Penso che come me, molti bassisti abbiano commesso l’errore (se così si può chiamare) di iniziare a suonare con le cover delle band preferite. Ormai con tutti gli strumenti che il web ci offre, troviamo davvero di tutto e di più: spartiti e tablature praticamente pronte, lezioni ed esercizi da fare di ogni genere.
Questo può essere un bene e un male allo stesso tempo. Infatti, fino a qualche anno fa, ogni musicista per riprodurre i pezzi, doveva studiare, provare e ricavare le parti tutto ad orecchio, approcciandosi in maniera differente alla musica e al proprio strumento. Adesso, trovando sul web tutto, questa fase di studio e apprendimento si perde.
Credo che, a prescindere di cosa e come un musicista voglia suonare, sia fondamentale conoscere le basi per poi poter sviluppare un proprio stile e gusto musicale.
E’ già da un po’ che seguo , ciò che apprezzo di lui è il suo modo di suonare, di improvvisare e di approcciarsi alla musica, e quando ho saputo che sarebbe uscito il suo manuale per basso l’ho comperato al volo!
Il manuale è composto da quasi 200 pagine, e la cosa che mi colpisce e la semplicità delle spiegazioni, per far si che chiunque (principianti, autodidatti e musicisti già formati) possa comprendere al meglio ogni argomento trattato.
Questo metodo si concentra sulla Scala Maggiore, gli intervalli, i modi della Scala Maggiore, le Triadi e le Quadriadi, che sono le fondamenta per ogni bassista e non solo!
A differenza di altri manuali per basso su cui ho studiato, in questo trovo una particolare attenzione nel sviluppare gli argomenti, grazie a numerosi approfondimenti: infatti per ogni capitolo sono presenti vari esercizi, che aiutano non solo la conoscenza delle note sulla tastiera del basso, ma anche la diteggiatura con posizioni classiche o alternative, variazioni di ritmica e l’inserimento di tecniche più complesse man mano che si va avanti.
Una cosa molto importante e che vi sono sia esercizi composti da spartito e tablatura - per allenare la mente e soprattutto le dita a collocare le note nella tastiera - sia esercizi con solo spartito per spronare lo studio di nuove diteggiature.
Ciò che mi ha colpito di più, che tra un capitolo e l’altro, Federico inserisce degli intermezzi che permetteno di spezzare lo studio, incoraggiando e motivando con racconti della sua vita, dando consigli su come intraprendere questo. Queste integraziono portano ad un altro livello il manuale! Questo, altrimenti, sarebbe un libro freddo e distaccato. Così, invece, è come se ad affiancarti fosse un amico e non un insegnante!
Questo metodo per basso ritengo che sia la giusta partenza per tutti coloro che vogliono approcciarsi a questo straordinario strumento, spesso sottovalutato, e con una buona dose di costanza e impegno nello studio, si possono raggiungere gli obbiettivi desiderati. Ma credo, che vista la quantità di esercizi, offra una palestra di studio anche per i bassisti più avanzati.
Una delle cose importanti che questo libro mi ha insegnato e che non esiste un genere musicale che abbia bisogno di studio!
Inoltre, studiando questo manuale si capisce che le giuste basi, garantiscono a chiunque di riuscirea creare il proprio stile.
Concludo dicendo che nella musica come nella vita, c’è sempre da imparare, non dobbiamo imporci dei limiti, e se troviamo difficoltà dobbiamo trovare la giusta motivazione per affrontarle e mai soffermarci.
è un ottimo manuale, ma spetta a noi riuscire a sfruttarlo al meglio!
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