Quando dico che la naturale evoluzione di un chitarrista-bassista amatoriale è quella per uno come me che cominciò il suo approccio alla musica praticata nel 1966 ma con intenti amatoriali, studiando prima il sax contralto e contemporaneamente, su suggerimento del maestro, il clarinetto soprano, ma che incominciò ad esibirsi con l'armonica a bocca. Adesso, dopo aver superato gli anta, è normale che per nostalgia torni a quei 3 strumenti di cui ho dei modelli di fascia medio-alta, con in più, dato che ad inizio anni 70 mi appassionai allo strumento suonato da Ian Anderson dei Jethro Tull, il flauto traverso, ne abbia desiderato uno. Era l'anno 2000 quando, cercandone uno di fascia media, me ne fu offerto uno al TOP, appartenuto al defunto fratello di un conscente anziano che non si era mai interessato alla musica preso com'era dalla passione per le radio d'epoca. Era un magnifico, anche se bistrattato,"The Muramatsu" in argento che paghai lire 2 milioni nel 2000, eseguendone in prima persona un restauro limitato ma efficiente, però non certo come quello che mi fu preventivato qualche anno dopo da un negoziante da cui mi servo tuttora e che insieme ai fratelli restaura strumenti a fiato (mi aveva già rilaccato anni prima un sax della Selmer), cioè € 450, comunque almeno le "Botte" le ho tolte .
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