di redazione [user #116] - pubblicato il 14 maggio 2020 ore 09:15
Il plugin Blue Cat Audio ricostruisce in cuffia l’effetto di un amplificatore realmente presente in stanza ispirandosi all’audio binaurale.
L’ascolto in cuffia può essere un trauma, se si è abituati ad ascoltare il proprio suono o mix da un cabinet per chitarra ad alti volumi o da un buon paio di casse monitor. Il discorso vale per i chitarristi quanto per fonici e tecnici del suono. Blue Cat Audio è sensibile al tema e il suo plugin Re-Head nasce per rendere la transizione indolore, se non una gradevole esperienza.
La software house ha messo a frutto le ormai famose tecnologie di audio binaurale e tridimensionale per consentire a qualsiasi musicista di ascoltare il proprio strumento in cuffia come se avesse davanti a sé un amplificatore tradizionale, presente lì in stanza.
L’idea di trasportare l’esperienza da studio in cuffia è stata battuta di recente da Boss con le cuffie Waza Air. Re-Head fa a meno del riconoscimento giroscopico per reagire al movimento dell’utente, ma rende possibile portarsi a casa per un prezzo contenuto tutto il fascino di un ascolto a più dimensioni utilizzando solamente la DAW e le proprie cuffie preferite.
Alla base del plugin c’è una tecnologia simile a quella impiegata per generare gli audio 8D tanto famosi in questo periodo partendo da una registrazione tradizionale. Il “trucco”, se così si può definire, sta nel ricreare digitalmente i filtri acustici rappresentati dal padiglione auricolare e dalla testa dell’ascoltatore. In un ambiente, sono questi i mezzi con cui il cervello ricostruisce l’ascolto tridimensionale, elaborando le rifrazioni sonore, i ritardi tra un orecchio e l’altro e il modo in cui le frequenze vengono attutite.
Con Re-Head, il software pensa a dar vita a tutto questo, mentre all’utente sono lasciate le regolazioni di fino. L’interfaccia, minimale ma al tempo stesso esaustiva, offre due parametri principali per l’ampiezza dello spettro stereo e la posizione della fonte sonora rispetto all’ascoltatore.
Una volta aggiunto il filtro virtuale della testa e un ambiente intorno, la percezione del suono precedentemente preparato potrà cambiare anche in maniera sensibile. Per questo i programmatori hanno inserito un equalizzatore, una manopola per la brillantezza generale e una regolazione del gain, per compensare gli eventuali dislivelli risultanti.
Sono inoltre presenti dei preset per le equalizzazioni basate sulle cuffie più diffuse sul mercato, così da compensare le eventuali caratteristiche indesiderate al fine di un suono più naturale possibile.
Il software contiene inoltre un IR loader, una funzione con cui richiamare degli impulse response per replicare il carattere di un impianto d’ascolto in studio o quello di un cabinet per chitarra.
Sul sito Blue Cat Audio, il plugin Re-Head può essere visto più da vicino e acquistato a questo link.