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La carica delle Cabronita
La carica delle Cabronita
di [user #3] - pubblicato il

Lanciata nel 2009 con un video postato sul canale ufficiale YouTube di Fender, la Cabronita Especial è stato forse il progetto più geniale messo a punto dall'azienda californiana nell'epoca post-CBS. Il progetto si arricchisce oggi di alcune varianti che abbandonano la forma Telecaster. Piaceranno agli estimatori della piccola "cabra"?
Lanciata nel 2009 con un video postato sul canale ufficiale YouTube di Fender, la Cabronita Especial è stato forse il progetto più geniale messo a punto dall'azienda californiana nell'epoca post-CBS. Il progetto si arricchisce oggi di alcune varianti che abbandonano la forma Telecaster. Piaceranno agli estimatori della piccola "cabra"?

L'acquisizione di Gretsch da parte di Fender, avvenuta nel 2003, non aveva portato grandi frutti (a parte forse i dollari necessari per convincere Brian Setzer a pensionare la sua 6120 del 1959) fino al giorno in cui Mike Eldred - nome di casa Fender noto agli accordiani - non ebbe l'idea di mescolare le carte e combinare l'insuperabile purezza di linee della Telecaster con i pickup sferraglianti di matrice Gretsch (TV Jones Filtertron). Ne uscì un oggetto perfettamente descritto dal nome, una chitarra sfrontata e bastarda, anche un po' puttana ("cabra" in messicano ha anche questo significato e "cabronita" è un neologismo che lo richiama) vista la versatilità, che fece sognare, anche per il prezzo di lancio: oltre 4mila dollari. Comandi ridotti all'osso, ponte minimalista, nessuna concessione all'orpello a parte le palettine delle meccaniche, madreperlate. Colori sfacciati, metallizzati, pastello, ma anche no, con il magnifico nero arricchito dal battipenna bianco (anche lui un colpo di genio, ispirato a quello del prototipo Telecaster).

La serie originale di Cabronita Especial a uno o due pickup, prodotta nel Custom Shop in un numero di esemplari limitato, andò a ruba nonostante il prezzo da oltre 4mila dollari. Oggi a trovarne una la si paga più che da nuova, soprattutto da quando John Mayer e Keith Urban ne hanno fatto uno dei loro attrezzi di lavoro preferiti.


Il marketing in casa Fender sa come muoversi e così nel 2010, ecco il prezzo dimezzato. La linea Telebration, introdotta per celebrare i 60 anni della Telecaster, vede tra varie chitarre di gran sfizio e alcune ciofeche anche una Cabronita molto simile all'originale. Prodotta in USA, ha un corpo in ontano leggero verniciato al poliuretano, sempre i TV Jones, manico a C con raggio 9,5" lucido sulla tastiera e satinato dietro, 22 tasti jumbo, meccaniche sigillate. Sulla paletta il logo spaghetti rimodernato della produzione di serie e il nome "Telecaster", come a dichiarare che "Cabronita" non è un modello a sé, ma una variante della veterana, come lo erano Thinline, Custom e De Luxe negli anni '60 e '70. Una scelta commerciale tutto sommato non azzeccatissima (la Cabronita ha molto poco di Telecaster nel suono) che come vedremo sarà rimessa in discussione poi. Con un prezzo di listino USA da 1.799 dollari (ma lo street price si colloca poco oltre i mille dollari) si propone a un pubblico molto più vasto.

Altro giro, altro ribasso, nel 2011 la Cabronita diventa messicana. Simile nelle forme e nelle specifiche all'originale, è però dotata di due pickup di origine sconosciuta ("Fidelitron") che mancano della botta e dei colori dei TV Jones. L'upgrade è sempre possibile, anche se costoso, ma il prezzo è abbordabilissimo, si trova in USA attorno ai 500 dollari di street price.


Sull'estremo opposto (altro giro, altro rialzo), il 2011 vede anche una nuova variante in edizione semihollow. Già prodotta su ordinazione dal Custom Shop (che ne ha costruiti alcuni esemplari deliziosi, con dettagli sfacciati, come il ponte a tre sellette di derivazione Telecaster o il logo anni '70 visibile nella gallery), la Cabronita Thinline viene offerta in edizione limitata Roadshow, con realizzazione "teambuilt" del Custom Shop, sempre offerta in una fascia di prezzo elevata (più o meno a 5mila dollari). Col 2012 la Cabronita Thinline viene prodotta anche in Messico, a prezzo messicano, sempre coi Fidelitron.

Finalmente, col 2013, cambio di strategia. "Cabronita" diventa una famiglia (caratterizzata dal pickup simil-Gretsch, che sia TV Jones o Fidelitron) con la presentazione in aprile del Cabronita Precision messicano, un bell'oggetto che costa poco e ragionevolmente versatile. Ma ancora non è abbastanza per i palati fini. E allora ecco una serie limitata Custom Shop, il cui protagonista è secondo noi il Porrazo (in messicano è la botta che si riceve quando si sbatte da qualche parte) Precision Bass, che sta al primo Precision come la Cabronita sta alla Broadcaster: non per la sonorità, ma per il fascino minimalista che ne fa una gioia anche solo a guardare la foto. Un gioiello da 6mila dollari di listino, 5mila dollari di street price riservato al bassista che non bada a spese quando si tratta di giocattoli di classe. Tra l'altro il pickup è stato sperimentato a lungo sui bassi di Dusty Hill (ZZ Top) che ha collaborato con TV Jones allo sviluppo. e visto su alcune delizie del Custom Shop, il pickup simil-Gretsch in variante basso secondo chi l'ha provato suona davvero bene. Il cugino germano, il Boracho, ha tutto uguale e un corpo asimmetrico che richiama la Jaguar. Sul lato chitarre, una serie oggettivamente un po' logorroica della stessa idea (maple neck, paletta Telecaster, singolo Filtertron TV Jones), declinata in varie forme del body, Stratocaster, Jaguar, Jaguar reverse, tutte con nomi rigorosamente Tex-Mex, Gato Gordo, Boracha, Luchador e chi più ha chili più ce ne metta.
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