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J45 e D28: colossi a confronto
J45 e D28: colossi a confronto
di [user #36328] - pubblicato il

La Martin D28 e la Gibson J45 hanno scritto pagine indelebili della musica folk. Ne raccontiamo la storia e analizziamo le differenze sul campo.
Se vi siete appassionati alla chitarra acustica, in particolare modo agli strumenti più high end, avrete sicuramente preso in considerazione almeno una volta due icone del mondo acustico made in USA: Martin D28 e Gibson J45.
Americane di razza purosangue, queste chitarre hanno scritto pagine importanti della musica moderna.

J45 e D28: colossi a confronto

A livello storico, la Martin D28 appare nei cataloghi intorno alla metà degli anni ’30 mentre Gibson impiegherà più di dieci anni per rispondere sul mercato alle chitarre della serie D di Nazareth. Fino a quel momento, l’azienda di Kalamazoo si era infatti concentrata sull’espansione del proprio catalogo archtop e le uniche flat top acustiche in produzione erano modelli entry level. L’esordio della J45 è però sfortunato perché, dopo la presentazione nel 1942, Gibson è costretta a mettere in pausa la produzione dei propri strumenti per ben quattro anni a causa della seconda guerra mondiale.

Anche il debutto della Martin D28 non fu dei più felici e le vendite nei primi anni stentarono a decollare, complice l’abitudine di vedere musicisti suonare chitarre acustiche con corpi più piccoli.
Entrambi i modelli riuscirono a consacrarsi qualche anno più tardi nell’immaginario musicale collettivo e la richiesta di questi strumenti salì alle stelle. Negli anni ’50 infatti il tempo di attesa per una D28 era di due anni.

Con la loro versatilità furono utilizzate in ambiti e generi diversi, dal rock al bluegrass, passando per il folk e il blues. È praticamente impossibile elencare tutti i musicisti che hanno usato questi due strumenti nel corso della loro carriera. Per esempio Jimmy Page, Joe Bonamassa e John Lennon hanno imbracciato la D28 per un periodo della loro carriera mentre la J45 è stata scelta da Buddy Holly, Skip James, John Hiatt, Bruce Springsteen e molti altri.
Ci sono poi artisti che possiamo ricordare con entrambi i modelli. Basta pensare al suono della J45 nei primi album di Bob Dylan e alle numerose apparizioni dello stesso con una D28 negli anni a seguire.

J45 e D28: colossi a confronto

Per poter confrontare questi due strumenti, che nel tempo si sono presentati in diverse varianti, è necessario specificare che prenderemo in esame una Gibson J-45 Rosewood Custom e una Martin D28 2018.
Al di là delle differenze estetiche, sulla carta le due chitarre sembrano essere molto simili in quanto i legni utilizzati sono gli stessi in ambedue gli strumenti. Va però detto che nella versione attualmente in commercio della J45 il legno del fondo e delle fasce è stato sostituito con il mogano, mentre per la tastiera viene utilizzato il palissandro. La scelta di questi legni la renderebbe quindi più vicina alla Martin D18 nel caso volessimo confrontarle.

A livello estetico, le due chitarre sono decisamente diverse: colorazione natural e dot inlay per la Martin, mentre sulla Gibson troviamo una colorazione sunburst e degli inlay “Split Diamonds” decisamente più elaborati. La Martin ha una spalla più pronunciata, tipica della sua forma dreadnought, mentre la Gibson ne presenta una più smussata che rende il corpo leggermente più piccolo.

J45 e D28: colossi a confronto

Avendo avuto la fortuna di provarle entrambe, possiamo dire che sul piano sonoro la Martin ci è sembrata molto bilanciata mentre la Gibson presenta dei bassi leggermente più marcati.
La Martin ha quindi un attacco più marcato e molto definito mentre la Gibson sembra avere un suono leggermente più rotondo. È sempre strano parlare di suoni ma capiamoci, si tratta di due modelli di fascia alta, molto equilibrati che anche in studio di registrazione richiedono pochissimi aggiustamenti per catture il vero suono dello strumento per il nostro brano.
A livello di equipaggiamento notiamo però che la Martin D28 non presenta alcun sistema di preamplificazione mentre sulla Gibson J45 troviamo il sistema LR Baggs Element VTC di serie. La scelta della Martin consegna quindi ai puristi uno strumento totalmente intatto e 100% unplugged ma sul quale dovrà essere applicato un microfono magnetico o piezo nel caso avessimo la necessità di amplificarlo. Gibson ha invece preferito consegnare la J45 pronta all’uso per il palco con un pratico pickup piezo, con relativo controllo volume nascosto all’interno della buca.
Difficile quindi sceglierne una. Inutile dire che per poter valutare al meglio i due strumenti si dovrebbe fare personalmente un test comparativo A/B e poter valutare con le proprie orecchie prima di poter prendere una decisione. Una caratteristica accomuna però entrambi queste due icone: ogni volta che si ha la fortuna di suonare i due strumenti, si ha sempre la sensazione di imbracciare un vero e proprio pezzo di storia.
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