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Combo per chitarra: caratteristiche, dotazioni e differenze
Combo per chitarra: caratteristiche, dotazioni e differenze
di [user #16055] - pubblicato il

Condividiamo le riflessioni di un nostro lettore a seguito delle sue ricerche tra i moderni amplificatori valvolari e solid state, tra costi e caratteristiche.
Per una ricerca che ho fatto riguardo agli attuali modelli d’amplificatori per chitarra elettrica acquistabili a distanza ho notato che, a parità di potenza espressa, la dotazione, le dimensioni, la configurazione e i relativi prezzi sono spesso molto distanti tra loro, anche rispetto al passato.

Prendiamo per esempio la fascia di combo da 30-35 watt di potenza nominale, sia a transistor sia a valvole, dato che spesso è una delle più richieste. Entrambi si trovano o con i comandi sul pannello anteriore, che io chiamo Classic, o con i comandi sul top, che io chiamo Vintage, perché erano la posizione standard fino alla fine degli anni ‘50. La seconda, almeno per questa gamma di potenza, è più utilizzata nei valvolari anche per motivi storici.

Combo per chitarra: caratteristiche, dotazioni e differenze

I modelli a transistor sono suddivisibili per metà nel classico circuito a stato solido e per l’altra metà nei circuiti con modelli virtuali. Sembra essere scomparsa la moda degli ibridi: l’unico superstite che ho trovato è un Vox AV30 che possiede due tubi sul preamplificatore.
Si trovano nuovi con prezzi che vanno da poco sopra i 150 euro dei modelli Laney LG35/LX35 ai 600 euro del Roland Blues Cube Hot Vintage. Quello che può incidere sul prezzo finale, oltre alla dotazione di ingressi e uscite, sono senz’altro le dimensioni e il costo degli speaker. Questi vanno dalla coppia da 6,5 pollici del Roland JC-22, al singolo speaker da 12 pollici dei modelli più costosi. Particolari sono i modelli Boss Katana Air e Yamaha THR30 II che si trovano a circa 400-480 euro e che hanno una coppia di speaker da 3-3,5 pollici, più adatti per un uso casalingo, ma capaci di farsi sentire molto di più se collegati a una cassa più adatta per i live.

Il numero dei canali può essere uno solo, oppure anche diversi in quelli a modelli virtuali che presentano delle memorie che richiamano i vari preset. Questa tecnologia può essere molto conveniente per le case produttrici, in quanto permette di offrire tante possibilità timbriche con un solo progetto di base anziché circuiti diversi per ogni modello di tipo tradizionale. Il numero delle manopole può variare da solo tre, per un Eko Odeon 30, molto compatto e leggero, fino ad arrivare a 14 per il Vox ibrido. Naturalmente anche questi sono fattori che incidono sul prezzo finale del prodotto.
Le dimensioni e il peso sono ridotti nella coppia Boss e Yamaha, in pratica due testate con due piccoli speaker. Il Boss Katana Air pesa appena 2,2 Kg mentre il Roland Blues Cube denuncia 12,6 Kg, ancora pienamente trasportabile. Molti sono tuttavia inferiori ai 10 Kg di peso. Altri fattori che potrebbero incidere sul prezzo finale sono le uscite con simulazioni di cassa, le porte MIDI per gestire i preset o le porte USB con scheda audio incorporata per la registrazione sul computer.

Combo per chitarra: caratteristiche, dotazioni e differenze

Per i valvolari, una distinzione importante riguarda il tipo di montaggio interno, se con una moderna scheda PCB necessaria nei circuiti più complessi oppure con una Turret Board, ovvero una scheda con punti d’ancoraggio dei componenti poi collegati tramite dei cavi al resto della componentistica. Questa tecnica più datata è anche più costosa, anche se probabilmente viene venduta a un prezzo sproporzionato rispetto al costo di produzione. Tra i vantaggi apprezzati, la possibilità di effettuare modifiche successive con relativa semplicità. Dall’ordine interno dei cavi di collegamento si può apprezzare la diversa complessità e accuratezza di realizzazione tra due modelli o marche differenti.
Un’altra differenza importante è il luogo di produzione, che va a incidere pesantemente sul prezzo finale, anche qui probabilmente ben al di sopra della spesa effettiva di realizzazione.

Combo per chitarra: caratteristiche, dotazioni e differenze

Tra i modelli valvolari più a buon mercato ho trovato il Laney GH30R-112 che richiede circa 700-900 euro, i Fender Bassbreaker con uno o due speaker da dodici pollici a circa 700-800 euro, il Peavey Classic 30 a circa 700 euro e il Vox AC30 S1 a circa 600-900 euro, entrambi con uno speaker da dodici pollici.
Questi sono dotati di cinque, sei o sette valvole, uno o due canali e tra i cinque e i dieci controlli. Alcuni modelli sono dotati di un prezzo importante di listino, ma sono poi offerti a cifre molto più basse, come il Framus Ruby Riot I a undici tubi, che prevede un listino di quasi 2.700 euro ma si trova in offerta a poco più di 800 euro, o come il Laney VC30-112 che ha un prezzo pieno di oltre 1.600 euro ma lo si trova in vendita anche a poco più di 600 euro. Svariati modelli di varie marche come Bad Cat, Blackstar, Costalab, Marshall e Vox sfiorano i 2.000 euro.
Più economici sono alcuni modelli Laney, Orange, Peavey e Vox. Tra i più costosi, il Vox AC30 HW2X si trova poco sopra i 2.000 euro e, rispetto alla versione S1, offre il classico doppio speaker da dodici pollici, dimensioni leggermente maggiori e costruzione manuale di tipo handwired da cui la sigla nel nome. Pur considerando lo speaker aggiuntivo, le due valvole in più, il preampli leggermente più dotato e la cassa leggermente più larga che ne fa aumentare anche il peso di oltre sei Kg, trovo la differenza di prezzo eccessiva, ma evidentemente adatta al mercato. In quasi tutti i casi gli speaker sono da dodici pollici, singolo o una coppia, le valvole vanno da cinque a undici, monocanale o doppio, con un numero compreso di controlli dai cinque per il Vox S1, fino ai 16 del Laney IRT30-112 Ironheart offerto per un ottimo prezzo. Le dimensioni di tutti i modelli non sono propriamente contenute, mentre la forbice dei pesi va dai 17,5 Kg dei Fender ai 35 Kg del Blackstar Artisan 30. In genere, nei valvolari, un peso superiore indica degli speaker più resistenti e trasformatori di dimensioni maggiorate e quindi più affidabili.
Per concludere: generalmente alcuni modelli hanno un prezzo più elevato anche per ragioni storiche, di prestigio del marchio o del particolare modello e di rivendibilità successiva.
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