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Danelectro Dead on ’67 surfing zombie
Danelectro Dead on ’67 surfing zombie
di [user #16167] - pubblicato il

Colore sgargiante e forme sinuose. Una chitarra per niente tradizionale la Danelectro Dead On ’67 in prova oggi. Uno strumento vintage, ma a suo modo innovativo e insolito. Lo abbiamo testato con un amplificatore arrivato dritto dal ’67 e con un chitarrista di una decina d’anni più giovane: il nostro Michele Quaini.
Colore sgargiante e forme sinuose. Una chitarra per niente tradizionale la Danelectro Dead On ’67 in prova oggi. Uno strumento vintage, ma a suo modo innovativo e insolito. Lo abbiamo testato con un amplificatore arrivato dritto dal ’67 e con un chitarrista di una decina d’anni più giovane: il nostro Michele Quaini.

Le forme ricordano alla lontana quelle di una Fender Jaguar, ma imbellettata, quasi artistica. A differenza della Dano Pro che abbiamo testato poco tempo fa, la Dead on ’67 ha un corpo in tiglio, non in masonite. Questo la rende molto più normale rispetto alle altre chitarre con la paletta coke-bottle (non presente su questo modello tra l'altro). Il manico avvitato a 21 tasti invece è in acero con tastiera in palissandro. Nonostante anche la Dead on ’67 sia una chitarra economica, i bordi dei frets sono rifiniti con cura e non infastidiscono il musicista in nessun modo. Alla Danelectro hanno optato per dei medium per rendere la chitarra più suonabile e più comoda. Ai più non sarà sfuggita la somiglianza tra questo strumento e la Coral Hornet, chitarra imbracciata e demolita da Pete Townshend. La Dead on ’67 è infatti una sorta di reissue. Un modello che come design e caratteristiche si pone a metà tra le Danelectro Dane D e, appunto, la Coral Hornet, prodotte entrambe dalla MCA che nel 1966 acquistò Danelectro. ’67 è proprio l’anno in cui entrambe vennero immesse sul mercato, numero di cui si fregia la Dano in prova oggi.

Danelectro Dead on ’67 surfing zombie

La Dead on ’67 sfoggia un battipenna madreperlato, leggermente bombato e con una sottile decorazione nera. Molto elegante e accoppiato in maniera perfetta con la piastra controlli in alluminio. Annegati nella plastica troviamo gli immancabili pick up lipstick, nell’alluminio spazzolato invece trovano posto due toni e due volumi, l’ingresso jack e lo switch a tre posizioni.

Qualche parola va spesa per il tremolo tanto particolare quanto spartano. Un pezzo di alluminio, avvitato con due sole viti nel legno e connesso a un’unica molla. Questo in sostanza il tremolo della Dead on ’67. Scavati nel blocco di metallo abbiamo gli alloggiamenti per fissare le corde che vengono sorrette da un ponte in palissandro, unico mezzo con cui si possono regolare le ottave su questo strumento. La leva è una barra di metallo dritta e piatta per un risultato estetico, per così dire, rustico. A differenza di quello che ci si può aspettare questo ponte è funzionale. Leggermente rumoroso, ma fa il suo dovere e lascia libere le corde di tornare al loro posto senza problemi.

Danelectro Dead on ’67 surfing zombie

Orami il Super Reverb ’67 è un habitué dei nostri test e visto che condivide l’anno di nascita con quello dell’antenata della Dead on ’67 non possiamo più attendere e colleghiamo la simil vintage guitar al vero vintage amp. Sulle prime, dobbiamo ammetterlo, ci aspettavamo un suono più twangy. Sarà merito del tiglio, ma le alte sono tenute bene a bada e non si ha un suono per nulla squillante. Questa la sensazione generale, ma bisogna fare le dovute distinzioni tra il pick up al manico più scuro e rotondo e quello al ponte che oltre a una dose vivacità sulle alte in più mostra anche un volume d’uscita leggermente più alto. Le dimensioni del ponte si fanno sentire, lo si sente in qualche modo risuonare. Il suo peso lo ha anche sul sustain che non è elevatissimo ma è sicuramente più marcato che sulla Dano Pro di qualche settimana fa. Il suono che sui clean sembra un po’ scuretto diventa perfetto quando si passa ai crunch. Aggiungendo un overdrive la rotondità sembra accentuarsi, si sgranano gli accordi senza problemi e senza che questi diventino impostati soprattutto sulle basse. Il suono resta equilibrato e garbato anche quando si spinge sul gain fino ad arrivare a dei veri distorti. In questo caso il magnete al ponte è quello che ci ha entusiasmato di più. La piccola dose di medie e medioalte in più aiuta a bucare il mix e a tirare fuori la cattiveria necessaria anche negli assolo più bluesy


La Danelectro Dead on ’67 è forse uno degli strumenti più particolari che ci sono capitati tra le mani. Esteticamente adotta soluzioni interessanti, vuoi il coprimolla a specchio o il battipenna in madreperla. Dal punto di vista dell’hardware tra pick up lipstick, ponte e meccaniche non si può certo considerare standard. Se poi si nota che unisce forme, passateci il termine, fenderose a una scala da 25’’ si capisce che questa chitarra vuole distinguersi dalla massa, e lo fa con decisione. In definitiva come la Pro o la si ama o la si odia, ma se si entra in sintonia con il carattere tutto suo della Dano ’67 il gioco è fatto. In questo si è aiutati dalla comodità del manico con il profilo a C e dal bilanciamento perfetto dello strumento. Il prezzo si aggira intorno ai 400 euro, un prezzo che tutto sommato non è spropositato ma che sgravato di un centinaio di euro avrebbe potuto rendere questo strumento ben più irresistibile. 

Danelectro è distribuito da Stefy Line
chitarre elettriche danelectro dead on '67
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Come la precedente anche questa ...
di sdl [user #5004]
commento del 14/10/2014 ore 08:16:12
Come la precedente anche questa mi piace un sacco. I pick up son gli stessi fra le due?
Rispondi
Re: Come la precedente anche questa ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/10/2014 ore 09:44:16
si..
Rispondi
grande strumento... ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/10/2014 ore 09:43:59
grande strumento...
Rispondi
ne ho riparata una qualche ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 14/10/2014 ore 09:44:20
ne ho riparata una qualche settimana fa... chitarra veramente sfiziosissima. Peccato per il ponte che ha un montaggio veramente infelice. Però... veramente un suono divertentissimo, flessibile... BELLA! Ma bella veramente! Mi ha fatto venire quasi la voglia di prendere una dano...
Rispondi
Non mi piace, mi dispiace ...
di SixStrings2000 utente non più registrato
commento del 14/10/2014 ore 09:50:4
Non mi piace, mi dispiace ma non ci siamo proprio :)
Rispondi
più le sento e più ...
di elrockero [user #20440]
commento del 14/10/2014 ore 14:31:04
più le sento e più le vedo, più mi viene voglia di pensare a un acquisto!

c'è qualcuno tra voi che mi saprebbe dare qualche info in più sulla rete vendita?
...il sito indicato nell'articolo da quello che ho capito sembra faccia solo distribuzione, su mercatino si trova poco e comunque preferisco provare di persona lo strumento...
grazie in anticipo!
Rispondi
È una mia impressione o ...
di alessio326 [user #28175]
commento del 14/10/2014 ore 15:20:40
È una mia impressione o la differenza con la Pro si sente parecchio? :|
La prima mi sembrava più particolare come suono
Rispondi
Re: È una mia impressione o ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/10/2014 ore 07:31:42
la pro e', di fatto, una specie di semiacustica, una 335 povera.. questa e' una vera solid body.. forse senti quello ..
Rispondi
brutta come il debito ...
di mattarellox [user #2415]
commento del 14/10/2014 ore 15:31:45
brutta come il debito
Rispondi
Re: brutta come il debito ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 14/10/2014 ore 16:03:23
in effetti è brutta!
Rispondi
E' vero che i gusti ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 15/10/2014 ore 00:38:36
E' vero che i gusti sono gusti ma non ce n'è una che mi piace....per quello che riguarda i suoni la trovo molto limitata: a mio parere è pessima sui distorti, carina sui clean, bella sul clean leggermente sporco.
Rispondi
non ha un costo esagerato ...
di alerock89 [user #42048]
commento del 15/10/2014 ore 14:29:28
non ha un costo esagerato ed è qualcosa di particolare, o si ama o si odia, a me piace molto.
Anche se con la coral hornet del 66 ha quasi neanche la forma in comune.
Rispondi
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