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DV Mark Little 40 L34

di adriphoenix [user #11414] - pubblicato il 17 febbraio 2017 ore 16:12
Ciao amici, ho la possibilità di provare nel weekend questa testatina da un privato, non la conoscevo fino a ieri, oggi scopro che è fuori produzione da qualche anno. In rete (anche in Accordo) si trova pochino a livello di recensioni, tuttavia le demo su youtube (soprattutto quelle di Ciro Manna, endorser Dv Mark) sembrano promettere cmq bene, qualche possessore della suddetta ha voglia di scrivere le sue impressioni, pregi e difetti?
Io suono prevalentemente cover rock e uso Gibson SG, Squier Tele CV e Fender Strato USA, come pedali od uso un Marshall Bluesbreaker ed un Digitech Harwire Valve distortion. Fatemi sapere, thanks!!

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di xstrings utente non più registrato
commento del 17/02/2017 ore 16:45:06
E' un ampli nato per suonare con i pedali, il clean è buono ma non eccezionale sulla versione combo, a me i coni al neodimio della DV Mark non fanno impazzire quindi è decisamente meglio prendere la testata ed abbinarla ad una buona 2 oppure 4x12 ( magari con V30).
Ci sono due versioni, una con valvole 6L6 ed una con EL34;
io ho provato solo la versione con le 6L6 quindi non saprei esserti di aiuto per capire le differenze.
Ha inoltre una sorta di attenuatore di potenza ma sinceramente non l'ho testato, all'epoca me lo fecero provare in una saletta con una Strato, un BB Preamp e un delay sotto i piedi.
Se hai un budget basso ( diciamo 350 max 400€) ed una buona cassa fai bene a prenderla, con i giusti pedali si ottengono sonorità davvero buone.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 17/02/2017 ore 17:05:30
Grazie mille, questa è la versione con El34, vediamo come suona ;D
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 17/02/2017 ore 17:09:59
Ciao, vedo ora che anche a te i coni DV Mark non piacciano più di tanto. A me sembrano troppo aperti e moderni ed ho risolto con una cassa aggiuntiva con cono Jensen. Il suono è migliorato nettamente ed ora adoro il mio amplificatore. In futuro farò qualche altro esperimento.
Ho sentito persone che sostituiscono i coni DV Mark con coni al neodimio di Luca Fanti, sai qualcosa?
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 17/02/2017 ore 17:28:08
Onestamente non sapevo dei coni di L. Fanti però come te non ho apprezzato quelli di serie montati sui combo.
E' comunque incredibile quanto possa cambiare il suono in base ai coni, tempo fa vidi un test delle casse 1x12 della Dragoon, ognuna con cono diverso lasciando invariati settaggi dell'ampli, chitarra volumi ecc ecc ... pazzesco!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 17/02/2017 ore 18:20:28
I coni di Fanti sono esattamente gli stessi che usa DV Mark (B&C Firenze) Amen!
A me personalmente i coni che montano i cabinet e di combo di Dv Mark piacciono parecchio,ma ad ognuno il suo naturalmente.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 17/02/2017 ore 18:30:03
Davvero? non lo sapevo. Qualche giorno fa ho notato un tizio su mercatino musicale che vendeva i suoi coni DV Mark (White Star), incuriosito gli ho chiesto il perché e lui mi ha risposto che li aveva sostituiti con i Luca Fanti.
Comunque, se sono gli stessi mi sono tolto la soddisfazione di provare i Luca Fanti, grazie per la info.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 18/02/2017 ore 11:00:2
Si sono gli stessi,la B&C fa coni di tutti i generi da una vita,anche ribrandizzati per altri.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 18/02/2017 ore 12:41:36
Suoneranno anche uguale ma ho notato che il cestello dei Luca Fanti è completamente diverso dai White Star.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 18/02/2017 ore 15:43:18
Io li ho provati un paio di annetti fa,lui ha lo studio in Mugello,e se ti devo dire che abbia trovato differenze direi una bugia.
Rispondi
di ekberg [user #38724]
commento del 21/03/2017 ore 00:19:51
ho fatto un test oggi, white star / Fanti .. non solo non sono gli stessi, ma neppure si somigliano.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 21/03/2017 ore 08:09:4
Grazie, in effetti mi rimaneva un dubbio.
Già che ci sei dicci le differenze che sono molto interessaro, da quello che ho letto i Fanti dovrebbero suonare un po' più classici.
Rispondi
di ekberg [user #38724]
commento del 21/03/2017 ore 11:19:42
premetto che li ho testati su due casse diverse: il fanti in un combo 1x12 mesa boogie studio 22, open. i dv nel combo 2x12 dv40, sempre open. mi limito alle differenze macroscopiche che sono attacco più deciso e basse più corpose sui whitestar; alte più frizzanti sul fanti, quasi più hi-fi e leggermente più lento come risposta. testandole ovviamente con la stessa testata, quella del dv40, contrariamente alle mie aspettative ho preferito i dv, ma può essere complice la cassa meglio progettata del combo 2x12. in breve, pensavo di smontare un whitestar e metterci un fanti.. invece non mi è sembrato proprio il caso.
prendila con le pinze la mia opinione, i gusti son sempre personali.. i fanti son comunque bellissimi..
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 17/02/2017 ore 17:04:04
Io ho il DV Mark DV40, dovrebbe essere molto simile al Little 40 anche se in versione combo.
I punti di forza dell'amplificatore sono la grande versatilità e i controlli molto efficaci.
La versatilità è data principalmente dal CPC (Continuous Power Control), ossia una manopola che modifica la potenza delle valvole come si vuole, in pratica riesci a saturare le valvole quanto vuoi ad ogni volume o quasi. Credo che questa meraviglia di controllo non sia più presente negli amplificatori nuovi, informati.
Se l'ampli ha l'autobias (informati non ne sono sicuro) puoi anche cambiare valvole senza problema, ad es. passare alle 6L6.
I controlli ed in particolare il tote stack sono molto efficaci, rispetto ad altri ampli, riesci a regolare bene ed ottenere molte sonorità.
Per quanto riguarda il suono in generale a me piace molto, forse un pelino troppo moderno per i miei gusti, ma ho risolto con una cassa aggiuntiva.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 17/02/2017 ore 17:07:10
Grazie anche a te, si il controllo CPC non c'è più sulle versioni più nuove, tipo il Little 40 II, che invece ha guadagnato riverbero (credo digitale) ed un secondo canale solid state. Secondo te sono ampli affidabili dal punto di vista di componentistica, scheda etc?
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 17/02/2017 ore 17:13:22
Io l'ho comperato usato ed ha già qualche annetto, per ora (scongiuri) non mi ha dato nessun problema.
Nel mio c'è anche il canale distorto ma non lo uso, è sicuramente meglio del secondo canale di un Fender Hot Rod etc., ma preferisco i pedali.
Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 18/02/2017 ore 12:10:19
Presumo che tu abbia adocchiato la prima serie monocanale col CPC.
Ho avuto la versione EL 34 per circa tre anni, è un grandissimo ampli, consiglio l'accoppiata con una classica 2x12 + V30 e sconsiglio la sua cassa DV perché suona molto scura (a meno che non ti piaccia quel tipo di suono).
Mangia benissimo i pedali, ha un alta soglia di headroom e un crunch naturale bellissimo.
Grazie al Continuous Power Control la puoi usare anche in casa, inoltre è molto leggera.
Prendila al volo.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 18/02/2017 ore 13:44:07
Si è la prima serie infatti, non ho idea di che anno ma so che è la made on Italy. Grazie x le tue impressioni, non vedo l'ora di provarla :D
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 20/02/2017 ore 13:03:42
Dunque alla fine l'ho presa, devo dire che sono rimasto molto impressionato dalla sua dinamica e dal timbro caldo, avevo alcune perplessità prima di provarla, scomparse non appena ci ho attaccato la mia telecaster. Il venditore tuttavia aveva "solo" una 4x12 artigianale con coni Celestion non specificati, quindi mi rimane in sospeso di come suonerà con casse più piccole. Mi sono avvicintato al mondo Dv Mark anche in funzione dell'aspetto peso inferiore delle sue produzioni e non nascondo che l'idea di comprarmi la Neoclassic 1x12 al neodimio mi stuzzicava molto, proprio in ragione della trasportabilità. Non mi resta che provarla in qualche negozio con la cassa Dv Mark e poi trarre le mie conclusioni, se acquistarla o rivolgermi ai classici V30 o altro. Visto che l'hai posseduta, ti posso chiedere in quale impostazione di bias (high/low) la usavi e che vantaggi concreti in termini di suono/durata valvole ne hai tratto? grazie ;D
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 18/02/2017 ore 22:29:58
Grazie a tutti per i consigli...l'ho presa dopo attenta prova..ora devo accoppiarla con la cassa adatta, cmq è un'ottima testata!
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 19/02/2017 ore 21:05:18
Complimenti, hai fatto la scelta giusta. Secondo me il CPC fa la differenza. Data questa amplissima potenzialità di regolazione smanettandoci un po' troverai dei grandi suoni.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 20/02/2017 ore 13:08:20
Grazie! è proprio una bella macchina, ben suonante e ben costruita, mi meraviglia un po' che non abbia riscosso un successo più ampio al tempo in cui è uscita, 7kg di peso, trasportabilità, mangiapedali per eccellenza e CPC che permette di suonare dalla camera da letto fino al palco grande, tutti requisiti che ne fanno un coltellino svizzero versatilissimo! Grazie per le impressioni e i suggerimenti ;D
Rispondi
di ekberg [user #38724]
commento del 13/03/2017 ore 13:32:21
ma qualcuno sa perché hanno tolto il cpc nella seconda versione? ho preso il combo dv40 212 prima serie, anche per questa utile funzione.. poi il design è anche più figo a mio avviso..
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 21/03/2017 ore 11:50:22
Grazie
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