VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Gold Music è distributore Schecter dell'anno
Gold Music è distributore Schecter dell'anno
| advertorial di [user #3672] - pubblicato il

Il distributore dell'anno secondo Schecter Guitar Research è italiano. Gold Music riceve il premio "Distributor Of The Year" al Namm 2018.
Il Namm Show di Los Angeles è un appuntamento globale per tutti gli appassionati di strumenti e musica a 360 gradi. Il Convention Center di Anaheim è il teatro per le maggiori novità, è un vero polso del mercato e consente di ricavare un'immagine piuttosto fedele di ciò che accade nel mondo dello strumento musicale. Premi come il "Distributor Of The Year" sono particolarmente attesi dagli addetti ai lavori in quanto riflesso del lavoro compiuto fino a quel momento, e anche metro per quello che è lo stato di salute nel Paese ospite del distributore premiato.

Siamo felici di annunciare che, per l'anno 2017, il distributore dell'anno secondo Schecter Guitar Research è l'italiana Gold Music.

Gold Music è distributore Schecter dell'anno

La premiazione segue l'impegno costante di Gold Music nella diffusione e affermazione del marchio Schecter in Italia, sia per la divisione Schecter Guitar Research sia per lo Schecter Custom Shop. Da segnalare sono le iniziative come la Schecter Extreme Legacy, campagna condotta in completa autonomia da Gold Music ed esclusiva per l'Italia.

Questo il commento di Gold Music: "Questo prestigioso riconoscimento è uno stimolo per continuare a crescere con un'Azienda che negli anni ci ha supportato (ed abbiamo a nostra volta supportato) con entusiasmo e passione, alla quale siamo legati da un reciproco profondo rispetto e senso di amicizia."

Potete leggere la notizia ufficiale sul sito Gold Music a questo link.
gold music musica e lavoro namm show 2018 schecter
Link utili
Sito Schecter
Il comunicato sul sito Gold Music
Nascondi commenti     19
Loggati per commentare

di francesco72 [user #31226]
commento del 29/01/2018 ore 18:51:11
Non mi è ben chiaro come viene assegnato il riconoscimento e non vorrei sembrare sciovinista, per cui innanzitutto faccio i complimenti. Però la mia unica esperienza con Gold Music è ben poco positiva: le wylde audio in Italia si vedono col binocolo, nel senso che stanno in Stati limitrofi ed i prezzi sono raddoppiati rispetto al prezzo (al pubblico) USA.
Magari è il caso particolare che non fa testo, ma a me interessava quello.
Ciao
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 29/01/2018 ore 19:17:29
No anche le Schecter hanno prezzi folli.
Se hanno preso un premio magari va alla politica di marketing non certo ai prezzi proposti. Dubito qualcuno prenda le Schecter da loro se le può trovare a molto meno.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 29/01/2018 ore 19:31:24
Mettiamoci anche il catalogo di modelli importati abbastanza limitato rispetto alla proposta totale del marchio (arriva perlopiù la roba "metallara") e vien da farsi due domande. Comunque sì, prezzi abbastanzada sbalconati.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/01/2018 ore 20:05:33
Guarda quello della limitazione dei cataloghi temo sia un male la cui responsabilità è da dividere con i produttori: se il rivenditore (importatore o dettagliante) deve acquistare le chitarre sperando di rivenderle è ovvio che va sul sicuro o su quel che ritiene sicuro. Però è un cane che si morde la coda: cinque anni fa volevo comprare una BC Rich, ma si trova solo negli USA (non in Europa, ma proprio solo in USA e Canada) ed il rivenditore mi disse: "la puoi tranquillamente ordinare e te la faccio avere in otto giorni, anche solo con una caparra da 100 euro", gli ho risposto: "va bene, ma se poi mi sta scomoda?" (grosso modo avevo capito il suono), replica "ah beh, la devi comprare o perdi la caparra". Morale oggi ho comprato altre chitarre e BC Rich da me non ha visto un euro/dollaro.
Ciao
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 29/01/2018 ore 20:53:15
Beh...negli Stati Uniti puoi acquistare online una chitarra e se dopo averla provata non ti piace la puoi restituire. Però ci rimetti le spese di spedizione, che a seconda della distanza possono variare dai 50 ai 100 dollari.
Mettiti nei panni del rivenditore...se tu non acquisti la chitarra lui la deve rimandare in Usa per cui non è cosí sbagliato il suo ragionamento.
Però si può discutere sul fatto che il rivenditore non abbia modelli da far provare, questo sicuramente non va bene. Un rivenditore dovrebbe sempre mettere a disposizione le chitarre da provare (che forse è quello che intendevi tu..).
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/01/2018 ore 09:18:23
Ciao, anche in Italia e dal magazzino tedesco Thomann, se compri via Internet hai quella possibilità, il problema è che puoi comprare solo quello che c'è disponibile, non quel che esiste. Per cui, come hai giustamente notato, il problema è poter provare lo strumento: se non ce l'hanno, lo devi comprare a scatola chiusa e basta. D'altra parte ho ben scritto che la "colpa" non è solo dei rivenditori: capisco che non si possano investire 10.000 euro al mese per tenere tutte le chitarre di un marchio, per questo, a mio parere, i produttori dovrebbero fare una politica di cessione ai negozi in conto vendita o conto esposizione almeno per quei modelli che presentano peculiarità o nuovi.
Ciao
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 30/01/2018 ore 09:45:16
Son completamente d’accordo, potrebbero prevedere uno stock demo...da girare ai vari rivenditori per farle provare ai clienti. Chitarre che poi dopo qualche mese possono essere vendute a prezzo scontato.
Un pò come si fa con le auto, che dopo essere state provate vengono vendute come “aziendali”.
Non credo possa rappresentare un costo insostenibile per i produttori.
Mica devono mettere a disposizione chitarre Custom shop...
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 30/01/2018 ore 14:34:31
Nella mia preparazione per la "terza età" (mannaggia) dopo 36 anni di giornalismo ho avviato un'attività di produzione e commercio di biciclette, mia passione di sempre.
Grazie a questa nuova avventura ho scoperto aspetti mostruosi del commercio, che danno risposta alle obiezioni che si leggono regolarmente quando si parla di distribuzione in Italia. La mia esperienza ciclistica può essere replicata al 100% al mondo della chitarra.
Per fare i conti in tasca al distributore prendo una "guarnitura" (quella parte della bici a cui sono attaccati i pedali, può costare da 10 euro ai 500 e più delle Shimano elettroniche).
Facciamo di sceglierne una media, € 100 street price in USA (metto in euro per semplicità) più le tasse variabili (la nostra IVA, ma nel prezzo al pubblico USA non sono incluse, furbescamente). Diciamo che diventa € 115.
Prezzo dal produttore al distributore € 40 + dazio EU + trasporto, diciamo € 55 di costo della guarnitura nel magazzino del distributore italiano. Poi c'è l'IVA, il folle 22% italiano.
Già si comincia a capire dove vado a parare no?
Il distributore deve pagare stipendi, affitto locale, computer, energia, eccetera. Facciamo che ricarichi un 30%, la guarnitura da € 55 va al negoziante a € 75 + IVA (€ 16,5), il distributore ha dunque € 20 di utile, su cui gravano tutti i costi aziendali, la garanzia di legge, la pubblicità, eccetera.
Il negoziante deve mantenere la famiglia, facciamo che anche lui ricarichi il 30% (che non è granché visto che per vendere una guarnitura deve avere un assortimento, immobilizzando capitali, rischiando la svalutazione se esce un nuovo modello, eccetera), siamo a € 97,5 + € 21,45 di IVA, ovvero € 118,95. Togli subito € 4,95 di IVA da versare e hai € 114, utile lordo del negoziante: € 39 di cui circa il 45% va in tasse: restano € 21,45 su cui gravano i costi assurdi cui è sottoposto il negoziante (licenza, vetrina, commercialista, insegne, luce, connettività, eccetera).
Ovviamente non è così semplice, ma basta a dire che in Italia il commercio è penalizzato più che in qualunque altra nazione europea. Per questo, ora che so quanto è difficile, non posso che provare ammirazione per chiunque riesca comunque a lavorare bene, creando posti di lavoro e indotto. E sempre per questo appena posso cerco di comprare da un negoziante (perché a comprarla a € 102 su Amazon e Decathlon si risparmiano € 16,5, ma si alimenta il monopolio: poi chi ripara le gomme delle biciclette? Chi regola il cambio? Chi ti fa provare la bici e ti mette in sella?
Questo. Poi capisco che a volte il risparmio apparente è tale da bloccare qualunque buon proposito. Però vale sempre la pena di fare bene i conti prima, considerando che anche gli altri valori, dal servizio pre e post vendita all'avere delle belle vetrine in città, che devono essere messi in conto.
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 30/01/2018 ore 17:09:0
Ma perché non si tiene mai conto del tasso di conversione e si fa sempre 1:1?
1000$ sono 800€, ricordiamolo.
Una chitarra 1000$+Tax = 1300$ più o meno, possibile che si trasformino in 1600€?
L'esempio Wylde Audio (casa Schecter) la dice lunga. Complice anche il fatto della poca richiesta ma è possibile che una chitarra a 1200$+Tax la ritroviamo a 1900€?
Il ragionamento del "comprare nel negozietto" è comprensibile per quanto riguarda l'economia locale ma gli stipendi non stanno tenendo il passo con gli aumenti dei prezzi o del tenore di vita. Se uno può risparmiare un terzo (sticazzi) del prezzo di un prodotto lo fa. Ne faranno le spese le piccole imprese, le conduzioni familiari, ma purtroppo la differenza è tanta.
Questo premio sicuramente dimostra il buon lavoro a livello organizzativo, marketing, impegno dell'azienda ma, a livello di costo per l'utente finale, è completamente fuori mercato.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 30/01/2018 ore 17:44:17
Se guardi i conti sopra capisci subito: va calcolato il trasporto, il dazio e la pressione fiscale italiana, oltre al fatto che c'è un passaggio in più, ovvero il distributore (che però ti offre una serie di servizi importanti, soprattutto se compri roba costosa). Fai i totali e trovi che il prezzo è quello, non ci sono margini per comprimerlo, Gold Music ha fatto del proprio meglio, non per bontà d'animo (che sarebbe un controsenso), ma per stare sul mercato in modo efficiente.

Sul negozio: non parlo solo di "negozietto", penso anche ai grandi negozi come Lucky Music, che grazie a un grande giro d'affari riescono a comprimere i prezzi, ma non più di tanto, per quanto tu sia grande del margine lo devi fare. Sul comprare in negozio non faccio una questione etica (ovvero, la faccio in minima parte), ma egoistica. Torno alla biciclette: se Decathlon farà morire tutti i negozi di biciclette (ci sta provando), quando ho bisogno della riparazione che faccio se non c'è più il meccanico sotto casa? Carico la bici sul taxi, vado da Decathlon, aspetto un'ora se mi va bene e torno a pedali. Mezza giornata. Vale anche quella no?

Da ultimo i prezzi oggi e ieri: ho un catalogo Ricordi del 1964 con i prezzi di Fender e Gretsch. Una Stratocaster costava 256.000 lire, che al cambio di oggi fanno 128 euro. Solo che allora con 500.000 lire (ovvero due Stratocaster) compravi una Fiat 500, oggi la 500 modello base costa 16.000 euro, ovvero come una decina di Stratocaster americane. In compenso con i 128 euro congelati nel 1964 quasi ci compri un kit Squier con chitarra+amplificatore.

Ah, la White Falcon costava più di una 500 :-)
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 30/01/2018 ore 18:02:18
Si però stiamo anche tralasciando il fatto che il partner commerciale non acquista al prezzo che si vede in rete e noi, quando andiamo a cercare i prezzi oltre oceano, guardiamo già i prezzi al consumatore. Già questi sono comprensivi, per lo meno, dell'aggravio di spese di manutenzione, dipendenti, profitto. In aggiunta loro hanno le tasse.
Se sul sito schecter usa trovo la chitarra a 1000$+Tax quello sarà il prezzo che io privato vado a pagare. Un partner commerciale no. Ne pagherà 800$, o meno, non certo il prezzo che io, signor nessuno che ci voglio suonare, vado a pagare.
E poi... perché i partner non ufficiali mi propongono prezzi che hanno un terzo in meno del costo di Gold Music? Dovrebbe essere il contrario. Questi avranno dei prezzi di acquisto migliori essendo partner commerciali no? Come fa una Bashee a costare 600€ in più?
Non parliamo di prezzi passati perché non c'è bisogno di arrivare fino agli anni '60. Fino al cambio di millennio con 2 milioni di lire avevi un signor stipendio (per la gente comune), adesso con l'equivalente in euro difficile che arrivi a fine mese. Con 2000€ sei fortunato se metti da parte qualcosa.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/01/2018 ore 18:49:42
Ciao, rispondo al Sig. Biraghi. Purtroppo la tua disamina non è corretta: in primo luogo consideri un passaggio in più: dal produttore al distributore al rivenditore, mentre Gold music è già il secondo anello della catena e vende direttamente. Inoltre sconsideri che Gold Music NON ha una rete di negozi, quindi i costi di gestione si riducono di molto. Ancora, quante volte applichi l'IVA? mica si aggiunge per ogni passaggio: in realtà essa trasla sino al cliente finale che è l'unico a pagarla veramente. Infine, come segnala FakkWylde devi prendere a parametro il prezzo in euro equivalenti al dollaro, non 1:1.
Ad ogni modo, nel caso specifico, facciamola breve: Wylde Audio viking: $899 (€ 725), prezzo Gold Music 1950/2200, prezzo Thomann (che sta in europa, quindi sconta gli stessi dazi e tasse) € 799/899; Odin: $ 899/1119 (€ 725/1119) prezzo GM € 1950, prezzo Thomann 799/899 e così via per ogni modello. Per inciso, non credo che il Sig. Zakk Wylde faccia beneficenza, per cui il prezzo che indica il sito dovrà avere un guadagno che solo in parte l'importatore paga.
Peraltro, ho fatto personalmente i conti, essendo interessato all'acquisto: comprandola io, misero chitarrista di provincia avrei pagato la Odin intorno ai 1.500 euro sdoganata, ivata e recapitata a casa. Non sarà un caso se Lucky Music le vende a 1.399 (ed è un negozio fisico).
Ciao
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 30/01/2018 ore 20:28:31
Io vorrei la Odin Buzzsaw o la analoga Bullseye o la Blood Eagle (che è la gemella della mia serie E) ma non a 2000€, ponte fisso poi.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 31/01/2018 ore 10:02:57
Ciao, telegraficamente perchè è off topic: anch'io puntavo la buzzsaw, ma ho chiesto ai tedeschi e non ci sono speranze a breve. Per la E non so, io pensavo di ripiegare sulla Barbarian (sempre colorazione buzzsaw); mi piace anche la redrum, ma siccome ho già una epiphone bullseye sarebbe quasi una copia in rosso/nero.
Ciao
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 30/01/2018 ore 18:50:31
Ma fosse pure un discorso valido per tutti gli strumenti importati io me la metterei anche via, ma ci sono marchi che veramente subiscono un rincaro fuori da ogni grazia rispetto ad altri eh
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 30/01/2018 ore 19:16:38
I fattori sono molti: provenienza, origine, eccetera.
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 30/01/2018 ore 20:22:50
Dipende anche dal mercato, non dimentichiamolo. Se un prodotto non se lo fila nessuno avrai praticamente sconti minimi o nulli. Più hai possibilità di vendere e più il prezzo dovrebbe essere basso. Ecco perché Wylde Audio (sempre Schecter) ha un rincaro così alto, c'è il rischio che rimanga in magazzino per un po'.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 31/01/2018 ore 12:12:49
Lascia che rimanga li, al massimo se li terranno in magazzino. :v io non ho alcun dubbio a comprare dall'estero se mi conviene, nella mia attività lavorativa la gente viene continuamente a dirmi "eh ma in internet lo trovo a metà". Bene, compralo in internet il prodotto, io farò lo stesso quando si tratterà di acquistare qualcosa che vendono altri.
Rispondi
di Gold Music utente non più registrato
commento del 05/02/2018 ore 12:59:18
Buongiorno a tutti,

Non siamo soliti intervenire in discussioni di questo genere in quanto riteniamo importante ciascuno possa esprimere il proprio parere ed esporre le proprie convinzioni nella libertà più assoluta. In questo caso ci pare doveroso fare un pò di chiarezza visto che a quanto pare c'è molta disinformazione e questo ha evidentemente viziato alcune prese di posizione.

In primo luogo teniamo a precisare che Gold Music non ha mai venduto e non vende nessuno dei prodotti che distribuisce direttamente ad utente finale, ma si avvale di un network di rivenditori autorizzati sparsi capillarmente sul territorio italiano. Tutto questo è facilmente verificabile visitando la sezione "Rivenditori" del nostro sito internet:
vai al link

I prezzi che vedete pubblicati sul nostro sito web non sono quelli che trovate presso i nostri rivenditori autorizzati, ma sono prezzi di listino dai quali i nostri rivenditori deducono la scontistica a loro riservata per calcolare il loro prezzo di acquisto ed applicare il loro ricarico nell'ambito del calcolo del loro prezzo di vendita. Non fatevi dunque fuorviare dai nostri prezzi di listino in quanto sono decisamente più alti rispetto a quelli di mercato (per ovviare a questo tipo di incomprensioni in primavera verrà rilasciata una nuova versione del sito che mostrerà anche i prezzi di vendita consigliati al pubblico). I prezzi dei prodotti Schecter che troverete presso i rivenditori autorizzati sono perfettamente in linea con quelli dei principali player europei ed in molti casi sono addirittura leggermente più convenienti visti i nostri volumi d'acquisto con la Schecter.

Riguardo l'assortimento di prodotti Schecter da noi importati ci spiace sentire che non lo consideriate sufficiente visto che abbiamo costantemente disponibili in magazzino oltre 400 articoli differenti (tra colori e modelli) e siamo il distributore europeo con lo stock più elevato.

Alcuni di voi hanno concentrato le proprie attenzioni sul marchio Wylde Audio che poco centra con quello Schecter se non per il fatto che sia la Schecter a curarne la produzione. La politica di vendita, la struttura prezzi e la programmazione Wylde Audio sono totalmente disgiunte da quelle Schecter (non a caso il riconoscimento che ci è stato assegnato non cita in alcun modo il marchio Wylde Audio). Vi informo che Wylde Audio ha scelto di commercializzare i propri prodotti direttamente ad utente finale tramite il proprio sito internet, ecco perchè non abbiamo allargato la gamma di prodotti offerti, ma stiamo semplicemente esaurendo quanto ancora presente in magazzino. Anche nel caso di Wylde Audio i prezzi dei nostri rivenditori autorizzati sono perfettamente allineati a quelli dei principali player Europei. Anzi, se siete interessati a strumenti Wylde Audio vi invitiamo a domandarli a Lucky Music Network (Milano) o Guitar (Tortona) perchè ci sono in essere delle interessanti promozioni.

Detto questo siamo felici di constatare il fatto che Schecter sia evidentemente un argomento che viene discusso con passione dagli utenti di Accordo, e la cosa ci fa un gran piacere...siamo felici di dividere il riconoscimento che ci è stato assegnato da Schecter con tutti voi!!!

Buona musica a tutti!!!
Rispondi
Loggati per commentare

Altro da leggere
Lancia la chitarra al tecnico... ma era un ignaro fotografo
Vintage e tecnologie umane sono l’investimento del 2024: il report
I suoni di Michael Jackson spiegati da chi li ha creati
Alex Britti: "La trap? Come mio figlio di sei anni quando dice le parolacce"
Esibirsi: la cooperativa italiana di previdenza e amministrazione per i lavoratori dello spettacolo
Zound rilancia Marshall: sarà la nuova Gibson?
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964