall'anno successivo, da Squier. Dopo un breve periodo di possesso di una Contemporary Stratocaster Made in Japan, rifilatami dal mio negoziante di fiducia, Alfredo, nel 1986, chitarra con tremolo tipo 2 diversissimo dal Syncronized, poi senza lo scodellino classico del jack, più dotata di un sistema bloccacorde a grilletto, vera e propria cesoia per i cantini, di cui chiesi subito la restituzione soldi oppure cambio con altro modello (ebbi la Fender Telecaster Pasley Sunburst che ancora posseggo), ho comperato l'attuale mia American Standard del 1989. Intanto colsi a volo l'occasione di una STRAT 1991, color fuxia, che comperai dal mio amico-dentista Lorenzo nel 1999 a lire 700 mila, infine la succitata Made in Korea, anticata da uno scellerato precedente propretario, forse siciliano da come mi fu spiegata la storia dello strumento, Made in Korea by Samick 1989 e comperata per € 100. Nel mezzo c'è stato però l'assemblaggio di 3 Stratocaster con particolari in notevole parte originali Fender, ma mi sono tenuto l'ultima, realizzata con hardware gold, pickups Texas più un PAF di Marzio al ponte, unico particolare non Fender è il Tremolo, un Wilkindon a 6 viti, gold anch'esso, poichè di Gold Fender avevo trovato un 2 perni ma che già ce l'avevo sulla Standard e ne volevo uno classico a 6 viti (che poi ho trovato già in dotazione alla coreana). Lo scambio:
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