di E! [user #6395] - pubblicato il 23 febbraio 2013 ore 01:20
L'idea che è nata in occasione dell'ultimo articolo di Jazzino sui Coltrane changes è quella di proporre uno standard a settimana, con la possibilità di analizzarne forma, struttura armonica e possibilità melodiche che il pezzo di volta in volta offre. La cosa può essere utile per vari motivi e a vari livelli: credo possa essere interessante anche per chi non suona tanto jazz o non lo suona affatto, magari si ottengono delle dritte su come improvvisare sugli standard, basta chiedere, qualcuno risponderà. Per chi già suona o mastica un po' di jazz, invece, lo spazio potrebbe essere utile al confronto, all'analisi, all'esplorazione delle diverse possibilità e delle diverse concezioni personali melodiche e armoniche.
Oggi dunque si comincia e ho scelto uno standard che sto studiando in questi giorni: è Nardis, di Miles Davis. Non sono riuscito a trovare una versione registrata da Miles, quindi linko una (splendida) versione di Bill Evans, con Eddie Gomez al contrabbasso e Alex Riel alla batteria. Evans ha suonato Nardis in trio numerose volte e con diversi musicisti: storico è il trio con il grande Paul Motian alla batteria e l'indimenticabile contrabbassista Scott LaFaro, che ispirò un'infinità di contrabbassisti, morto a soli 23 anni.
La struttura armonica è tutt'altro che scontata: ci sono diversi maniere di interpretare quegli accordi. C'è chi suona sul pezzo usando sempre la tonalità di E minore. Effettivamente funziona, magari non perfettamente e non sempre, ma scorre. Altrimenti si potrebbero usare più scale, magari usando la scala minore armonica (di A) per quel Fmaj7. La scala minore armonica, stavolta di E, si potrebbe usare anche per il B7 e il Cmaj7. Oppure è meglio trattare gli accordi singolarmente?
Anche nella sezione B, come trattare quel A-7 e quel Fmaj7 che si ripetono? A-7 lo suoniamo dorico, dorico b2, dorico#4, diminuito t-s, frigio o eolio? Fmaj7 lo consideriamo ionico, lidio, lidio#9? Li consideriamo sesto e quarto grado di C e suoniamo in un'unica tonalità?
Qual è la vostra interpretazione dell'armonia di questo pezzo?
Spero nasca un interessante confronto tra gli utenti di questo sito da questa iniziativa, un confronto che possa magari risolvere qualche dubbio (quale scala su quale accordo etc etc) e magari aiutarci a suonare un pochino meglio di come suoniamo adesso (se non altro perché il confronto, come disse qualcuno, è già di per sé ricchezza).