di redazione [user #116] - pubblicato il 20 dicembre 2019 ore 12:00
Da musicisti passeremo le giornate a parlare di suono e strumenti. Ed è uno spasso sentire come quando le definizioni e disamine tecniche non ci bastano più per descrivere quanto ci piace uno strumento e come suona, si ricorra a metafore irresistibili: così una distorsione diventa cremosa o magmatica; il tono di una chitarra croccante o la voce di basso burrosa. Ma che un amplificatore fosse più sfizioso di un panino con la mortadella, ancora ci mancava!
Eppure l’accostamento ad un panino con la mortadella è la suggestione con la quale il bravo bassista Simone Masina ci aiuta a capire la filosofia alla base di un amplificatore, il GrBass Dual 1400.
Questo è un prodotto del quale avevamo parlato qualche mese fa, in un articolo recensione del nostro Luca Nicolasi, articolo al quale vi rimandiamo per eplorare le caratteristiche tecniche del prodotto. Così, quando ci è stato segnalato da Aramini, il distributore italiano di GrBass, il video di Masina che ne realizzava questa dettagliata recensione l’abbiamo guardato con una certa curiosità.
Con la comunicazione diretta e sopra le righe propria di come tra loro spesso chiacchierano i musicisti, Masina ci aiuta a vedere questa macchina da un’angolazione diversa e insiste sulla possibilità di considerarla un supporto di riferimento per i bassisti elettrici che vogliono espandere le loro possibilità sonore, addirittura mettendo in gioco strumenti diversi: synth, ampli per chitarra, contrabbasso…
Questa testata, infatti, permette di connettere due strumenti differenti oppure, ovviamente, consente di servirsi di entrambi i canali simultaneamente per offrire un registro di sonorità più ampie al basso elettrico che la pilota: si possono miscelare puliti e distorti o utilizzarli in modo alternato per avere due suoni distinti.
Ve messo ben in rilievo che sul secondo canale c’è una sezione di drive capace di aprirsi su scenari distorti anche estremi.
Fiore all’occhiello la ricchezza del pannello posteriore che mette in gioco due uscite speakon per le casse, il send return, un uscita 9volt per alimentare eventuali pedali, un usb per la ricarica e la connessione della Pedalboard e le due uscite D.I. Queste ultime possono essere pensate come indipendenti, mandando due segnali distinti al banco o alla scheda audio, oppure - soluzione snella e da provare - si può utilizzare una sola uscita che mantiene indipendenti i controlli line out di ogni singolo canale.