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Heavy metal & personalità
Heavy metal & personalità
di [user #116] - pubblicato il

Tra i tantissimi workshop e appuntamenti didattici che animeranno la giornata di Custom Shop c'è particolare curiosità per l'incontro con Andrea Martongelli: Andrea, tra i chitarristi heavy metal più in vista del momento, non parlerà solo di tecnica chitarristica ma anche di strumentazione, personalità musicale e coerenza artistica. Una panoramica a 360° sul chitarrista metal moderno.
Dai temi che ci hai anticipato tratterai nel tuo workshop, intriga il fatto che tu voglia parlare di personalità e coerenza tra la musica che si suona e il proprio essere artisti.
Penso che l'onestà, la coerenza, il coraggio di essere sè stessi, senza paura di esser giudicati al giorno d'oggi, siano aspetti, qualità importanti che stanno svanendo pian piano, a causa della troppa presenza (in maniera ossessiva intendo) della gente sui social network; da quanto a volte, siamo condizionati da ciò che leggiamo sui social, talvolta superficialmente, senza andare mai a fondo nelle cose. La Musica, per come la vedo io, da sempre è profonda: qualcosa che va al di sopra di tutto questo e non merita superficialità. Merita dedizione e passione e onestà, schiettezza. Be true to yourself, be true to the Music! 

Riserverai uno spazio importante all'importanza di una strumentazione selezionata al meglio. Tu cosa ti porterai sul palco a Custom Shop?
Sicuramente le mie fidate Ibanez Prestige e Iron Label moddate dai miei super brothers guitar-tech Fabio Gobbi &Michele Migi. Poi il mio amplificatore Laney IronHeart, la pedaliera Zoom G5n. Il tutto cablato coni cavi Planet Waves. Ready to rock!

Heavy metal & personalità

Una domanda meno frivola di quanto  sembrerebbe: dicci tre cose nel suonare che sono metal e altre tre che non lo sono...
E' Metal
1) Scandire perfettamente le suddivisioni ritmiche con la destra, accentare le note col plettro come un vero batterista, groove e intenzione, respiro ai massimi livelli garantiti. Suonare è come parlare e se sei chiaro ed arrivi subito al punto la gente ti capisce e ti segue, ma prima di tutto sarai in grado di capire te stesso ed essere consapevole del tuo playing al massimo. Ci vorrebbero delle lamette di precisione per i solo e dei badili per le ritmiche ed il mondo sarebbe più bello!
2) Cavarsela in ogni situazione, in qualsiasi palco, con qualsiasi chitarra che non sia la tua, con qualsiasi amplificatore che non sia necessariamente il tuo. Suono in tutto il mondo e talvolta non puoi avere tutta la strumentazione richiesta; proprio in quei momenti devi tirar fuori il leone che c'è in te, fare un bel respiro e pensare a portare a casa una performance da campionato mondiale. Al pubblico non interessa se sei stanco, hai dormito due ore, hai male ad un braccio. Il video col telefonino è sempre in agguato allora concentrati e... rock them all!
3) Spingersi sempre oltre i propri limiti, ricercare la nota perfetta, suonata al 100%: curata, vigorosa, piena di vitalità e che arriva in mezzo agli occhi di chi ci ascolta...more is more  come dice Y.J. Malmsteen!
Non è Metal:
1) Justin Bieber
2) Suonare mosci e trascurare i piccoli dettagli, prendendo in giro chi lo fa...la cura di tanti piccoli dettagli porta a un grande suono!
3) Fermarsi a suonare solo quello che per te è facile e facilmente comprensibile all'orecchio. Vi devono piacere le sfide:  è una continua evoluzione, un vortice impetuoso e bisogna cavalcarlo. E' una vera missione.

Ci racconti la sfiga più terrificante che ti è capitata con la strumentazione in un live in tanti anni di tour e concerti?
 Uuuuuh...ce ne sarebbero a migliaia! Per esempio, potrei raccontarti  quando sul palco del Download Festival 2014 a Donington, uno dei concerti più importanti della carriera degli Arthemis, mi sono ritrovato catapultato sul palco, con un roadie mi collega all'unico amplificatore devastato dell'intero festival! Avevamo a sisposizione solo un line-check di 5 minuti e durante l'intro dello show mi accorgo che il mio suono è un clean brutalmente schifoso" Per un minuto ho visto tutta la mia vita passarmi davanti: dall'asilo fino ad ora! Allora mi sono fiondato sul mio fedele Zoom G3 accoppiato ad un overdrive che avevo nella pedaliera in caso di emergenza e boom...il primo accordo è stato messo a segno e poi via, per tutto il resto del concerto senza intoppi e con un suono gigante e dinamico. Bisogna sempre avere il piano A, B e C ed essere carichi al 100% quando si è on the road. No matter what!



Andrea e la sua band, gli Arthemis hanno appena  pubblicato il video di "Undead", primo singolo tratto dal nuovo album ‘Blood-Fury-Domination’, in uscita il prossimo 7 aprile per l'etichetta Scarlet Records.
andrea martongelli custom shop milano 2017 interviste
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Il sito degli Arthemis, la band di Andrea Martongelli
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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 15/03/2017 ore 16:45:07
Mai sentiti e mai li risentirò, perchè sono vecchio ormai e mi occupo d'altro... ma davvero forti, complimenti..\m/
Rispondi
di olegario_santana [user #20033]
commento del 16/03/2017 ore 09:47:11
lunga vita alla zoom g3 !!!!!
Rispondi
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