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BFG Gary Moore
Entrai in negozio e la vidi lì, davanti a me, che mi guardava con aria eloquente. Le sue curve parevano onde del mare e io, troppo emozionato, distolsi lo sguardo per posarlo sullo stand che la reggeva. La luce, riflessa dal top, conferiva alle venature dell’acero un’aurea divina, che saliva su, lungo la tastiera, fino alla paletta, maestosa corona di legno per una dama che un solo nome poteva avere: Gibson Les Paul BFG Gary Moore. Continua...
di jimy92 [user #20637]
2
Il Blues Metallo Di Gary Moore
Vecchio, gonfio, imbolsito, incazzato. Chi è stato in Irlanda sa come queste caratteristiche da rockstar viziata avanti con gli anni, siano nella terra smeraldo peculiari in molte persone. Gary Moore risponde a tutte queste caratteristiche. Ma al contrario di molti irlandesi, lui la vita della Rockstar l’ha fatta. Il 14 Novembre il Rolling Stone di Milano ospita la sua arte, con una certa curiosità. La sua fama di personaggio difficile è celebre, e precede il suo arrivo. Come quella volta, si dice, in cui ordinò dieci caffè per poi non berne nemmeno uno. O come quella volta, sempre si dice, in cui ordinò una pizza nel cuore della notte facendo impazzire il servizio in camera di un albergo italiano per poi lasciarla intatta, trovata alla mattina dalla donna di servizio. Continua...
di EdoFrasso [user #13197]
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Gary Moore - Old new Ballads Blues
Guitar Blues scrive: Ultimamente è raro poter comprare un cd senza averlo ascoltato, consapevoli di trovarci dentro senza ombra di dubbio cosa ci aspettiamo trovare. Bene, questo Cd " Old new ballads blues " rappresenta l'ultimo lavoro del buon Gary Moore e mantiene fedelmente quello che promette dal titolo. Continua...
di Guitar Blues [user #7361]
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Gary Moore - The power of the blues
Quando il nostro irlandese di Belfast, ai primi anni ’70, iniziò a la sua avventura con gli Skid Row per passare poi ai Thin Lizzy e al progetto ‘Colosseum II’ (secondo –poco concludente- reimpasto dell’originaria band del grande batterista Jon Hiseman, l’ideatore della doppia cassa) di time in blues ‘sotto i fiumi inglesi’ ne era passato già tanto! Una decina d’anni dalla fondazione della Blues Incorporated (1962), storica band del padre del british blues, Alexis Korner, nella quale transitarono ragazzotti come Mick Jagger, Paul Jones, Keith Richards, John McLaughlin e Brian Jones per citarne alcuni! Del ’63 è la fondazione dei Bluesbreakers dell’immenso J. Mayall convinto dallo stesso Korner, proprio in quel glorioso anno, a trasferirsi a Londra. Molti più anni erano passati dal tour in Europa di Willie Dixon, della scuola Chess di Chicago, e Memphis Slim! Per rimanere all’Irlanda, il compaesano Rory Gallagher già nel ’69 aveva iniziato la sua avventura coi Taste e nel ‘74, col suo grandioso Irish Tour, fu l’unico ad avere il coraggio di suonare in una Belfast blindata e in stato di guerra civile. Continua...
di redazione [user #116]
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Gary Moore: Back to the blues
Back to the blues, Sanctuary Records 2001 Giudizio: Buono Continua...
di Dave Electric [user #56]
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