Ieri mi hanno detto: "Attento! Non ti sedere su quella panchina: c’è la vernice fresca". E io ho risposto: "Tranquillo, ho le mutande di lana...".
Chi, al giorno d'oggi, non dispone di un avanzo di pannello fonossorbente? Quelle che usano le orecchie quando hanno il flusso mestruale? Ma no. Piè de. I banali pannelli isolanti che si trovano in tutti i negozi di bricolage. Costano pochi euro e sono molto ampli (ma, paradossalmente, non emettono suono alcuno).
Decidete l'ordine dei vostri pedali e disponeteli sul pannello. Disegnate le loro sagome, ritagliatele leggermente più piccole per permetterne un saldo incastro (quello che il giocatore di Tetris chiede in banca) e togliete anche altro materiale laddove alloggeranno i cavi jack e quelli di alimentazione.
Incollate un pannellino di compensato (delle stesse dimensioni) al di sotto della succitata struttura e praticate dei fori per far passare i cavi et... voilà! Il giuoco è tossicodipendente, cioè, è fatto.
Per rinforzare e omogeneizzare (un gioco da bambini?) la struttura utilizzate dello scotch da pacchi.
Potete fissare i cavi sul retro della pedalboard in mille modi e poi mettere quattro piedini per rialzarla.
Niente di più semplice e rapido.
Adesso siete voi che avete scocciato la pedaliera!
Prevengo le possibili domande degli utenti fornendo risposte dettagliate e ben argomentate.
1. Perché l’hai fatto? Boh.
2. Ma non esistono già soluzioni analoghe? Boh.
3. A cosa serve se hai tre pedali in croce? Boh.
4. E se vuoi mettere pedali con dimensioni diverse? Boh.
5. Perché non stai con tua moglie invece di fare queste sciocchezze? Boh.
6. Qual è la targa di Bohlogna? Mah...