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acrobatuv
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Attività

youtube e copyright
di acrobatuv | 19 gennaio 2009 ore 01:57
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clinic e 50 euro
di acrobatuv | 18 gennaio 2009 ore 02:13
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kakà e bandiere
di acrobatuv | 16 gennaio 2009 ore 01:58
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Cafiso e Obama
di acrobatuv | 14 gennaio 2009 ore 12:48
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E le parole?
di acrobatuv | 12 gennaio 2009 ore 08:14
Gli articoli che scrivo sono spesso figli delle influenze esterne. In questi giorni ovunque si sta ricordando il grande Faber. Ascoltando il grande autore genovese è impossibile non concentrarsi sulle parole: cosa sarebbero state le sue belle melodie senza quelle poesie ricamate sopra? Senz'altro sarebbero stati gioielli di minor valore.
guitar techniques
di acrobatuv | 07 gennaio 2009 ore 18:41
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Signature or not?
di acrobatuv | 06 gennaio 2009 ore 10:42
La parola "Signature" in italiano vuol dire firma, ma se la scriviamo qui su accordo si pensa subito alle chitarre firmate, che poi in realtà non dovrebbero essere semplicemente firmate ma anche personalizzate dall'artista che presta il suo nome. Ovviamente non ci sono solo chitarre ma anche ampli effetti plettri! Prima di scrivere quest'articolo mi sono fatto un giro su accordo in articoli vecchi e nuovi, e vedere di quale opinione godono questi strumenti.
favoletta: i nodi di marion
di acrobatuv | 05 gennaio 2009 ore 17:56
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U2? No, meglio U3!!
di acrobatuv | 31 dicembre 2008 ore 15:57
La band è di quelle che non ha bisogno di presentazioni, o la odiamo o la amiamo il risultato è che la conosciamo tutti. Io li ho conosciuti quando frequentavo il liceo e mi hanno accompagnato per tutta l'adolescenza, e anche se adesso mi sono aperto ad altri gruppi, stili e generi un posto fra i miei cd lo conservano sempre. Il primo inciso si intitola "3" e contiene al suono interno 3 brani.
Esperienza Live! (Passiva e non)
di acrobatuv | 27 dicembre 2008 ore 10:02
Davanti a due birre con gli amici, mentre ci scambiavamo gli auguri di natale abbiamo iniziato a parlare dei concerti che saranno e di quelli che sono stati. Così tra un giudizio "tecnico" (i musicisti non sappiamo farne a meno) ed uno "emozionale" ci siamo trovati a raccontarci quello che di più strano ci è capitato. Ho pensato allora che sarebbe simpatico che vi raccontassi la mia e che magari voi accordiani mi raccontaste la vostra, come in una chiaccherata tra amici.
ghigliottina eredità
di acrobatuv | 26 dicembre 2008 ore 21:31
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Quello che passa sotto lo stivale
di acrobatuv | 21 dicembre 2008 ore 17:21
Raccogliendo una proposta, mi propongo di riassumere in una lista quanto in Italia c'è di buono e nuovo (secondo noi accordiani) che passa inosservato. Ovviamente il questa lista non potrà mai contenere tutto, quindi verrà stilata secondo quanto io ho intuito dal vostro contributo. Quindi mi scuso per le eventuali dimenticanze o impressioni errate.
siena-inter
di acrobatuv | 20 dicembre 2008 ore 23:36
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autoregalo
di acrobatuv | 18 dicembre 2008 ore 17:30
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Lo stivale da buttare?
di acrobatuv | 16 dicembre 2008 ore 12:43
Sempre più spesso mi imbatto in individui (musicanti,musicofili e non) che disprezzano la musica italiana. Soprattutto quella degli ultimi anni. In effetti togliendo Vasco e Ligabue, che poi degli ultimi anni non sono e che spesso non sono amatissimi neanche a loro (di solito a chi piace l'uno, non piace l'altro), ci vediamo rappresantati da gente come Tiziano Ferro e Ramazzotti, che di solito ai musicanti e ai musicofili non vanno giù. Eppure proprio noi di accordo che ci sentiamo parte di entrambe le categorie dovremmo incentivare e diffondere una controcultura.
Diario e alta velocità
di acrobatuv | 16 dicembre 2008 ore 09:46
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Chitarristi classisti?
di acrobatuv | 11 dicembre 2008 ore 23:53
Da qualche periodo su accordo vengono pubblicati articolo di "opinione" ovvero articoli in cui si esprime di più la propria opinione riguardo un argomento, oltre che le solite interessanti recensioni. Questi articoli ricevono più commenti, perché spesso si accendono vere e proprie discussioni che coinvolgono più utenti, e seguendo queste discussioni mi accorgo che il chitarrista è classista. Certo non tutti sono così, ma molti (purtroppo) lo sono. Accade così che se studi lo strumento (seriamente) gli autodidatti non sono musicisti ed è fondamentale sapere benissimo tutte le progressioni armoniche a quattro voci, e anche se hai scritto dei blues fantastici sei uno strimpellatore.
Greg Dulli e Afghan Whigs: gli albori
di acrobatuv | 08 dicembre 2008 ore 22:40
L’artista che voglio proporre è Greg Dulli chitarrista statunitense noto ai più in italia per la collaborazione da qualche anno a questa parte con gli Afterhours. Ora, non voglio star qui a fare una biografia del personaggio (anche perché con internet simili informazioni le trovate dovunque), ma l’obiettivo e quello di illustrarvi l’artista, quindi vi basterà sapere che la sua carriera musicale (almeno ad alti livelli) parte dal carcere dove conosce un altro chitarrista (Rick McCollum) con cui qualche anno più tardi terminata la detenzione forma gli Afghan Whigs. Ebbene si il povero Greg non si trovava in carcere certo per lavorare e che non sia uno stinco di santo lo si capisce sia dall’espressione furba accompagnata dall’immancabile sigaretta che dalle canzoni che hanno sempre quel sapore sporco e grezzo di chi non è cresciuto negli ambienti più raffinati.
Ma come vivono questi artisti?
di acrobatuv | 26 novembre 2008 ore 17:22
Questo articolo nasce da una curiosità nata da un articolo precedente: ma come vivono questi artisti? Si parla ormai da anni di crisi della musica, e non essendoci dentro io non ne risento, ma l'intensità con cui ne sento discutere lascia presuppore una crisi forte. Nonostante ciò vedo le star che continuano ad arrivare in elicottero ai propri concerti, cosa che non vedo fare neanche ai giocatori di serie A. Ma queste sono realtà distanti da me, e quindi non posso conoscere cosa ci sta dietro, ma mi si rinnova la domanda: ma come vivono questi artisti?
Pausini: stop ai pirati
di acrobatuv | 21 novembre 2008 ore 15:11
Un mio amico mi ha segnalato il link che compare all'interno dell'articolo, tra le risorse, dove la Pausini (adesso anche articolista su max) lancia un appello contro la pirateria. Sai qual'è la novità direte tutti. Eppure l'articolo si lascia leggere, non è scritto male nonostante molto di quanto scritto sia paragonabile alla scoperta dell'acqua calda. La Pausini, nel suo articolo, va dritto al punto: la musica non è in crisi, la gente continua ad ascoltarla, è il sistema che è in crisi.
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