Arriva Terraform: la macchina da modulazioni Wampler
di redazione [user #116] - pubblicato il 17 novembre 2019 ore 12:30
Il Terraform racchiude 11 modulazioni programmabili preset dentro uno stompbox compatto, compatibile con MIDI e con jack addizionali per routing folli.
La prima volta che il pubblico ha potuto sbirciare il Terraform è stato in occasione del Namm 2019, in gennaio. Ci sono voluti altri nove mesi perché lo stompbox assumesse la sua forma definitiva e ora Wampler solleva ufficialmente il sipario sul suo più avanzato processore di modulazioni in formato pedale.
Nel Terraform convivono undici modulazioni in totale, dal controllo dell’Envelope fino agli elaborati Rotary Speaker simulator e gli espressivi Auto Swell. Gli algoritmi possono essere selezionati attraverso un selettore rotativo con LED di posizione con cui scegliere tra Autowah, Envelope, Flanger, Phaser, Uni-Vibe, Rotary, Auto Swell, due Tremolo (uno tradizionale e uno denominato Harmonic Tremolo) e due Chorus (uno di stampo classico e uno ispirato al Roland Dimension, il caratteristico chorus da studio basato su pulsanti anziché manopole).
Tutti gli effetti possono essere personalizzati con parametri di Rate, Depth e Variable. La manopola Blend consente di impostare la profondità dell’effetto in relazione al suono in ingresso e Volume gestisce il livello d’uscita, mentre la possibilità di collegare un pedale d’espressione esterno ne amplia ulteriormente la versatilità.
In basso, uno switch per l’attivazione si affianca a uno per il tap tempo. Al centro, un piccolo pulsante permette di salvare e richiamare alla bisogna fino a quattro preset, espandibili grazie alla possibilità di programmazione MIDI.
Wampler ha accompagnato il Terraform con un lungo video di presentazione dall’impressionante durata di 36 minuti, ma nella descrizione su YouTube è possibile individuare il minutaggio preciso delle singole sonorità per navigare in maniera interattiva e mirata attraverso il clip.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla connettività dell’unità. Il Terraform dispone di due ingressi e due uscite, ottimizzati non solo per collegare il pedale in catene stereo, ma anche per sperimentare cablaggi più elaborati. Sulla destra si hanno i due ingressi Mono (L) e Stereo (R), mentre sulla sinistra le due uscite. Sulle decal si notano però rispettivamente anche le diciture Pre in e out e Post in e out: la motivazione è che l’utente può scegliere se collegare il pedale normalmente all’ingresso dell’amplificatore o nel loop effetti, dividere le due uscite tra Front Amp e Return dell’FX Loop o collegare lo stompbox nell’input dell’amplificatore sfruttando uno dei due canali stereo a disposizione mentre utilizza l’altro canale per rientrare nel pedale dal Send dell’amplificatore e da lì tornare nel Return, creando di fatto un routing parallelo in cui lo stompbox è connesso sia in Front Amp sia in Send Return.
Sul sito Wampler a questo link è possibile vedere più da vicino il Terraform. In Italia, il pedale sarà disponibile con la distribuzione di 440Hz.