VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Silvertone e l'amplificatore in custodia
Silvertone e l'amplificatore in custodia
di [user #6868] - pubblicato il

La prima soluzione all-in-one per gli aspiranti chitarristi elettrici ha segnato una svolta: Ecco la storia delle Silvertone con custodia amplificata.
Lo strumento che suoniamo ha un'influenza determinante sulla nostra musica. Naturalmente, a tutti noi piace imbracciare una buona vecchia Stratocaster, Telecaster, Les Paul o 335. D'altra parte gli strumenti che suonano in maniera più originale e imprevedibile sembrano indicarci strade meno battute: terreno fertile per idee fresche e percorsi interessanti dal punto di vista creativo.
Il mio caro amico ed eccellente chitarrista Vincenzo Tropepe è venuto a trovarmi e mi ha mostrato una chitarra comunemente sottovalutata e snobbata: una Silvertone 1448 vintage del 1965 completamente originale, nota come "la chitarra con ampli in custodia".
È un’occasione preziosa per avere sul banco di prova qualcosa di completamente diverso dalla “solita” Fender o Gibson.

Silvertone e l'amplificatore in custodia

Sears & Roebuck è indubbiamente un pezzo della storia di vita quotidiana americana. Agli inizi del '900, anche chi abitava nelle province degli Stati Uniti più remote e isolate aveva virtualmente tutto ciò che desiderava a portata di mano. Di qualunque cosa una famiglia americana del tempo avesse bisogno, Sears & Roebuck aveva la risposta pronta.
L'azienda, con sede centrale a Chicago, offriva un servizio di vendita al dettaglio per corrispondenza sin da fine ‘800. Per circa un secolo, veniva puntualmente recapitato un catalogo illustrato di più di mille pagine contenente articoli di qualsiasi tipo. Si poteva acquistare di tutto: una gallina viva, un'automobile, un fucile di precisione, una casa prefabbricata in legno e addirittura una tomba a prezzo scontato. Non meraviglia dunque che, quando i tempi furono maturi, dopo l'esplosione del rock'n'roll, il catalogo Sears offriva anche una chitarra elettrica.

Silvertone non era un'azienda produttrice ma solo un marchio usato da Sears & Roebuck per commercializzare nel catalogo apparecchi elettronici domestici e strumenti musicali. I prodotti Silvertone erano in catalogo dal 1916 al 1972.
Le chitarre che recavano il nome "Silvertone" sulla paletta erano prodotte da diverse aziende fornitrici esterne quali Harmony, National, Kay, Teisco e Danelectro. Ovviamente ogni fornitore esterno usava i propri criteri costruttivi, materiali e metodi di lavorazione. Ne consegue che chitarre Silvertone prodotte da diversi costruttori erano sostanzialmente differenti e il nome sulla paletta rimaneva l’unica costante o caratteristica comune.

I modelli Silvertone 1448 e 1457 erano prodotti da Danelectro a Neptune, New Jersey e venduti tramite il catalogo di vendita per corrispondenza Sears dal 1962 al 1967. In realtà non si trattava di semplici chitarre ma di veri e propri pacchetti "all-inclusive".
Joe Fisher, responsabile dell'approvvigionamento di strumenti musicali Sears, desiderava offrire ai principianti un articolo onnicomprensivo economico, una sorta di “pacchetto” che includesse tutto ciò di cui c'è bisogno per cominciare a suonare una chitarra elettrica.
Nathan “Nat” Daniel, fondatore di Danelectro, stava corteggiando Fisher per ottenere un appalto di fornitura. I due idearono una brillante e conveniente soluzione: dotarono la chitarra di una custodia rigida in cui era alloggiato un piccolo amplificatore a valvole.
In parole di Joe Fisher: "Nat era un innovatore che aveva ben compreso il principio di controllo rigido dei costi di produzione". Infatti, Nat Daniel era un genio dell'ottimizzazione dei costi: gli strumenti Danelectro erano e rimangono tutt'ora un esempio eccellente di rapporto qualità/prezzo.

Il catalogo descriveva gli articoli 1448 e 1457 come "Corredo di chitarra elettrica completo". Comprendevano anche un foglietto per imparare a suonare con schema degli accordi, un disco didattico 7" a 45 giri, un cavo e un plettro.
La 1448 era il modello base, offerta al modico prezzo di $69,95. Aveva manico a scala corta con tastiera a 18 tasti - molto adatto per ragazzi alle prime armi - e un singolo pickup.
Chi poteva spendere $30 in più e raggiungere la somma di $99,95 poteva acquistare ciò che il catalogo Sears presentava come "il modello migliore", la 1457 in finitura sunburst rossiccia. Aveva due pickup e un manico più lungo a 21 tasti.
L'amplificatore del modello 1457 poteva contare su un più largo cono Jensen con diametro da 8" e su un po' di potenza extra data da una valvola finale in più. Aveva anche un effetto tremolo con pedalino di comando a distanza in dotazione.

Silvertone e l'amplificatore in custodia

I due modelli "ampli in custodia" hanno la tipica costruzione del body semi-hollow Danelectro: un telaio in legno di pino è racchiuso a sandwich tra fondo e top composti da due pannelli in masonite. Un bordo in vinile bianco con trama in rilievo a canestro ricopre il contorno, facendo elegantemente pendant con il battipenna bianco in masonite.
Il modello 1448 è di colore nero con brillantini, descritti nel catalogo come "accenti luccicanti argentati": un motivo ricorrente sulle chitarre Silvertone.
L'intonazione è affidata a un capotasto in alluminio e al tradizionale ponte Danelectro con piastra cromata e ponticello regolabile in palissandro.

Nat Daniel non riteneva necessario impiegare materiali di qualità pregiata per il body di una chitarra elettrica, mentre concentrava tutta la sua attenzione sulla costruzione del manico.
Sorprendentemente, il manico in pioppo ha una stupenda tastiera in palissandro brasiliano figurato, una caratteristica che la maggior parte delle chitarre più prestigiose odierne può solo invidiare.
La paletta ha forma di remo e monta una serie in linea da sei di meccaniche Skate Key.
Un'altra caratteristica Danelectro facilmente riconoscibile sulle chitarre Silverone "Amp-in-Case" è quella dei cosiddetti pickup lipstick "a tubo di rossetto", con il loro inconfondibile suono tintinnante.
Il nome non è soltanto dovuto al loro aspetto estetico: i primi pickup prodotti da Danelectro avevano realmente i magneti alloggiati in autentici tubi di rossetto che Nat Daniel si era procurato a buon mercato da un produttore di cosmetici.
Il modello a doppio pickup 1457 aveva i due "lipstick tubes" collegati in serie invece che "in parallelo" come la maggior parte di altri costruttori.
Questo significa che, sebbene il magnete in alnico è avvolto a un valore basso di impedenza, i due pickup insieme si comportano come un humbucker e producono un suono più corposo.

I primi modelli di 1448 avevano i chiavini delle meccaniche in plastica, attacco del manico a due viti e amplificatore con cono da 5". Nel 1964 furono apportate alcune migliorie quali attacco del manico a tre viti, chiavini in metallo e cono di diametro allargato a 6".
La 1448 di Vincenzo Tropepe è fine 1965, ha un amplificatore da 3 Watt in classe A con cono da 6" prodotto da  Fisher Radio Corporation, New York.
Danelectro offriva un amplificatore molto simile in configurazione di combo, il Cadet 123 Model mentre il Corporal era un combo analogo all’ampli del modello 1457.

Sul campo, gli amplificatori-custodia hanno prestazioni sorprendenti e rivelano un piacevole timbro nasale. Un ringhio aggressivo compensa la carenza di dinamica e definizione.
Ma il "trucchetto" dell'ampli in custodia non è l’unica attrattiva di questi strumenti: il timbro è anche molto interessante con altri amplificatori, come riscontrabile nel filmato in allegato.

Possiamo soltanto immaginare la gioia degli adolescenti americani dell'epoca quando finalmente ricevevano per posta la loro prima chitarra elettrica. Potevano ora portarsi il loro "Corredo di chitarra elettrica completo" quando erano in giro con gli amici, alle feste o perfino a scuola, come suggeriva maliziosamente una pubblicità della Sears.
Molti di quei ragazzi intrapresero una carriera musicale e alcuni di loro divennero musicisti affermati. Molti celebri musicisti rock rimasero affezionati alla propria Silvertone. Potremmo compilare una lunga lista di rock-stars che, in modo più o meno occasionale, hanno usato una Silvertone 1448 durante le esibizioni, foto o jam session in viaggio.
I più devoti testimonial sembrano essere Beck e Dexter “Dex” Romweber dei Flat Duo Jets.
Romweber descrive alla perfezione le ragioni della sua devozione alla Silvertone 1448. Le sue parole ci rimandano alle considerazioni in apertura: "Le altre chitarre per me sono troppo pulite. Ci sono altri artisti che io stimo che suonano Gibson o Fender ma per ciò che faccio io, per le mie esigenze, Silvertone è perfetta. Amo il suono che riesco a tirar fuori da quella pupa, la 1448 ha un suono che ho sempre paragonato a un organo. È un suono blues, un suono grezzo, un suono grave e, come ho già detto, non è troppo pulito!”.

Sempre a proposito di testimonial, il mio favorito è il texano Alex Gomez, ritratto sulla copertina del suo stupendo album di debutto Always Never del 2004 con una bella 1448.
Non esito a definire Alex Gomez il più sconosciuto e sottovalutato genio della chitarra slide degli ultimi 20 anni. Abbiamo avuto la fortuna di condividere il palco con lui in California e siamo diventati amici. L'ultima volta che ho ricevuto sue notizie, aveva deciso di intraprendere una nuova carriera come Sister Alexa e aveva creato un canale Youtube con interessanti video didattici.

Silvertone e l'amplificatore in custodia

Nel 1966 Nat Daniel vendette la sua azienda alla MCA (Music Corporation of America) seguendo una tendenza comune di quel periodo.
Nel corso del 1967, la 1448 e la 1457 vennero rispettivamente sostituite dai modelli 1451 e 1452 con sagoma differente e un prezzo ritoccato.
Daniel rimase a capo della Danelectro sino al 1969, quando la MCA decise di chiuderla.
Sul finire degli anni '90 la californiana Evets Corporation rilevò il marchio Danelectro e nel 2008 produsse la Dano '63, che ricorda il modello 1457.
Nel 2001 il marchio Silvertone fu rilevato da Samick che nel 2013 produsse la 1449 anch’essa molto simile alla 1457. Questi modelli "amp-in-case reissue” relativamente recenti, tuttavia, non includevano alcun amplificatore in custodia.

Dobbiamo tutti qualcosa all'invenzione di Daniel e Fisher. Le accessibili chitarre elettriche del catalogo Sears divennero strumenti preziosi nelle mani dei bluesmen del Delta e delle garage-rock band di teenager degli anni '60. Il loro timbro caratteristico ha aiutato a rivoluzionare la musica e a definire la cultura di una nuova generazione.

Per documentare i suoni e raccontare la storia di questi particolari strumenti ho realizzato un piccolo filmato. Come di consueto, il parlato è in lingua inglese, con il conforto di accurati sottotitoli in Italiano attivabili nel player.

amplificatori chitarre elettriche danelectro gli articoli dei lettori silvertone
Nascondi commenti     9
Loggati per commentare

di FBASS [user #22255]
commento del 12/02/2020 ore 10:09:4
Ne feci un articolo il 17 giugno del 2016 (vai al link), io poi posseggo una Silvertone 1448 del 1961, recuperata in un negozio a Battipaglia, completa di case ed ampli da 3 W valvolare funzionante però a 117 Vca, che riesco a far funzionare con un autotrasformatore Remington per rasoi che eleva la tensione d'alimentazione da 117 a 230 Vca, monta una 50C5 come finale ed una 35W4 come raddrizzatrice, ho trovato uno schema simile anche in un amplificatore Harmony dello stesso periodo, il tutto funziona bene anche se la potenza sia dell'ampli che il segnale delll'unico Lipstick è basso, FBASS.
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 12/02/2020 ore 10:43:52
Ciao FBass! Ho letto con interesse il tuo articolo. In effetti c'erano più ampli di marche diverse che condividevano un progetto molto simile, tra cui l'Harmony che citi. Credo comunque che Danelectro sviluppasse progetti originali di propria fattura. Bella la storia della tua 1448! In effetti non venivano importate in Europa quindi hanno tutte bisogno di "step-up transformer", almeno che non siano state modificate.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 12/02/2020 ore 11:36:28
Figata assurda...
Rispondi
di xavier [user #9768]
commento del 12/02/2020 ore 20:35:52
Ho avuto da bambino una chitarra con l'ampli in custodia come nell'articolo ed andava a " torcioni " da 1.5 volt. Non ricordo la marca ma era comunque una chitarra per bambini.
Grazie Bob, davvero... hai risvegliato un ricordo che era profondamente sepolto nella mia memoria.
Xavier
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 13/02/2020 ore 10:23:01
Ha! Ha! Grazie Xavier, bella la tua storia... sono curioso, chissà che marca era.
La Hollywood/Meazzi faceva la Transonic, con un amplificatorino incorporato nel body di plastica. Credo fosse stata disegnata da Wandrè: vai al link
Rispondi
di Franzbrevi [user #50901]
commento del 13/02/2020 ore 08:41:41
Articolo interessante. Ricordavo di aver visto questa chitarra in mano a Bettencourt. Vi rimando al minuto 6:07.
vai al link
Rispondi
Loggati per commentare

di bobchill [user #6868]
commento del 13/02/2020 ore 10:25:30
Proprio lei, una 1457, grazie della segnalazione!
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 15/02/2020 ore 11:53:39
Bellissima!
Io uso abitualmente una Dano Pro di produzione attuale che, benché ovviamente super economica, è davvero ben fatta e ben suonante.
Lo switch in serie dei pick-up poi è una feature super utile che mi stupisce non sia più diffusa (mi vengono in mente giusto delle telecaster con switch a 4 posizioni...)
Rispondi
di bobchill [user #6868]
commento del 15/02/2020 ore 13:49:34
Verissimo!
Comunque abbiamo molto in comune: come avrai notato in coda al filmato, il mio studio di produzione video si chiama TV EYE... e non pensare che il logo dei Radio Birdman sia passato inosservato! ih! ih! : )
Rispondi
Altro da leggere
Manuale di sopravvivenza digitale
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964