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Gibson contro Heritage: la sentenza… poco chiara
Gibson contro Heritage: la sentenza… poco chiara
di [user #116] - pubblicato il

La diatriba tra Heritage Guitars e Gibson giunge al termine, ma non è facile capire cosa comporterà l’esito per le due realtà musicali.
“Non ci lasceremo bullizzare” annunciava Heritage nel 2020 mentre la nuova gestione Gibson dichiarava guerra alle repliche non autorizzate e ai costruttori di chitarre troppo simili ai propri progetti iconici. La reazione fu comprensibile all’epoca, perché la storia di Heritage e di Gibson sono da sempre legate a doppio filo, e una politica del genere avrebbe potuto portare non pochi problemi al laboratorio del Michigan.

Gibson contro Heritage: la sentenza… poco chiara

Quando Gibson lasciò gli stabilimenti di Kalamazoo nel 1984, un gruppo di dipendenti acquistò i laboratori per continuare a produrre chitarre col marchio Heritage.
Quasi per quieto vivere, dopo i prevedibili attriti iniziali, nel 1991 le due realtà hanno raggiunto un accordo “di buon vicinato” e gli animi si sono chetati fino al 2018, quando la nuova proprietà Gibson è tornata alla carica. L’accusa è - com’è prevedibile - quella di produrre strumenti troppo simili alle chitarre Gibson. Il colosso non sembra volerci andare leggero, spiegando che le cose sono cambiate dall’accordo del 1991 e, con Heritage assimilata da un gruppo di investimento internazionale e alcuni progetti extra-musicali atti a sfruttarne la proprietà intellettuale, le vecchie condizioni non potevano più essere considerate valide.

All’inizio del 2020, Gibson assicura di non aver avviato una causa legale, ma la cosa finisce in breve in tribunale. È la stessa Heritage a partire al contrattacco, citando Gibson “in risposta alle continuative ed eccessive campagne moleste da parte del team Gibson da quando è sotto la nuova gestione”, spiega BandLab (oggi Caldecott Music Group), tra i maggiori proprietari del marchio Heritage.

Nel 2022 i giudici tirano in ballo l’antitrust e danno ragione a Heritage, rifiutando la domanda avanzata da Gibson di respingere le lamentele di Heritage, spiegando che la situazione configura un comportamento scorretto nel tentativo di rafforzare i propri trademark, essendo al centro della diatriba prodotti dalle caratteristiche troppo diffuse per essere considerate proprietà intellettuale di Gibson, che avrebbe di fatto tentato di monopolizzare il mercato con le sue pressioni.
La sentenza non è andata giù a Gibson, e probabilmente qualsiasi chitarrista concorderebbe, considerando che le creazioni Heritage sono espliciti tributi all’epoca in cui Gibson produceva strumenti in quel di Kalamazoo. Lo stesso nome dell’azienda è un riferimento alla “tradizione” Gibson che ha animato quelle fabbrica per quasi tutto il ‘900.

Gibson contro Heritage: la sentenza… poco chiara

La battaglia insomma si protrae, e per l’epilogo bisogna attendere il 2023. Lo scorso 30 gennaio si annuncia che Gibson ed Heritage hanno raggiunto un accordo secondo il quale entrambe le realtà pagheranno i propri costi legali relativi alla controversia.
Dai registri, nessuna delle due parti risulta essere uscita vittoriosa in senso assoluto. Nelle carte si legge:

"Pursuant to the Federal Rule Of Civil Procedure… the Parties hereby jointly stipulate to the dismissal of all claims and counterclaims by the Parties against one another, with prejudice, and with each party bearing its attorneys' fees and costs."

“Ai sensi della norma federale di procedura civile… le parti stabiliscono congiuntamente il rigetto di tutte le rivendicazioni l’una contro l’altra, con pregiudizio, e ciascuna parte si fa carico delle proprie spese legali.”.

In mancanza di informazioni più approfondite, tutto sembra essersi concluso in un nulla di fatto su ambo i lati, tanto che entrambe le parti hanno rilasciato dichiarazioni soddisfatte circa l’accaduto, senza però specificare cosa comporti in effetti la sentenza sul piano operativo.

Dalla sua, Gibson si dice “compiaciuta che la questione sollevata da Heritage sia stata dismessa. […] Ora che la situazione è risolta, Gibson può andare avanti e focalizzarsi sull’innovazione con confidenza”.
Heritage, dal canto suo, spiega “Siamo lieti che la questione sia risolta e ora possiamo concentrarci su cosa importa davvero, cioè portare avanti la tradizione della liuteria ed eccellenza al 225 di Parsons Street”.

Allo stato attuale, risulta difficile definire se la condizione di “parità” peserà in qualche modo sulle future mosse dei due marchi o se si rifletterà sulle decisioni di brand di terze parti. È altresì complicato capire se le dichiarazioni dei portavoce rappresentino un’effettiva conclusione positiva o si tratti di comunicazioni politiche in cui non si intende ammettere una sconfitta a metà.
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Gibson sul piede di guerra
La diatriba tra Gibson ed Heritage nel 2020
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di Mm utente non più registrato
commento del 01/02/2023 ore 13:44:20
Cominciassero a fare delle chitarre che stanno accordate.....piuttosto
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 01/02/2023 ore 14:28:59
Ti, giuro, la prima cosa a cui ho pensato guardando la foto delle due chitarre è stata: "La paletta Heritage è brutta, ma gli angoli delle corde sono minori."
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 01/02/2023 ore 14:31:52
Il giudice doveva dire: tu Heritage rifai la paletta, tu Gibson fai rimanere accordato il Sol!!!
Ne avremmo guadagnato tutti....
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 02/02/2023 ore 16:08:36
ho diverse gibson di diverse decadi e nessuna ha problemi di accodatura incluso il famigerato (non per me) SOL...negli anni ne ho fatte girare molte altre: nessun problema.
Se ne e' parlato spesso qui e spesso si sono generate delle vere e proprie risse verbali, non e' mia intenzione ma se qualcuno scrive che le Gibson non stanno accordate la prima cosa che mi viene in mente e' che forse chi scrive cio' non e' accurato nel set up che richiede un po' piu' di attenzione e qualche malizia in piu' rispetto ad altri modelli di chitarre.
La cosa buffa e' che poi si nomina sempre Gibson e non l'imitazione Les Paul di turno che e' concettualmente uguale e quindi dovrebbe essere soggetta agli stessi inconvenienti....fa piu scalpore proclamare che la "Gibson non tiene l'accordatura" piuttosto che la Les Paul Harley Benton
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di Mm utente non più registrato
commento del 02/02/2023 ore 17:25:43
Voleva essere una battuta.....certo che comprare un Ferrari da 300 k e dover avere un po' di malizia per farlo funzionare lo trovo ridicolo.....deve funzionare alla base....detto questo una Harley Benton costa a oggi un ventesimo......così per dire
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di Repsol [user #30201]
commento del 03/02/2023 ore 12:54:34
Ovviamente era una battuta...Ma dietro le battute a volte c'è un po' di verità.
Non sarà un caso che i forum di tutto il mondo parlano del problema di accordatura delle LP, non se ne parla solo qui su Accordo. Se non esistesse il problema non ne parlerebbe nessuno.
Io nelle mie LP non ho problemi di accordatura, ma non mi sento di dire che il problema non esiste.
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di MM [user #34535]
commento del 03/02/2023 ore 15:04:28
Il problema esiste, ed è difficile che venga risolto, perché è dato semplicemente dal forte angolo di deviazione della corda dal capotasto verso la meccanica.
La paletta Gibson è molto bella ma ha questo difettuccio. Poi si può ridurre e ovviare in vari modi, ma esiste.
È per questo che il buon Paul Reed Smith (che di difettucci non ne vuole neanche sentire l'odore) ha adottato quella paletta, che è poco bella, ma meccanicamente parlando molto più funzionale.
Rispondi
di MAURIZIO [user #49375]
commento del 03/02/2023 ore 17:38:56
Io adoro la paletta PRS, trovo banale la paletta Gibson, e giudico iconica la paletta Fender.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 03/02/2023 ore 18:07:49
Ognuno ha i suoi gusti.
Però definire banale la paletta Gibson, mi sembra un'espressione forte.
Ha un design estremamente equilibrato, intramontabile, e inimitabile (come quello della Strato).
Secondo me, chi l'ha disegnata (quella Gibosn e quella Strato) ha due palle così.
Poi ognuno trae le sue conclusioni.
Rispondi
di MAURIZIO [user #49375]
commento del 03/02/2023 ore 18:35:24
Confermo, la trovo banale. Traduzione: a mio parere insindacabile, è banale. Lo dico meglio: la mia personalissima opinione, che può differire beatamente da quella di chiunque altro, è che sia banale. Conclusione: per me è banale e non ho interesse a valutare forma o dimensione dei testicoli dei liutai Gibson.
Rispondi
di marcouio [user #55059]
commento del 04/02/2023 ore 22:44:58
Per carità il gusto è soggettivo. Se uno trova banale la paletta della Gibson, deve poterlo dire tranquillamente. Poi però c'è la realtà intorno a te: canali YouTube, copertine dei libri, quadri e tanto altro che vedono la paletta Gibson talmente iconica da renderla la rappresentazione della chitarra stessa. Quindi, ok hai il diritto di pensarla come ti pare ma la storia della chitarra l'hanno fatta Gibson e fender e questo non è soggettivo.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 03/02/2023 ore 15:19:18
Ti dirò: nella mia esperienza (due Gibson Les Paul standard vendute, dieci Gibson Les Paul custom shop attualmente in possesso, una ES339 Memphis e una SG signature attualmente in possesso) ho riscontrato questo famoso problema solo nelle due Standard, e non per altro le ho vendute. Cosa voglio dire? Intendo dire che, data la particolare angolazione della paletta, solo un hardware di alta qualità elimina il problema (meccaniche, capotasto, ponte) senza applicare alcuna accortezza. Sulle due standard avevo risolto il problema con della grafite sul capotasto, ma ho preferito venderle perché non reggevano proprio il confronto con le custom shop anche su altri aspetti (liuteria, pick up).
Quindi da un lato posso dire che il problema su quelle chitarre non esiste; dall'altro posso dire che capisco anche chi è incavolato perché per non avere il problema deve arrivare fino alle cifre del custom shop o saper scegliere con particolare accortezza le chitarre non custom o applicare alcune accortezze (grafite, capotasto nuovo, attenzione nel mettere le corde).
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 04/02/2023 ore 13:44:40
Di tutti quelli che parlano poi bisogna vedere chi ne ha veramente una.
Io condivido il tuo pensiero mai avuto problemi di accordatura e nkn sono neanche troppo malizioso nel montare le corde.
Rispondi
di zioeric [user #17254]
commento del 01/02/2023 ore 19:03:24
A Heritage un giudice chitarrista avrebbe potuto dire di produrre chitarre un po' meno costose e con la qualità delle The Heritage (questo era il nome del brand fino ad alcuni anni fa) del secolo scorso. Chitarre che suonavano strabene e che in Italia costavano tra il milione e i due milioni di vecchie lire a metà degli anni '90...
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di MM [user #34535]
commento del 02/02/2023 ore 18:23:03
La "dichiarazione di guerra" era talmente stupida, che non poteve che finire così.
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 02/02/2023 ore 18:58:46
Solo nel mondo della chitarra e ancora di più degli effetti a pedale (quanti Rat o Screamer praticamente identici esistono in commercio?) e degli ampli si può storicamente scopiazzare senza ritegno. Immaginatevi la BMW che se ne esce con una copia identica di una Mercedes.
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di MM [user #34535]
commento del 03/02/2023 ore 08:19:31
In tutti i campi si scopiazza senza ritegno, ti assicuro. Con le auto hai fatto un paragone che ha poco senso, permettimi.
Poi, guarda le due chitarre hollow body in foto, ti sembrano copie identiche?
E la foto delle 3 Heritage in alto, ti sembrano identiche alle rispettive Gibson?
Dai, lo sanno anche i muri, che più vengono realizzate copie, più il brand originale acquista valore.
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di Mm utente non più registrato
commento del 03/02/2023 ore 12:39:04
Beh se pensi che hanno la.quasi totalità dei fornitori in comune.....la.tecnologia e la stessa....cosa cambia?due fari e il logo?
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/02/2023 ore 07:26:16
Una cosa è certa i prezzi delle heritage sono aumentate almeno del 50%
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/02/2023 ore 07:26:58
La paletta Gibson non è altro che la sagoma dei baffi
Rispondi
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