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100W valvolari sono inutilizzabili? Blackstar e Doug Aldrich dicono di no.
100W valvolari sono inutilizzabili? Blackstar e Doug Aldrich dicono di no.
di [user #116] - pubblicato il

Senza dimenticarsi in alcun modo della sua precedente esperienza, Doug Aldrich sposa una nuova filosofia costruttiva per quanto riguarda l'amplificazione della sua chitarra. La Blackstar DA100 Ruby è una testata completamente valvolare che incorpora un set di funzioni già viste in casa Blackstar, che riescono a dare nuova luce ad una filosofia che altrimenti risulterebbe un po' distante dai tempi che corrono.
In un mondo musicale trovatosi sempre più soggiogato da live club indisposti ad accettare volumi elevati e studi di registrazione sostituiti nella maggior parte dei casi da ambienti casalinghi, la violenza della pressione sonora che si genera con 100W di potenza fatti lavorare a dovere è stata relegata in una sorta di angolino d'elite. A dispetto di tutto ciò, c'è ancora chi crede fermamente che quel tipo di wattaggio sia l'unica risorsa valida per un certo tipo di rock, il nuovo amplificatore signature di Doug Aldrich realizzato da Blackstar ne è la prova.



Il DA100 Ruby nasce dopo una vita spesa al fianco di Marshall
Non è certo un segreto che Doug Aldrich, prima con i Whitesnake e ora con i The Dead Daisies, abbia legato il suo nome per molti anni ad una vasta selezione di amplificatori Marshall. Dal 2023, però, le cose sono cambiate, e anche Aldrich - da sempre un faro per la comunità hard rock amante del sound britannico - è approdato alla corte di Blackstar in qualità di artista ufficiale. Per il 2025 il brand presenta la DA100 Ruby, una testata signature da 100W realizzata come primo step verso il futuro per la riqualificazione di amplificatori dalla potenza sconsiderata nel nuovo mondo chitarristico.

100W valvolari sono inutilizzabili? Blackstar e Doug Aldrich dicono di no.

Tanta potenza, ma anche tanto controllo
Anche Doug Aldrich sembra aver compreso che il futuro dell'amplificazione valvolare passa irrimediabilmente per tecnologie in grado di ammansire i volumi al servizio di un range d'utilizzo il più versatile possibile. E così, il primo amplificatore signature di Aldrich con Blackstar è sì una testata da 100W di potenza che si ispira dichiaratamente al vecchio setup del chitarrista, ma è anche una testata dotata di attenuazione di potenza e gestione di uscite con simulazione di cassa con IR proprietarie del brand.

La scheda tecnica
  • Potenza 100W
  • Valvole 2 x ECC83, 4 x EL34
  • Canali 3
  • Voices 6 Voices; American Clean, British Clean, Classic Overdrive x2, Modern
  • Overdrive x2
  • EQ ISF, Treble, Middle, Bass
  • Power Reduction 100W, 10W
  • Connessioni: USB Audio, XLR CabRig Output Y, Speaker 2 x 8 Ohms, Mono 4 o
  • 16 Ohms, Effects Loop
  • Tolex Ruby Red
  • Peso 17.8kg
  • Dimensioni (mm) 591 x 245 x 225
Tre canali separati, un clean e due overdrive, tutti e tre dotati di due voicing ciascuno per un totale di sei diverse tipologie di sonorità a disposizione. Il canale Clean è dotato di EQ dedicata (Treble e Bass) e di un controllo di Volume, mentre i due canali overdrive sfruttano controlli di gain e volume separati e una sezione equalizzazione a tre bande condivisa. La DA100 è dotata del famoso controllo ISF di Blackstar, dei controlli master per Volume, Resonance e Presence, e infine di un riverbero on board.

Old-school che incontra le necessità del presente
Di fatto la DA100 Ruby è un megalodonte da 100W in grado di essere ammansito anche per un uso quotidiano in cameretta. La presenza di uno switch per passare da 100W di potenza a 10W, unito alla tecnologia CabRig per la simulazione di cabinet e microfonazione, fa sì che i 100W a disposizione possano essere domati facilmente per un uso in cuffia completamente silent.

Si tratta di una dimensione ormai molto comune in ambito chitarristico, soprattutto se non si vuole accettare il compromesso di abbandonare il suono di una strumentazione analogica valvolare. Ecco quindi che l'IR loader CabRig di Blackstar (con uscita XLR dedicata) svolge la funzione di ponte fra passato e presente, e lo fa con la profonda capacità di personalizzazione del suono che deriva dal software Architect del brand. Il nuovo DA100 permette di salvare tre preset da richiamare direttamente dall'amplficatore con un toggle-switch dedicato, ma consente soprattutto di sperimentare con diverse simulazioni di cabinet, di microfoni, e anche con diversi settaggi dedicati alla simulazione dell'ambiente in cui il cabinet è ricreato.

La nuova testata signature firmata Doug Aldrich sarà disponibile a partire da €1.499,00 (con un un cabinet 4x12 dotato di Celestion Vintage 30 acquistabile separatamente), a partire dal mese di Aprile 2025.

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di Shoreline [user #20926]
commento del 25/01/2025 ore 12:09:22
Che senso ha comprare una 100w e usarla attenuata..non ha alcun senso a parte quello di poter dire di usare una 100 come si faceva negli anni 80/90..ci sono mille soluzioni altrettanto valide per suonare in casa con qualità sonore che vent anni si fa si sognavano anche con il miglior valvolare a molto meno della metà di una cifra del genere (1500 più cabinet!😳)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/01/2025 ore 18:09:52
Che significa?
Non credo che chi si compra un testata del genere lo faccia per usarla solo attenuata.
Lo fa per usarla a piena potenza ma anche attenuata.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 26/01/2025 ore 08:25:51
Credo che i contesti per usarla a piena potenza siano pochi almeno che non sei Aldrich o s altri professionisti del genere
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 26/01/2025 ore 10:29:3
Ma chi l’ha detto?
Ho suonato spesso d’estate in palchi medi, all’aperto e ho visto più di un chitarrista (certamente non professionista) usare un 100 W e una 4x12. Poi l’ho visto fare a Scott Henderson in un piccolo club al chiuso, e l’effetto era notevole.
Non è che tutti suonano in camera da letto…
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 27/01/2025 ore 11:12:36
Ma non è che la devi usare a piena potenza altrimenti non suona, non alimentiamo 'sti discorsi assurdi. Che poi pensaci n'attimo, se i 50w-100w fossero solo per i professionisti e semiprofessionisti, quanti ne produrrebbero? un paio di centinaia l'anno per brand?
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 27/01/2025 ore 16:21:00
Certo...dico solo che i contesti per sfruttare una 100W sono limitati..e io con il mio 20w a valvole in locali di media grandezza ne avevo abbastanza e mal che vada mi avrebbero microfonato..come farebbero con una 100 o qualsiasi altra potenza se sei in circostanze da concerto e a quel punto uno può avere l ampli che gli pare..poi è questione probabilmente di gusti..dico solo che io di una 100 non saprei cosa farmene..
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 27/01/2025 ore 18:17:58
Guarda, a meno di ampli di stampo spiccatamente vecchio senza master, rammenta a tutto quello che hai fatto con la 20w e pensa che con la 100w avresti fatto la medesima cosa.
Rispondi
di KitCarson [user #50962]
commento del 24/02/2025 ore 19:17:15
Comprare un 100 W valvolare per usarlo attenuato ha molto senso. Per chi vende gli amplificatori, naturalmente.
Rispondi
di Ged03 [user #37912]
commento del 25/01/2025 ore 21:49:49
Premetto che non ho ancora visto il video di presentazione, la prima cosa che ho pensato è che anche 10W siano troppi. I paragoni non valgono molto, lo so, comunque ho un SC20C della Marshall che da 20 può essere portato a 5W e a 5W tra 0 (non suona) e 1 di volume è quasi alto per un condominio. A 1 (quindi su 10) di volume è alto! Secondo me per poter essere usato bene dovrebbe forse essere usato a 5 di volume per sfruttarlo, meglio se a 20W. Quindi, in generale, a quel punto penso sia meglio mettere una Universal Audio OX Amp Top Box (attenuatore) e sparare l'ampli al massimo e ascoltarlo in cassa o in cuffia (per l'uso in casa)
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 25/01/2025 ore 23:34:30
Mai capito coloro che concepiscono l'idea che una 100w vada usata a volumi inumani oppure niente. Bho
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 26/01/2025 ore 08:11:51
La maggior parte delle persone una 100w non l'ha mai vista, ecco perché si parla in questo modo. Non sanno nemmeno come funziona, cioè non hanno idea di che suoni genera a basso volume e che caratteristiche ha il suono di una 100w rispetto a un ampli 20w.
Per non parlare del fatto che sempre più persone non suonano live ma si trovano a suonare in camera con un pc.
Vaglielo a spiegare che una 100w ha caratteristiche molto diverse da una 50, da una 30, da una 15w ecc.
Ormai è cresciuto tanto il numero di persone non scolarizzate dal punto di vista dei suoni degli ampli. È come mangiare tonno in scatola tutti i giorni. Se ti portano una piatto più elaborato che costa il doppio, molti si chiedono: perché spendere tanto e avere quel cibo cucinato quando esiste il tonno in scatola?
Passando all'ampli, Blackstar ha fatto sicuramente un buon lavoro nel contenimento dei pesi (neanche 18 kg, quando la media a parità di wattaggio è sui 20-22kg) e del case (59 cm contro i 65-75cm della concorrenza). Ovviamente questo un po' potrebbe pagarsi in termini sonori puri, così come tre canali e il resto delle features è un vantaggio da un lato ma porta a compromessi progettistici dall'altro. Però è la filosofia di Blackstar (e non solo) quindi ci sta.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 26/01/2025 ore 12:05:16
La trovo una spiegazione molto attinente con la realtà, il che è pure abbastanza triste perché il low end e l'aria di una 50-100w sono esperienze da provare almeno una volta nella vita. Immagino la portabilità sarà sempre una discriminante, io stesso sono passato da una 50w (che ora lascio a casa) a una tiny terror per le prove perché fare rampe di scale con trenta chili in mano non è sempre simpatico, tuttavia trovo insostituibile un wattaggio poderoso per certi generi.

Riguardo all ampli, credo che il compromesso con i suoni non esista, di fatto i blackstar che suonano Bene sono pochissimi e mai quelli higain. Si dica quel che si vuole ma la quasi totalità dei chitarristi che compra i loro ampli lo fa per le features (pazzesche in fatto di praticità) o per la convenienza, molto raramente per il suono puro e semplice
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 26/01/2025 ore 12:17:44
Features che con Blackstar ottieni a prezzi contenuti: è quello il punto, secondo me, come con tutto il digitale.
La faccenda triste è che la musica a livello sociale non è più centrale quindi tutto sto stimolo a emulare, in senso buono, il guitar hero non c'è (età media dei guitar hero... 65 anni?). E anche se ci fosse, c'è la questione economica: gli stipendi italiani non stanno dietro ai prezzi dei prodotti.
Da lì tutta una serie di motivazioni abborracciate (è troppo potente, è troppo tutto) per evitarne l'acquisto, quando la triste realtà secondo me è che:
A) non è una passione dominante perché nella società è in fase calante (ovvio che non vale per tutti, ma parlo proprio a livello sociologico), quindi sempre più gente si chiede: ma chi me lo fa fare di portare in giro sto cassone (ormai lo pensiamo anche noi).
B) mancanza di risorse. Già per stare appresso a un pedale nuovo bisogna farsi i calcoli.
Rispondi
di MarcoMo [user #65582]
commento del 04/02/2025 ore 16:24:47
esatto la cosa piu triste è comunque che la musica live sopratutto quella amatoriale è in netto calo...diventa sempre piu difficile suonare live, e alle nuove leve proprio non sembra interessi, rimaniamo noi i "vecchi" nostalgici...diciamo che uno se vuole se la compra piu perchè gli piace l'oggetto che per reale necessità..a parte il fatto che con un pedalino da qualche centinaia di euro oggi ci fuoi fare piu o meno tutto.
Rispondi
di MarcoMo [user #65582]
commento del 05/02/2025 ore 08:40:03
Riguardo all ampli, credo che il compromesso con i suoni non esista, di fatto i blackstar che suonano Bene sono pochissimi e mai quelli higain...se lo dici tu...
Rispondi
di Doppio Malto [user #52847]
commento del 27/01/2025 ore 09:18:30
Concordo su tutto al 101%, non potevi essere più chiaro!
L'uscita di prodotti come questo da un lato mi da gioia perché mi fa pensare che ci sia ancora qualcuno che si chiude regolarmente in sala prove a suonare a volumi discreti, per poi uscire a suonare su palchi dove può sfruttare un amplificatore così... ma la realtà (per come la vedo io nel mio piccolo) è quella che hai brutalmente descritto!
Rispondi
di KitCarson [user #50962]
commento del 24/02/2025 ore 19:20:00
Il tonno in scatola è ottimo, solo che l'opulenza non insegna ad apprezzarlo. E così per la gear.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 26/01/2025 ore 18:56:12
Ho avuto una 100W laney che all'epoca non aveva attenuatore ma solo master volume. Aveva un volume devastante. Oggi come oggi in sala prove trovi dei 100W che si usano si e no a 20. A casa ho un marshall origin 20W che uso si e no a 10. Se fai un live, microfoni. 20W tirati a pieno sovrastano una batteria. Io i 100W li ho provati e continuo a pensare abbiano poca utilità.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 26/01/2025 ore 19:05:22
Chiaramente, se pensi di "tirarli a pieno" anche 15w sono inutili, è l'intenzione a condizionare il risultato.
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 27/01/2025 ore 10:42:25
Mah, secondo me è un po' questione di cosa ti è capitato per le mani.
Personalmente preferisco amplificatori da 50 o 100w perché mi piacciono di più che amplificatori più piccoli tirati a volume più alto, però è anche vero che sull'usabilità molto dipende dal tipo di amplificatore che ti trovi davanti. Ho una testata di ispirazione Soldano, e ha un comportamento abbastanza tipico per cui fino a due di volume non suona, dopodiché spara di botto un volume che sarebbe decisamente fuori luogo anche in sala prove. Ora a me riesce di regolarla lo stesso per avere un volume utilizzabile, però devo girare il controllo volume con le pinzette...comportamento molto simile a quello che ho trovato in altre testate di ispirazione simile (Carvin Legacy e 5150). La mia vecchia JCM 900 che ho usato per tanti anni, invece, potevi regolarla un po' al volume che ti pareva, anche in casa. L'altra testata che ho adesso, 50w monocanale stile JTM, la puoi piazzare a qualsiasi volume e suona comunque bene.
Insomma molto dipende da che ampli ti trovi davanti: con le testate più grosse, trovarsi un circuito pensato per sparare sempre e comunque un volume sostenuto può succedere, mentre con gli amplificatori meno potenti spesso la corsa del volume è molto più graduale...e probabilmente questo un po' influenza la percezione di cosa possa essere più o meno utile in generale, perché tanti si fermano al primo modello che provano.
Rispondi
di KingCharles [user #62056]
commento del 26/01/2025 ore 02:17:44
Ho un JCM 800 (combo 2 coni 50W). In sala mai usato a più di due, e già a due il batterista chiedeva di abbassare.

Quella potenza la usi solo su un palco o in sala di incisione, per il chitarrisata medio non ha senso.

Se devi usarla attenuata prendi direttamente una mini testata da 10 o 20w, più che sufficiente anche in sala prove.

Basta abbinargli una cassa 4 coni e voilà
Rispondi
di gaetano62 [user #10410]
commento del 26/01/2025 ore 07:57:52
Ho un Mesa Mark IV, Nomad 100, Fender Twin, Lab 5, Lab 9, Marshall 6100, Rivera M60 e quando alzo il volume, anche per pochi secondi, capisco il senso.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 26/01/2025 ore 10:57:02
Interessante la testata, forse Blackstar è uno dei pochi marchi che pur mantenendo radici classiche ha cercato di rinnovare i progetti valvolari, ad esempio penso all'uso di trasformatori switching, in questo caso aggiungendo quanto serve per registrare o (diciamolo onestamente) suonare sopra you tube. Ovviamente alcune innovazioni fanno storcere il naso ai puristi. Ad esempio uso di componenti stato solido per alcune sezioni di preamplificatore, e in questo caso non vedo come altrimenti fare quattro canali con due 12ax7. La difficoltà sta nel attirare nuova leve che magari finora usano una pedaliera o un piccolo ampli digitale. Più che il volume credo sia un problema di ingombro suonare testa e 4x12. Però se il master volume (o in questo caso l'attenuazione) funziona a dovere si può usare anche in contesto casalingo. Premesso che l'orecchio trova più piacevoli i suoni a volume sostenuto (e questo indipendentemente da valvole, transistor o altro) la leggenda che ampli potenti non siano suonabili a basso volume deriva dai tanti modelli storici in cui il master volume funziona male o è addirittura 'sbagliato'. lì sì è impossibile suonare piano, oppure il suono a basso volume non ha il corpo di quando si alza. Ma son anche passati 50 anni da quei progetti, diamo fiducia ai nuovi progettisti
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 26/01/2025 ore 14:11:11
Viva le I.R.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 26/01/2025 ore 17:09:09
Non so', ma e' gia' da un po' che sento nell'aria un qualcosa di tipo "Ritorno al passato" e parlo di musicalita' e strumentazione a braccetto dal profumo che abbiamo quasi abbandonato tanto tempo fa. Magari mi sbaglio, e' qualcosa di uguale ma diverso che ancora non capisco, ma vedremo. Riguardo al 100 Watt dell'articolo; perche' no ? non e' vietato acquistare un auto che fa i 300 orari e guidarla in strada a 130 ogni tanto magari con una sgasatina appena appena ;-) Qui si fa musica, e nulla e' prevedibile, sento di un tizio che aveva una Marshall 100Watt ma siccome non la usava piu' come prima l'ha venduta, poi sento di un altro tipo che avendone una da 20 Watt si e' ritrovato per caso su palchi piu' grandi, e avrebbe voluto in quel momento piu' spinta " pentendosi di aver venduto in passato la 100Watt " ;-) PS. se suoni espressamente in cameretta 3x3 una volta al mese, una testata da 100Watt e' sprecata, ma nulla vieta comunque di averla, un po' come quell'auto che fa i 300 e custodisci gelosamente in garage ;-) e penso che non siamo poi cosi' pochi ad avere una 100Watt in casa, se non ricordo male anche Daffy Dark diceva di riuscire ad usare la sua JVM , " ma magari ora non piu' " percio' e comunque, a prescindere da questo, il mio pensiero e' si, perche' no ? in fondo e' un mondo libero ;-) Forse :-) e infatti questo e' solo il mio di punto di vista, il mio pensiero. Tornando a Blackstar, e' un'azienda innovativa, Bella anche la testata, interessante, anche se per motivi personali che non sto a spiegare, preferisco passare la mano ;-)
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 27/01/2025 ore 11:00:0
Comunque, una 20W tirata o non tirata a cannone, non suonerà mai come una 100W, e neanche come una 50W.
Non è solo questione di potenze. Una 100W ha una serie di sfumature e quantità di dinamica che una 20W si sogna. La differenza la senti anche sotto le dita.
Se pensate di sostituire una 100W con una 20W per "sfruttarla" meglio, sappiate che avrete due risultati molto diversi non solo in termini di volume.

Quindi secondo me è giusto che continuino ad essere prodotte... sicuramente non saranno "per tutti"... ma se uno può permettersele e sfruttarle nulla è equiparabile.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 27/01/2025 ore 17:19:36
Bravissimo, concordo su tutta la linea.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 27/01/2025 ore 19:29:12
Non fa una piega ...:-)
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 28/01/2025 ore 17:57:51
Sono felice possessore di una "testatina" da 20W Engl, di un Mesa Boogie che va da 100W a 3W, di una Testata JCM 2000 da 100W e anche di una testata DV Mark da 250W e di una Helix.
Non baratterei i miei amplificatori per la Helix, dal vivo, manco a pagamento!!
Rispondi
di Jaweria [user #66375]
commento del 31/01/2025 ore 06:26:03
Great article! Insightful and thought-provoking. Looking forward to more! vai al link
Rispondi
di Jaweria [user #66375]
commento del 31/01/2025 ore 06:27:13
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Rispondi
di Marco Ciafrone [user #47528]
commento del 02/02/2025 ore 21:17:58
Perché non sarebbero inutilizzabili 100W? Ma chi li fa sti titoli? Invece una testata da 5W in camera ci vai alla grande, qualcuno sa come funzionano i dB?
Rispondi
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