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Prince: terrorizzarne ventidue per educarli tutti?
Prince: terrorizzarne ventidue per educarli tutti?

di LaPudva [user #33493] - pubblicato il 05 febbraio 2014 ore 07:30
Che non fosse un simpaticone era cosa risaputa. Che tollerasse poco l’utilizzo della propria immagine e dei propri materiali senza permesso anche. Eppure la notizia ha fatto scalpore in tutto il mondo, forse perché a subire le ire di Prince sono stati proprio alcuni tra i suoi più grandi seguaci.
Che non fosse un simpaticone era cosa risaputa. Che tollerasse poco l’utilizzo della propria immagine e dei propri materiali senza permesso anche. Eppure la notizia ha fatto scalpore in tutto il mondo, forse perché a subire le ire di Prince sono stati proprio alcuni tra i suoi più grandi seguaci.
Solo pochi giorni fa, infatti, è arrivata la notizia della querela da parte dell’artista di Minneapolis ai danni di alcuni fan, rei di aver condiviso illecitamente materiali coperti da copyright.

Il 16 gennaio scorso, l’avvocato Rhonda Trotter dello studio legale Kaye Scholar LLP di Los Angeles, a nome di Prince Rogers Nelson (questo il nome per esteso del musicista), ha depositato presso il tribunale del distretto della California del Nord una querela contro ventidue persone. Gli individui in questione, secondo quanto si apprende dagli atti, costituirebbero un gruppo organizzato di bootlegger, ovvero di collezionisti di registrazioni di concerti dal vivo, con l’abitudine di scambiare su varie piattaforme in rete i propri materiali audio e video, che includono anche brani inediti e altre rarità. L’identità delle persone è in parte nota (nel documento pubblico è possibile leggere nome e cognome di due persone), mentre di altre viene indicato soltanto il nickname oppure la dicitura “doe” (anonimo).  Nel documento (che è visibile a questo indirizzo) viene specificato che queste persone utilizzano perlopiù Blogger (servizio fornito da Google) o Facebook per le loro attività illegali, che nella sostanza consistono nel pubblicare la lista dei brani eseguiti per ogni live show indicato e i relativi link per scaricare i file delle esibizioni. Per fare un esempio, nel caso di uno dei querelati, Prince dichiara di aver individuato ben 363 link a materiali condivisi in reti di file sharing, ciascuno dei quali conteneva performance di vari brani, a significare che ogni querelato sarebbe responsabile di migliaia di infrazioni. Per questo, l’artista ha chiesto danni a ciascuno di essi per una somma pari a un milione di dollari, oltre al pagamento delle spese processuali.


Da sempre accanito difensore dei diritti d’autore, Prince non è nuovo a questo tipo di iniziative: in passato i suoi strali avevano colpito con esiti diversi The Pirate Bay (sito svedese per la condivisione di file), ma anche altre piattaforme come YouTube (aveva persino denunciato una mamma per aver pubblicato un video della propria bambina che ballava sulle note del suo brano “Let’s Go Crazy”), oltre a imporre ad alcuni siti non ufficiali a lui dedicati di eliminare video e persino foto.

Notizia di poche ore fa (e in attesa di conferma) è che, dopo meno di due settimane, Prince avrebbe ritirato la querela. Il dubbio che l’azione avesse potuto essere soltanto un tentativo - per quanto feroce - di disincentivare la circolazione non autorizzata di materiale coperto da copyright ora sembra qualcosa di ben più concreto. Certo è che una mossa del genere, a  prescindere dalle reali intenzioni, rischia di compromettere in modo irreparabile il rapporto coi fans. Tantissimi sono stati, infatti, i messaggi di appassionati della primissima ora che minacciavano di non seguire più l’icona del pop se l’azione legale avesse avuto un seguito.

Pur essendo evidente che la difesa del diritto d’autore sia sacrosanta, in assenza di strumenti davvero efficaci per arginare la diffusione massiva e non autorizzata di materiali, volente o nolente, oggi appare necessario riflettere sulla necessità di spostare i limiti della tollerabilità per certe pratiche, nello stesso interesse dell’artista. Pare, però, che Prince non intenda cedere.

Intanto, per celebrare l’uscita annunciata un anno fa di Plectrumelectrum, disco di debutto delle 3rdeyegirl, il suo trio rock tutto al femminile, Prince terrà una breve serie di esibizioni live a Londra a partire dal 3 febbraio. E speriamo che nessuno lo riprenda!

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Sui brani inediti li avrei ...
di helloween [user #27122]
commento del 05/02/2014 ore 09:20:21
Sui brani inediti li avrei denunciati pure io. Quando esce una nuova traccia prima dell'ufficializzazione crea non pochi danni economici. Ma se viene da me Prince e mi denuncia per delle foto o per dei pezzi che sono in giro da più di trent'anni e che uso per far da sottofondo per video dei miei figlii, lo mando a fan culo per direttissima e poi vediamo...esaltato del ...
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/02/2014 ore 15:37:37
Mi trovo d'accordo con te... Quella è un'autentica bassezza. Immagino ritenga che simili cose, nella loro spontaneità, possano banalizzare la sua musica, ma credo che la mortifichi più lui con una denuncia simile.
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di helloween [user #27122]
commento del 05/02/2014 ore 16:18:09
Fede secondo me il discorso è più materialistico...già sarebbe troppo profondo pensare che la sua musica potesse essere banalizzata da un video con dei bimbi. Secondo me lui pensa soltanto al guadagno! Meno pezzi suoi ci sono in giro più soldi guadagna. Non ha minimamente pensato al danno economico che ha recato ad una famiglia denunciandola e obbligandola ad assumere un legale e perdere intere giornate di lavoro per andare dietro ai vaneggiamenti di un viziato inutile. Mi piacerebbe che questo individuo leggesse i miei commenti!
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di francescolomunno [user #38311]
commento del 06/02/2014 ore 12:42:58
Io la penso diversamente...la musica è arte, certo, per molti di noi è una stupenda passione, per i professionisti è anche un lavoro. Prince sarà ricco sfondato, la denuncia alla mamma può sembrare inappropriata, ma resta il fatto che, in quanto detentore dei diritti d'autore, è proprietario della sua musica. La vicenda è analoga alla querelle Metallica-Napster, ci indigniamo perchè riguarda artisti milionari, ma il crollo del mercato discografico causato dalla diffusione incontrollata della musica sul web colpisce soprattutto gli artisti "minori" (non in senso di valore artistico, ovvio, ma semplicemente di notorietà e introiti). I punti su cui discutere secondo me sono 2:
1) la musica è una proprietà dell'artista che ne detiene i diritti d'autore e come ogni altra proprietà va trattata, se una cosa è mia mi sembra giusto poterla controllare e che gli altri non la usino a loro piacimento;
2) quando non converrà più economicamente agli artisti produrre musica inedita che faremo? Ascolteremo solo i dischi del passato? Già ora molti nomi anche grossi (Metallica) dichiarano di essere obbligati a stare semptre in tour perchè gli incassi dei concerti sono ormai l'unica fonte di guadagno, i dischi non si vendono più.
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di helloween [user #27122]
commento del 06/02/2014 ore 18:01:46
QQua non si parla di napster e altre fonti illegali per appropriarsi di musica. Parliamo di un video ricordo che aveva come sottofondo un suo pezzo. Ti rendi conto pure tu che è ridicolo.
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di francescolomunno [user #38311]
commento del 07/02/2014 ore 16:05:04
Si parla anche di download illegale, quello del video ricordo è un caso limite (che poi...il video ricordo di tuo figlio perchè pubblicarlo su youtube?), ma per il resto si parla di furto bello e buono.
Rispondi
Re: Sui brani inediti li avrei ...
di helloween [user #27122]
commento del 08/02/2014 ore 14:36:14
Perchè metterlo su youtube? Per lo stesso motivo per cui si mette su youtube il video di una gita o il posto di vacanza. L'hai sempre a portata di mano ovunque sei basta accedere anche da un telefonino senza occupare memoria o appesantire il dispositivo portatile...le nuove tecnologie.
Rispondi
Per come la vedo io, ...
di joerocker [user #11075]
commento del 05/02/2014 ore 09:25:52
Per come la vedo io, prima o poi gli artisti dovranno rassegnarsi a non fare più soldi con i diritti d'autore - non che sia giusto, ma di fatto il mondo va in questa direzione. Quando hanno inventato il motore a scoppio, gli allevatori di cavalli e i venditori di carrozze hanno iniziato a non avere senso, e così con internet e il file sharing, cd e dvd stanno purtroppo diventando storia. I più furbi troveranno un modo di sfruttare in qualche modo questa cosa, come hanno fatto nel caso del motore a scoppio...i benzinai!
Rispondi
Re: Per come la vedo io, ...
di Hadamard [user #36113]
commento del 05/02/2014 ore 09:42:5
Correggo solo una cosa: sono stati i petrolieri, e non i benzinai, a sfruttare il motore a scoppio ;)
Non sono benzinaio, ma faccio tanta di quella strada ogni anno per rendermi conto che gli addetti alle pompe di benzina si prendono il caldo d'estate ed il freddo in inverno per molto (mooooolto) meno di quanto gli vediamo intascare e che va a finire tutto nelle tasche di pochi.
Rispondi
Re: Per come la vedo io, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/02/2014 ore 15:39:25
Credo anche io che sia necessario ricalibrare certe pretese... Oltre tutto qui parliamo perlopiù di bootleg, dunque esibizioni dal vivo (pare non sempre eccelse) di brani stra pubblicati. Insomma, le cose inedite sarebbe proprio poche.
Rispondi
Re: Per come la vedo io, ...
di E! [user #6395]
commento del 06/02/2014 ore 11:29:02
L'artista però ha il diritto di vietare la pubblicazione di materiale non autorizzato (magari perché scadente), dato che tale materiale potrebbe nuocere al suo nome.

Se io fossi Prince e vedessi online il mio concerto di New York in cui ho cantato come un gatto malato...
Rispondi
L'ho sempre trovato pessimo, sia ...
di Foglio [user #19480]
commento del 05/02/2014 ore 09:49:2
L'ho sempre trovato pessimo, sia come persona che come artista...
Rispondi
Re: L'ho sempre trovato pessimo, sia ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/02/2014 ore 15:40:59
Come artista non l'ho mai trovato davvero geniale, ma sicuramente salvo diverse cose. Come individuo, istintivamente non l'ho mai amato granché. Queste cose in particolare, poi, me lo rendono un po' antipatico, ad essere onesti.
Rispondi
Re: L'ho sempre trovato pessimo, sia ...
di joerocker [user #11075]
commento del 05/02/2014 ore 17:11:05
Io ho ascoltato il suo disco più famoso, Purple Rain (se non ricordo male), dato che è uno dei dischi più venduti della storia ero curioso...ma non mi è calato, mi è sembrato così finto e costruito che non l'ho potuto digerire.
Rispondi
Piccolo...... spazio..... pubblicità ......... ...
di dale [user #2255]
commento del 05/02/2014 ore 10:21:21
Piccolo...... spazio..... pubblicità .........




Rispondi
Re: Piccolo...... spazio..... pubblicità ......... ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 05/02/2014 ore 11:45:03
Assolutamente d'accordo .... cosa non si fa pur di far parlare di se :/
Rispondi
Re: Piccolo...... spazio..... pubblicità ......... ...
di pastrana [user #34418]
commento del 05/02/2014 ore 18:36:28
mmh.. pare anche a me..
Rispondi
Mah. Come artista posso anche ...
di MM [user #34535]
commento del 05/02/2014 ore 10:25:56
Mah.
Come artista posso anche tollerarlo, come persona non mi è mai riuscito.
Rispondi
Come spesso accade, il genio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 05/02/2014 ore 10:34:17
Come spesso accade, il genio non va d'accordo col buon senso.
Rispondi
Re: Come spesso accade, il genio ...
di Claes [user #29011]
commento del 05/02/2014 ore 11:04:04
Tanto vale una storia strana: "(The Most) Beautiful Girl In The World" aveva ricevuto pollice verso dalla casa discografica USA. Si è (ovviamente incazzato) messo alla ricerca di qualcun'altro per acquisire i diretti di licenza direttamente da lui, ma solo per quel pezzo. Lavoravo alla Mega e l'abbiamo preso per la Scandinavia. A Parigi mi tocca organizzargli una visita a un negozio ben fornito. Mica facile... infatti voleva fare la sua visita a mezzanotte!!! Il negozio ha detto "Prince nel nostro negozio? WOW! Per lui terremo aperti!" - ne è valsa la pena. Ha comprato metà (perlomeno) di quello che avevano. Una dozzina o più di chitarre, un sacco di pedalini e roba da rack. Durante questo era rilassato, ma altrimenti...
Rispondi
ha ragione PRINCE
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/02/2014 ore 10:49:1
ha ragione.. si puo' disquisire sul fatto che lui ha un tale successo che, comunque, i soldi li fa lo stesso anche se per una certa percentuale e' piratato, ma per molti che lavorano con la musica, ma non sono famosi quanto lui, questo andazzo di fruire la musica gratis porta alla fame..
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 05/02/2014 ore 11:28:41
Bisogna operare un distinguo: vivere di musica e vivere alle spalle dei musicisti o di rendita musicale.

Un musicista può
- vendere i propri CD/DVD
- vendere i concerti
- vendere le apparizioni in TV, spot
- comporre per altri

Una volta che il prodotto è venduto, stop. Non esiste che la fiat mi venga a chiedere i diritti a seconda di quanto e come uso la macchina, non deve esistere che il musicista mi venga a chiedere come userò la sua musica.

Se invece pensi che poichè hai composto una canzone, e questa canzone è trasmessa in un gingle o in piazza allora ti meriti soldi ad ogni riproduzione (non esecuzione: riproduzione, sulla quale sono stati ampiamente pagati i diritti), sei un musicista che vuol vivere alla spalle dei musicisti.

La SIAE vive sulle spalle dei musicisti, e sta ammazzando i musicisti e la cultura. La riproduzione della musica, il suo scambio, devono esser liberi. Ci sono comportamenti illeciti (rubare un pezzo, farsi passare per un altro, etc) e vanno tutelati. Ma tutelare la rendita sulle riproduzioni (come nel caso di Prince, le registrazioni di un concerto a cui ho pagato per accedere) non va bene.

Come dicevano alcuni commenti precedenti, va rivisto il diritto (non tanto d'autore, ma di riproduzione: la conservazione e riproduzione deve essere libera, altrimenti la musica muore. E con essa il musicista. Punto! ;))
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/02/2014 ore 11:45:44
==Se invece pensi che poichè hai composto una canzone, e questa canzone è trasmessa in un gingle o in piazza allora ti meriti soldi ad ogni riproduzione ===
si.. perche' questi guadagnano utilizzando qualcosa che io ho creato col mio lavoro .. quindi e' normale che ne debba godere pure io..
Non mi vengono esempi migliori, ma e' come se con le mie sostanze costruissi un albergo.. e' ovvio che se uno volesse usufruire di una stanza mi dovrebbe pagare
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 05/02/2014 ore 15:43:00
Se usufruisco per le stanze ti pago, così come ti pago il Cd.
Se invece tu chiedi al passante che si fa la foto in albergo i diritti perchè si è fatto una foto... alla persona che si costruisce una casa richiamandosi al tuo disegno i diritti... al citare il nome del tuo albergo in pubblico i diritti...

Il tuo lavoro è scrivere e suonare musica. Non è che ogni volta che uno mette il tuo CD tu ricomponi il pezzo o corri a rieseguirlo in piazza, cosa da cui nascevano i diritti. Ma allora si tutelava la riproduzione dal vivo perchè non c'era altra via!
Manteniamo anche lo ius prime nopti e il diritto di vita o di morte, a questo punto! ;)

Come quantifico il valore del mio lavoro? Diciamo che è proporzionale al numero di ascolti.

Ma allora io ti dico: paga l'idraulico per i mc di acqua che consumi.

Io non me ne intendo, ma i quadri vengono venduti a visita? Quando si vende un quadro, se questo acquista valore... buon per chi lo ha comprato. Non è che il pittore bussa e dice "quanto ti ha reso? Mi devi ancora un milione, allora...".

Hai fatto un lavoro, gli viene attribuito un certo valore, punto. Non hai nome, lo vendi a poco, acquisti nome lo vendi a tanto. Se non lavori più non guadagni.
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/02/2014 ore 16:07:26
==Se usufruisco per le stanze ti pago==
e se in queste stanze ci fai una qualche attivita' lavorativa mi paghi di piu'...
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 05/02/2014 ore 17:17:1
Ovvio!!! :)
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di Claes [user #29011]
commento del 05/02/2014 ore 17:40:54
Ben detto Smilzo! Pittori: ti capisco. Il valore pecuniario può esplodere a livelli folli, ma se hai venduto a 10 Euro ti può capitare di valere un milione! Zero royalty...
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di francescolomunno [user #38311]
commento del 06/02/2014 ore 12:47:18
Alt, c'è una cosa che mi pare poco chiara: se compri il cd non vuol dire che la canzone è tua, non compri la canzone ma solo la licenza di ascoltarla, per cui non puoi farne quello che vuoi...la musica rimane di proprietà di chi ne detiene i diritti d'autore.
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 06/02/2014 ore 14:14:04
Premesso che non sto esaminando la situazione giuridica attuale, ma sto raccogliendo le idee per una evoluzione del diritto d'autore... quello che esponi è senza ombra di dubbio importante.

Capiamo però cosa vuol dire "essere propietari di".

Se tu produci un cucchiaio, io ci faccio un numero di magia per cui divento miliardario, non vieni a chiedere milioni dopo che me lo hai venduto per pochi euro.

Se io eseguo un tuo brano in un pub, sto lavorando IO. Non tu che in passato ai composto la musica. A te (ripeto: non è la situazione attuale, ma una possibilità) spettano i compensi per averla scritta, registrata tramite la vendita. Io ti posso offrire il mio servizio di pubblicità: cito nome e autore. Questo sarebbe uno scambio "equo", forse non sufficente a vivere ma....

Andiamo a monte del problema: vivere di musica, ovvero ricevere un equo compenso che permetta di vivere dignitosamente. Della vendita del CD, quale misura spetta all'autore? Questo è importante, è l'altro aspetto del diritto d'autore.

Fino a ieri il cantautore passava per un'etichetta, la SIAE incassa i diritti (che sono una parte dell'incasso) e li ripartisce tra GLI autorI Siae (nota: non l'autore del brano e stop). Quanto arriva all'autore del brano? Una percentuale tra l'1 e il 10%... a spanne, in media.

Poi si affaccia il peer to peer. L'autore può cercare di vendere il suo brano e incassare il 100% dei diritti (incasso-costi di distribuzione). Le major partono con la lotta alla pirateria. Confondono diritti con ripartizione, con dolo oserei dire, per tirare l'acqua al proprio mulino.

Al punto che SIAE introduce i diritti su smartphone, HD, DVD o qualsiasi dispositivo atto a contenere musica o opere. L'idea è che siccome potenzialmente puoi metterci musica che non ha pagato la SIAE, te la faccio pagare dopo. L'artista che compone musica sua, e la mette sul CD e se la ascolta ha pagato la SIAE (comprando il CD vergine) ma mai si vedrà ripartire i diritti d'autore.

Si potrebbero chiedere indietro i diritti alla SIAE, ma non conosco nessuno che l'abbia mai fatto.

Questo è solo un esempio del vampiraggio che c'è nel mondo artistico sulle spalle degli artisti. La situazione non è dissimile nel mondo dell'editoria. Al creatore spetta una percentuale irrisoria. Va tutelato il creatore dell'opera, non i diritti dell'opera.
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di MisterQ [user #33623]
commento del 05/02/2014 ore 11:37:41
Bravo Yaso sono pienamente d'accordo con te!
Rispondi
Re: ha ragione PRINCE
di barandrea [user #33283]
commento del 06/02/2014 ore 08:59:03
Ha ragione! Che razza di fan sono poi quelli che diffondono gratis il lavoro dei loro beniamini. Io mi rendo conto che sarà sempre più difficile evitare queste cose, che nel nostro paese c'è la SIAE che da un'immagine molto negativa degli autori ecc, ma che il diritto d'autore sia sacrosanto non c'è dubbio.
Rispondi
Sono con PRINCE
di binip [user #19289]
commento del 05/02/2014 ore 11:28:15
Siamo tutti contro il business, ma trovo che questo atteggiamento sia ormai insopportabilmente IPOCRITA.

Ma non vi rendete conto che le icone pop/rock/heavy/jazz/blues/etc/etc che tutti noi seguiamo sono state alimentate dallo stesso show biz che critichiamo??

Noi crediamo che il musicista sia tutto, ma invece è solo parte di un contesto che vede coinvolte anche le case discografiche ed altre figure professionali che, potendo contare su elevati incassi, sostenevano anche produzioni importanti a rischio o in contesti meno commerciali. Oggi, con minori fatturati, si investe MOOOOLTO meno nella produzione, soprattutto della musica di qualità che purtroppo è un pò più di nicchia.

A tutti i ben-pensanti-contro-il-guadagno-degli-altri (ma mai si discuta il proprio...) andrà bene così, ma a me invece le produzioni di un tempo mancano. Non sono un grande esperto, ma tra una sessione di registrazione come di deve e l'home recording on line imperante e che appiattisce tutto mi pare che ci sia una grossa differenza....


Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di Guycho [user #2802]
commento del 05/02/2014 ore 14:24:52
In effetti è come dici, però è ormai impossibile pensare di regolare il mercato discografico alla maniera dell'era pre-internet.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di Claes [user #29011]
commento del 05/02/2014 ore 14:40:55
Sono nel business e... mi tocca difenderlo pur essendo critico al riguardo. Ma eccovi un commento su diritti e introiti:

Per una registrazione pubblicata vi è un contratto discografico e una royalty da (circa) 12,5 a 20% sulle vendite. La casa discografica deve credere e sperare che vi saranno perlomeno introiti sufficienti a coprire spese di registrazione, promozione e probabilmente anche un video. Poi, avere un hit è costoso! Ci vuole un staff fisso: Boss, A&R, promozione, manager di licenze, manager di produzione di CD in fabbrica e della distribuzione di prodotti, manager di contratti, vari aiutanti free-lance, e... contabilità!!! Infatti, il contabile deve di continuo dire "spendete troppo!". Una royalty viene pagata due volte nel corso del''anno.

A cosa servirebbe musica libera, a gratis in rete? Per quelli conosciuti è una promozione colossale per tour dove gli introiti saranno 100 volte quello che si guadagna sulle vendite CD. Per gruppi poco noti in zona è il mettersi in mostra preferibilmente con un video, seppur primitivo. Il LIVE è l'obbiettivo di tutti quanti.

Diritti editoriali e la SIAE: vi sono artisti e bands che compongono pezzi propri, ma ancor di più compositori, parolieri e producer che se ne stanno seduti a casa o studio per comporre un hit da pagare l'affitto. Rendo l'idea? Se avendo un hit da alta classifica, questo hit durerà a lungo!!! E sarà pure ripreso - a parte gruppi che suonano covers, vi sono persino molte "tribute bands". In Danimarca tributes per Metallica, Pink Floyd, Bob Marley, cose danesi... È la SIAE a racimolare qualcosa sennò gli autori andranno a lavorare in qualche ufficio.

Nel contesto di tutto questo, mancano appunto come dici produzioni avventurose, cose sballate e rivoluzionarie in testi e intento musicale.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 05/02/2014 ore 15:48:13
*** vi sono ... compositori, parolieri e producer che se ne stanno seduti a casa o studio per comporre un hit da pagare l'affitto. Rendo l'idea? Se avendo un hit da alta classifica, questo hit durerà a lungo!!!
... È la SIAE a racimolare qualcosa sennò gli autori andranno a lavorare in qualche ufficio***

Non ho capito.
Per me che do valore al lavoro (e non alle rendite di posizione):
- il compositore compone un'opera
- il compositore vende la sua opera

Fine. Se uno ha la sfiga di vendere per poco una hit, si rifarà con il prossimo lavoro... bravo chi l'ha saputa vendere come hit. Ma devono sparire le rendite di riproduzione.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di E! [user #6395]
commento del 05/02/2014 ore 23:42:28
Non sono d'accordo.
Al di là del compositore che vende il pezzo all'artista o alla casa discografica, nel 99,99% il compositore crea musica, la mette su cd e spera di venderla tramite il disco o tramite i propri live.

Il piccolo problema è che ultimamente i live sono molto ridotti (la gente, compresi molti musicisti, non va ai concerti) e i dischi non li compra quasi più nessuno, compresi molti musicisti (il che è gravissimo, ma questo è un altro discorso), quindi il compositore è fregato.

Se un deejay passa il pezzo del compositore in una serata, o se una radio o una tv usano il pezzo (considerato come una "opera dell'ingegno"), è giusto che arrivi una percentuale al compositore. Stanno usando un'opera del suo ingegno. Il compositore ha anche il diritto di vietare l'uso della propria opera dell'ingegno. Se ne consente l'uso, deve ottenere il compenso corrispondente.

Ovviamente, dovrebbe prima di tutto comporre qualcosa che valga la pena di essere passato per radio.. Ma anche questo è un altro discorso ;-)
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 06/02/2014 ore 10:46:1
Lasciamo da parte per un attimo ciò che è scritto oggi nella legge.

Ragioniamo free.

Supponiamo che invece che comporre musica tu costruisca... cucchiai. Opere tue, fatte con le tue mani. Supponiamo che la legge attuale valga per i tuoi cucchiai. Ogni volta che uno mangia con un tuo cucchiaio, il ristoratore trae un utile dal tuo lavoro. Allora dovrebbe pagare al produttore una percentuale sul fatturato. Giusto? Succede questo, oggi?

No, è irrealizzabile... bello, ma irrealizzabile.

Il deejay compra la tua musica. Cosa ne faccia poi, se ci guadagna, affare suo.
Sfasiamoci di 180°. Siamo il dj. Facciamo pubblicità ad uno sconosciuto E!, mettiamo la sua musica, martelliamo finchè E! supera gnamgnam style... E! deve soldi a DJ per la sua attività promozionale?

No. Puoi fare un contratto, nel quale chiedi tot passaggi in radio... ma sono vendite di un servizi, non rendite.

E' giusto che vengano riconosciuti diritti e equi compensi per il lavoro.
Non è corretto vivere di rendita.

La rendita è ciò che sta mangiando la cultura in Italia, è il male incarnato nella SIAE. Invece di distribuire i proventi musicali, succhiano il lavoro degli artisti (poveri) e distribuiscono rendite ai ricchi.
Se alla maggior parte dei musicisti questo sistema piace, alcuni perchè in passato sono stati sottopagati per il loro lavoro e sperano di rientrare con la rendita, questo non deve essere un freno a lasciar libertà di scelta ad altri musicisti (una minoranza?) che voglio accedere ad altri canali e usare metodi diversi di retribuzione del loro lavoro.

Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di Claes [user #29011]
commento del 06/02/2014 ore 11:00:36
=== La rendita è ciò che sta mangiando la cultura in Italia, è il male incarnato nella SIAE. Invece di distribuire i proventi musicali, succhiano il lavoro degli artisti (poveri) e distribuiscono rendite ai ricchi. === Uelà, non corrisponde alla verità! La SIAE paga al 100% ogni compositore senza discriminazione! Il tutto è regolato a livello mondiale dalla BIEM (Bureau International de l'Èdition de Musique) che è una specie di ONU - la SIAE deve seguire le loro regole. Non vi è appunto la "discriminazione" che sospetti.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 06/02/2014 ore 12:52:19
Puoi indicarmi dove lo ritrovo nel regolamento Siae?
So che il regolamento di riparto ogni anno può cambiare. Anni fa esisteva il riparto analitico, il riparto indiretto e il riparto a campione. Quello a campione vuol dire che parte dei diritti totali viene ripartita tra i più trasmessi o eseguiti. Esiste poi una fase pre-riparto, nella quale vengono tolti i costi della struttura e distribuiti alcuni benefit. Ciò che resta da distribuire non è mai tutto ciò che viene raccolto. Infatti gran parte dei piccoli gruppi che conosco non ha mai ricevuto riparti SIAE, pur essendo iscritta. Ma anche professionisti, poi fai causa e speri... non è il modo in cui un artista dovrebbe vivere...!
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Re: Sono con PRINCE
di rockit [user #11557]
commento del 06/02/2014 ore 19:04:14
COL CAZZO!!!! :D (perdonami il tono, spero si capisca che è volutamente esagerato).

No, il 99% della raccolta proventi SIAE viene ripartito in base alle quote associative, non alle esecuzioni dell'opera. Finiscono nel calderone ad esempio tutti i borderò che hanno errori di compilazione, ma soprattutto tutti i pagamenti forfettari (quelli che fanno locali e negozi per poter installare la diffusione).
Risultato? Se hai il CD in rotazione fissa da Coin (grande catena del nordest, se non la conosci) ma sei uno sconosciuto - quindi non un grande associato - non vedi un euro che sia uno nonostante venga ascoltato da varie centinaia di persone. Successo a un mio collega che alla fine ha scelto di fare quello che dice smilzo. Il CD successivo non l'ha nemmeno registrato in SIAE, i soldi che prende dal lavoro sono frutto della distribuzione e vendita dei CD, fine.

Peraltro la cosa mi risulta sia da statuto, sotto una quota minima (65 euro/anno se non erro, ma qui sono poco informato e potrei sbagliarmi) la SIAE non ripartisce i proventi e l'autore si attacca.

Altro che 100%...

Ciao
Lorenzo
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Re: Sono con PRINCE
di E! [user #6395]
commento del 06/02/2014 ore 11:18:46
Quello che dici è giusto e condivisibile, ma irrealizzabile oggi.

Il tuo ragionamento prevede che il deejay compri davvero il disco, mentre sappiamo benissimo in che percentuale questo avviene (senza eMule e Torrent vari ci sarebbe il 98% dei deejay in meno).

Il tuo ragionamento prevede che il ristoratore paghi effettivamente il cucchiaio fabbricato a mano e il cucchiaiaro guadagni su quella vendita. Se il ristoratore invece scarica il cucchiaio da internet, al cucchiaiaro resta solo la soddisfazione di aver fatto un bel cucchiaio. L'unica differenza è che il cucchiaio non lo puoi scaricare da internet, o fartelo passare nell'hard disk, come si fa per la musica.

E' anche vero che, per quanto ne so io, quasi nessun deejay compila il modulo SIAE che permette di fare arrivare i diritti (cmq previsti per legge) ai compositori di TUTTI i pezzi che passa.
In tal modo, vengono dalla SIAE favoriti i "maggiori" compositori, a discapito dei piccoli (che rimangono fregati in toto).

Purtroppo la mentalità questa è.
Finché la gente non ricomincerà a comprare i dischi e frequentare i locali dove si fa musica dal vivo (due cose che spessissimo non fanno neanche i musicisti), i piccoli compositori avranno sempre difficoltà enormi.

Nel post che stiamo commentando, stiamo comunque parlando di gente che condivideva a gratis materiale di Prince. Se l'avessero normalmente pagato non ci sarebbe stato nessun problema.

Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 06/02/2014 ore 13:03:55
E' ovvio che deve comprare il disco o il brano, spetta accertarlo al fisco/guardia di finanza.

Poniamo attenzione all'aspetto economico: dei 20 euro che costa un CD, quanto spetta all'autore? Il 3%?
Un artista compone l'opera, e il 97% lo prendono editori, distributori, produttori, SIAE? Chi vive sulle spalle di chi? ;)
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di E! [user #6395]
commento del 06/02/2014 ore 13:43:16
Premesso che spesso sono proprio i produttori a comporre la canzone, non so quali siano le percentuali per gli autori sotto una distribuzione di quel tipo; so che non hanno spese, perché è la casa di produzione che, sborsando cifre considerevoli, si occupa di tutto (registrazione, tour, royalties, coccole nei camerini, video su MTV etc).

Ammesso e non concesso, portare come esempio Laura Pausini vuol dire ragionare in modo parziale.
La maggior parte degli autori guadagna un attimino meno, ed è autore, editore, distributore, produttore di se stesso. Rischia in prima persona, non ha una casa che rischia per lui, né gente che vive sulle sue spalle.

Togliergli anche l'irrisorio diritto d'autore vorrebbe dire confinare le sue entrate solo alla vendita di dischi (in ribasso, dato che la gente e i musicisti intelligentemente non ne comprano più) e ai concerti (stesso discorso dei dischi).
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di smilzo [user #428]
commento del 06/02/2014 ore 14:35:26
1) Mai detto di togliere i diritti d'autore
2) continui a ragione secondo il metro corrente SIAE.

All'autore devono spettare tutti i diritti. Non una misera %.
Nella mia visione i diritti non devono essere commisurati alla rilevazione della SIAE (in parte analitica, in parte stocastica, in parte ai più venduti) e seguire le vendite... sono invece una semplice compravendita (online o in negozio) di musica, all'autore resta il 100% dei diritti (tolti i costi di distribuzione). Non occorre la SIAE. Ognuno gestisce le proprie vendite come meglio crede: se vuole SIAE, se vuole agente, se si fida online.
Niente tassa SIAE sulle memorie di massa. Niente tassa sui biglietti. Niente tassa sugli spartiti (immagino che saprai che sugli spartiti che usi ad un concerto devi pagare i diritti SIAE, oltre a quando li acquisti). Forse basterebbe questo per rilanciare il teatro e i concerti, e la vendita di CD.

La Pausini è molto tutelata, con agenti e con una grande forza contrattuale grazie alla notorietà. Quello che invece io vorrei tutelare è il musicista, sia quello che inizia sia quello costretto a insegnare per vivere. Chiediamo a Castellano, Quaini o altri professionisti se hanno una pallida idea del fatturato dei loro CD e quanti diritti SIAE gli sono stati versati. E chiediamoci poi dove è finito il resto. Di quel resto, in un sistema equo, forse si potrebbe vivere.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di E! [user #6395]
commento del 06/02/2014 ore 15:32:01
Ecco, in un sistema equo. Non sai quanto vorrei che fosse così.
Io non sono stato mica tanto contento di spendere 220 euro per l'iscrizione SIAE, e quasi un euro per ogni singolo disco stampato.


Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di yasodanandana [user #699]
commento del 06/02/2014 ore 11:30:46
tu, certamente, puoi anche decidere di non depositare le tue opere o di offrirne in qualche modo, dopo la vendita, la libera fruizione.. ma non c'e' niente di male se, invece, qualcuno su quella fruizione vuol continuare a guadagnarci.. D'altra parte se qualcuno ha comprato un mio disco e lo fa ascoltare a 1000 persone, lui mi ha pagato, ma gli altri no, hanno pagato lui, non me...
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di E! [user #6395]
commento del 06/02/2014 ore 11:34:2
E se quel qualcuno il tuo disco l'ha scaricato gratuitamente, tu compositore non hai beccato un euro. Lui però con la tua musica ci guadagnerà ogni volta che passa il tuo disco.
Rispondi
Re: Sono con PRINCE
di rockit [user #11557]
commento del 06/02/2014 ore 19:09:03
E non si capisce per quale motivo dovrebbero pagarti...così come non pagano chi ha prodotto la maglietta che indossi, la chitarra che suoni, ecc.
Per fare un parallelo, tu dovresti pagare Danelectro ogni volta che ne incidi una in un brano che intendi vendere? Anche se magari te l'hanno prestata, e quindi non l'hai pagata, ma la usi come strumento di lavoro e quindi ci guadagni? Non credo proprio...
Rispondi
Sarà un atteggiamento anacronistico, ma ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 05/02/2014 ore 12:38:56
Sarà un atteggiamento anacronistico, ma la legge è dalla sua. Magari è un po' esagerato ecco chiedere ad una mamma i diritti per una canzone di sottofondo ad un video privato senza fini di lucro, ma d'altronde le canzoni sono spiritualmente nostre, non di certo materialmente, nonostante l'eventuale acquisto. Poi per carità, io infrango la legge in questo senso miliardi di volte al giorno, volutamente e coscientemente, ma non mi sento di demonizzare chi ne pretende il rispetto, anzi. Secondo me oggi la musica è un po' come i programmi per il pc: quasi nessuno li compra e secondo me vengono diffusi in forma pirata dalle stesse case perchè il vero guadagno è sul materiale di cui sono fatti i calcolatori e tutto ciò ad essi connesso; allo stesso modo oggi la musica non si autolimenta, ma spinge all'acquisto di beni nel mercato ad essa connesso. D'altronde Irene Grandi pubblicizza un cioccolatino al caffè, tanto per rimanere in casa nostra...
Rispondi
Re: Sarà un atteggiamento anacronistico, ma ...
di Claes [user #29011]
commento del 06/02/2014 ore 11:03:44
Vi è qualcosa su YouTube lo si ascolta! Punto, a capo.
Rispondi
apro un inciso e magari ...
di alftheking [user #7473]
commento del 05/02/2014 ore 12:43:03
apro un inciso e magari un giorno o l'altro faro' un articolo specifico sul tema della registrazioni "live"
Io sono un appassionato di concerti live, registrati da amanti della musica ai concerti, oppure da registrazioni tv, satellitari, radiofoniche
Non parlo di bootleg,- che odio.Quest'ultimi , sono fatti esclusivamente con l'idea di fare business
In italia fino al 1992 circolavano liberamente , tanto che vi erano diverse etichette di bootlegari che li stampavano e li distribuivano nei negozi, poi una legge l'ha vietato.
Ora i bootleg vengono stampati in corea, e in qualche paese sudamericano.

Da quello che ho capito invece prince ha attaccato un'altra realtà, quella di chi scambia o mette in circolazione tra gli appassionati, LIBERAMENTE e SENZA PROFITTO, concerti live che non hanno visto mai la luce su prodotti ufficiali venduti dall'artista.

Aprendo un'altro inciso, gente come i Grateful Dead, Allman Brothers, Phish, Dave Matthews e tantissimi altri, e comunque persone che si son fati milioni di dollari, hanno permesso e permettono liberamente e anzi incoraggiano i cosidetti "tapers (addirittura riservandogli delle zone specifiche).

ps ) a me prince non piace per niente, mi fa cagare e di lui non ho alcuna registrazione (questo per il suo avvocato )

ps2) una volta la manager di Johnny Copeland (mentre lui era in ospedale malato) mi scrisse chiedendomi una copia master di una sua registrazione tedesca, e fui onorato di spedirgliela

ps3) una volta la manager di popa chubby mi fece storie - in modo un po' rude - riguardo a una registrazione del concerto di pistoia del 1996. Quando le feci osservare che non era un bootleg, che non era in vendita perchè per copi personali, che comunque ero li' per i Phish nel settore tapers, si calmò e capiì la situazione. Pero' da allora mi fece talmente senso quella emai che NOn sono mai piu' andato a vedere un concerto di Popa Chubby negli anni a seguire e quindi i miei soldi -( l merchandise,e biglietti )se li sognano che li spenda per lui


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Re: apro un inciso e magari ...
di MM [user #34535]
commento del 05/02/2014 ore 15:13:07
concordo con te.
Rispondi
bah, la faccenda mi lascia ...
di Pasciu [user #39804]
commento del 05/02/2014 ore 16:28:15
bah, la faccenda mi lascia un po' interdetto, da una parte è vero che il download selvaggio sta rovinando una parte del mondo della musica, anche se credo che tagli le gambe soprattutto agli artisti emergenti, chi tira 100000 persone a serata non credo che pianga miseria, e comunque i dischi alla fine li vendono lo stesso, magari come digital download o quella roba lì (non me ne intendo).
i bootleg dubito che rovinino niente a nessuno, di solito hanno una qualità talmente scabeccia che fanno felici solo i fan duri e puri che tra l'altro son quelli che comprano qualunque cosa sforni il loro paladino, o quelli che erano al concerto e riascoltare (male) la serata risvegli in loro le emozioni provate..
cacchio dovrebbe andare dietro a tutti i suoi fan e denunciarli se fischiettano una sua canzone per più di 8 secondi! che tipo.
Rispondi
Re: bah, la faccenda mi lascia ...
di Claes [user #29011]
commento del 05/02/2014 ore 18:13:57
Bootleg (quelli ufficiali) sono di continuo prodotti in paesi dove non c'è alcun controllo. Ai tempi di Ace Of Base arrivavano turisti con cassette comprate in Africa, Estremo Oriente ma sopratutto in Russia - non c'è niente che si possa fare a livello legale e non ne varebbe la pena. Come dici, hanno una qualità scabeccia - una cassetta copiata a una cassetta poi ricopiata che poi vengono comprate al mercato e magari pure ricopiate. Dalle nostre bande, si può agevolmente copiare un CD - hi-fi! è di solito per amici. È però difficile per gli emergenti di ritagliarsi un momento di attenzione data la plenuria di musica in rete.
Rispondi
tanto perche' mi va affermo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/02/2014 ore 16:33:38
tanto perche' mi va affermo anche che, per me, e' un artista epocale ...
Rispondi
Re: tanto perche' mi va affermo ...
di pastrana [user #34418]
commento del 05/02/2014 ore 18:43:38
..e tanto perchè mi va io ti rispondo che son d'accordo.
Rispondi
E si sara' rotto le scatole!!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 05/02/2014 ore 19:42:14
Di tutto sto' scialaquo di musica condivisa a destra e a manca!!
Francamente a me non sta' per niente antipatico!!E' un'artista completo un vero showman che sa' quello che fa' e anche un chitarrista che non le manda a dire!!
Tuttavia gli do' torto per il fatto che ne ha presi alcuni ad esempio che pagano per tutti stile rappresaglia delle SS ,pero' comprendo anche l'esasperazione per il momento di crisi che la musica in genere sta' attraversando per cui la diffusione via web non aiuta di certo in questo scenario!!
Al posto suo mi limiterei a fargli prendere una bella strizza per poi rimborsarli da buon principe misericordioso!!!:))
Rispondi
Le regole della SIAE
di Claes [user #29011]
commento del 07/02/2014 ore 11:12:41
Sono andato a spulciare le pagine SIAE in rete e devo confessarvi che sono rimasto sbalordito!!! Innanzitutto vi è la quota di associazione e pure quella annuale. Non è ben chiara la % ritenuta dalla SIAE per coprire le loro spese. Vi sono poi cambiamenti continui e ordinanze. Le regole applicabili a musicisti poco conosciuti sono anti-democratiche. Concordo! Il fatto che è possibile "dimettersi" (!) è davvero strano... mai sentito prima. A quanto vedo, la SIAE smaltisce la sua organizzazione (già anni fà avevo assorbito la SEDRIM per i diritti di riproduzione) a scapito della loro efficienza. La Danimarca è un paese abbastanza tipico: iscrizione gratuita a vita e a ciascuno il suo. Sono per fortuna iscritto alla SIAE danese! Infatti, ai tempi dei Blues Right Off volevo iscrivermi alla SIAE ma (a quei tempi) bisognava avere un qualche diploma di musica... Dunque, iscritto alla KODA danese. Percepisco tuttora qualcosina per i BRO e vendite in Italia!
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Show biz ;) solo show-biz ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 09/02/2014 ore 10:14:04
Show biz ;)
solo show-biz hahahahha

è una PERSONAGGIO uscito da un'altro Mondo ;)

WiWa!
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