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Tele Classic Vibe: un tema scottante
Tele Classic Vibe: un tema scottante
di [user #50760] - pubblicato il

Ogni contenitore ha i suoi temi sensibili, i suoi tabù, le sue corde - e noi di corde ce ne intendiamo - da non toccare. Dite di no?
Provate ad andare a un programma Rai in prima serata ed erompere in qualche sozzeria, oppure a usare un’espressione blasfema nella casa del Grande Fratello. Vi toccheranno forche caudine e un lungo e umiliante percorso di pentimento senza il quale, per voi, si spalancherà l’oscuro portone dell’oblio. E qui su Accordo? Beh, qui non c’è il Moige per fortuna, né alcun tipo di censura.

Però i temi sensibili, quelli che infiammano la platea, polarizzano i giudizi e fanno di noi guelfi e ghibellini, beh quelli ci sono eccome. L’usato, gli acquisti online, la Fender di ieri e di oggi, la Gibson che costa tanto, il vintage, l’Harley-Benton (dio santo quanto vi fa scatenare l’Harley-Benton!) e poi c’è lei, la Squier Classic Vibe.
E infatti è successo pochi giorni fa: l’innocuo (ehm, per modo di dire) articolo “Il lato oscuro della Squier Telecaster Classic Vibe” dell’utente Teknomaster ha - come si dice dalle mie parti - tirato su un pieno da paura. Cioè ha scatenato un vespaio. Non è la prima volta che succede e c’è un motivo molto preciso: la serie Classic Vibe è stata (ed è) una gamma di chitarre in grado di sparigliare le carte, di innescare interrogativi quasi filosofici. Del tipo: se sono belle, se suonano bene, se le produce la Fender, se rispettano - perlomeno in buona parte - la tradizione e le specifiche dei modelli vintage, se leggo prove e comparative esaltanti, se guardo video nei quali sono apprezzate o addirittura osannate… beh, ma allora non è che spendo 400 euro e mi risolvo il problema per sempre?
E lì inizia una royal rumble infinita: “La mia è made in China, vale mille milioni, la tua è made in Indonesia e fa schifo”, “La mia CV è meglio delle messicane, no anzi è meglio di un’American Standard, no anzi è meglio di una Reissue, no anzi è al livello di una Custom Shop. Che poi, CV, CS… insomma siamo lì”.

Tele Classic Vibe: un tema scottante

Ecco, è bene dirlo subito, pur possedendo una Telecaster Classic Vibe 60s (del 2010 se non erro, ma certamente made in China), non sono affatto in grado di schierarmi, né di dimostrare alcunché. Teknomaster ha portato una testimonianza che si poggia su dati (per esempio le quantomeno inattese variazioni di peso tra i vari esemplari), di osservazioni obiettive e tecniche, dimostrando una notevole competenza. Ho letto con grande interesse il resoconto della sua esperienza e invito anche voi a leggerla e a farvi un’idea.

Veniamo a noi. Mi sono ripromesso di non usare più l’espressione “my 2 cents”, che francamente irrita quanto il "turbocapitalista" di Fusaro, tuttavia è con quello spirito che vi racconto in due righe com’è andata a me: bene. Molto, molto bene. La mia Tele CV 60s è frutto di uno scambio con un amico, scambio nel quale, dal punto di vista strettamente economico, sono stato molto favorito, visto che la chitarra che io ho dato a lui era una specie di esperimento di liuteria, intrigante ma privo di un reale valore commerciale.
La mia Classic Vibe, a parte un po’ di polvere e una piccola sbucciatura sul retro, era in forma smagliante. Ho avuto parecchie Telecaster (una dozzina), mai di altissimo lignaggio in verità, ma nemmeno scarse: le prime che mi vengono in mente sono una Telebration '52 Hot Rod del 2011, JV tipo Reissue ’52, un’altra giapponese (seriale A, quindi metà anni ’80) il cui Butterscotch invecchiato era diventato quasi verde, un’American Standard, una Highway One, una Squier Vintage Modified, una Road Worn (ma era una ’72 con i pickup Wide Range), una G&L Tribute e una messicana Classic 50. Suono prevalentemente rock-blues, southern e country-rock. Questo per inquadrare il contesto.

Di una chitarra (e in particolare di una Telecaster) mi interessano poche cose: che sia bella, cioè che sia davvero simile alle antenate e alle sorelle di alto livello, e fino a quando non la si osserva con il lanternino - cosa che io non faccio - la CV 60s non le fa rimpiangere; che suoni bene, e questo è l’aspetto meno scontato, soprattutto perché “che suoni bene” è quanto di più arbitrario esista. Ma questa Telecaster suona da Telecaster, davvero non ci piove: ti dà quello schiaffo percussivo lì, quel twang esaltante che è perno del corredo genetico della Telecaster. E i pickup non saranno dei Lollar o dei Van Zandt, d'accordo, ma sono dinamici, spingono e non rappresentano affatto il classico “punto debole”, come accade quasi sempre sulle chitarre di fascia bassa. Il pickup al manico mi convince più di quello al ponte, visto che quest’ultimo restituisce suoni taglienti (ma come potrebbero non esserlo quelli prodotti dal bridge pickup di una Telly, direte voi) e mi è parso meno sensibile alle regolazioni di tono. Setup: ragazzi, io non l’ho mai toccato, non ne sento la necessità. Non sono uno shredder e quindi i miei bisogni sono forse un po’ basici, ma l’action è giusta, non ci sono buzz in giro per la tastiera, insomma davvero non ho nulla da segnalare se non un paio di tasti lievemente sporgenti (ma è un problema minimo e non ho mai sentito davvero l’esigenza di intervenire). Difetti: uno solo oggettivo, cioè il peso che è di circa 4 kg (la mia Strat del '78 pesa comunque di più e questo non mi impedisce di considerarla la mia "numero 1"). Se devo invece parlare di preferenze personali, beh avrei amato un manico più ciccione e il radius 7.25” (al posto del 9.5"), che considero sinonimi di Fender dei bei tempi andati.
Va da sé, quindi, che io della Telecaster CV 60s possa solo dir bene. E se avessi riscontrato i problemi che hanno afflitto le chitarre di Teknomaster? Beh in quel caso il mio giudizio sarebbe stato completamente diverso, credo non sia ammissibile in nessun caso che su una chitarra NUOVA da 400 euro io debba spenderne 150 per metterla in condizione di suonare. Ragion per cui ho solo un consiglio: volete una Classic Vibe? Andate in negozio a provarla, perché mi pare di capire che con gli esemplari recenti il rischio di acquistare online una chitarra “problematica” è decisamente concreto.
chitarre elettriche classic vibe squier telecaster
Link utili
Il lato oscuro della Squier Telecaster Classic Vibe
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 08/10/2022 ore 11:38:02
Il mondo si divide in due: quelli che hanno comprato dodici telecaster cercandone una buona, e quelli che se ne sono comprata una buona dal principio.
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di Guycho [user #2802]
commento del 08/10/2022 ore 12:43:33
ahahahaah

Giusto!
Dietro questa tua sintesi c'è del profondo, tanta filosofia!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 16/10/2022 ore 04:47:03
🥰
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di FBASS [user #22255]
commento del 08/10/2022 ore 11:56:47
Certo che è una chitarra che non perdona, se sbagli anche una sola nota ti sentono ad un miglio che hai sbagliato, ma io non ne ho potuto mai fare a meno anche perchè la mia prima Fender fu una Esquire pre-CBS del 1963 usata, comperata ad inizio anni 70's. La diedi via nel 1968 per comperarmi una Jaguar Fiesta Red Custom però mi era rimasto in testa quel suo suono twangy dato dal suo unico pickup al ponte. Memore di ciò mi comperai nel 1983 un Squier Made in Japan, una di quelle che avevano ancora il logo Fender con al centro in piccolo Squier, era ottima ma non era la mia vecchia Esquire, la diedi in permuta parziale per la mia attuale Telecaster Pasley Sunburst del 1987, anch'essa Made in Japan ma che ho ancora. Dal famoso detto "Nostalgia Canaglia, avendo avuto in cambio di un Wha VOX Made in England degli anni 60, un manico Fender Telecaster autentico completo di meccaniche Kluson e con la tastiera in palissandro a 22 frets, man mano ho comperato tutti i particolari originali Fender per assemblarne una: ponte a 3 sellette in ottone vintage, mascherine, pickup al ponte Texas Special, quello al manico sempre Fender, scodellino ed anche il circuito completo di potenziometri e commutatore avuto da un amico in cambio di un pickup per acustica. Dopo anni mi sono deciso a completarla acquistando un body tramite Mercatino Musicale ed una volta assemblata non dico che assomiglia alla Esquire, ma ci siamo molto vicino. PS) di Telecaster ho sia l'Acustica Telecoustic Flowers,Made in China 2003, che il basso Fender Telecaster prodotto da Fender-CBS nel 1968 identico al Precision 1954, FBASS.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/10/2022 ore 12:01:27
Il problema di chi sostiene che una classic vibe sia come una custom shop e non capisce come possano esserci differenze, legno per legno, ferro per ferro, è che non ha mai provato tutte e due. Se invece si provano tutte e due (senza un metal zone di mezzo, capiamoci) si scopre che una chitarra di alto livello ha qualità costruttiva superiore, ma soprattutto suonabilità superiore, e tono superiore. A volte la differenza è meno marcata, a volte è imbarazzante. Ma c'è, le chitarre, tele compresa, che vanno al risparmio sono più faticose da suonare, con meno dinamica, con meno sfumature e ricchezza nel suono. A quel punto ci si può chiedere perchè, se siano i pickup (e qui nascono altri miti), o i legni, le vernici, il ponte.. e si iniziano a cambiare pezzi. Possiamo disquisire se i prezzi di strumenti di fascia alta siano giustificati, quello che volete, ma non cadiamo nell'errore che sia tutto uguale, che sia tutto marketing, perchè altrimenti si nega la realtà, che emerge banalmente anche dalle comparative su youtube (a patto siano fatte bene e non per dimostrare qualcosa).
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 10/10/2022 ore 10:43:19
Amen!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/10/2022 ore 14:00:22
Concordo totalmente con il commento di RedRaven, anche con JoeManganese.
Esperienza personale.
Volevo acquistare una Tele, perché non averla è un’eresia.
Premetto che a me piace ci sia scritto Fender, non Squier (anche se Squier è stata la mia prima Statocaster e la rimpiango un po’).
Ho provato Tele di fascia media, road worn, Tele Baja, American Special, e anche la Squier Classic Vibe.
Scelsi la Baja, per rapporto qualità prezzo. La differenza con la Squier CV c’era, eccome; parliamo di suono, peso e suonabilità.
Poi l’ho venduta, e da poco mi sono comprato una American Vintage Reissue ‘52, usata di vari anni fa, Butterscotch blonde nitrocellulosa. Una meraviglia.
Siamo su un altro pianeta rispetto alla Baja, che pure era un’ottimo strumento, e parlo di estetica, suono e suonabilità.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/10/2022 ore 15:52:59
Parte del problema è che la comunicazione sulle Squier vuole far credere che la differenza rispetto a Fender sia minima, cosa che succede anche con Epiphone e le sottomarche in genere. "Acero" e "Frassino" e "Ontano", per non parlare di "mogano" possono essere una enorme varietà di cose quando sono di provenienza orientale, body in infinità di pezzi, essenze solo superficialmente simili non gettano le basi per essere la stessa cosa di uno strumento USA. Lo stesso per i pickup, l'hardware. Sulla mia PRS ho provato due ponti diversi e suonano molto diversi, pensare che strumenti che hanno la stessa forma ma ingredienti e prezzi enormemente diversi siano anche solo paragonabili è piuttosto ingenuo. Poi ciascuno si ferma dove ritiene opportuno, ho preso poco più di un anno fa una Telecaster Vintera in edizione limitata verniciata alla nitrocellulosa, e pur non avendo quelle sottigliezze da strumento che costa il doppio esce dal marasma di tele mediocri con acuti fastidiosi e nessun corpo. Per me è il compromesso giusto qui e ora, basta sapere cosa si è portato a casa.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 16/10/2022 ore 04:49:20
Come va, quanto costa? Dico questa ultima Telecaster che ti sei comprato.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/10/2022 ore 15:03:08
Va benissimo, una goduria di chitarra, posso affermare che possa essere la mia Tele definitiva.
Costa le 4 volte di una Squier CV, il doppio di una Baja..... ma li vale tutti, ma proprio tutti.
Non è che prima ero scontento, anzi, quelle sopra citate sono strumenti dignitosi, ma adesso è tutt'altra storia. Questa è la realtà.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 08/10/2022 ore 16:00:3
Non per limitare la discussione ma c'è un'unica regola che vale per tutto: il costo è proporzionale alla qualità, anzi a dire il vero il grafico corretto sarebbe più un esponenziale visto che dopo una certa qualità hai il prezzo che sale non proporzionalmente.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/10/2022 ore 17:21:43
Aggiungerei solo una riflessione. Quando si parla di marchi come Squire, non si parla di una vera e propria azienda. Squire è appunto solo un marchio che viene utillizato da Fender per produrre strumenti di fascia economica (ora stanno provando anche ad entrare nela fascia medio-economica) sub-appaltando la produzione dove conviene di più. Prima era soprattutto la Cina, poi l'Indonesia, ma ho visto recentemente anche alcuni prodotti Made in India. È abbastanza normale che la produzione sia molto altalenante. Il progetto di base rimane quello, ma poi come cambiano le ditte che prendono la commissione cambia anche la fattura e la qualità di realizzazione. Mettiamoci pure che i prezzi di produzione aumentano e Fender cerca di mantenere questi prodotti entro la fascia economica, magari a scapito anche di un controllo qualità proprio accurato. Come aveva scritto qualcuno nel primo articolo, ci sta pure che la prima serie fosse più accurata nella realizzazione, proprio per creare interesse sul prodotto. Morale della favola, per me vale il detto tanto spendi, tanto prendi. Con questo poi una chitarra del genere ovviamente può risultare comunque un acquisto buono, se si è fortunati nel trovare un buon esemplare e magari con un buon setup, rettifica tasti o qualche piccolo upgrade.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/10/2022 ore 18:40:19
Ma certo, ho un caro amico che suona sempre con una Squire, e quando è in live, microfonato, ti assicuro che il suono che ne esce è ottimo.
Rimane il fatto che quando imbracci due strumenti di fascia diversa, basta farci due note e ti accorgi subito della differenza.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/10/2022 ore 21:24:07
Io personalmente ho una Strato Affinity, che uso più che altro per esercitarmi la sera senza ampli o me la porto fuori nei weekend. Suona oggettivamente bene pure amplificata, per quello che è. Ho cambiato solo il blocco ponte (quello originale non si poteva proprio guardare)e le sellette. Con il Vox AC15 HW ha uno suono sul canale Top Boost veramente interessante, molto garage Rock. Ovviamente non mi sognerei di fare un paragone con le mie due Strato CS. Comunque sono strumenti che possono dare soddisfazione, poi le CV sono pure di fascia superiore, quindi ben vengano.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 10/10/2022 ore 17:59:29
Va beh, ho scritto per due volte male Squier...
Rispondi
di musicman75 [user #15857]
commento del 08/10/2022 ore 18:37:42
Io aggiungerei solo una domanda: quando gli utenti dei forum di TUTTO IL MONDO impareranno a scrivere correttamente SQUIER? (e NON squire!). Poi da lì in avanti possiamo anche cominciare a parlare di suono, legni pickup etc.. ma impariamo a chiamare le chitarre col loro nome CORRETTAMENTE! Grazie.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 08/10/2022 ore 23:30:44
Sbagli. La Squire è quella che monta il truss-road e suona bene con l’ampli hot-road.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 09/10/2022 ore 14:11:08
Io ho una Squire con gli Humbuker che suona molto meglio dei singel-coil.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 08/10/2022 ore 21:06:36
in vita mia ho suonato esclusivamente ed abbastanza soltanto 3 telecaster:
-una harley benton entry level
-una mexico player
-una american standard il tipo prima della professional I.
considerazioni (my 2 cent):
la harley benton aveva una action alta, molto alta; aveva un suono al manico ingolfato, un suono al ponte secco asciutto tagliente e stridente, ma un suono centrale molto convincente, il peso ed il look corretto, manico grosso tagliato bene, nut forse da limare ma nulla di che come difetti, insomma (pagata 70euro usata da un amico) qualità-prezzo assurda.
la mexico player: una signora chitarra sotto tutti i punti di vista, e che glie' voi dì? sellette un po' strane ma tutto sommato il suono era "quello"; pickup un po' aggressivotti ma tutto sommato il suono era "quello", anche sui distorti (sui quali la harley binton faceva talvolta un po' pena); insomma dieci volte il prezzo di una harley benton... questo mi fa strano, ok.
la american standard: poesia.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/10/2022 ore 00:28:5
>la harley benton aveva una action alta, molto alta

e perchè non l'hai abbassata? Le viti di regolazione le hanno messe apposta.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 09/10/2022 ore 14:13:06
Voglio insinuare un dubbio: se la Standard è poesia, cosa potrebbe essere una Vintage Reissue? o una Custom Shop? a quel punto guardi indietro e la mexico o la harley benton che fine hanno fatto?
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 08/10/2022 ore 22:58:28
giapponese metà anni ’80 Butterscotch verde???? Ma che super figata!!!! Come hai fatto a separartene??? 😿
Rispondi
di Fabio Cormio [user #50760]
commento del 10/10/2022 ore 11:45:30
Era un periodo in cui ho fatto un sacco di cazzate... Pensa che quella non è stata nemmeno la più grave!
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 11/10/2022 ore 06:56:50
Beh come minimo per espiare le colpe 😂 adesso scatta l’articolo sulle cazzate !!! Sicuramente ne abbiamo fatte tutti e di ogni, poi dipende dai punti di vista 👍
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 09/10/2022 ore 09:19:01
Meglio la mia '52 reissue pagata con 24 rate nel 2012.

Guardarla con il riflesso del sole sembra una caramella, poi quando accendi l'ampli il single al ponte ti ricorda il carattere grezzo e cristallino inimitabile.

Ne ho provate altre, la Baja, una messicana con un mix di vecchio e nuovo è l'unica che ho apprezzato
Rispondi
di palomino [user #36902]
commento del 09/10/2022 ore 13:04:02
Io l'ho posseduta, made in Cina, suonava molto bene ed era molto molto bella, legni buoni o no, e risonava addosso in maniera egregia.
Unica pecca, per me, manico molto sottile.... Cmq vedendola col senno di poi un pochino me ne sono pentito. Un saluto a tutti
Rispondi
di palomino [user #36902]
commento del 09/10/2022 ore 13:07:06
Si..... La. Baja l'ho provata anch'io e devo ammettere che è una chitarra ottima, a parer mio meglio della mia american performer.
Rispondi
di palomino [user #36902]
commento del 09/10/2022 ore 14:51:33
Comunque si parla di Nulla, Chitarre, differenti con pickup differenti che emettono frequenze differenti, con legni presumibilmente differenti, costruite su specifiche totalmente differenti. Ognuno sposa la chitarra che secondo lui è quella con cui ha più feeling...... Fine.....
Rispondi
di Epifun73 [user #26147]
commento del 10/10/2022 ore 21:14:1
Chi meglio di te può dire se va bene o no? Se la trovi adatta tanto di guadagnato. Il resto sono chiacchiere da bar come quelli che al Lunedì parlano delle partite e si credono tutti mister solo perché fanno il calcetto del venerdì sera 🤣
Rispondi
di luis68 [user #35769]
commento del 11/10/2022 ore 01:04:16
Finalmente posso dire la mia visto che ne ho presa una anche io..
Erano anni che cercavo di mettere le mani su una Classic vibe,ne ho veste diverse anche a 250 ma non avevo i soldi,finalmente ne ho presa una a rate su Amazon la white blonde,ma in realtà è tendente al rosa.

Per la cifra è una bella chitarra fatta bene e suona pure bene,l'unico neo sono le meccaniche,poco precise,per il resto nulla da dire.

È uno strumento che da soddisfazioni,tanto che ho lasciato nella custodia la mia fida strato Classic player '60
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 11/10/2022 ore 08:54:27
E qui ci sta un bel: Amen
(le meccaniche con 40 euro si cambiano con delle Gotoh che sono perfette)
Rispondi
di KitCarson [user #50962]
commento del 22/01/2023 ore 13:42:58
Fatto il confronto di CV cinese (tastiera in rosewood, corpo in ontano) e CV Indon.: effettivamente non c'è storia. Vince la cinese a mani basse. Comunque, si nota molto astio verso le CV ed economiche in generale. Me lo spiego così: io ad esempio ho una bellissima strato americanissima (custodia in tweed, certificati, accessori vari, caffè incluso etc etc etc....). Speso un patrimonio. Se qualcuno mi fa notare che con molto meno potevo avere una qualità di poco inferiore, mi fa venire il nervoso.....
Rispondi
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