Ibanez AZ47P2K Dragon Eye Burst: Clean, Crunch e Lead a confronto
di redazione [user #116] - pubblicato il 03 ottobre 2025 ore 11:30
La serie AZ Premium di Ibanez continua a far parlare di sé con la AZ47P2K Dragon Eye Burst: elegante, leggera e armata di un set DiMarzio collaudato. Un test tra clean cristallini, crunch dinamici e lead incisivi, con un ponte Gotoh che diventa il vero protagonista. Una chitarra che vuole dire la sua anche accanto a strumenti boutique, ma senza mandare in tilt il conto in banca.
La AZ Premium AZ47P2K nasce per inserirsi in quel territorio di confine tra il mainstream e il boutique. La finitura Dragon Eye Burst e il top in Hawaiian Koa non puntano solo all’estetica: il Koa restituisce brillantezza sugli alti, mentre il body in American Basswood garantisce neutralità e bilanciamento.
Il manico Roasted Maple a profilo Oval C è trattato termicamente per stabilità e resistenza all’umidità, accoppiato a una tastiera in ebano con 24 tasti jumbo in acciaio inox. Comfort e durata, in pratica, senza compromessi. Il binding laterale con side dots luminescenti completa un manico che, nelle intenzioni, deve essere tanto pratico sul palco quanto piacevole sotto le dita. L’accesso agli ultimi tasti è facilitato dal Super All Access Neck Joint, mentre la sagomatura ergonomica del body agevola anche le sessioni più lunghe.
Hardware e specifiche
Il comparto hardware è affidato alla giapponese Gotoh:
ponte T1502 a due pivot, con sellette in acciaio e blocco in zinco pressofuso,
meccaniche MG-T autobloccanti,
nut in Graph Tech,
hardware dorato che accentua l’eleganza del modello.
La scelta delle corde di fabbrica ricade sulle D’Addario EXL110 (.010/.046), standard professionale che privilegia stabilità e intonazione.
Elettronica e pickup
La configurazione HSH ospita un trittico DiMarzio:
Air Norton al manico: caldo e dinamico, perfetto per lead e arpeggi,
True Velvet al centro: single coil arioso e ricco di sfumature,
Tone Zone al ponte: output elevato e medi incisivi.
La gestione avviene tramite un selettore a 5 posizioni, volume e tono. È un pacchetto classico e collaudato, che spazia dal clean brillante al crunch definito, fino a lead spinti senza mai perdere musicalità.
Il test sul campo
Nel video test la AZ47P2K viene messa alla prova su tre terreni: clean, crunch e lead. La leggerezza dello strumento è uno degli aspetti più immediatamente percepibili, così come la solidità del ponte Gotoh T1502, che garantisce stabilità anche sotto stress.
La chitarra si è presentata con un set-up di fabbrica “non morbidissimo”, complice la scalatura di corde .010, ma nulla che non possa essere adattato alle preferenze personali. La tastiera in ebano e i tasti in acciaio assicurano precisione e suonabilità, mentre i controlli dorati con gommina di presa offrono una gestione comoda anche durante la performance.
Dal punto di vista sonoro, il trittico DiMarzio conferma la sua reputazione: standard sì, ma solido e versatile. La paletta timbrica copre pop, rock, hard rock, shred e fusion, con un output sempre equilibrato. Chi desidera maggiore personalizzazione potrebbe valutare upgrade di pickup, ma già out of the box la AZ47P2K offre tutto il necessario per suonare in maniera affidabile.
Considerazioni estetiche e personali
Il modello si distingue per eleganza, ma anche per dettagli che possono dividere: humbucker neri anziché zebrati e binding madreperlato laterale che non a tutti farà impazzire. Ma sono questioni di gusto: di sostanza, invece, ce n’è parecchia.
Il paragone con marchi boutique come Suhr e Tom Anderson non è campato in aria: pur appartenendo alla fascia Premium di Ibanez, questa chitarra offre caratteristiche costruttive ed ergonomiche che vanno in quella direzione, con un prezzo molto più abbordabile.
In conclusione
La Ibanez AZ Premium AZ47P2K è una solid body moderna, leggera e versatile, con un suono affidabile e una costruzione curata. Non ha difetti sostanziali, se non piccoli dettagli estetici opinabili. Il vero asso nella manica è il ponte Gotoh T1502, stabile e reattivo, che si rivela uno dei migliori provati di recente nella fascia di prezzo.
Un modello che strizza l’occhio tanto al professionista quanto allo studenteavanzato, pronto a coprire live, studio e sperimentazione. E, come sottolineato nel test, lascia persino quel retrogusto amaro di nostalgia quando arriva il momento di restituirla: segno che la chitarra ha colpito nel segno.