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Second Hand Guitars 18 vista da chi c'era |
"La 18a edizione di Second Hand Guitars (la più grande mostra-mercato
di chitarre a est di Manhattan) non ha tradito le aspettative. Ma la prima ola va al gruppo senza il quale SHG non esisterebbe, i fantastici ragazzi dello staff operativo:
Alessio, Andrea, Giacomo, Jack, Mek, Paolo,
sapientemente coordinati dal grande Luca "sfaso" Tagliabue
hanno lavorato dalle 6 del mattino alle 9 di sera, facendo funzionare tutto come un orologio,
sempre sorridenti e disponibili anche con chi non se lo sarebbe proprio meritato.
I veri eroi di SHG sono loro, a loro vanno i ringraziamenti di tutti noi dello staff organizzativo" E grazie - ovviamente - ai 5.022 appassionati che hanno affollato la sala dell'Alcatraz domenica 28 ottobre 2001. Detto questo, ecco i racconti Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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Luca "sfaso" Tagliabue
hanno lavorato dalle 6 del mattino alle 9 di sera, facendo funzionare tutto come un orologio,
sempre sorridenti e disponibili anche con chi non se lo sarebbe proprio meritato.
I veri eroi di SHG sono loro, a loro vanno i ringraziamenti di tutti noi dello staff organizzativo" E grazie - ovviamente - ai 5.022 appassionati che hanno affollato la sala dell'Alcatraz domenica 28 ottobre 2001. Detto questo, ecco i racconti &via=Accordo.it" target="_blank"> |
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SHG 18 visto da Alberto Biraghi |
E siamo a quota diciotto. Da quell'inizio autunno a Rho sono passati quasi dieci anni e ancora siamo qui a giocare con le
chitarre. "Ma chi te lo fa fare?" E' la domanda che ho
sentito di più il 28 ottobre 2001 a SHG 18. Gli amici in visita mi vedono correre con piglio
nevrotico, mi salutano al volo, provano a dirmi qualcosa e non li sto
a sentire, mi beccano ad avviare quattro frasi e completarne mezza. Si stupiscono, "ma chi te lo fa fare?". Hanno ragione? In effetti prima della manifestazione abbiamo avuto a che fare con...il negoziante che si lamenta sempre, stavolta è perché gli chiediamo di compilare i permessi (nota che potremmo fottercene e lui rischierebbe 10 milioni di multa);
gli espositori che regalano i pass alla gente (dandosi la zappa sui piedi, meno biglietti = maggior costo per i loro stand, i soldi per pagare le spese da qualche parte devono uscire);
la "dottoressa" spocchiosa che lascia intendere chiaramente che la sua azienda non verrà mai e che lei ha cose più importanti da fare (però i paralleli vendono i suoi stessi strumenti a metà prezzo a SHG);
i furbi che si spacciano per privati e si costruiscono un negozio con 13mila lire di biglietto credendo di non essere notati;
gli espositori che arrivano alle 11 invece che alle 8 e anziché scusarsi trattano male i ragazzi dello staff che li aiutano a scaricare (anche se non sarebbero tenuti a farlo);
la gente che mi fuma in faccia nonostante i cartelli che chiedono di astenersi;
quelli che si offendono perché chiediamo di abbassare il dannato amplificatore che rompe le palle a mille persone ("appena accendo ve la prendete con me" e intanto ha un finale da 200 Watt a manetta).
Già, chi me lo fa fare? Ci ho pensato un po', l'ho capito e ho
deciso di raccontarlo. Dunque, continuo a fare SHG...
Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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SHG 18. Gli amici in visita mi vedono correre con piglio
nevrotico, mi salutano al volo, provano a dirmi qualcosa e non li sto
a sentire, mi beccano ad avviare quattro frasi e completarne mezza. Si stupiscono, "ma chi te lo fa fare?". Hanno ragione? In effetti prima della manifestazione abbiamo avuto a che fare con...- il negoziante che si lamenta sempre, stavolta è perché gli chiediamo di compilare i permessi (nota che potremmo fottercene e lui rischierebbe 10 milioni di multa);
- gli espositori che regalano i pass alla gente (dandosi la zappa sui piedi, meno biglietti = maggior costo per i loro stand, i soldi per pagare le spese da qualche parte devono uscire);
- la "dottoressa" spocchiosa che lascia intendere chiaramente che la sua azienda non verrà mai e che lei ha cose più importanti da fare (però i paralleli vendono i suoi stessi strumenti a metà prezzo a SHG);
- i furbi che si spacciano per privati e si costruiscono un negozio con 13mila lire di biglietto credendo di non essere notati;
- gli espositori che arrivano alle 11 invece che alle 8 e anziché scusarsi trattano male i ragazzi dello staff che li aiutano a scaricare (anche se non sarebbero tenuti a farlo);
- la gente che mi fuma in faccia nonostante i cartelli che chiedono di astenersi;
- quelli che si offendono perché chiediamo di abbassare il dannato amplificatore che rompe le palle a mille persone ("appena accendo ve la prendete con me" e intanto ha un finale da 200 Watt a manetta).
Già, chi me lo fa fare? Ci ho pensato un po', l'ho capito e ho
deciso di raccontarlo. Dunque, continuo a fare SHG...
&via=Accordo.it" target="_blank"> |
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SHG 18 visto da Roberto Caielli |
Probabilmente, il girone dantesco dove bestemmia il chitarrista che
ha peccato di manìa somiglierebbe all’Alcatraz, in una mattina di fine
ottobre: con la differenza che, per contrappasso, la sua pena sarebbe di
girare per saecula mani legate dietro la schiena e benda sugli occhi. E
sentire, solo sentire, ululare diavoli di chitarre da destra , da manca, e
la distorsione dentro la spina dorsale: io stesso, entrato nella bolgia,
quella vera, non l’aldilà, mi sentivo un ampli saturato di blues, di
strazio o di gioia, perché le chitarre penzolavano come corvi o come stelle
perfino dal soffitto. Questa è la vera cattedrale del nostro tempo, mi son
detto... questa è la dominante Chartes dei rumori afrodisiaci, l’Alcatraz,
l’isola-mostro trasformato in una benedizione. Al second hand ci ho portato
anche la morosa... non so perché è una costante del mio rapporto coi negozi
di strumenti... e in questa grande tomba riesumata dove il rock vien giù
dalle pareti perché migliaia di corde sono bruciate all’inverosimile,
all’unisono, fregate l’una sull’altra... questa era la sensazione neanche
tanto esagerata... second hand era un concerto live di un gruppo d’anonimi
senza band, senza fiati, solo un complesso di dita... ci ho portato la
morosa... per non perdermi... non so... per amore o per non spendere soldi.
Continua... |
di Roberto Caielli [user #24] |
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SHG 18 visto da Luca Tagliabue |
Scrivo questa storia non per parlare di chitarre o di musica ma per rendervi partecipi di una scoperta incredibile che ho fatto proprio domenica 28/10 a SHG: l'Uomo Nero esiste! ma niente panico, è innocuo e anche poco sveglio... ecco la storia. Continua... |
di Luca Tagliabue [user #95] |
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SHG 18 visto da Guido Conni |
Di buono c'è che a furia di partecipare abbiamo imparato la strada che arriva all'Alcatraz...
................i ragazzi che quando arrivi ti aiutano a scaricare....e sono pure gentili (voto 10 )....l'idea di tenere un po' a bada quelli che vorrebbero suonare (male) la pentatonica a canna per 10 ore (voto 11 ).......insomma ,complessivamente la rassegna è stata senza dubbio meglio della precedente. Continua... |
di Guido, Giulio, Maria [user #55] |
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SHG 18 visto da Roberto Oggionnni |
Il mio commento e' negativo. SHG e' una fregatura. Prima di cominciare a
frequentare questo luogo di perdizione io me ne stavo tranquillo
tranquillo a suonare la mia unica chiatarra tuttofare. Ora arrivato
alla mia 9na o 10ma edizione di questo buco nero dei miei risparmi, mi
ritrovo con una dozzina di chitarre, tre amplificatori, un campionario
di cavi, effetti, valvole, calendari, posters e perfino un libro scritto
in giapponese (belle le foto). Quindi sono scontentissimo,
frustatissimo, nervosissimo e depresso perche' non sono riuscito a
trovare una degna 13ma chitarra, di cui ho un assoluto bisogno.
Sconsiglio i chitarristi soddisfatti di andare a SHG. Andate al mare.
r_oggionni@it.ibm.comRoberto Oggionni Continua... |
di Roberto Oggionni [user #76] |
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SHG 18 visto da Corrado Tessarin |
Organizzazione mi è sembrata ottima, migliore delle altre volte, gli spazi espositivi erano molto ordinati e definiti e l'accesso ai tavoli, compatibilmente con l'afflusso di persone era tutto sommato abbastanza agevole; il frastuono che ha caratterizzato le precedenti edizioni è solo un ricordo, cosicchè tutte le varie esibizioni dal vivo che si sono succedute sono risultate godibili e poco disturbate dall'ambiente circostante.
Un grazie per questo al "tuttofare e onnipresente" Alberto e a tutto lo staff operativo di Accordo, soprattutto per aver fatto tra le altre cose, rispettare le regole per la buona convivenza di espositori, dimostratori e pubblico.
Continua... |
di Corrado Tessarin [user #34] |
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SHG 18 visto da Sami Sisa |
Mi ha fatto molto piacere buttare il naso dentro SHG. Ho avuto una
sensazione molto confortante di continuità con il passato e di positività
che mi hanno fatto pensare. Non è vero che niente sarà più lo stesso dopo
l'11 Settembre. SHG con le sue chitarre strepitose e la gente che prende sul
serio il fatto di possederle sono sempre lì e che dopotutto....forse... ja
famo!
Sami (Imprenditore nel settore della conservazione dei corpi) Continua... |
di Sami [user #60] |
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