VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Con Ibanez non si diventa ricchi
Con Ibanez non si diventa ricchi
di [user #116] - pubblicato il

Le recenti dichiarazioni di Cesareo sul"made in Italy hanno sollevato un mare di commenti e discussioni. Il chitarrista degli Elii ha speso parole lusinghiere sugli strumenti musicali italiani e questo da alcuni è stato visto in contraddizione con la sua figura di endorser Ibanez. Per fare - con grande serenità - chiarezza sulla discussione, torniamo a lasciare la parola a Cesareo.
Le recenti dichiarazioni di Cesareo sul made in Italy hanno sollevato un mare di commenti e discussioni. Il chitarrista degli Elii ha speso parole lusinghiere sugli strumenti musicali italiani e questo da alcuni è stato visto in contraddizione con la sua figura di endorser Ibanez. Per fare, con grande serenità, chiarezza sulla discussione torniamo a lasciare la parola a Cesareo.

Cesareo: ciao a tutti, sto leggendo i commenti e per quanto mi riguarda sono sereno, ma voglio che si sappia che con Ibanez non si diventa ricchi. 
Quando si vende una mia chitarra mi vengono riconosciuti circa 20$. Dell'ultimo modello sono stati prodotti e venduti 78pz. Il calcolo è facile.
Nei primi anni 80 sono passato da Fender a Charvel e, infine, a Ibanez. Tutte chitarre acquistate. Il rapporto con Ibanez si è solidificato per la mia fedeltà al prodotto fino ad allora sempre acquistato. In quegli anni nessun liutaio poteva soddisfare le mie esigenze, inoltre le chitarre di liuteria costavano tre volte di più dei modelli standard. 

Con Ibanez non si diventa ricchi

Mi è capitato di arrivare sul luogo di un concerto e il service non aveva caricato il baule con le mie chitarre. Tramite Mogar, distributore Ibanez, un negoziante ha aperto il suo negozio di domenica e mi ha fatto arrivare due Ibanez fiammanti sul palco. 
È evidente che oltre alla qualità che esprime Ibanez, c'è il valore aggiunto di un grosso distributore che può assisterti su tutto il territorio dal Trentino alla Sicilia. Per la mia mole di lavoro questo aspetto è irrinunciabile.
Per quanto riguarda il Made in Italy, io compro parecchie cose che mi piacciono veramente tanto. Ho però anche l'onestà di declinare tante offerte di regalie, a volte di grande valore economico. Proprio perché non posso restituire la gentilezza ricevuta con la mia visibilità sul prodotto. 
Aggiungo, per finire, che mi compro anche delle Ibanez. Questo per sfatare la bizzarra idea che tutto mi viene regalato. Ci tenevo a far luce su una serie di spiacevoli malintesi così che su Accordo torni il sereno. 
A presto,
Cesareo


cesareo grazie per la domanda interviste
Link utili
Le dichiarazioni di Cesareo sul made in Italy
Mostra commenti     107
Altro da leggere
Cesareo e la Fender Strat del 1966 di "Tapparella"
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964