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A Bullet in my heart
A Bullet in my heart
di [user #27524] - pubblicato il

Poche modifiche a una vecchia chitarra destinata al macero possono ridarle vita per una spesa contenuta e anche una Squier Strat Bullet cannibalizzata può diventare un valido muletto se si ha dimestichezza con il setup e si possiede qualche pezzo di ricambio interessante.
Poche modifiche a una vecchia chitarra destinata al macero possono ridarle vita per una spesa contenuta e anche una Squier Strat Bullet cannibalizzata può diventare un valido muletto se si ha dimestichezza con il setup e si possiede qualche pezzo di ricambio interessante.

Da qualche anno sono un felice possessore di due Stratocaster americane, una American Special con manico acero e pickup I-Spira di stampo vintage e una American Standard 2001 con tastiera in palissandro un po' più moderna.
Una mattina mi sono svegliato (o bella ciao) e come il raffreddore invernale il dottore mi ha diagnosticato un po di GAS, in forma lieve, detta GAS da Muletto.
Ebbene sì, mi è venuta voglia di comprare una Stratocaster da battaglia, da portarmi a zonzo senza pensieri (non che prima ne avessi molti...) e sulla quale cominciare a metterci le mani, ma soprattutto voglio spendere poco.
Non che non avessi già una chitarra di fascia più bassa, ho una Epiphone Dot alla quale ho montato dei Gibson P94 e ponte nuovo ma, dato che suona alla grande e dato che sono un fenderista, non poteva essere quello il muletto.
Trovo usata online una Squier Bullet del 2005 senza pickup al ponte, battipenna perlato senza viti, tutto rigorosamente scablato e senza corde. Il manico e la tastiera sono nuovi come il body. Bene, 60 euro (forse anche più del dovuto) e viene a casa con me.

A Bullet in my heart

A questo punto inizia il divertimento, smonto tutto, con sorpresa vedo che sotto il manico è stato piazzato un pezzettino di carta vetrata tra manico e body, quindi significa che per lo meno questi strumenti vengono un minimo controllati prima di entrare nel mercato.
Prendo un po' di carta vetrata semifine e carteggio tutto il body per renderlo opaco e provo a farlo un po relic. Lo ammetto, mi è sempre piaciuto. Qualche ammacco qua e là e un po' di lucido da scarpe nei solchi, smonto le meccaniche, gli do una soffiata e le ingrasso.

Veniamo dunque all'elettronica: manca il pickup al ponte e ho nel cassetto quelli della Epiphone Dot, Alnico 5 Classic al manico e Classic Plus al ponte. Dato che sotto quello al manico vi è un adesivo con scritto "DOT: neck/bridge" e vedendo che ha un output inferiore all'altro, sotto vostro consiglio decido di usarlo come pickup da ponte sulla Stratocaster.
Fatto lo scasso sul battipenna, mi armo di nuovi potenziometri da 500k, switch Japan e jack nuovo.
Faccio fare il cablaggio da uno più competente e, cosa fondamentale data la qualità dei pickup, schermo il vano con alluminio adesivo.
Monto tutto, monto le corde e faccio un'oretta di set-up: truss rod, sellette e pickup. La carico in macchina e vado via per il weekend affidandomi ai software da dispositivi portatili. Il risultato sembra buono ma, non fidandomi, rimando il momento del giudizio al giorno in cui la attaccherò al mio Hot Rod.
Così ieri sera arrivo in sala prove, accendo il mio Hot Rod Deluxe e... wow! È una Stratocaster e suona da Stratocaster (a differenza di alcune messicane che mi è capitato di provare). Via di funk, grunge, classic rock e hard rock, e va ben oltre le mie aspettative. Il manico è il classico modern C al quale sono abituato, quindi il feeling è già ottimo.

Il pickup al manico è il più convincente e il più veritiero, a differenza del centrale, che sembra un po' più fiacco per lo standard Stratocaster ma comunque utilizzabile per la sua funzione, ma le posizioni manico e manico-centro sono perfette. La centro-ponte è abbastanza particolare, ricorda vagamente la combinazione la manico-ponte Telecaster, ma un pelo più morbida. Per quanto riguarda il ponte, è stata una scelta più che azzeccata: la timbrica non si discosta da quella dei single coil ma con più corpo e sustain, mi è sembrata più utilizzabile di alcuni humbucker di serie sulle americane (avevo una Special HSS e faceva pietà). Nel complesso i volumi risultano bilanciatissimi, nessuna friggitura e zero ronzii di sottofondo.

A Bullet in my heart

Questa è la mia esperienza e volevo condividerla, e mi rivolgo a tutti i ragazzi, adolescenti e squattrinati universitari che come me guardavano all'americana come alla pace dei sensi, pensando che ciò che hanno sotto le mani sia robaccia.
Con un set di pickup mediocri, pochi euro di pot e switch, una buona schermatura abbinata a un buon setup fatto con pazienza possono dare nuova vita al tuo legnaccio.

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