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Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica
Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica
di [user #32554] - pubblicato il

La posizione che si assume sulla chitarra è un fatto di istinto ma anche di studio e analisi, fondamentale per ottimizzare l'esecuzione ed evitare danni fisici a lungo termine. Ecco la postura ideale da assumere quando si suona la chitarra, dalla classica alla solid body.
A volte si considera più importante di cosa si suona. Altre volte, rapiti da un passaggio complicato che non ci viene, non consideriamo l'impostazione come elemento fondamentale per la riuscita esatta di quel passaggio. Generalizzando, si potrebbe affermare che anche il genere musicale condiziona l'impostazione. In realtà, micro variazioni e piccoli aggiustamenti nel corso dell'apprendimento (e non solo) aiutano a creare un'impostazione più o meno naturale e personalizzata per ognuno di noi. Vediamo insieme i principi dell'impostazione, ma con la chitarra in braccio.

Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica

La classica
Indubbiamente il mondo della chitarra classica ha razionalizzato l'impostazione senza tralasciare il minimo particolare, facendone il fulcro fondamentale sulla quale ruota l'apprendimento dello strumento e del repertorio a esso collegato. L'impostazione è fondamentale per la riuscita di brani virtuosi che mettono a dura prova i limiti umani, contemporaneamente l'evoluzione musicale sfrutta e ha sfruttato l'impostazione che si è evoluta nel tempo, dando possibilità ai più virtuosi di ottenere con precisione passaggi sempre più complessi.

Per impostazione poi non s'intende solamente la posizione delle mani, ma coinvolge indubbiamente tutto il corpo, dall'articolazione delle braccia alla posizione delle spalle, la schiena, le gambe. Persino come si sta seduti diventa fondamentale per unirsi in un tutt'uno con la chitarra, quindi posizione da seduti con un piccolo sgabello sotto il piede sinistro (per tutto l'articolo intenderò la postura da destrimani, i mancini semplicemente possono invertire il tutto mantenendo ovviamente validi i medesimi principi) e la chitarra starà poggiata sulla gamba sinistra parallela al busto davanti a se, mentre la destra aperta potrà essere spostata leggermente verso destra. Non si devono creare tensioni, la curvatura della chitarra permette un appoggio sicuro e stabile sulla gamba, lo strumento dovrebbe stare in posizione senza l'uso delle mani. Il primo capotasto dovrebbe trovarsi ad un altezza compresa tra gli occhi e il collo, questa variazione dipende se si è alti un metro e cinquanta o due metri e dieci.
Il braccio destro appoggia sulla fascia laterale superiore una volta imbracciata, l'articolazione del gomito deve essere libera quindi la spalla destra sarà leggermente protratta in avanti (ho detto leggermente) cosicché la mano destra possa ritrovarsi a peso morto davanti alla buca seguendo longitudinalmente l'avambraccio. A questo punto si può lasciar penzolare la mano in modo da creare naturalmente una curvatura del polso. Ci si dovrebbe ritrovare con le dita spostati leggermente verso il ponte quindi dietro la buca, il pollice dovrebbe comandare i bassi con facilità grazie a un movimento rotatorio mentre le dita indice medio e anulare si dovrebbero trovare davanti alle corde di E B e G.
La mano sinistra dovrebbe seguire una curvatura continua, dolce e naturale tra le articolazioni della spalla, gomito, polso terminando con la stessa logica con la complessa articolazione della mano. Il pollice, che dovrebbe stare di norma a opposizione del medio e anulare, quindi in posizione idealmente centrale della mano, poggia con il polpastrello su di una virtuale linea che divide a metà il manico, in questo modo avremo tutte e tre le falangi delle altra quattro dita libere di articolare e allargarsi il necessario.
Rigorosamente, quest'ultime agiscono in verticale sull'operazione di schiacciare le corde, si dice quindi "a martelletto".

Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica

L'acustica
Quasi parallelamente all'impostazione della chitarra classica, scorre e si evolve la chitarra acustica o folk. Nel suo principio, tanto quanto il periodo "far west", è sinonimo di anarchica libertà sociale e culturale. Nell'origine, l'impostazione segue l'istinto più che una razionale conformità a ciò che si deve suonare, quindi la posizione in braccio prevede l'appoggio sulla gamba destra e il manico abbassato quasi parallelo al terreno, per capirci. L'avambraccio destro e in particolar modo l'articolazione del gomito non poggia necessariamente sulla fascia laterale, facendo molta differenza se si suona in fingerstyle piuttosto che in strumming.

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impostazione per lo strumming

La mano sinistra mantiene il più possibile l'ovvietà delle dita a martelletto, mentre il pollice può sbucare da sopra il manico, oltre a creare un punto d'appoggio, fungendo da aggancio per aumentare la forza nei bending, tecnica praticamente assente nella chitarra classica.
Con questa impostazione si creano diverse opportunità d'imbracciare la chitarra acustica. Di fatto ci possono essere diverse altezze e angolazioni del manico rispetto al terreno o dell'angolo che si viene a creare tra il busto e il manico della chitarra, che dipendono quindi dalla nostra altezza e relativa lunghezza delle braccia.

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impostazione per il flatpicking

La semiacustica
La chitarra semiacustica, già nel contenuto del termine acustico, si divide in due macro gruppi. Da una parte l'impostazione derivante dalla chitarra acustica quindi appoggiata sulla gamba destra con le medesime considerazioni e indicazioni sviscerate precedentemente ma, osservando giganti come Joe Pass piuttosto che uno tra i padri fondatori della chitarra jazz Wes Montgomery, si razionalizza un impostazione più vicina al mondo della chitarra classica. Quindi strumento tra le gambe e manico sufficientemente inclinato in modo da ritrovarsi il primo capotasto quasi all'altezza degl'occhi.

Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica
a sinistra stile Wes Montgomery. A destra stile Joe Pass

Indubbiamente un chitarrismo più virtuoso ha necessitato di un impostazione ergonomicamente più razionale e soprattutto funzionale alla scorrevolezza e fluidità dei passaggi via via sempre più complessi.
Arrivati a questo punto mi soffermo per creare una sorta di spartiacque. Se da una parte la chitarra classica si suona prettamente seduti, l'acustica e la semiacustica munite di tracolla si possono suonare sia da seduti sia stando in piedi. Indubbiamente la gravità influenza l'impostazione in quanto, una volta imbracciata, il peso dello strumento creerà involontariamente una posizione della chitarra parallela al busto. Per il resto, razionalizzando l'uso della tracolla, dovrebbe comportare agevolmente un impostazione il più simile a quando si sta seduti.

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La solid body
Diametralmente opposto alla chitarra classica, il mondo delle solid body comporta prevalentemente un utilizzo in piedi, quindi molto dipende da ciò che si suona. Se da una parte in certi casi la chitarra altissima prevede tecniche altamente virtuose come nel metal moderno piuttosto che nella fusion, via via generi sempre più ritmici (per esempio il punk) fino al completo annullamento dell'atto solistico richiedono una completa articolazione e uso del braccio destro, quindi il movimento diventa obbligatoriamente parte di quel che si suona. Basti pensare al movimento rotatorio di Peter Townshend degli Who.

Postura corretta per chitarra classica, acustica, archtop ed elettrica

Di massima, tenere d'occhio l'impostazione della mano sinistra. A volte, per tirare un bending è necessaria una contro-curva del polso, la quale diventa un difetto nel momento che quest'impostazione è norma quotidiana. Di fatto, ogni contro-curva nel percorso dei nostri tendini ne crea un inutile e ulteriore stiramento comportando maggior fatica nell'articolare le dita sulla tastiera.

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Di massima, ogni strumento e ogni genere possono avere la propria postura. Poi in realtà, come tante volte capita, la necessità crea l'eccezione alla regola, prassi che nel consolidarsi crea a sua volta nuove regole.
Siamo al 99% del tempo abituati a osservare (e quindi memorizzare) posture altrui, un buon consiglio è familiarizzare con il proprio corpo, le proprie leve e articolazioni. Senza vergogna mettiamoci davanti allo specchio grande che abbiamo in casa, impariamo a muoverci e a osservare come si articolano braccia, avambracci, polsi e dita, senza tralasciare l'osservazione delle spalle e della schiena (storta, ricurva ecc).
L'ascolto sensibile delle sensazioni fastidiose, unitamente all'osservazione del nostro corpo davanti a uno specchio, sono importanti strumenti che ci aiuteranno a modificare e personalizzare una postura efficace singolarmente per ognuno di noi.

Nota della Redazione: questo articolo fa parte della rubrica Entry Level. Cerca gli altri articoli contrassegnati con questo tag inserendo "#entry level" nel motore di ricerca del sito.
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