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For sale in real mint condition |
Quanto mi piacciono le Ovation! Per questo non manco di seguire gli annunci su siti specializzati e eBay, hai visto mai che ne compare una speciale come la ALE-1 che ho comprato a Roma a dicembre. Ogni tanto di speciale c'è invece l'annuncio, come questo per una "rarissima" Legend. Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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Quattro Adamas e una Ovation a confronto |
Che la si ami o la si detesti, non si può comunque negare che la Ovation sia lo strumento che per primo ha liberato il chitarrista acustico dalla schiavitù del feedback. Prima delle roundback, per amplificare l'acustica si ricorreva a quel blocchetto di legno incollato sul ponte con la gomma pane, il Barcus Berry, capacei di produrre suoni mediocri e fischi eccezionali. Poi è arrivato il pickup Ovation e la vita dei musicisti acustici sul palco è cambiata. certo, ha un suono tutto suo. certo, a molti non piace. certo, se è tonda sfugge, se è contoured perde un po' di suono. Ma resta una delle chitarre che più hanno contribuito all'evoluzione della nostra musica. Abbiamo raccolto il meglio di casa Ovation (quattro Adamas - da un'antica "Adamas II" del 1983 alla rivoluzionaria 2080 con pickup a immagine virtuale - e una Ovation Custom Legend LX) e lo abbiamo messo in braccio a Paolo Pilo, new enty della famiglia di Accordo. Continua... |
di redazione [user #116] |
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Adamas, la ami o... |
Palalido di Milano, 17 novembre 1975. meno di dieci metri davanti a me, Fabrizio De Andrè al suo undicesimo concerto, emozionatissimo nonostante la presenza degli esperti New Trolls come band, litiga con una strana chitarra che non ne vuole sapere di stare accordata. La osservo con attenzione, vedo che ha la cassa arrotondata e una paletta di forma strana. A metà concerto c'è un "allarme bomba" (erano frequentissimi all'epoca). Invece di uscire subito, mi avvicino al palco e vedo Fabrizio che scende per uscire con noi. Mi avvicino e gli chiedo "ma che razza di chitarra è?" "Un'Ovation - dice mostrandomi la paletta con quella splendida forma inconfondibile - ma è un legnaccio che non vuole stare accordato". In realtà, ad allarme cessato, la chitarra avrebbe cantato assieme a Mastro Fabrizio, con voce bellissima, perfettamente accordata. Me ne innamorai e dovetti sognarla non poco prima di riuscire ad averne una. Ma dopo averla avuta, come si legge più avanti, sono anche riuscito ad andare oltre :-) Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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Palalido di Milano, 17 novembre 1975. meno di dieci metri davanti a me, Fabrizio De Andrè al suo undicesimo concerto, emozionatissimo nonostante la presenza degli esperti New Trolls come band, litiga con una strana chitarra che non ne vuole sapere di stare accordata. La osservo con attenzione, vedo che ha la cassa arrotondata e una paletta di forma strana. A metà concerto c'è un "allarme bomba" (erano frequentissimi all'epoca). Invece di uscire subito, mi avvicino al palco e vedo Fabrizio che scende per uscire con noi. Mi avvicino e gli chiedo "ma che razza di chitarra è?" "Un'Ovation - dice mostrandomi la paletta con quella splendida forma inconfondibile - ma è un legnaccio che non vuole stare accordato". In realtà, ad allarme cessato, la chitarra avrebbe cantato assieme a Mastro Fabrizio, con voce bellissima, perfettamente accordata. Me ne innamorai e dovetti sognarla non poco prima di riuscire ad averne una. Ma dopo averla avuta, come si legge più avanti, sono anche riuscito ad andare oltre :-)&via=Accordo.it" target="_blank"> |
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