Ciao, circa un mese fa, durante uno dei miei soliti “pellegrinaggi” in un negozio di strumenti, mi è capitata tra le mani una Cort Earth 70, visto il prezzo ed il mio bisogno di avere una chitarra acustica/folk da “battaglia” non ho esitato e l’ho portata a casa. Cominciamo col dire che questa è una chitarra di fascia economica quindi non aspettavi miracoli sonori o strutturali, comunque il rapporto prezzo qualità è ottimo. A prima vista la chitarra si presenta bene con finiture discrete; cerchi multipli formano la rosetta, un disegno/intarsio sulla paletta, in simil madre perla, posto tra le meccaniche, il bordo è rivestito con la classica fascetta bianca a “L” che corre lungo il top e le fasce, sul retto si trova solo sulle fasce. La tavola del Top è in massello, manico in mogano, tastiera in palissandro con segna tasti bianchi, meccaniche con chiavette rivestite in gomma nera, osso del ponte con profilo sagomato esteticamente non il massimo. Le dimensioni sono le classiche delle Dreadnought, con scala (Diapason) da 643 mm, le corde D’Addario Light (.012/.053), risultano po’ dure per chi come me è abituato a scalature inferiori (.010/.046). I fret sono piuttosto piccoli, bassi, con il vantaggio di rendere più scorrevole la tastiera, ma con lo svantaggio di indebolire i bending. La Earth 70 viene proposta in diversi colori ( Natural, Black Satin, Trans, Wine Brus, Light Vintage Brust Satin, Natural Satin) la mia è una NS ( Natural Satin), verniciata con trasparente non lucido. La prima impressione suonando questo strumento non è male, il manico è scorrevole e le corde abbastanza basse. Il suono, punto fondamentale, buono per quanto riguarda gli alti e medi, molto brillanti e puliti, i bassi lasciano un pò a desiderare, sembrano ovattati, senza profondità. Il diametro delle corde fa la sua parte rendendo il suono corposo anche se carente di bassi. Conclusione, una chitarra piacevole sicuramente capace di competere con le altre chitarre che hanno uguali caratteristiche, ma prezzi più alti. Toby. |