Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Finito il monopolio Siae, grazie a una startup

di Foglio [user #19480] - pubblicato il 17 dicembre 2014 ore 07:42:16.
Finito il monopolio Siae, grazie a una startup
Altri operatori possono occuparsi di diritto d’autore, ma solo se hanno la sede all’estero.

Resiste fin dal 1941 la legge che sancisce il monopolio in Italia della Siae, società che si occupa di riscuotere e distribuire i proventi dei diritti d’autore sulla musica. Legge che il tribunale di Milano, con uno sguardo alle normative europee, ha dichiarato superata: in Europa c’è infatti la libera circolazione di beni e servizi e non si può quindi impedire ad un’impresa con sede all’estero di occuparsi di diritto d’autore anche da noi.
Ed è esattamente quello che fa Soundreef, startup che parla italiano con sede a Londra. Il loro punto di forza è la tempistica dei pagamenti: 1 mese contro i 18/24 che servono alla Siae. Così, in soli 2 anni, Soundreef ha raggiunto 30mila musicisti in tutto il mondo e ha venduto la loro musica in 15 stati, registrando per il 2013 un fatturato di un milione e mezzo.
Il paradosso è che se Soundreef avesse messo la base in Italia lo stesso lavoro non lo avrebbe potuto fare. Lo sanno bene i ragazzi di Patamu, società italiana che si occupa di copyright, interessata anche al mondo dei diritti d’autore: “È quasi come se lo stato italiano ti consigliasse di trasferirti all’estero”.

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/finito-monopolio-siae-grazie-una-startup/193ce8ce-8555-11e4-bef0-810da32228c1.shtml#votoEmo

Dello stesso autore
Gli Alice In Chains nel 1986
Bassisti, consigliatemi un basso!!!
Ma i grandi costruttori non sbagliano mai???
Hendrix sulla sua vita...
Chiedo Consiglio mic condensatore
Domanda sul G-System...
Indecisione galoppante...
Innovazione???
Loggati per commentare

proprio non sanno piu' cosa ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 17/12/2014 ore 15:38:54
proprio non sanno piu' cosa fare per spingere gli investimenti all'estero.
Rispondi
Re: proprio non sanno piu' cosa ...
di Foglio [user #19480]
commento del 17/12/2014 ore 15:51:46
Tieni presente oltretutto che la SIAE ha pure sul groppone svariate centinaia di milioni di euro di debiti...
Rispondi
Re: proprio non sanno piu' cosa ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 17/12/2014 ore 23:02:26
lo so, lo so...nonostante facciano cassa lucrando sulla valuta perche' pagano dopo un anno - un anno e mezzo....la solita struttura statale mangiasoldi sfruttata per lo piu' per dare un posto nella mangiatoia agli amici degli amici
Rispondi
Re: proprio non sanno piu' cosa ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 17/12/2014 ore 17:18:58
Per questo il "Jobs Act" ha un nome inglese.... perché tutti i lavori sono all'estero ;)
Rispondi
Un commentone di Claes
di Claes [user #29011]
commento del 17/12/2014 ore 17:38:13
A Venezia & Blues Right Off: avevo scritto i pezzi pensavo di iscrivermi alla SIAE, ma... il nostro disco non era su una casa discografica - ero poi considerato strano, non professionale e ben educato al Conservatorio. Mi sono iscritto alla KODA danese e percepisco royalties (poche) sin da allora. C'è un parallelo con Soundreef!!!

In Italia c'era la SEDRIM per i diritti di riproduzione meccanica derivanti da vendite di dischi ma questa attività è passata alla SIAE. Domande tecniche che mi pongo:

1 pagamento al mese? Non mi pare realistico. Parte dei soldi devono provenire da consociati della SIAE all'estero che pagano semi-annualmente + 3 mesi per appunto usi all'estero - proventi da TV / Radio / live / covers... La Soundreef deve essere associata alla BIEM e registrare copyrights dappertutto ma non penso sia in grado di costringere queste società a pagamenti mensili.

La situazione generale è che vendite di CD sono in continuo ribasso causa la rete - le vendite legittime sono poche rispetto a download da molti siti senza pagamenti ad autori. Non c'è da stupirsi se la SIAE abbia debiti se non tiene il passo col mondo d'oggi. È un chiaro sintomo di qualcosa che non va.

Per SIAE ecc. la situazione è di avere sotto controllo millioni di copyrights e chi li usa - roba che costa! Molti impiegati!!! Soundreef ha la possibiltà di semplificare tutta questa burocrazia usando computers / servers e questo è di sicuro un passo avanti :) Cose da notare:

Tutto questo è SOLO rilevante per autori. La solita via è un contratto con una edizione musicale che poi ha subeditori all'estero. Questo sistema assicura controlli extra + promozione di copyrights a vari livelli - per esempio a motivare case discografiche in vari paesi a pubblicar e distribuire CD vostri - anche cercare di trovare possibilità di covers. Se avete pezzi in Italiano saranno versioni tradotte e parte dei diritti sulle parole andranno al nuovo paroliere che sarà uno già sotto contratto con la case editrice del paese dove viene prodotto una versione cover.

Tutto questo è per (in breve) descrivere com'è la menata! Auguro cmq successo per la Soundreef seppur il fatturato è microscopico per il 2013. L'importante è che la Soundreef sia duratura ad vitam aeternam, cioè 75 anni dalla data di registrazione di un copyright. Dovrò contattare la KODA per sapere come la vedono loro.

Grazie per la segnalazione di uno sviluppo mai visto sinora!!!

Rispondi
Faccio chiarezza: Soundreef é ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 17/12/2014 ore 18:11:0
Facciamo chiarezza:

Soundreef é una società che gestisce/cura diritti per musica trasmessa "in ambiente (sottofondo)" e performance live (quest'ultime unicamente in Italia, che sembra una cavolata, ma per me che suono spesso in Austria o Germania può voler dire...).

Ergo: scordatevi qualsiasi royalty sulla vostra musica (se iscritti) suonata in radio etc o per lo streaming (per non parlare dei dischi o altro). Per musica trasmessa in ambiente si intende "supermercati, GDO, centri commerciali, etc".

Ogni iniziativa é positiva (anche perché la SIAE é una cariatide mangiasoldi) ma questa é ben lungi da risolvere i problemi...specie quelli che la maggior parte di noi immagina. La musica di sottofondo boh...certo hanno dei sistemi di promozione per cui cecano di piazzarti qua e là (ma dipende cosa suoni), sui live, non so...quanti di voi hanno brani di cui qualcun'altro suona delle cover live?

P.S. Tuttavia sono abbastanza sicuro che loro ci guadagnino bene (e oltretutto hanno residenza fiscale inglese!)
Rispondi
Re: Faccio chiarezza: Soundreef é ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 17/12/2014 ore 23:04:54
Gia' il fatto che ripaga chi fa live con pezzi originali ma non ha una diffusione discografica (ci sono tante band cosi') e' gia' una buona cosa anche perche' non si rivolge ai grossi nomi....e poi l'importante e' cominciare.
Rispondi
Re: Faccio chiarezza: Soundreef é ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 18/12/2014 ore 07:25:48
Si si per carità

...io infatti ho detto solo "facciamo chiarezza".

Potremmo poi ben discutere sul pagamento dei diritti per i brani suonati in live dall'artista stesso, che è un po un arzigogolo legale, ma tant'è...il guadagno per l'artista in un live è il proprio cachet non la royalty sulla propria produzione. Anche all'atto pratico, vista l'esiguità di tali importi sui diritti.
Rispondi
Re: Faccio chiarezza: Soundreef é ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/12/2014 ore 09:46:1
"il guadagno per l'artista in un live è il proprio cachet non la royalty sulla propria produzione."....certo il cachet e' sicuramente la voce piu' importante pero' in ambito SIAE ho sentito parlare di royalties nell'ordine dei 2 euro a canzone per serata (non so se sia poi vero questo ammontare) ...per uno che si fa 10 date al mese e canta 20 canzoni delle sue a data e' sicuramente un buon arrotondamento.
Rispondi
Re: Faccio chiarezza: Soundreef é ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 18/12/2014 ore 10:07:37
Non sono 2€

In ogni caso credo che siano pochi a fare 10 date al mese suonando solo i propri pezzi...chi lo fa probabilmente è già inserito in un certo meccanismo (sta facendo un tour praticamente, altre situazioni non me le immagino)
Rispondi
Live e bollettino SIAE
di Claes [user #29011]
commento del 18/12/2014 ore 11:53:53
è tuttora obbligatorio?
Rispondi
Re: Live e bollettino SIAE
di elgaldil [user #22921]
commento del 18/12/2014 ore 23:01:17
Eccome!
Il borderò è obbligatorissimo sempre... (Ricordiamoci che comunque è primariamente obbligo del "datore di lavoro",... locale, bar, o altro che sia)
Rispondi
Re: Live e bollettino SIAE
di Claes [user #29011]
commento del 19/12/2014 ore 19:09:43
È quello che anche si chiama bollettino SIAE? E come giustamente scrivi è l'obbligo del datore di lavoro ma è difficile per una band fare un resoconto di ESATTAMENTE cosa si è suonato nel corso di una serata.
Rispondi
Re: Live e bollettino SIAE
di Foglio [user #19480]
commento del 19/12/2014 ore 19:24:57
Diamine, ma una scaletta non la fate? o_O
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Artisti diversi, scalette diverse, suoni diversi: come gestire tutto?
Vintage: il restauro delle chitarre di Rudy Pensa
Cloudburst: il riverbero ambientale più piccolo e creativo di Strymon...
Yamaha espande la gamma di mixer AG per gli streamer
Il mito del Jazz Chorus in edizione limitata
Per Steve Vai, andare in tour non è più sostenibile
PRS Swamp Ash Special: non sei tu, sono io
Strumenti vecchi per musica nuova
Gibson contro Heritage: la sentenza… poco chiara
Bare Knuckle e paletta Strat per la Jackson 7-corde di Josh Smith
Le Ibanez elettriche diventano ukulele (e fanno impazzire Paul Gilbert...
Fender ammicca al vintage giapponese con la Gold Foil Collection
Una Gibson Les Paul Standard gold top del 1958
Cabinet inedito e Celestion al neodimio per l’Orange Rockerverb più...
Ear Training: che cos'è?

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964