vediamo più nel dettaglio le caratteristiche della applicazione per mobile che permettono di controllare sia dal palco che dal pubblico i parametri del sistema.
L’Editor sviluppato per il controllo da remoto dello Stagepas si presenta con un’interfaccia semplice e chiara.
All’apertura, dopo aver connesso il sistema in automatico, ci si trova nella sezione dedicata agli effetti, indicata dalla manopolina verde in alto. All’interno di questa sezione è possibile controllora per i primi tre canali la quantità di riverbero, intervenendo sul send, l’equalizzazione e il pan left e right.
I controlli rispecchiano quelli presenti fisicamente sul mixer dello Stagepas. L’equalizzazione, quindi, avrà una posizione centrale definita FLAT, senza interventi sull’eq. Ruotando verso sinistra si procederà verso un taglio progressivo delle basse, un HIGH PASS filter insomma, mentre verso destra si interverrà sulle medie frequenze. La scelta permette di ottimizzare il suono senza dover combinare l’uso di più manopole dedicate ai singoli ALTI MEDI e BASSI. Un toccasana soprattutto per chi vuole controllare direttamente dal palco mentre suona l’equalizzazione e necessita di un intervento immediato e rapido. Per lo stereo in, invece, è possibile intervenire solo sull’equalizzazione e non su PAN e riverbero. Sulla destra di questa schermata, infine, troviamo i controlli master per la compressione. Si può scegliere di intervenire sul risultato finale con tre diversi parametri. Speach è dedicato alle conferenze dove serve dare risalto alla voce, rendendola più presente. Music è per la musica live, dove un’intervento più lineare sul master è importante. Club, invece, è per la riproduzione di musica, è dedicata ai DJ. Un boost alle basse e un risultato più punchy sulle alte.
Più in alto la sezione di intervento sul riverbero. È possibile scegliere la tipologia quindi Hall, Plate, Room e Echo e il decay, la lunghezza del riverbero, oltre, ovviamente, al pulsante per attivarlo e disattivarlo. Questo è utile quando si vuole disattivare l’effetto quando il cantante parla tra un brano e l’altro e si necessita di farlo senza intaccare i parametri scelti durante il sound check.
Cliccando sul logo “fader” si entra nella gestione dei volumi. Qui con degli slider digitali si può regolare tutti i livelli da mandare al master. Troviamo i quattro fader dedicati ai canali eìpiù la mandata monitor e il master, ognuno con le indicazioni sia di volume che di clip. Questa sarà la schermata più utilizzata durante la serata ed è anche quella più efficace. I controlli rispondono velocemente e con precisione.
Proseguendo si accede alla schermata che riassume tutte le funzioni descritte finora con l’aggiunta dei pulsanti per il playback. Meno intuitiva forse rispetto alla precedente, permette di controllare i singoli volumi dei canali e del master, tranne quello del monitor, attivare e disattivare il riverbero e gestire il playback delle tracce che è possibile lanciare direttamente dal telefono. Questa schermata sarà sicuramente utile a chi sta lavorando a spettacoli teatrali con basi, oppure semplicemente deve mandare un sottofondo musicale durante una conferenza e vuole tenere tutto sotto controllo.
Il menu successivo si concentra esclusivamente sul playback. Oltre ai classici pulsanti FF, RW e play permette di selezionare la canzone successiva a quella in riproduzione e di mettere in loop una traccia. Un sistema di riproduzione completo che non rende la app un virtual dj, ma può cavare d’impiccio chi necessita di gestire una playlist durante uno show. Lo Stagepas offre inoltre la possibilità di essere controllato tramite un device e ricevere musica da un altro dispositivo come un telefono o un tablet.
L’ultimo menu è quello relativo alle impostazioni. Qui si possono scegliere le modalità di visualizzazione dei controlli, le modalità di riproduzione e, se si hanno dubbi, accedere anche alla user guide senza doverla ricercare online.
Va citata infine la possibilità di salvare le scene. Sarà possibile quindi fare uno snapshot dei parametri, salvarli e richiamarli ogni volta che si avrà necessità. Se ci sono più band, oppure se si usa l’impianto in situazioni simili più volte, sarà possibile salvare il sound check e riutilizzarne i parametri alla bisogna.
Lo Stagepas Editor rende l’1K Yamaha un vero e proprio mixer digitale, facile e intuitivo in grado di gestire situazioni di palco anche abbastanza complesse includendo la possibilità di lanciare in playback la musica dal proprio telefono. Con lo stesso dispositivo è possibile controllare fino a otto Stagepas differenti contemporaneamente selezionandoli direttamente dal menu a tendina. A ognuno è anche possibile assegnare un nome differente e fare un identify (facendo in sostanza lampeggiare il led del dispositivo) qualora più elementi abbiano lo stesso nome.
Ovviamente la app è gratuita e scaricabile dall’Apple Store o dal Gooogle Play Store e richiede la connessione bluetooth allo speaker Stagepas 1K. |