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Les Paul, stavolta ti voglio davvero. Ma quale scegliere?
Les Paul, stavolta ti voglio davvero. Ma quale scegliere?
di [user #50760] - pubblicato il

Come mi è già capitato di raccontare proprio su queste pagine, non mi sono fatto mancare chitarre in questa mia trentennale avventura da amatore delle sei corde. C'è stata anche una parentesi lunga qualche anno in cui (ho già raccontato anche questo, lo so, ma forse non tutti lo hanno letto), quasi militarmente a caccia dell'"affarissimo", concludevo una media di tre/quattro compravendite alla settimana.

Quanto sopra semplicemente per certificare che gli strumenti che mi sono capitati tra le mani sono stati davvero molti, praticamente tutti inclusi nella fascia (ampia) tra i 300 e i 2.500 euro di valore sul mercato dell'usato, quasi tutti di marchi noti. Questo non significa affatto che io sia, o sia stato, un grande esperto di chitarre, anzi, mi viene da sorridere pensando a quanti abbagli ho preso, a quali chitarre non avrei mai dovuto (s)vendere (potrei fare un elenco lungo trenta righe, ma la prima che mi viene in mente è una Ibanez AR100 del 1981, che chitarrone!), a quali non avrei dovuto mai acquistare (tipo una Telecaster insuonabile con il trussrod rotto e una ESP KH molto pasticciata, per dirne due) e soprattutto quali chitarre semplicemente, in quel tempo di scambi vorticosi, "non ho capito" perché non mi sono nemmeno concesso il tempo per capirle.
Ecco, a questo punto non posso non parlare di Les Paul, strumento che tipicamente mi piace nei dischi e nelle mani altrui, ma da cui non sono mai riuscito a tirare fuori quello che cercavo.

Oggi io possiedo una Les Paul Melody Maker P90 del 2014, di cui ho parlato qui, uno strumento talmente peculiare e distante da quello che ci si aspetta da una Les Paul, da non fare proprio testo. Di LP più tradizionali, sempre marcate Gibson (ho avuto diverse Epiphone, alcune anche molto apprezzabili, ma tutte penalizzate dai pickup), ne ho avute due: una Standard della fine degli anni '90, che ho posseduto una decina d'anni dopo e che finì immediatamente nel gorgo delle compravendite (sì, era qualcosa di patologico ragazzi, me ne rendo conto), e una Traditional, color cherry burst, comprata nuova, ordinata in noto negozio milanese e poi attesa come il Bambinello nel presepe. Fu proprio quella Traditional, nella quale riponevo aspettative pazzesche, a farmi dire, infine: "No, evidentemente non sono un tipo da Les Paul".
E dire che, come saprete se avete letto la mia Top10 dei Guitar Hero, al suono Gibson sono legatissimo. Il cortocircuito riguardo a quella Les Paul Traditional è facile da raccontare: avevo parlato con un amico chitarrista e, avendogli confidato di voler comprare una Gibson ma di temere un suono troppo scuro e gonfio, poco gestibile, lui mi aveva rassicurato. "Tranquillo, compra la nuova Traditional (era appena uscita, nda) che monta i '57: sono chiarissimi!". Lui e io, non c'è dubbio, avevamo un concetto di chiarissimo un po' differente, inoltre io avevo il seguente vizietto da metallaro: per me i pot del volume all'epoca non avevano alcuna funzione, nel senso che li tenevo al massimo sempre e comunque. E preferisco sorvolare su come regolavo l'equalizzazione sugli ampli perché vi fareste beffe di me... Insomma, la mia LP suonava grassa come una scrofa pasciuta e gonfia come lo Zeppelin prima dello schianto. Con lei mi sentivo sempre "troppo", salvo poi sparire nel mix, ogni volta che si provava a registrare con la band.

Les Paul, stavolta ti voglio davvero. Ma quale scegliere?Una Les Paul Deluxe del 1972, identica a quella (splendida) che il mio amico mi ha fatto provare, riaccendendo in me la voglia di tornare a suonare una LP

Per parecchio tempo, di Les Paul non ho più voluto sentir parlare, anche se in questi anni il mio modo di approcciarmi alla chitarra elettrica è cambiato completamente. Nel frattempo ho trovato la mia dimensione con la Stratocaster, ne ho diverse ma ho un feeling particolare, anche emotivo, con questa. Di recente, però, un caro amico con una bella collezione di pezzi (anche di valore significativo), mi ha tentato un po' e mi ha lasciato provare, nella sua sala insonorizzata e con una selezione di ampli artigianali invidiabilissima, una Les Paul Deluxe dei primi anni '70: Goldtop, con i mini humbucker, insomma una LP non del tutto convenzionale. Mi è piaciuta moltissimo, anzi me ne sono letteralmente innamorato. In quei 15 minuti ho strimpellato qualche giro funky, ma soprattutto ho snocciolato riff dei Lynyrd Skynyrd, Blackberry Smoke, Led Zeppelin, Allman Brothers. Che chitarrone ragazzi, incredibilmente sensibile alle regolazioni, una bestia da rock pronta a mollare sganassoni e artigliate a destra e a manca. "Eh ma i mini humbucker sono acidi...!". Certo, certo. E Scarlett Johansson non è poi granché.
Ok, veniamo al dunque. Una Deluxe degli anni '70 non me la posso permettere, mannaggia, del resto vedo in giro prezzi disumani. Ma una Les Paul, magari usata, con cui suonare rock, blues, country, vorrei prenderla.

Ora che avete letto tutta la storia e avete capito cosa cerco (e soprattutto cosa NON cerco), cosa mi consigliate? Vi chiedo di non uscire troppo dal seminato, indicandomi marche e modelli fantasiosi. Stiamo su Gibson Les Paul: su quale potrei orientarmi?
chitarre elettriche gibson les paul
Link utili
La Gibson che non sapevo di volere
La top 10 dei guitar hero
La Strat del '78
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