di luvi [user #3191] - pubblicato il 03 novembre 2008 ore 22:30
Pickups, condensatori, interruttori push-pull, buffer, cavi, pedaliere, stomp box, valvole, transistor, microfoni e quant'altro: la catena di generazione ed elaborazione del suono delle nostre chitarre a volte è davvero lunga, complessa e spesso elaborata. Il tempo e lo sforzo economico che dedichiamo alla sua composizione e messa a punto sono davvero notevoli.
Eppure a volte non teniamo conto di quante potenziali capacità di modifica del suono siano contenute in un dispositivo che ogni chitarrista può avere a disposizione senza bisogno di avventurarsi in spese folli e che è in grado di condizionare tutto quanto viene prima e dopo di esso: i suoi "function mode", ognuno dei quali dotato di parecchi settings e presets differenti, permettono di variare a piacimento il contenuto in frequenza del suono, variando l'attacco della nota, la dinamica ed il suo contenuto di armoniche e creando così le sonorità più adatte e convincenti per qualunque genere musicale. Venite a scoprire di cosa stiamo parlando...