Classe 76, credo che nella musica, tutto sia un gioco mentale: se non si confida abbastanza in sé stessi, non si realizza il proprio potenziale; ma se non si fallisce mai, allora non si progredisce.
Dai System of a down alle variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach suonate da Glenn Gould: tutto quello che ci stà in mezzo, lo ascolto senza pregiudizi di sorta.
Cerco di suonare la chitarra acustica, la chitarra elettrica ed il pianoforte; regolarmente iscritto alla SIAE come autore, di tanto in tanto deposito qualcosina.
Molto piacere mi è dato anche dalla letteratura. Rimango un appassionato ed onnivoro lettore.
Scoperto purtroppo solo recentemente, credo meritasse maggiori attenzioni sia da parte del grande pubblico sia dalla critica in quanto, se da una parte molti (e mi riferisco ai giornalisti) ne hanno parlato in modo benevolo, troppi lo hanno comunque fatto superficialmente, ovvero trattando il suo repertorio più soft e censurando sistematicamente quelle che secondo me sono state le opere di maggior spessore.
Da considerare a tutti gli effetti un pedale boutique, costruito interamente a mano in quel di Newberg (Oregon), lascia del tutto sorpresi dalla sua versatilità ed al contempo semplicità di utilizzo. Costantemente alla ricerca del Santo Graal degli overdrive, mi sono imbattuto nel pedalozzo in questione che è riuscito a incuriosirmi da subito per la sua atipicità, per poi appagarmi immediatamente e pienamente durante il suo utilizzo sino ad oggi.