VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale
Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale
di [user #43441] - pubblicato il

1959, gli USA sono in crescita e la scienza guarda con il naso all'insù verso lo spazio. La musica non è da meno e la liuteria elettrica cerca soluzioni avveniristiche e fantasiose, come fa Harmony con la Stratotone, piccola semiacustica senza buche e con una voce tutta sua.
Siamo nel 1959 a Chicago, terra ricca di storia del secolo appena trascorso. Sono finiti i tempi della grande depressione, di Al Capone, del Moonshine venduto sottobanco anche a gli stessi politici che avevano votato per proibirlo. È passata anche la seconda guerra mondiale e in città sono arrivati dal Mississippi artisti che hanno il blues nel sangue: Muddy Waters, al secolo McKinley Morganfield, Tampa Red, Sonny boy Williamson, Howlin' Wolf, al secolo Chester Arthur Burnett, Little Walter (Marion Walter Jacobs) e non ultimo Chuck Berry. La scena musicale di Chicago ferve, in quegli anni, grazie alla loro presenza e a quella di tanti altri ancora trasferitisi nella capitale dell'Illinois, nella città del vento, per cercare fortuna.
Nel '59 l'etichetta musicale Chess dei fratelli Leonard e Phil è già lanciatissima e produce tutti i sopra citati facendoli conoscere al grande pubblico. Si pensa già alla conquista dello spazio e l'industria automobilistica americana ce la mette tutta per sfornare auto dalla forma avveniristica, pinne a gogò svettano dal retro di vetture con motori sempre più grossi, veloci, ma soprattutto assetati.

Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale

In questo contesto di rapida espansione, di boom economico post conflitto, la ditta Harmony non vuole affatto restare indietro. Produce strumenti dalla fine dell'ottocento e dal 1916 è la punta di diamante di Sears e Roebuck (un po' il Postal Market americano, ma molto più tosta), che l'ha acquistata dal fondatore. I nomi delle chitarre di quel periodo sono affascinanti e hanno il comune denominatore della conquista dello spazio. Si va dalla Meteor alla Rocket, alla Jupiter e infine alla Stratotone. Che belva ragazzi!

Ve ne sono due tipi principali, uno solid body ed è quella che si vede nelle foto del povero Ritchie Valens (quello de "La Bamba") tragicamente scomparso il 3 febbraio di quello stesso anno in un drammatico incidente aereo assieme a Buddy Holly e Big Bopper. La seconda è quella che ho io e di cui vi voglio parlare.
Potremmo definirla semiacustica. Costruita in legno che quasi fatico a definire tale, all'interno è vuota. Forse d'acchitto non è che rapisca per la bellezza, ma vi assicuro che è tutta sostanza. L'elettronica è affidata a due pastosi, cremosi e potenti più di quanto possiate immaginare De Armond.
La signora pesa poco più di due chili. Qui non vi viene il mal di schiena a suonarla come potrebbe succedere con una Les Paul, magari anni '70, quelle che per bilanciare il peso devi mettere sull'altro piatto la Pietà di Michelangelo.

Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale

Tornando al legno (mah), direi ottimo "legno di cassetta", nel senso che a vederlo mi ricorda le cassette di frutta al mercato. La prendi, la guardi la rigiri e ti dici: "mah, sentiamo 'sto gioco come funziona". Poi, come sempre succede in questi casi, ti attacchi all'ampli giusto e parte la magia.
La scala è corta, il manico cicciottello. Subito capisci perche Brian Jones l'aveva nell'arsenale.  Non suona, tuona!

Armoniche a non finire, i due De Armond non tradiscono mai. Ci suoni quello che vuoi, una volta settata come si deve la tastiera è scorrevolissima, action media e corde grosse se vuoi sentire lavorare i magneti.

Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale

La gamma di suoni non è né Fender né Gibson, ma ha pacca da vendere all'attacco, bassi che ti arrivano come un cazzotto al fegato e ti tolgono il fiato. Se la suoni in slap tieni testa a un Precision. I medi pastosi non deludono mai, sugli acuti ti puoi confrontare con una Stratocaster così come una Les Paul e ne esci a testa alta.
Insomma è una chitarra  che a prima vista non impressiona a meno che la tua anima hipster non esca con barba alla Reverendo Gibbons e baffo arricciato, invece più la usi più ne scopri le potenzialità.
Col fatto che pesa una piuma non ti stanchi di adoperarla e, appena fatta l'abitudine alla scala corta, vai come un treno.
Qualità costruttiva: voto 6 e mezzo. Appeal 6/7. Suono: voto 10 e lode.

Harmony Stratotone: da Chicago allo spazio siderale

Parliamo di cifre. Se hai qualcuno in America che te la porta evitando balzelli fiscali importanti, te la cavi tra i 7 e gli 800 dollari. Se compri di qua dall'Oceano, metti una mano sul cuore e una in tasca e prepara il solito millino.
Ne vale la pena? Per me sì, ma io di chitarre ne ho abbastanza da reggere la casa se sta per crollare. Vuoi essere originale con una chitarra che hai tu e pochi altri e che suona da paura? Questo è un pezzo che non puoi farti scappare. Non ti cresce il millino in tasca e vuoi una chitarra che sia un assegno circolare in caso che il nostro amato Presidente del Consiglio si determini a spillarci anche il sangue e serva liquidità in tempi brevi? Non è il tuo oggetto.
chitarre semiacustiche gli articoli dei lettori harmony stratotone vintage
Nascondi commenti     26
Loggati per commentare

di Sparklelight [user #41788]
commento del 13/08/2015 ore 15:52:35
Un'altra chicca scaturisce dalla penna (pardon, tastiera) di biggiorgione, articolo gustosissimo, scritto con la giusta ironia.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 13/08/2015 ore 16:12:39
Grazie mille.Vista la calura estiva cerco di proporre letture svaganti,magari guardando oggetti che non capitano sotto mano tutti i giorni.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 13/08/2015 ore 16:07:52
S M E T T I L A !

:)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 13/08/2015 ore 16:20:01
E daiii! ...che se sei qui,è perché avevi voglia di leggere qualcosa di nuovo!!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 13/08/2015 ore 16:08:41
ps: in foto entrambi i potenziometri hanno la dicitura "tone"...un errore o il volume è nascosto altrove :D ?
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 13/08/2015 ore 16:17:51
Giustissima osservazione! In realtà tu stai guardando 4 potenziometri,nel senso che la parte superiore, cioè quella in bianco,controlla i toni,mentre la parte sotto regola il volume. Figata,quando sono ben puliti, se però utilizzandoli,in mezzo ci finisce della sporcizia, quando vai a chiudere il tono rischi che il volume lo segua perché si incastra, il che dal vivo non è il top...
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 13/08/2015 ore 16:24:51
è una soluzione interessantissima, che personalmente avrei auspicato su tutte le semiacustiche...appesantire quanto meno possibile il top dovrebbe consentire al piano armonico stesso di vibrare più liberamente...certo, chi fa un uso smodato del volume può essere penalizzato. chitarra deliziosa e che non conoscevo. ps: ho avuto la fortuna di avere per le mani una archtop italiana del '59 (del chitarrista che accompagnava claudio villa), equipaggiata con un solo di questi stessi de armond...per puro divertimento la ficcai in un ampli, droppata in Re...orizzonti stoner a portata di mano! che pickup...potentissimi
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 13/08/2015 ore 21:33:44
Beh,non mi dilungo sulla storia dei De Armond,su cui hanno scritto pagine "epiche". Tecnologia obsoleta che non tradisce mai!! Sui pot su pot ,che dire se non :Geniali! richiedono un po' di manutenzione in più , ma son stilosissimi ed ergonomicamente,funzionalmente ed esteticamente "spaziali!"
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 13/08/2015 ore 16:26:29
L'ho provata, mi pare dei primi anni '60 e non aveva la scritta stratotone.
Vi posso solo dire che suonava da paura con un gran carattere e molto molto attacco, l'ho suonata dentro un vox, veramente pazzesca, prezzo buono.
Perchè non l'ho presa?
Perchè purtroppo uno pensa sempre che una chitarra così "datata" ti possa dare dei problemi di affidabilità, salvo poi averne con una molto più moderna..............


Vabbè se vi capita, e sarà difficile, provatela, e provate anche a non prenderla, sarà ancora più difficile....
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 13/08/2015 ore 21:35:02
Grazie per la conferma di quanto ho detto nell'articolo. Questi oggetti hanno qualcosa di magico!!
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 14/08/2015 ore 01:23:39
Ottimo articolo,grazie per le chicche che ci regali...ti leggo sempre molto volentieri,sentire storie di chitarre poco "blasonate"ma che danno queste soddisfazioni fa sempre piacere.goditela
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 14/08/2015 ore 09:44:04
Mi diverto a scrivere di queste chitarre ormai dimenticate,perchè avevano soluzioni interessanti e per quei tempi rivoluzionarie. Poi in secondo luogo,stimolano la discussione,che è la parte più interessante e divertente, dove ognuno porta la sua esperienza. Comunque non mancherò di scrivere anche su chitarre "nobili" che ho in collezione; anche se non credo che solleveranno grandi discussioni, come è capitato con il mio articolo sulla Danelectro.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 14/08/2015 ore 14:51:34
Giorgio, sai che ti stai riempiendo di nemici, vero? :D
Ma ha il blocco centrale o é completamente cava?
Strana anche la giunzione del manico, mai viste le viti in quella posizione, ancora piú su una semiacusica!
Complimenti per lo strumento, anche se mi hai fatto del male piú con la junior e la epiphon :)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 14/08/2015 ore 15:28:04
Tutta vuota! E se hai sentito più male con le altre è solo perché non hai sentito suonare questa, tuttavia ti suggerisco un link che un'idea te la potrebbe dare. Per le viti...abbi fede.qualcosa già bolle in pentola per i prossimi articoli...

vai al link

vai al link
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 14/08/2015 ore 17:15:51
Da quello che riesco a capire dai video attraverso le cassettine del pc, a parte il suono molto grosso che già avevi descritto, sembrerebbe molto simile ad un suono Gretsch, mi sbaglio?

A proposito delle viti, dicevo, mi pare inusuale nel senso che non mi è mai capitato di vedere un'impostazione simile. Non sono di certo un tecnico e per quanto mi possa sembrare illogica, ma se funziona... vedremo nei prossimi articoli cosa ti hanno fatto tornare in mente quelle viti... Stay tuned :D
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 14/08/2015 ore 19:20:18
Beh, diciamo che negli anni 50 soprattutto la gretsch utilizzava molto i De Armond e quindi il tuo giudizio è coerente. Per quanto concerne le viti sono una disposizione collaudatissima e piuttosto tipica dei marchi di Chicago: Harmony, Kay e Silvertone.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 15/08/2015 ore 00:40:4
Grazie per le informazioni!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 15/08/2015 ore 01:53:25
Se decidi di seguire ciò che scrivo,seguiranno tanti articoli sempre su oggetti vintage e non tutti così scontati. Probabilmente ti divertirai ad intervenire. e ricorda che io rispondo sempre alle domande.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 16/08/2015 ore 01:20:04
Avrai notato cche seguo i tuoi articoli, anche se intervego poco: di solito leggo la sera dal cellulare e da qui é un po scomodo scrivere.
Ad ogni modo quando ho da chiedere, scrivo e ho notato che rispondi a tutti :)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 16/08/2015 ore 09:32:01
Beh,diciamo che è la parte costruttiva. L'articolo deve dare uno spunto di riflessione e muovere la curiosità, la discussione che ne deriva è il feed back. Io imparo da te e tu da me, o per lo meno questa sarebbe la mia idea di partenza.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 16/08/2015 ore 15:28:10
Stratotone... l'illustrazione è da satelliti in orbita come quel Sputnik sovietico che mandava dei "bip bip" poi ritrasmessi alla radio poco prima. È partita l'era spaziale. E come ben dice Giorgione The Great, ha un sound da tuono - è un chitarra col rombo di un "razzo in partenza" sulla rampa di lancio.

Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 16/08/2015 ore 23:00:12
In questi anni ci stiamo concentrando solo su i soliti pezzi arcinoti e perdiamo di vista dei gioiellini che ancora si possono comperare a cifre umane e con cui suonare senza paura tutti i giorni. Chitarre con caratteristiche che non le farebbero sfigurare neanche a confronto con le più classiche chitarre della storia. Io nel mio piccolo,cerco di farle conoscere e di trasmettere un poco della mia esperienza a chiunque abbia voglia di ascoltare, o , per meglio dire,leggere. ...E spero di riuscire ad interessare.
Rispondi
di Numero4 [user #36693]
commento del 21/08/2015 ore 10:0
Ciao biggiorgione.
Vorrei sapere se i modelli stratotone suonano tutti così bene oppure se ci sono delle annate particolari oppure dei modelli particolari di stratotone che suonano particolarmente bene.
Grazie
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 21/08/2015 ore 14:37:35
Se non hanno subito danni o manipolazioni nell'elettronica sono tutti ottimi strumenti. Di quelli che ho avuto occasione di provare preferisco sempre i pre 60 ma non perchè ci sia un'evidente differenza sonora; sostanzialmente mi piace di più l'idea che provenga dagli anni 50. Potrei affermare che a prescindere che sia marchiata Harmony o Silvertone,la stratotone è una chitarra ben concepita. Attualmente sono alla caccia delle stratotone solid body (h44, h88) Che hanno un timbro differente ma sempre esageratamente bluesy. Ti allego qualche link per darti un' idea.
vai al link
vai al link
vai al link
vai al link
vai al link
vai al link
vai al link
Rispondi
di Numero4 [user #36693]
commento del 21/08/2015 ore 15:17:44
Grazie mille biggiorgione vedo di mettere da parte due euro e magari mi faccio il regalo di natale ne ho viste un paio che mi piacciono proprio!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 21/08/2015 ore 16:26:52
Vai a colpo sicuro. Se sono integre,non puoi sbagliare.
Rispondi
Altro da leggere
Il Restauro della Fender Stratocaster del... 1953! [IT-EN]
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
"La gente non capisce che le Strat fino al 1975 sono ottime": Malmsteen si schiera con CBS
Elettronica USA e palette a libro per le Epiphone 2024 ispirate a Gibson Custom
In video le rarità vintage del museo Martin Guitar
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964