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Boost per il solo? E se invece...
Boost per il solo? E se invece...
di [user #910] - pubblicato il

Farsi sentire durante gli assolo è un problema di molti. Clean boost, overdrive aggiuntivi ed equalizzatori sono le soluzioni più gettonate, ma non sempre fanno al caso. Con pochi euro e un po' di manualità, si può pensare fuori dagli schemi costruendosi un trasparente de-boost per le ritmiche.
Farsi sentire durante gli assolo è un problema di molti. Clean boost, overdrive aggiuntivi ed equalizzatori sono le soluzioni più gettonate, ma non sempre fanno al caso. Con pochi euro e un po' di manualità, si può pensare fuori dagli schemi costruendosi un trasparente de-boost per le ritmiche.

Ci sono degli argomenti che, periodicamente, si ripropongono su queste pagine.
Tra quelli più gettonati penso che il più frequente nasca da un piccolo problema che, prima o poi, tutti devono fronteggiare: come ottenere un sound soddisfacente per il solo, che abbia anche un aumento di volume sufficiente per portarsi in primo piano nel mix, in particolare se si utilizza ampli monocanale e ancor di più quando se ne sfrutta la distorsione.
È sicuramente una difficoltà comunissima tra i neofiti, ma non solo: constato continuamente che nella maggior parte delle band che si esibiscono dal vivo (ovviamente non mi riferisco ai professionisti, ci mancherebbe), al momento del solo la chitarra si limita a pigolare, più o meno indistinta, immersa tra le potenti frequenze degli altri strumenti, spesso soffocata dai possenti bicordi del chitarrista ritmico (se c'è).

Molti sono i tentativi per ottenere un suono di volume più alto e il più ovvio, almeno in apparenza, è il booster. Il problema è che non funziona quando il pre è già saturato da un overdrive/distorsore esterno o da un'alta regolazione di gain. Ciò che si ottiene è, nella maggior parte dei casi, solo un aumento di saturazione che, oltre a non aumentare il volume, rende il suono ancora più compresso e indistinto, facendolo paradossalmente emergere ancora di meno.

Ma i problemi possono essere inquadrati da più di un punto di vista: se non si può alzare il livello per il solo, perché non provare invece a ridurre il livello della ritmica?
Le perplessità sorgono spontanee: chi ha provato ad abbassare il volume dalla chitarra, o con un pedale del volume, è sicuramente rimasto deluso dalla perdita di gain del suono (a meno che non si ricerchi proprio questo effetto). Per ottenere qualcosa di più funzionale bisogna intervenire dopo il pre dell'amplificatore, quindi ci serve un loop effetti: se il nostro amplificatore ne ha uno, è quasi fatta.
Molti posizionano proprio in questo punto il pedale del volume (o anche il booster, ma non è detto che il risultato sia sempre positivo), altri suggeriscono intelligentemente di collocarci un equalizzatore grafico che pratichi la riduzione voluta del livello, ed eventualmente una correzione tonale. Ognuno può sperimentare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Tutti questi sistemi prevedono l'utilizzo di più cavi aggiuntivi, visto che il segnale deve uscire dall'amplificatore e poi tornarci, e l'utilizzo di fonti di alimentazione (pile o alimentatori). Se abbiamo già effetti nel loop non è un problema, ma se ci piace il suono chitarra/cavo/amplificatore, di solito il loop è inutilizzato.

C'è un sistema per ovviare a tutto questo, ottenendo il risultato voluto con un comune cavo mono e senza bisogno di alimentazione.
Bastano due plugs e due jack mono da 6,5, più un footswitch, un potenziometro e una scatoletta.
Questo è il semplicissimo schema:

Boost per il solo? E se invece...

E questo è l'aspetto finale delle connessioni da applicare al loop effetti:

Boost per il solo? E se invece...

In sostanza, il segnale esce dal pre e rientra nel finale, come se nel loop non ci fosse inserito nulla. Il deviatore consente di mettere in contatto "a distanza" il polo caldo e la massa, regolando la quantita di segnale che viene mandato a massa attraverso il potenziometro, che regolerà il livello per il suono ritmico. Realizzando le parti separatamente si potranno unire con un comune cavo, della lunghezza necessaria a portare il footswitch dove servirà. E risparmiando grovigli di cavi e batterie.
Più semplice di così, credo, non si può.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

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